Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Pan_z    14/05/2004    8 recensioni
Amore ceduto al vento come le foglie d'autunno.. una tomba sommersa di fiori, ed anime in tormento.. incapaci di dirsi addio.. Leggete e commentate!Grazie!
Genere: Dark, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter, Lily Evans
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Mi cammini dentro,

Mi cammini dentro,
moglie nuda,
come la mia anima.

E, con te, il mio corpo è come

una lunga galleria magica, che sbuca in

un mare soleggiato senza nessuno.

JUAN RAMON JIMENEZ, Rose

 

 

 

No Goodbyes

 

Ultimo respiro.

Ultimo gemito affidato al vento.

Un’ultima preghiera sussurrata nel suo orecchio, distesa su un tappeto di sangue e rose, compianti del tempo passato, foglie morte.

Uccise dall’ inverno.

Un ultimo bacio, labbra sfiorate e bagnate da lacrime false di dolore, peccatrici di azioni mai rivelate. Anche sul letto di morte, nelle sue braccia.

Morente per lui.

Morente su di lui.

Amante del suo corpo dall’anima nera.

Uccisa da lui, che era inverno.

Immolata come le foglie d’autunno cadute sul terreno.

Crudele inverno che va e viene dall’Erebro, confine desolato fra la vita e la morte.

Crudele e peccatore del tuo omicidio, sia prima, fra le sue lenzuola fatte di materia scomparsa, che ora, gli occhi chiusi e le mani sul suo collo.

Gettata fra le sue braccia esili e bianche.

*Puttana*

Alla mattina, bambola di porcellana, cresciuta in cattività, rinchiusa fra le sbarre immaginarie dell’infinito pensiero, invitata alla schiavitù.

Alla sera, quando le luci erano spente, bambola della seduzione dai vestiti da principessa che aspettava il principe azzurro con il suo bel cavallo dorato. Ed, in segreto, sperava di poterlo accarezzare e baciare e portare a letto, come qualsiasi altro.

Non aspettava solo il suo amore, ma un modo nuovo per poter affermare con forza la sua vera natura.

*Sin-derella*

Bambola del peccato dai capelli ramati, dalle labbra carnose, dai seni invitanti.

Pelle lattiginosa sullo sfondo di un’anima buia.

Peccatrice adorata e venerata come una dea.

Sporca imbrogliona, occhi furbi e vispi per farsi concedere più del solo corpo, più dell’anima.

Tutta l’essenza del proprio ‘io’ e dopo usare le membra come una marionetta, toccata, stuprata dalle sue mani.

Dopo uccidere per vendetta, senza addii o lacrime.

Ed uccidersi ogni volta di più, come un ordine e una condanna all’eterno tormento.

Seduzione e sesso.

Unica vera prigione in cui fosse mai stata rinchiusa.

 

 

Braccia che allentano una stretta.

Occhi che si chiudono al mondo, come per non vedere l’alone di impudicizia che volteggia attorno ad esso.

Sensi che si spengono, per non sentire più niente.

.. la vita che se ne va, senza chiedere il permesso..

.. respiro, e soffro, guardando lo strazio interiore al tuo posto, figlia delle tenebre senz’occhi.

Guardo lo specchio dei tuoi desideri riflesso nel tuo cuore in fiamme, sperando di ritrovarmi, come quella sera di pioggia, inerme e nudo sotto il tuo corpo, respirando il tuo profumo di fragola.

Aspettando che la tua mano passasse sul mio volto a cacellare tutti i brutti pensieri, chiudendo gli occhi caldi come il mare d’estate, imprimendo nel cuore il tormento, sul corpo una voglia dei tuoi gesti femminili e delicati.

Vetro tintinneggiante sulla porcellana.

Vetro che s’infrange, una piuma che cade al suolo macchiata di sangue.

Respiravi affaticata sul cuscino candido del mio letto che ti concedevo ogni notte, sperando di non essere soltanto un obiettivo nella lunga lista di cose da raggiungere, ma l’ *obiettivo da raggiungere* a tutti i costi.

.. illuso..

Come chiedere più che amore ad una donna che vende il suo corpo alla notte, incantatrice con un canto magico?

Come chiedersi di non odiarla?

Bella, bella, bella… infinitamente, come l’Universo.

Sottile contrappunto fra le righe d’un pentagramma incantato. Fuga barocca dalle parvenze moderne.

Dolce musica d’un tempo caduto nel baratro di tutti i volti dimenticati con il passare degli anni.

Sgualdrina, anche dopo la morte.

Continuando ad entrare nel mio limbo segreto dove giaccio, non morto, al confine fra mediocrità ed eccellenza. Morto nel tuo ricordo, vivo e bruciante nelle mie membra.

Ucciso dalla sua rabbia, schiacciato dai tuoi gesti.

Perito sul tuo corpo, uniti per l’eternità.

Condannati all’eterno tormento perché peccatori.

E bruciamo in luoghi diversi, ma connessi da un filo di cristallo sottile, quasi invisibile, un legame per ricordarci le parole che non abbiamo detto.

Io a te.

Quando mi chiedevo come facessi a concederti a tanti uomini, e poi rimanere fedele a *lui*, mentendo spudoratamente nella *nostra* casa, tempio di sacri ideali andati persi con l’ultimo vento d’autunno.

Tu a me.

Quando non mi chiedevi di smettere quella sensuale tortura che ti faceva piacere, ma che ti allontanava ancora un po’ di più dal tuo amante.

Come ti amavo?

Ti amavo anche quando non dicevi niente e il silenzio continuava ad invaderci.

Ti amavo quando fuggivi di nascosto nel suo castello segreto, alla ricerca della *vostra* intimità perduta.

Ti amavo persino quando cullavi il bimbo dagli occhi verdi e credevi che nulla vi avrebbe più separato.

Come ti amo…

.. anche sulla tua tomba, senza nessuna parola di conforto o di saluto..

.. non per il bambino per cui amavi..

.. non per me che non amavi..

.. non per lui con cui *amavi*..

Come ti amavo..

.. anche vedendoti sepolta in una tomba senza nome, innominata negli anni..

Come ti amavo, anche quando ti venivo a trovare, spirito di vento e lacrime, e lasciavo fiori sulla tuo tomba, non trovando alcuna scusa, nessuna pace per i miei sogni infranti sulla pelle vitrea del tuo corpo.

Come ti amavo, non è questo il problema.

E’ come ti amo, e non vorrei.

Perché torno costantemente qui, chiedendomi ancora –che stupido- le motivazioni dei tuoi silenzi.

Chiedendomi perché non riesco a dimenticarti, né tantomeno ad odiarti, seppure mi hai mentito per tanti anni, facendo il suo gioco con il tuo bel viso, coccolando il tuo pupillo e non me.

Bimba sciocca..

.. vado via sempre a mani vuote, senza sussurri, silenzioso..

.. vado via, cercando spiegazioni da dare al mio cuore per cancellarti dalla mia memoria..

Bimba mia..

.. lo sei sempre stata, mi appartieni, e non posso cercare di mandarti via dalla mia anima, intrisa dal tuo sapore mielato.

Ed è per questo che non ti ho mai salutato, prima di andarmene..

.. perché ti amo..

E per il nostro amore non ci sono mai stati addii..

 

 

 

NdA: niente bombe, niente insulti, niente parolaccie. Era solo il mio omaggio ad uno dei personaggi più belli e gettonati della mitica saga di HP: James Potter.

Perché lui amava davvero Lily, e diciamo che questa one-shot fa da sfondo alla  mia long-fic ‘Tutto è fatidico’. Mi è uscita così di botto, e mi dispiace se non porta a niente alla fine, ma sentivo di dovermi sfogare perché sono mooolto *depressa* Sighhhhh

La dedico alle due persone che amo più che tra l’altro sono i miei migliori amici, come dei fratelli. Se mi volete lasciare un commentino, giusto per sapere se fa davvero schifo, ne sono più che contenta.

Un abbraccio a tutti i miei lettori che mi seguono sempre.

Pan_z

 

 

 

  
Leggi le 8 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Pan_z