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Autore: Crudelia_Burns    23/06/2012    1 recensioni
A Neverland sanno succedendo un sacco di cose strane, omicidi inspiegabili, la polizia brancola nel buio, ma una ragazza con l’aiuto della sorella riusciranno forse a risolvere questo grandissimo mistero.
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Furtivamente ci avvicinammo alla casa,.
Nascosta dai cespugli c’era una minuscola porta, impossile da vedere.

Una volta entrata in casa notai con gran piacere, anche se già lo presupponevo, che l’unico polizziotto era Jason.
Cercare di convincerlo a farmi dare un’occhiata sarebbe stato un gioco da ragazze.
 “Ciao Jason.” Dissi entrando nella stanza.
“Dalila, che ci fai qui?” Chiese lui.
“Dò un’occhiata in giro.” Risposi come se nulla fosse.
“Lo sai che se ti trovano potresti finire in guai molto seri?”
“Non è detto che mi trovino se qualcuno non fa la spia.”
“Ti do 5 minuti.”
“Grazie Jason sei il migliore! Amy puoi uscire.”

Di preciso non sapevo bene cosa stessi cercando.
Almeno fino a quando sul pavimento notai un biglietto uguale a quello che avevo trovato nell’ufficio del nonno.
Senza farmi notare da Jason lo raccolsi, lo infilai in tasca e con una scusa ce ne andammo da quella casa.

Sedute al nostro bar preferito, sorseggiando i nostri frappè, la mia mente stava cercando una spiegazione per quei biglietti.
 “Mi spieghi perché continui a guardare quei due biglietti da visita?” Chiese Amy.
“Non lo so. Credevo che il nonno non fosse il tipo che frequentasse certi locali, o non è il locale che tutti pensano che sia o li ha persi il colpevole.”
“Non dirmi che vuoi andare al locale.” Disse spaventata mia sorella.
“Non te lo dico, ma è quello che voglio fare.”
“E come pensi di entrare in un locale per soli uomini?”
“Dalla porta di servizio.”
“Non contare su di me.”

Quelle furono le ultime parole famose di Amy, infatti quella sera stessa ci stavamo aggirando furtive fuori dal locale, alla ricerca di un mondo per entrare.
La porta sul retro era chiusa a chiave, ma la piccola finestra no.
Per fortuna io avevo la mia arma segreta, Preston.
Senza pensarci troppo lo afferro e lo faccio entrare nella finestra.
Il piccolo cane dopo aver fiutato e preso la chiave la spinse sotto la porta.
Ora potevamo entrare, anche se proseguire il viaggio sarebbe stato più difficile del previsto.

 “Che ti succede?” Chiese Amy.
“Amy hai visto chi c’è?”
“Si, il più bel ragazzo che abbia mai visto.” Disse sognante.
“Non quello, l’altro.”
“Mi sa che sei nei guai sorellina.” Disse lei con tono ironico.
“Perché tu no?”
“No, gli dirò che tu mi hai trascinato con la forza e lui ci crederà perché ti conosce troppo bene.”
“Non si abbandona una sorella in difficoltà.” Dissi arrabbiata.
“Ok, ma ora che facciamo?” disse sperando che io abbandonassi le mie ricerche.
“Non lo so. Ma io devo raggiungere l’altra sala per forza. Potremmo fingerci due ballerine.”
“Credi che Kevin non ti scoprirà?”
“Ok, era solo un’idea. C’è solo un modo per entrare nell’altra sala.”
“Quale?” Chiese lei.
Amy improvvisamente si sentì tirare a terra.
Cominciai a camminare a carponi e le feci segno di seguirmi
Lei non sapendo che fare decise di dare retta alla mia follia.

Mancavano ormai pochi centimetri alla porta quando una voce ci fermò:”Si può sapere che ci fate voi due qua?”
“Non sono affari che ti riguardano.” Dissi alzandomi in piedi.
“Sei in un locale per soli uomini, mi riguardano eccome.” Disse Kevin.
“Beh sai che ti dico? Se vuoi impedirci di proseguire fermaci se ne hai il coraggio.” Dissi con tono di sfida.
“Prevedo grossi guai.” Sbottò Amy.
“Si, per loro.” Le risposi io.
“Di solito non combatto contro le ragazze, ma è per il vostro bene che lo faccio, quindi perdonatemi se vi farò male.”
“Io ti farò male e basta. Amy occupati del ricciolino che io penso a Kevin.” Dissi io.
“Mi dispiace rovinargli il suo faccino è così carino.”
“AMY!!!” Dissi alzando la voce.
“Ma se è per una giusta causa lo farò.” Disse compiaciuta di quanto stava per fare.
I ragazzi tentarono di colpirci ma finirono tutti e due a terra dopo pochi colpi.
Kevin tentò di rialzarsi ma io glielo impedii e mentre era bloccato al suolo disse:”Era tanto che non finivo a terra.”
“Te l’ho detto che la tua difesa è debole.”
“Ora potete proseguire il vostro viaggio.” Disse lui.

Aveva ragione, finalmente potevamo entrare nell’altra stanza, ma non so in quel momento sentivo un pericolo avvicinarsi sempre più, non ero sicura di quello che sarebbe successo ma urlai lo stesso:”Amy buttati a terra!!!”
Amy non capiva il motivo per il cui avrebbe dovuto farlo, ma si fidava di me e sapeva che se sentivo che qualcosa non andava di solito non mi sbagliavo mai così si butto a terra, ed io mi buttai subito dopo di lei esattamente
  
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