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Autore: HarrynHermione    07/01/2007    13 recensioni
Fic sul telefilm Relic Hunter, coppia Nigel/Sydney. Nigel riflette sulla sua vita, sui cambiamenti avvenuti e sull'uomo che è diventato grazie a Sydney, parlando a due ascoltatori d'eccezione...
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prima fic che mi lancio a scrivere sul telefilm ‘Relic Hunter’.

WARNING: Nigel/Sydney ship.

L’idea di questa fic è ispirata dall’Epilogo della storia su Harry Potter Taste” di Kate J, che ho tradotto io stessa per EFP, quindi i credits vanno a lei. Ho semplicemente adattato lo scenario e l’idea ad altri personaggi, ma lo sviluppo è tutto mio.

In realtà l’idea mi è venuta a prescindere dalla storia di Kate, d'altronde un flusso di pensieri davanti alla tomba di persone care è un luogo piuttosto comune nelle fanfiction senza che si entri nel plagio, le idee alla fine si somigliano per forza. Inoltre, chi conosce il passato di Nigel in Relic Hunter, capirà che viene quasi naturale pensare ad una trama così. Però, essendomi accorta della grande somiglianza all’epilogo di Taste che forse nel mio subconscio ha ispirato questa one-shot, ho preferito citare la storia per evitare accuse di plagio (figuriamoci se mi metto a plagiare una storia che ho tradotto^^’’).

 

Enjoy!

 

 

*** She’s the one ***

 

 

Nigel Bailey camminava lentamente, le foglie secche che scricchiolavano sotto i suoi piedi.
Si strinse nel suo lungo cappotto grigio, rabbrividendo ad ogni soffio dell’umido vento londinese. L’atmosfera era un po’ decadente, una sottile nebbiolina indugiava a pochi metri dal suolo ricoperto di rami secchi e foglie variopinte.

 

Si fermò, e non nascose l’ombra di tristezza e l’improvviso velo di lacrime che cadde sui suoi occhi, mentre guardava di fronte a sè.

 

“Ciao”. Sospirò rumorosamente, tentando di ingoiare il groppo che gli premeva in gola, e si inginocchiò a terra.

 

“E’ da moltissimo tempo che non vengo, mi dispiace”. Abbassò lo sguardo, fissando gli occhi sul terreno.

 

“Il lavoro alla Trinity mi tiene occupato, e con Sydney le vacanze non esistono...per questo tornare a Londra mi è spesso impossibile”. Si trovò a sorridere suo malgrado. Quella donna a volte riusciva ad essere un vero despota, non ricordava l’ultima volta in cui era riuscito a prendersi una vera vacanza, senza che lei piombasse a casa sua ordinandogli di preparare uno zaino per partire alla ricerca di un nuovo manufatto.

 

“Amo il mio lavoro. Non è quello che mi sarei aspettato, non lo è assolutamente. Anzi, è l’opposto di qualsiasi mia aspettativa.  Ma non potrei più farne a meno. E’ la mia vita, ha tirato fuori qualcosa di me che non pensavo esistesse, e mi piace quello che sono diventato. Sono quasi sicuro che Preston mi invidi a morte, e non posso nascondere la soddisfazione”

Non appena ebbe pronunciato queste parole, sollevò lo sguardo colpevole. Percorse con le dita i nomi incisi sulle lapidi, uno sguardo di pura tenerezza negli occhi, come se fosse tornato il bambino di 5 anni che correva in lacrime tra le braccia di sua madre quando litigava con suo fratello.

 

Kathleen Bailey

Ronald Bailey

 

“Io e Preston continuamo a scannarci. E’ più forte di me, non c’è persona al mondo che riesca a farmi ribollire il sangue nelle vene come riesce lui. Comunque sto provando a sopportarlo, è pur sempre mio fratello. E io mi sento più forte ora, più sicuro. I suoi insulti e i suoi complessi di superiorità non mi toccano più, non mi sento più inferiore. Ho imparato a cavarmela in ogni situazione...Diavolo, so buttarmi giù da un aereo, schivare frecce, lance e trappole mortali, so arrampicarmi, lottare...quante volte sono fuggito dalle grinfie di pazzi che mi sparavano addosso...ho addirittura affrontato una donna vampiro e vere e proprie divinità pronte a sacrificarmi su un altare!”

 

Nigel respirò a fondo, parlare del suo lavoro e di quello che affrontava con Sydney riusciva sempre a provocargli un’eccitazione irrefrenabile.

 

“Ormai non ho più paura” Sorrise tra sè.

 

“Devo rigraziare Sydney per questo. Lei è una persona fantastica, quanto vorrei che l’aveste conosciuta. Ha tirato fuori la mia forza, il mio coraggio, ha abbattutto le mie barriere spingendomi a superare limiti che nemmeno immaginavo esistessero”

 

Avvicinò una mano alle lapidi, spostando le foglie che coprivano la breve epigrafe sotto le date di nascita e morte.

 

"Vivrete per sempre nei nostri cuori"

 

“Mi protegge sempre. Non permetterebbe mai che mi accadesse qualcosa, però adesso so di non essere più un peso per lei. Io e lei siamo una squadra, nessuno aveva mai avuto tanta fiducia in me. Quando voi siete morti, mi sono buttato sui libri per dimostrare al mondo che anch’io valevo qualcosa, che Preston si sbagliava e non ero un buono a  nulla”. Strinse violentemente i pugni, mentre la rabbia gli arrossava le guance.

 

“In collegio tutti mi evitavano, ero solo Nigel Bailey, un topo da biblioteca goffo ed imbranato. Promisi che vi avrei resi fieri di me, per questo lasciai Londra e mi trasferii negli Stati Uniti. Volevo costruire una mia vita, una vita di cui essere orgoglioso”

 

Asciugò rapidamente una calda lacrima che gli scivolò lungo il viso. Si lasciò scappare un singhiozzo, mentre il vento colpì la striscia umida, ancora fresca sulla sulla guancia.

 

“Mi siete mancati così tanto. Ad ogni traguardo raggiunto, ero solo. Vi volevo così tanto accanto a me, mentre l’unico pezzo di famiglia che mi restava, Preston, non faceva che farmi sentire un idiota”

 

La sua voce tremò leggermente, mentre altre lacrime scendevano silenziosamente.

 

“Ma poi Sydney mi ha assunto, e non sono più stato solo. Mi ha voluto accanto a sè per le mie qualità, per le mie ottime referenze, per le mie doti. Ha sempre avuto una fiducia cieca in me, non mi ha mai abbandonato, non mi ha mai fatto sentire inutile. Io...io ero importante -sorrise con soddisfazione-...lei è così, con la sua irruenza, la sua forza, la sua passione, riesce a trovare il meglio in ogni persona e a tirarlo fuori”

 

Solo pensare a lei gli faceva ritrovare la calma. Estrasse un fazzoletto di stoffa dalla tasca e asciugò le ultime tracce di lacrime.

 

“Non so come potrei fare, senza di lei. E’ la mia costante, la mia spalla, la mia migliore amica, la mia partner. La prima persona che abbia visto chi è veramente Nigel Bailey. E che poi me l’abbia mostrato”

 

Si fermò, il battito del cuore improvvisamente accelerato. Guardò fissò verso le lapidi, un timido sorriso sulle labbra.

 

“L’amo così tanto. Sono innamorato di lei, è il tesoro più prezioso che potessi trovare. Amo Sydney più della mia stessa vita...l’amo per la vita che mi ha mostrato e poi donato...”

 

Rise all’improvviso, sentendosi sciocco e al settimo cielo allo stesso tempo.

 

“...e la sposo”

 

I suoi occhi si illuminarono, mentre un famigliare calore gli inondò il viso.

 

“Non posso ancora crederci, che lei voglia starmi accanto per tutta la vita...Dio, non so come ho meritato una donna così...unica al mio fianco”

 

Fece una pausa per ricomporsi, e si passò nervosamente una mano tra i capelli.

 

“Pensavo che mi avrebbe licenziato, o preso a pugni, che i suoi occhi mi avrebbero incenerito all’istante...e invece quando le ho confessato i miei sentimenti mi è letteralmente saltata addosso, siamo caduti rovinosamente a terra, e mi ha baciato tanto a lungo che credevo sarei morto soffocato...”

 

Sollevò con le dita una foglia arancio acceso, e ne fissò le venature mentre un rossore gli si diffuse per tutto il volto.

 

“Noi...noi abbiamo fatto l’amore lì, nel suo ufficio. Non ci siamo trattenuti, e ne sono felice perchè il mio cuore avrebbe potuto esplodere sul momento. Sydney mi amava...era un pensiero tanto bello da apparirmi assurdo”

 

Si alzò in piedi, spazzando i resti di foglie secche dalle ginocchia e dal cappotto.

 

“E’ una donna impossibile, una belva indomabile. Litighiamo spesso, e lei non può fare a meno di essere il capo, a volte. Ma io l’amo anche per questo, l’amo quando mi aggredisce e poi si scusa, quando grida ed è impulsiva perchè aspetta solo che io l’aiuti a ritrovare freddezza e razionalità. Amo quanto sembriamo incompatibili e mal assortiti insieme, e amo poter ridere con lei degli sguardi curiosi delle altre persone. Ci sono abituato e non mi fanno più arrabbiare, perchè so di essere forte e degno per Sydney, ed è questa l’unica cosa che conti”

 

I suoi occhi caddero sulla sottile fede argentata che Sydney gli aveva regalato ‘per evitare che le studentesse pensassero di mettere le mani sul suo uomo’, aveva detto minacciosamente. Nigel aveva riso, come sempre ignaro del grande successo che riscuoteva tra la popolazione femminile del campus, e si era sentito così felice della sua possessività. L’inaffondabile Sydney Fox in amore era insicura e gelosa come qualsiasi essere umano.

 

“Le ho regalato il tuo anello, mamma. Quello che mi avevi affidato nel testamento. Le ho chiesto di sposarmi in Grecia, nel tempio di Afrodite. Le ho fatto credere di aver avuto una soffiata su un’importante reliquia e l’ho attirata nel tempio della Dea dell’Amore. E poi le ho fatto trovare il tuo anello sopra l’altare. Sydney l’ha guardato per almeno un minuto, ho avuto così paura di ver sbagliato tutto...e invece si è girata con le lacrime agli occhi. Era così bella, mamma. Non l’avevo mai vista commossa, anzi, non l’avevo mai vista piangere. Lei non esterna quasi mai i suoi sentimenti. Quel giorno l’ha fatto. Inizialmente non è stata molto romantica, anzi mi ha dato un pugno sulla spalla e mi ha detto ‘questa me la paghi, Nigel Bailey, io odio commuovermi’, tirando su col naso. Sembrava così indifesa, così...tenera. Le ho sorriso, e lei ha aggiunto ‘però devo riconoscerti il merito, non è impresa da tutti...soprattutto farmi innamorare così disperatamente’. E ha accettato di sposarmi. Sydney Fox sarà mia moglie tra pochi giorni, devo ripeterlo continuamente per poterci credere”

 

Scosse la testa, emozionato.

 

“Sareste così fieri di me anche per lei. E’ tutto ciò che avrei potuto sperare, e anche di più. Papà, saresti rimasto stregato dalla sua bellezza, e mi avresti detto qualcosa del tipo ‘bel colpo, figliolo’. E’ così bella, così passionale, così genuina...un fiore selvatico che domina un’intera giungla con il suo splendore e il suo profumo inebriante. Sono felice, e l’unico terrore che ho è di perderla e di non poterla rendere felice quanto sono io”

 

“Sono già felice, c’è più felicità in me di quanta un essere umano possa contenere”

 

Nigel si girò, spaventato da quell’intrusione e stupito da quella voce a lui così famigliare.

 

“Syd! Mi hai fatto prendere un colpo!”

 

Sydney sorrise vagamente imbarazzata, gli occhi ancora lucidi per le parole che aveva sentito pronunciare su di lei.

 

“Scusa, non volevo intromettermi”

 

Nigel diede una rapida occhiata alle lapidi e scosse la testa.

 

“Non sarai mai un’intrusa. Avevo solo bisogno di restare un attimo da solo con loro. Da quanto sei arrivata?”

 

Sydney gli si mise accanto, rivolta verso le lapidi dei suoi genitori, e senza guardarlo disse:

 

“Da un po’...non intendevo origliare, ma...non volevo interromperti”

 

Gli prese una mano, stringendola forte mentre continuava a guardare fisso davanti a sè.

 

“Non preoccuparti. Stavo parlando di te, volevo che sapessero quale donna straordinaria ruberà per sempre il cuore di loro figlio...” e con la coda dell’occhio la guardò, sorridendo compiaciuto.

 

Sydney sorrise a sua volta.

 

“Non sapevo dove fossi, ma Preston mi ha detto che quando riesci a venire a Londra, passi sempre a portare dei fiori alle loro tombe...e sai, ultimamente ho sempre più problemi a stare lontana da te...”

 

Nigel sorrise. ‘Ecco quello che intendo per unica’ pensò, rivolgendosi per l’ultima volta ai suoi genitori.

 

“Torniamo a casa?”

 

“Sì”

 

Nigel fece per muoversi, ma poi si fermò di nuovo.

 

“Syd?”

 

“Sì?”

 

“Sei veramente felice...? Insomma, dicevi sul serio prima?”

 

Sydney sorrise, Nigel restava sempre Nigel, lui e le sue adorabili insicurezze.

 

“Assolutamente seria. Piuttosto...vorrei alcune delucidazioni su cosa intende per ‘donna impossibile’ e ‘belva indomabile’, Signor Bailey...” disse fingendosi seria e sollevando maliziosamente un sopracciglio.

 

Nigel arrossì violentemente e iniziò a balbettare.

 

“U-uhm...ved—vedi Syd...era solo un...un...e poi c’era tutta la parte dopo...ecco sì...su...Oh, per l’amor del cielo Syd, perchè devi sempre mettermi in queste situazioni...?” e sbuffò offeso, avviandosi verso l’uscita.

 

Sydney lo rincorse abbracciandolo da dietro e ridendo incontrollabilmente.

 

“Perchè ti amo e adoro quando diventi timido ed impacciato”

 

Nigel cercò di trattenere un sorriso e sospirò.

 

“Chissà cosa mi è preso, fidarmi di una donna che mi ha tirato una lancia al primo incontro....” disse scuotendo la testa in modo estremamente buffo e drammatico.

 

Sydney continuò a ridere. “Forse perchè quella donna era incredibilmente sexy e non riuscivi a staccare gli occhi dal suo succinto abito da cerimonia!”

 

Fu il turno di Nigel di scoppiare a ridere mentre tenendola per mano la conduceva fuori dal cimitero,  per addentrarsi con lei nella nebbia autunnale di Londra.

  
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