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Autore: Just a Mistake    23/06/2012    2 recensioni
-Grazie per avermi fatto conoscere il volto dell'amore. Ha i tuoi occhi, sai? Ma il suo sguardo non ha niente di dolce. E' uno sguardo stronzo e sfacciato. Uno sguardo che imprigiona i cuori della gente e poi li sbriciola. Ma non li spezza con un colpo netto. No li distrugge, lentamente.- Sussurro
-Scusami....- Sussurra di rimando lui, poi si alza ed esce velocemente sbattendo il portone del mio appartamento.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*Flashback*
-Amore come faremo quando io dovrò tornare a Los Angeles?- Dissi piangendo
-Ohw piccola non preoccuparti-
-Si che mi preoccupo, che ne sarà di noi?- Lui mi strinse forte a sé.
-Troveremo un modo, io ti amo da morire e non ti lascerei mai. Hai capito? MAI. Siamo la coppia del “Per Sempre” noi, te lo sei dimenticato?-
Sorrisi, quanta dolcezza, come potevo non credergli? Lui non mi avrebbe mai illusa o ferita, mai.
-Su, forza andiamo adesso. E' tardi, gli altri ci aspettano!-
Mi prese per mano e, dopo avermi dato un bacio, entrammo in macchina.
Adoravo i suoi baci, univano i nostri mondi in un modo indescrivibile.
Non credo che avrei mai potuto vivere senza.
Lui era tutto ciò di cui avevo bisogno.

*Fine Flashback*


-Faith, credo che sia meglio se la finiamo qui.-
Poche parole, un uragano.
-Cosa?! Come puoi dirmi una cosa simile? Io ti amo, valgono ancora qualcosa per te queste fottutissime parole? Fino a due giorni fa mi promettevi un “per sempre” e ora vuoi finirla? Eravamo una di quelle coppie convinte di provare amore “vero” quello che anche se affronta burrasche o temporali si può affievolire ma non si spegne mai del tutto, perché è questo che l'amore è.
Il mio è amore e la tua cos'è? Una presa per il culo?-

Restava in silenzio, un silenzio che mi stritolava riducendomi ad uno straccio zuppo di lacrime. Come poteva buttare all'aria un anno di noi, così senza motivo?
Inizio a piangere, incontrollata.
Noto che anche lui lascia che delle piccole lacrime silenziose gli righino le guance.
Cerca di prendermi una mano ma io lo spintono via.
Mi avvicino alla finestra, appoggio una mano al vetro.
Questa finestra è molto simile al mio cuore ora.
Al piccolo cuore di cristallo che un ragazzo troppo distratto ha fatto cadere a terra.
Come è possibile? Inizio a piangere ancora più forte, mi sembra di soffocare.
Ma non è per il pianto, è perché lui è il mio ossigeno.
Come posso viverci senza per una vita se già non riesco a respirare ancor prima che lui vada via? Si avvicina da dietro e mi abbraccia ma io lo scosto con rabbia.
-Sei stato tu a dire che dobbiamo finirla. Allora non osare toccarmi. Non voglio vederti mai più- Lo spingo fuori dalla stanza e poi chiudo a chiave la porta.
Scivolo a terra piangendo.
Dall'altra parte di quel pezzo di legno avverto la presenza del suo corpo nella mia stessa posizione.
Vorrei annullare quel freddo muro di schegge, abbracciarlo e dirgli che va tutto bene.
Ma no, non va tutto bene, perché non basteranno tutto lo scotch, tutta la colla e tutti i ragazzi di questo schifoso mondo per riaggiustare il mio cuore di cristallo e farmi dimenticare quanto lo amo.
Lo sento piangere, non so cosa l'abbia spinto a lasciarmi, ma non sembra essere felice di averlo fatto.

-Grazie per avermi fatto conoscere il volto dell'amore. Ha i tuoi occhi, sai? Ma il suo sguardo non ha niente di dolce. E' uno sguardo stronzo e sfacciato. Uno sguardo che imprigiona i cuori della gente e poi li sbriciola. Ma non li spezza con un colpo netto. No li distrugge, lentamente.- Sussurro

-Scusami....- Sussurra di rimando lui, poi si alza ed esce velocemente sbattendo il portone del mio appartamento.
Resto contro quella dannata porta per ore.
Ho ancora addosso la sua maglietta, odora di lui.
E' tutto quello che mi rimane di un amore che a me sembrava eterno.
Vado in bagno per levarmi di dosso le ultime tracce di lui.
Entrando vedo che c'è ancora il suo spazzolino accanto al mio, un'altra coltellata.
Entro sotto la doccia.
Non poteva venirmi idea peggiore.
Di colpo mi tornano in mente tutti i nostri momenti, come se fossero scene di un film.
Le mie lacrime scorrono mescolandosi con l'acqua della doccia.
Devo dimenticarlo.
Tra qualche giorno dovrò tornare a Los Angeles.
Non lo rivedrò più e dell'Italia resterà solo un doloroso, straziante ricordo.
La mia anima resta qui, racchiusa nel cuore di uno stronzo.
   
 
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