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Autore: Francesca Loove    23/06/2012    3 recensioni
Prima fanfiction sugli One Direction (Arriveranno, non preoccupatevi :3) Spero vi piaccia quanto a me è piaciuto scriverla! Un bacio e buona lettura! Leggere per scoprire :D
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutte (?) ok ok oggi vi scrivo qua perchè volevo dirvi che questo capitolo mi è costato duro scriverlo... è un po’ quello che è successo a me un paio di mesi fa.... Ero indecisa se scriverlo o no ma alla fine ho deciso.
E’ un capitolo abbastanza delicato, for me(?)
So vi lascio leggere, buna lettura :3
Baci Francesca <3
PS Scusate se è una merda....





Quel giorno nulla avrebbe potuto togliermi il sorriso; o almeno così pensavo prima di ricevere quella inaspettata telefonata, risposi, era mio padre.. Mio padre era raro che mi telefonasse, ma senza dare molto peso alla cosa risposi –Ehi papà, che succede?- la mia espressione mutò in un batter d’occhio, se prima avevo un sorriso gigantesco dipinto in faccia ora le il mio sguardo era completamente perso nel vuoto, e le lacrime si facevano spazio per cominciare a disegnare il mio viso, chiusi gli occhi ascoltando la voce roca di mio padre rimbombarmi nelle orecchie      -Va bene papà mi vesto e arrivo!-le lacrime che prima cercavo di trattenere cominciarono a scendere come una cascata; Niall che era andato in bagno, rientrò nella stanza e vedendomi singhiozzare con le gambe strette al petto mi corse incontro tuffandosi su me e accarezzandomi dolcemente i capelli, -Piccola, ehi... che succede...- chiese lui con il maggior contegno possibile –Mia non.....nonna, è...è...- non riuscì a finire la frase perchè esplosi di nuovo in un pianto che non riuscivo più a trattenere, lui evidentemente aveva capito la mia affermazione perchè mi strinse ancora più forte a sé, era magico quel ragazzo, era sempre al mio fianco in OGNI momento.
Decisi di farmi accompagnare a casa, Niall non obbiettò, e mi accompagnò senza dire nulla per tutto l’intero viaggio...Arrivammo a casa ci salutammo, lui non insisté sul fatto di entrare con me, capiva il mio stato d’animo.
Entrai in casa, era tutto molto silenzioso, l’aria era riempita dai strazianti singhiozzi di mia madre, e la voce dolce di mio padre che cerca di consolarla, non salutai nessuno sentivo di nuovo gli occhi pizzicare, salì su velocemente e mi rinchiusi in bagno sotto la doccia, pensavo che la doccia avrebbe coperto i miei singhiozzi, ma essi continuarono facendosi sempre più forti. Stavo male... malissimo.... nonna era la mia seconda mamma mi aveva cresciuta ed ora era andata via... via per sempre.... non ci potevo credere! Finì la doccia e mi rinchiusi in camera buttandomi sul letto e lasciando via libera alle lacrime.
Passarono i giorni, ero chiusa lì dentro da due giorni, le uniche cose che avevo mangiato erano state due mele, probabilmente ero dimagrita ma non mi importava più nulla.... il telefono aveva squillato più e più volte nei girni passati ma non ci avevo dato conto... i miei genitori erano venuti più di una volta in camera mia a cercare di persuadermi per farmi uscire da lì ma nulla.. tutto era finito per me TUTTO! Mi sentivo morire. Probabilmente Niall era preoccupato e mi dispiaceva da morire non avergli risposto.. ma non avevo più le forze.
Il terzo giorno mia mamma mi annunciò che si sarebbero svolti i funerali, e se avessi voluto loro mi aspettavano tra 20 minuti di sotto. Presi tutte le forze che mi restavano in corpo e mi avvicinai all armadio togliendo fuori i miei pantaloni neri, la felpa nera, legai i capelli e senza nemmeno guardarmi allo specchio scesi al piano di sotto, sapevo di avere un aspetto terribile ma non mi importava.
Per tutto il viaggio non spiccicai parola scesi e senza salutare nessuno mi misi a sedere in una sedia il più lontano possibile da sguardi indiscreti... avevo gli occhi bassi sulle mie scarpe quando tutto d’un tratto sentì delle voci familiari e senza nemmeno alzare gli occhi capì chi fossero erano Laura e i ragazzi, mi alzai e senza dire nulla abbracciai i Laura scoppiando nuovamente a piangere, poco dopo sentì le braccia degli altri stringesi a noi.

La parte più dura per me fu il momento della chiusura della bara, lì mostrai tutta la mia fragilità scoppiai in un pianto abbastanza sonoro e mio padre accortosi del mio pianto mi strinse al suo petto lasciando libero sfogo a tutti i miei singhiozzi.
Quello fu il giorno più brutto della mia vita, mi era stata portata via la cosa più importante che avessi, e nessuno avrebbe potuto colmare quel vuoto, nonna mi mancava, era stata una mamma con me mi aveva cresciuta, e adesso non c’era più era volta via per proteggermi da lassù. Mi sentivo ancora morire perchè non avevo ancora realizzato quello che veramente era successo un paio di giorni prima... Fanculo al mondo, Fanculo a tutti Fanculo alla morte e al destino che avevano fatto veramente quello che avevano fatto FANCULO! Chiudo gli occhi e ancora vedo i momenti, le parole di quella che era stata gran parte della mia vita della mia vita con nonna e adesso mi sento ancora morire dentro.
Per mia fortuna affianco a me avevo un ragazzo fantastico un amica e degli amici che mi stanno affianco e mi tirano su di morale per quanto potessero.(?)
   
 
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