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Autore: ItGirl_    23/06/2012    1 recensioni
Guardai un’ultima volta la foto di Jake e altre lacrime iniziarono a sgorgare dai miei occhi, i suoi capelli castani, i suoi occhi grandi e scuri e la sua bocca, tutto mi mancava tutto.
-Hei, sappi che da quando te ne sei andato io non vivo più. Hai infranto la nostra promessa, non ci sarà mai il mio per sempre felici e contenti. Io ti amo, continuo ad amarti, ti amo e questo non cambierà mai. Sei la mia vita. Baciai di sfuggita quella lapide e asciugandomi le lacrime mi apprestai ad uscire da quel luogo.
Camminavo a testa bassa evitando di incrociare un qualunque sguardo.
Inaspettatamente qualcuno mi toccò la spalla e automaticamente mi voltai.
-Ciao…
Disse il ragazzo di fronte a me.
-Ehm…ciao.
Risposi, e vidi i suoi occhi verdi illuminarsi.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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We can go nowhere but up.




-Ti ho vista piangere, e io non sopporto vedere le persone tristi!
-Beh, allora non dovresti essere in un cimitero, perché sai, di solito qui la gente non viene per ballare allegramente la conga!
Dissi acidamente, infondo mi voleva solo aiutare, o magari ci voleva provare, ma in ogni caso io non ero in vena di fare niente.
Mi voltai e camminai in direzione del cancello.
-Uhm.. scusa.
Sussurrò, io mi voltai e lo vidi scompigliarsi i ricci castani.
Quell’ immagine mi fece sorridere, così tornai indietro verso di lui.
-Scusa tu, è che sai è sempre brutto venire qui, e nessuno parla con me da troppo tempo, o meglio io non parlo con nessuno da un anno… e non so perché te lo sto dicendo.
Sorrise flebilmente e delle adorabili fossette comparvero sulle sue guance.
-Tranquilla, se siamo tutti e due qui allora ti posso capire, almeno ci posso provare…
-Grazie, forse dovrei sfogarmi con qualcuno.
-Quando vuoi, ehm, non so il tuo nome.
-Lola!
Dissi accennando un sorriso.
-Fantastico, io sono Harry e questo…
Prese una penna e scrisse sul mio braccio delle cifre.
-E' il mio numero.
-E questo è il mio.
E scrissi il mio numero sulla sua mano.
-Vuoi un passaggio? Sai ho appena preso la patente.
Disse leggermente compiaciuto.
Sinceramente non ero ancora pronta, anche se quel ragazzo dagli occhi verdi più belli che avessi mai visto mi aveva fatto sentire almeno un po’ la Lola che ero una volta… rifiutai gentilmente e andai alla fermata del bus.
Attesi per dei minuti che mi sembrarono interminabili, quando finalmente scorsi un grande veicolo rosso avvicinarsi. Si fermò ed io salii sedendomi ad un posto in fondo.
Osservai svariati secondi il mio braccio segnato da quello strano tatuaggio e alla fine presi il cellulare e salvai il numero.
Durante il viaggio di ritorno mi accompagnò una strana sensazione che non provavo da troppo tempo, come si chiamava? Ah si felicità.
Però forse felicità era un termine troppo impegnativo per esprimere il mio stato d’animo, direi più che ero serena. Al posto di quel costante senso di angoscia e frustrazione interiore si era fatto spazio dentro me qualcosa di indefinibile, ero tremendamente rilassata e sorridevo tra me e me pensando a quegli occhi verdi. Un verde troppo intenso, e un volto dalla bellezza quasi illegale.
Rimuginai su quel ragazzo per molto tempo e non sapevo neanche il perché.
Magari mi faceva semplicemente piacere che qualcuno si interessasse a me vedendomi piangere dal momento che a nessuno importava più di me, l’unico che si interessava davvero alla mia vita l’avevo perso. Ecco, quella momentanea serenità fu nuovamente interrotta dal suo pensiero, ma cercai di darmi un contegno e di calmarmi. Il patto che avevo fatto con me stessa era : non pensare a lui se non nel luogo prestabilito, ovvero il cimitero.
Ma infrangevo quel patto ogni secondo della mia vita visto che la mia mente era costantemente invasa da Jake.
Era passato più di un anno dalla sua morte eppure il mio dolore non si era affievolito, anzi aumentava di giorno in giorno, portandosi via pezzi di me sempre più grandi e importanti.
L’autobus si fermò ed io scesi per tornare a casa.
Erano le 12.30, quindi di lì a breve avrei dovuto pranzare, ma anche quel giorno non avevo fame.
In casa ero un automa, girai le chiavi nella serratura ed entrai, come al solito nessuno mi degnò di un attenzione.
Tutti in casa sapevano che avevo perso ogni voglia di vivere e i tentativi di “ravvivarmi” dei primi tempi erano stati vani.
Quindi nessuno tentava più di farmi sorridere, sembravano più rassegnati di me al fatto che non sarei stata mai più felice.
-Buongiorno cara…
Disse mia madre mentre era intenta ad apparecchiare la tavola.
-Mamma oggi non mangio, scusa.
Lei alzò gli occhi al cielo e si voltò mugugnando alcune imprecazioni che mi sfuggirono.
Mio padre come al suo solito era seduto sulla sua poltrona a guardare la televisione, e i miei fratelli litigavano incessantemente per un presunto rigore rubato giocando a Fifa 12 alla Play Station.
Mi chiusi nella mia camera e presi in mano il cellulare. Lessi e rilessi quel numero fin quando decisi che parlare e sfogarmi con qualcuno era la cosa migliore.
“Scusa se ti assillo, se sono fastidiosa e se ti rubo del tempo, ma avrei veramente bisogno di parlare e al momento tu sei l’unica persona che sembra interessarsi al mio stato d’animo.
Quindi dimmi tu quando ti rimane più comodo vederci per prendere un frappè magari, io sono sempre disponibile.”

Rilessi il messaggio e mi accorsi che sembravo una disperata, ma in realtà io lo ero quindi feci spallucce e inviai il messaggio.
Mi distesi e appoggiai il cellulare sulla pancia.
Passai i minuti d’attesa osservando il soffitto lilla della mia camera, mentre mi perdevo in quel colore fantastico qualcosa vibrò sulla mia pancia.
Era Harry.
“Stai tranquilla, tu non disturbi, ti ho chiesto io di parlare no? Stasera alle sette ti passo a prendere, mandami il tuo indirizzo e libera la tua mente.”
Un sorriso sorse spontaneo sul mio viso, da quanto tempo non sorridevo sinceramente, senza forzature o imposizioni…
Inviai ad Harry un ultimo messaggio con il mio indirizzo e mi buttai a peso morto sul letto sospirando rumorosamente.
Chiusi gli occhi cercando di immaginare cosa mi sarebbe aspettato quella sera e il mio stomaco iniziò a contorcersi. Era sempre così, ogni volta che mi agitavo ero soggetta alla nascita delle famose “farfalle” nella mia povera pancia.
Troppo presto mi resi conto del fatto che, chiudendo gli occhi, il primo volto che avevo visto era quello del ragazzo dagli occhi verdi più belli del mondo, e non quello di Jake.
Mi sentii subito terribilmente in colpa anche se non c’era un motivo vero e proprio, solo che mi sembrava di tradirlo uscendo con Harry.
Ma infondo non avrei fatto nulla di male, anche se lui era probabilmente uno dei ragazzi più belli che avessi mai visto, anche se quelle fossette erano tremendamente fantastiche, anche se stavo pensando tutte quelle cose, non stavo facendo nulla di male e non avrei fatto nulla anche quella sera.
Convinsi me stessa di questo e con estrema calma aprii le ante del mio armadio indecisa, per la prima volta dopo un anno, sul mio abbigliamento per la serata.
Valutai attentamente le varie possibilità, ma non trovai niente che non fosse una tuta, una felpa o un jeans. Avevo perso completamente il controllo di me stessa in quell’anno. Mi ero trascurata troppo, ero diventata una persone irriconoscibile.
Iniziai a rovesciare in modo quasi isterico il mio armadio alla ricerca di qualcosa di guardabile, e alla fine ,dopo aver riversato tutti i miei vestiti per terra, trovai quello che stavo cercando.
Un abitino a fiori gialli e azzurri molto semplice. Quel vestito lo comprai l’estate scorsa prima dell’incidente, mi ricordo di come Jake ,dopo avermelo visto addosso la prima volta ,rimase sbalordito, mi diceva sempre che ero bellissima, che ero perfetta, anche se io tutta quella perfezione non la vedevo allora e non la vedevo nemmeno quel giorno.
Io mi definivo in tutti i modi tranne che bella.





BON JOUR
ok oggi mi sento molto francese ma sono matta .-. comunque questo capitolo non mi piace particolarmente, incontriamo per la prima volta il nostro inglese dai ricci sexy preferito, però di lui non si sa molto se non che è mooolto gentile e premuroso (?) nei confronti della nostra Lola.
beh, spero che vi piaccia e che qualcuno recensisca o segua la storia, continuo a pubblicare solo dopo qualche cenno di vita u.u
Aaaah ringrazio con tutto il cuore I_love_5_carrots per la recensione e per le belle parole, ormai lo sai che ti amo u.u
e ringrazio anche JaliRed che è dolcissima e mi ha dato un motivo per continuare a pubblicare :)

  
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