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Autore: Ronnies_    24/06/2012    5 recensioni
< ciao > sorrisi come un ebete < allora ti aiuto e poi lasciamo spazio al nostro appuntamento > disse velocemente tanto che non mi resi conto di quello che aveva appena detto < d’accordo > mi resi conto dopo di quello che avevo appena detto e lui rideva già vittorioso < no no, aspetta, cosa? > la mia faccia era sconvolta, io non sono mai uscita con nessuno, questo mi spaventava < il nostro appuntamento.. > disse senza problemi < beh..ecco..io > < non dirmi che sei fidanzata > disse velocemente interrompendomi e stavolta sembrava sconvolto.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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that should be me

That should be me                                       

                                                                
 
L’amore è una vicenda tragica; quello ricambiato

 muore di sazietà, quello infelice muore d’inedia

Sono passati due anni da quando la mia vita è cambiata. Due anni da quando abbiamo scoperto la verità che ci ha divisi. Era il mio penultimo anno di scuola superiore  e vivevo in una piccola cittadina chiamata Holmes Chapel. Non sono una ragazza popolare e non lo  vorrei essere mai.. non mi piace molto trovarmi al centro dell’attenzione e forse stavo molto meglio in disparte, ma quell’anno  arrivò un nuovo studente nella mia scuola e in giro si diceva  che fosse molto carino. < ok mamma, devo andare ora > il suono della campanella mi avvertì che dovevo rientrare in classe e per  fortuna mi salvò da un’altra solita e noiosa conversazione con mia madre. Presi i libri e mi sedetti al mio solito posto vicino la finestra, dove ero ben nascosta dalla visuale del professore di matematica. Il mio banco era vuoto, quel giorno la mia compagna di banco mi aveva lasciata sola. O forse mi aveva dato l’opportunità di conoscerlo. Il nuovo ragazzo entrò cautamente e si avvicinò alla cattedra dove il professore interrupe la lezione  per  presentarcelo. Non lo vidi bene in faccia, ero quasi intimidita dal  suo sguardo pesante su di me. Sentii  la sedia spostarsi e qualcuno sedersi. Non si presentò, continuai a seguire la lezione di matematica in cui non riuscivo a capire niente, ero come se fosse arabo per me..  non lo facevo apposta a non capire, mi veniva naturale.. oppure era il professore che parlava un’altra lingua. < accidenti.. non capisco niente > gettai la mia matita nell’astuccio  mi appoggiai sul banco con la testa verso la finestra chissà mi fosse venuta l’illuminazione. < posso aiutarti? > mi disse sfiorandomi la mano che subito, al tocco  caldo e gentile, sottrassi. Continuando a guardare fuori sbiaccicai qualcosa di incomprensibile < odio la matematica.. non credo che la capirò mai > sbuffai e poi lo sentii ridere, un po’ probabilmente per il mio tono che sembrava quello di un bambino.. < forse hai bisogno di un insegnante della tua età > toccandomi i capelli, mi fece voltare verso di lui, < piacere, io sono Harry > aveva dei capelli  ricci e neri, sembravano soffici e ti veniva voglia di perdere la tua mano in quella massa oscura, mi porse la mano e io la strinsi quasi ipnotizzata dai suoi occhi verdi così simili ai miei che mi sorridevano, la sua bocca era rossa larga e perfetta.. < io..mi chiamo Sun > sorrisi <  bel nome > le sua labbra si aprirono in un sorriso provocando delle fossette sulle sue guancie  < belle fossette >  gli dissi < anche le tue non sono male >. Il suono della campanella interruppe i nostri sguardi, mi ricordai in quel momento che non avevo capito quelle equazioni e non avevo capito niente della lezione  < come farò per il compito? > supplicai quasi a me stessa, < posso aiutarti io! >  al suono di quelle parole mi gettai al  suo collo  lo ringrazia e andai  a pranzare come il mio solito in giardino sotto il mio albero, dove potevo pensare e non essere disturbata da nessuno, ero l’unica che rimaneva fuori,andavano tutti in mensa dove non c’era pace per pensare e cantare. Intonai le note di “God,damn you’re beautiful”  ero in fissa con quella canzone da ormai 2 settimane, le parole erano quelle che avrei voluto sentire da un ragazzo un giorno. Qualcosa mi toccò i capelli, mi voltai ma non c’era nessuno, pensai fosse stato il vento, ripresi a cantare ma risentii qualcosa accarezzarmi accompagnata da un leggera risata, alzai lo sguardo e vidi Harry sull’albero che rideva < ma che stai facendo? > chiesi nervosa, ma era impossibile arrabbiarsi con lui. < credevo fosse il fantasma della scuola > dissi poco seria, ma il suo sguardo si incupì e cambiò espressione, mi parve di sentire la sua voce tremare < f-fantasma? > < oh.. non lo sai? > cercai di spaventarlo < una ragazzina si aggira per la scuola da quasi 5 anni > Harry scese dall’albero attento a non cadere e si sedette accanto a me < cerca ragazzi come te da spaventare > < come me cosa? > chiese ormai sempre più curioso < stupidi > risposi ridendo e rimase quasi seccato da quella risposta. < oggi ci vediamo per matematica? > Chiesi sperando in una risposta positiva, < è un appuntamento? > < no > dissi secca < scherzavo > disse stringendomi a sé, aveva un buon profumo, cioccolata direi, era caldo. Mi alzai < ci vediamo al parco vicino scuola alle 18, si puntuale  > mi incamminai verso l’entrata.

 

Ero nel parco che aspettavo già da un po’, poi lo vidi arrivare < ciao > era splendido, le sue fossette e i suoi occhi mi mettevano allegria ed esprimevano tanta sincerità  < ciao > sorrisi come un ebete < allora ti aiuto e poi lasciamo spazio al nostro appuntamento > disse velocemente  < d’accordo > mi resi conto subito dopo di quello che avevo appena detto e lui rideva già vittorioso < no no, aspetta, cosa? > la mia faccia era sconvolta, io non sono mai uscita con nessuno, questo mi spaventava < il nostro appuntamento.. > disse senza problemi < beh..ecco..io > < non dirmi che sei fidanzata > disse velocemente interrompendomi  e stavolta sembrava sconvolto < beh, veramente  io non ho mai avuto un ragazzo > scoppiò a ridere e io ero imbarazzata < mi prendi in giro? > sorrise < sei così bella > i miei occhi si spalancarono, mai nessuno mi aveva detto che ero bella, arrossii < g-grazie > balbettai, si avvicinò a me e mi accarezzò il viso poi posò la sua mano sulla mia < allora.. vuoi uscire con me? > < si > ero felice che fosse con me, ero così semplice essere con lui, stavo bene ed era divertente, riuscii a capire matematica nonostante interrompeva spesso la sua “lezione” per dire cose stupide. < sei un genio > gli diedi un bacio sulla guancia < grazie >continuai, mi prese per mano  e con passo svelto quasi come se qualcuno ci stesse seguendo mi portò in un posto. < dove mi porti? > chiesi < in un posto speciale >  eravamo vicino un laghetto nascosto da alberi e cespugli < bel posto > era tutto colorato, c’erano fiori dappertutto ed era rilassante sentire gli uccellini cinguettare < lo so, l’ho scoperto questa estate > < da quanto vivi qui? > chiesi curiosa, credevo fosse appena arrivato nella nostra cittadina < da 5 mesi > si spostò i capelli con una mano e i suoi occhi brillarono sotto la luce del sole che calava < sono stato adottato e sono qui per trovare i miei eri genitori > < oh > non sapevo che dire, si tolse le scarpe ed entrò nel laghetto < ehy, che fai? > < vieni > senza protestare entrai, l’acqua era tiepida, mi strinse a sé e iniziammo a ballare un lento accompagnati dalla melodia della sua voce dolce a cui si aggiunse la mia < non ho mai ballato in acqua > era un momento imbarazzante, sembrava uno di quei film d’amore in cui si finisce in acqua per sbaglio e poi ci si bacia < ma è bello > continuai < tu sei bella > sentii un leggero calore affiorare sul mio viso  < smettila, così potrei innamorarmi > ogni parola che dicevo, ogni singolo gesto era incontrollato quando stavo con lui, non riuscivo a contenermi e qualsiasi cosa pensassi finivo sempre per dirgliela, era il suo potere contro di me, una ragazza che non è mai stata amata e che al primo passo dell’amore perde contro di esso e non consapevole di quello in cui si sta cacciando si lascia trasportare perché l’amore non ha confini di tempo e vive nello spazio infinito dell’incredibile. < è proprio quello che voglio > mi rispose, risi e abbassai lo sguardo verso i nostri piedi < devi farlo anche tu >  < forse.. non credi che.. io già possa esserlo > < è..è impossibile, mi conosci appena > sorrisi < 5 mesi passati ad osservarti da lontano, per assenza di coraggio, hanno fruttato qualcosa > ero rimasta quasi congelata nel sentire quelle parole, essere spiati non è una cosa bella e lui lo aveva fatto per 5 mesi senza che io me ne accorgessi, è agghiacciante. Uscii dal laghetto seguita da Harry mi girai verso di lui e lo guardai negli occhi, non sapevo se provavo felicità perché lui era innamorato o rabbia perché mi aveva spiato. < come hai detto? > il mio tono era tranquillo, non lasciava trasparire nessuna emozione < oh.. hai sentito bene > si avevo sentito bene, cosa avrei potuto rispondere, mi lasciai scappare un sorriso pensando a cosa avrei potuto aver fatto di imbarazzante . < spero di non aver fatto niente di imbarazzante > dissi sorridendo e lui fece lo stesso. Mi spostai i capelli dalla faccia < vieni, adesso ti porto io in un posto > mi incamminai verso scuola e lui mi seguì cercando di stare al mio passo.

POV HARRY

Sun, così come il suo nome, lei esprimeva allegria e purezza, era tutto ciò che avevo sempre cercato.. era amore. I suoi capelli biondo cenere le arrivavano sulla spalla e non coprivano ciò che la canottiera invece lasciava scoperto e i suoi jeans aderenti lasciavano che le sue curve venissero messe in mostra.                                                 

Dopo 10 minuti di cammino ci ritrovammo  di fronte il cancello di scuola, era ormai sera e il giardino della scuola era illuminato da delle piccole luci che sembravano lucciole poste sul terreno. < non ti stanchi mai di studiare? > la presi in giro, scavalcò il cancello e io rimasi dall’altra parte < allora? Non vieni? > mi sorrise beffarda < non dirmi che hai paura?> mi chiese quasi sconvolta , senza dirle niente scavalcai anche io, la presi per mano, per paura di perderla nel buio e andammo sotto il suo albero diventato il nostro e mi raccontò di lei e io di me. < sono più grande di te di 2 anni > era sorpresa, non mi credeva, sorrisi nel vedere la sua espressione buffa < bocciato > rise < ti va di giocare a nascondino? > le chiesi, per tutta risposta lei si alzò, < non entrare a scuola > ma sapevo che sarebbe stata la prima cosa che avrebbe fatto. Inizia a contare e con la coda dell’occhio la vidi entrare, la seguii, era tutto buio, avevo quasi paura, ma non potevo essere codardo, non davanti a lei, la sentii ridere ed era molto vicina, poi dietro una porta vidi la sua chioma bionda, la presi alle spalle e la strinsi in un abbraccio, le baciai il collo, profumava di fragola.. il suo profumo era così fresco, mi faceva pensare all’estate, tutto di lei era così allegro e nuovo, le accarezzai la guancia e poi si voltò, le nostre labbra erano vicinissime, inizia a baciarla dal collo e risalire sulla guancia fino ad arrivare alla bocca..< ti sei fermato > il suo candido soffio sulle mie labbra mi spinsero ad annullare la distanza tra di noi e la baciai, prima lentamente come se avessi paura di farle male e lasciando che il suo profumo si impadronisse di me e poi sempre con più foga, perché avevo bisogno di lei dopo 5 mesi e del bacio tanto desiderato. L’amavo. < è l’inizio di un amore  vero? > mi disse sorridendo < lo è sempre stato > e la baciai ancora.

TRE MESI DOPO

< Sun >  Harry mi richiamò, erano passati tre mesi da quella sera in cui decisi che si sarebbe preso cura del mio cuore, da quella sera in cui le nostre anime si unirono , da quella sera in cui mi fece sua. < ho scoperto chi sono i miei veri genitori > mi disse quasi eccitato e pauroso allo stesso tempo, dopo un mese di ricerca ce l’aveva fatta, lo baciai < fantastico, ci andiamo insieme adesso > mi prese per mano e ci avviammo. < sei nervoso? >  notai che continuava a sistemarsi i capelli, segno che era nervoso < dai che se tutto va per il verso giusto, ti presento i miei oggi > riuscii a farlo ridere < se tu sei con me andrà sempre per il verso giusto > si guardò intorno < eccoci >

POV HARRY

< che succede Sun? > i suoi occhi cominciarono a lacrimare, mi strinse la mano, mi baciò come non aveva mai fatto e poi mi sussurrò “ti amo” in quel momento non riuscii a capire cosa le stesse succedendo e semplicemente le risposi “anche io”, suonammo insieme il campanello, una signora giovane dagli occhi verdi ci aprì < salve signora io… > fui interrotto da Sun < ciao mamma, lui è tuo figlio > ora capivo, sua madre era anche mia madre, inizia a piangere senza rendermene conto, mi lasciò lì indifeso e mi sentivo perso. Mia madre, Anne, mi fece entrare e mi spiegò il perché della sua scelta di abbandonarmi. Aveva solo 18 anni quando mi ebbe e non era pronta per crescermi. < ti ho sempre pensato > disse piangendo, istintivamente l’abbracciai < non te ne faccio una colpa > lei sorrise, mi assomigliava molto e assomigliava molto anche a lei. < rimarrai? >  mi domandò dopo un imbarazzante silenzio < no, partirò > il suo sorriso si spense ma io avevo bisogno di andare via < ma tornerò > le dissi ed una piccola luce di speranza brillò nei suoi occhi. Uscii da quella casa ancora in lacrime, non avrei mai pensato che la ragazza che amavo fosse mia sorella.               

< Sun  > la chiamai al cellulare, era sparita e non volevo dirle addio in questo modo, la sentivo piangere, sentivo i singhiozzi e sentivo quanto mi amasse < sappi che ti amo > ero in lacrime anche io ma non glielo feci notare, dovevo essere forte, per me, per lei e per il nostro amore, un amore che non meritava di finire in questo modo, il nostro era amore vero, amore che credevo delicato e  fragile e invece rivelatosi rude e pungente. Chiusi la chiamata e decisi di andare dai miei nonni, non molto lontano da qui, non dovevo vederla, avrebbe solo fatto male il bisogno di tenerla vicino a me, di alimentare il nostro amore. Dopo un anno ancora mi capitava di pensarla, spesso, di sognare la mia vita con lei e a volte la immaginavo con un ragazzo migliore, che le regalava fiori, cioccolatini. Un ragazzo che la faceva ridere  e la baciava, un ragazzo che sarei dovuto essere io. Spesso la chiamavo nel cuore della notte con lo sconosciuto solo per sentire la sua voce, per capire se stava bene e spesso era in compagnia del suo nuovo ragazzo.

Sono tornato da lei, dopo notti di sofferenze, sono tornato nel luogo che ci ha uniti  e che ci ha divisi. Sono sotto il nostro albero, all’ombra, e come le altre volte mi ritrovavo a spiarla, era bella e rideva, mano nella mano con un ragazzo biondo. Una fitta allo stomaco nel vedere quella scena, si stavano baciando, e tanta era la voglia di andare lì e separarli, tanta era la voglia di farla di nuovo mia. Guardava verso di me, mi aveva visto e il suo volto era cupo, mi avvicinai a lei, cercando di non farle notare quanto stavo male, ma mi scappò una lacrima che invece sul suo volto già c’erano. < ciao > < sei sparito > la sua voce tremava, istintivamente l’abbraccia, la strinsi a me più forte che potevo e le sussurrai “scusa”. Il suo pianto si fece più forte, sentivo il suo cuore battere e le sue mani tremare. Il ragazzo biondo ci guardava preoccupato, sembrava dolce, aveva qualcosa, qualcosa che ti faceva sentire al sicuro. Mi presentai < scusami.. sono Harry e sono.. sono suo fratello > dissi amareggiato < oh, sono Niall > mi strinse la mano. Lo salutò con un bacio e ci incamminammo verso il nostro laghetto <  Harry > < si, Sun > si tolse le scarpe ed entrò nel laghetto < balli con me? > come la prima volta ci ritrovammo in quel laghetto, la sua testa sul mio petto, e le mie mani la stringevano tanto da farle sentire il mio cuore battere forte. < sai Harry > sospirò < io ti amo ancora > era così bella e così simile a me, ero felice di averla tra le mie braccia ancora una volta, avrei voluto averla per sempre.. io e lei.. < ti amo Sun > le accarezzai la guancia < lo farò per sempre > poi la baciai, assaporai per l’ultima volta quelle labbra che ,ancora come il primo giorno, sapevano di fragola, e come il primo giorno mi fecero provare quell’emozione chiamata Amore. < per sempre >

eccomi qua :D questa è la mia seconda one shot, spero la prima vi sia piaciuta e spero che vi piaccia ache questa, l'ho scritta con tutta me stessa e mi sono commossa nel scrivere, mi scuso per gli errori fatti ma sono le 23.54 D: (porca puzzola, menomale che non si va a scuola) comunque spero vi piaccia, se non vi piace ricordatevi che non sono una scrittrice (?) e con questo buonanotte :D e grazie

Sun <3

  
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