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Autore: FeIdEn91    21/06/2012    1 recensioni
Né io né lui eravamo tipi chiacchieroni, io ero una tipa di poche parole e lui era probabilmente troppo timido per iniziare una conversazione, ma quel silenzio era, in qualche modo, piacevole.
La realtà era che non sentivamo affatto il desiderio o il bisogno di parlare, stavamo bene in silenzio e ci bastava. (cit. Hana)
Mi sono sempre definita uno spirito libero e non mi sono mai piaciute quelle relazioni alla pucci-pucci, amore-tesoro, cuore a cuore…insomma avete capito! Io e lui siamo praticamente l’opposto di quello che una coppia normale fa. Non siamo gelosi l’uno dell’altra, ognuno ha i suoi spazi, non stiamo sempre li a baciarci e a dirci ti amo…infondo a che serve?! E, per fortuna, che Dio lo benedica! Benedica il giorno che ci siamo conosciuti! (cit. Sayuri)
Genere: Fluff, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jonghyun, Nuovo Personaggio, Taemin
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 13. (Hana)

Stavo serenamente chiacchierano con SoJin, abbracciata a Taemin, quando mi arrivò un messaggio di mia sorella.
 
S: “Devo vederti. Ora. Vieni al dormitorio, ti aspetto in camera. Se non vieni ti uccido”
 
Rimasi qualche attimo a fissare lo schermo del cellulare, con il cuore che, inspiegabilmente, iniziò a galoppare.
Dissi a Taemin di accompagnarmi e promisi alle mie amiche che sarei tornata dopo.
Davanti l’edificio, ebbi un giramento di testa. Avevo seriamente paura che Sayuri avesse scoperto qualcosa e non riuscivo a stare tranquilla. Lo stomaco mi si attorcigliava, la testa mi pulsava e il cuore mi batteva forte.
Salii le scale e mi ritrovai davanti la porta dell’appartamento. Prima di bussare esitai.
Toc toc.
Non feci neanche in tempo ad abbassare il pugno che Sayuri mi venne ad aprire con un’espressione sconvolta e particolarmente… furiosa?
Ma che diamine s’è messa?, pensai squadrandola dalla testa ai piedi.
Poi notai Jonghyun seminudo e mi avvamparono le guance.
 - Sayuri, che c’è? – le chiesi corrugando la fronte e poggiando la giacca sul mio letto.
 - Senti, tralasciamo il fatto che non mi hai parlato per non so quanto, che tu e Jong improvvisamente andiate d'amore e d'accordo, che vi lanciate sguardi e sorrisini imbarazzanti a mio avviso...ma non posso far finta di niente quando lui, prima di venire a letto con me, improvvisamente invoca il tuo nome! Come me lo spieghi? No dimmelo...
Il tempo sembrò fermarsi e poi prendere la rincorsa tutto insieme. Il mio cuore ebbe un sussulto, Taemin spalancò gli occhi, Jonghyun si irrigidì.
- Io... Sayuri, io non ... – non sapevo davvero cosa dire.
- Basta Hana! Non sto impazzendo... è chiaro che tra voi due è successo qualcosa... vuota il sacco per cortesia. Almeno tu che sei mia sorella.
Sentivo gli occhi bruciarmi.
Perché indugiavo così tanto? D’altronde era stato solo un malinteso, solo uno sbaglio… di che dovevo aver paura?
Taemin osservava la scena in silenzio, con gli occhi sbarrati.
 - Io… io…
Guardai Jonghyun esasperata. Cercavo aiuto in lui, probabilmente perchè era iniziato tutto da lui e la sua incapacità di distinguere la sua fidanzata dalla sorella, e speravo che se ne assumesse le responsabilità.
E così fece.
 - L’ho baciata – disse con lo sguardo perso nel vuoto.
Sayuri diventò paonazza.
 - Tu hai cosa?! – sbottò alzando la voce.
 - Pensavo fossi tu…
Lentamente, senza che me ne accorgessi, una lacrima mi scivolò su una guancia e ne chiamò altre.
 - Ma che hai al posto del cervello?! Si vede chiaramente che lei non è me e viceversa!
 - Avevo il cappuccio alzato… - cercai di difendermi.
 - Questo non vi giustifica! – urlò.
Taemin divenne livido e il respiro gli si fece più pesante.
 - Lo so…
Sayuri si girò di scatto verso Jonghyun e gli chiese: - Lei ti piace, vero?
Stavamo tutti aspettando un “no” secco di Jonghyun, ma quello non arrivò.
 - Che… che stai dicendo?
Taemin sussurrò il mio nome e mi guardò come a dire “Hana, ti prego, dì qualcosa”.
Cosa potevo dire? Cosa mai avrei potuto dire?
 - Beh – continuò Sayuri. – sicuramente ti è piaciuto se pensavi a lei mentre ti spogliavo!
Jonghyun si alzò dalla poltrona.
 - Io… Sayuri…
 - Sei uno stronzo! – urlò allora Sayuri, dopodichè tirò un ceffone a Jonghyun, che ancora cercava di giustificarsi.
Io non sapevo più cosa fare, dove guardare, cosa dire. Guardavo Taemin, cercando di fargli capire che cosa provassi in quel momento con un solo sguardo, ma tra noi sembrava essersi eretta una barriera.
 - Sayuri… - a quel punto iniziai seriamente a piangere.
Lei si voltò di scatto e, con la rabbia negli occhi, pronunciò quell’unica frase che tanto temevo, quell’unica frase che mi faceva così male…
 - E tu non sei più mia sorella!
Tutto tranne questo. 
  
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