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Autore: Allegra_    24/06/2012    1 recensioni
"Noemi, per tutti conosciuta come Noe, è una sedicenne fiorentina che ha solo un pilastro portante nella sua vita: l'amore che provano verso di lei i suoi amici ed i suoi familiari, i quali la sostengono sempre e la accompagnano in ogni sua mossa.
Ma il suo equilibrio inizierà a rompersi man mano dopo la separazione dei suoi genitori ed il suo trasferimento a Torino, città nella quale Noe imparerà cosa significa amare ed essere amata davvero."
Spero vi piaccia, mi sono impegnata davvero molto per scriverla, quindi lasciate una recensione se avete cinque minuti, ve ne sarò grata
Genere: Commedia, Fluff, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3: Primo Giorno

 
La prima ora di lezione passò in fretta, e così anche le due successive.
Era arrivato il momento dell’intervallo, ed io non vedevo l’ora di andare in giro per la scuola con le mie due nuove amiche, a cercare di memorizzare quanti più nomi e volti possibili.
Stavo giusto prendendo delle monete dalla tasca della mia borsa, quando Mic mi fece segno di raggiungerla attorno ad un gruppo di ragazzi.
- Ragazzi lei è Noemi Guardia, la nuova arrivata. – esclamò segnalandomi con il mento.
- Noe, loro sono Edoardo Ruggiero, detto Dodo. – indicò un ragazzo alto e con i capelli rossicci che mi sorrise gentile.
- Lui invece è Stefano Cammonti. – un ragazzo moro con gli occhi azzurri mi strinse la mano sorridendo … era davvero molto carino.
- E per finire Giorgio De Cicco. –moro perfettamente nella norma, con una montatura di occhiali abbastanza pesante che gli donava un’aria simpatica.
- Molto piacere di conoscervi, spero diventeremo amici. – sorrisi cercando di mostrarmi più gentile possibile.
All’improvviso Francesco entrò in classe sbattendo sonoramente i piedi contro il pavimento.
- Potresti rilasciarmi i miei amici ?? – marcò molto l’aggettivo “miei”: molto possessivo il ragazzo a quanto sembrava.
- E se loro non volessero venire da te ??? – lo provocai avvicinandomi a lui per fronteggiarlo.
Mossa sbagliata, constatai non appena vidi che gli arrivavo appena sotto il mento.
- E se invece volessero e facessero finta di voler fare amicizia solo per provarci con te ??? – mi provocò lui avvicinandosi sempre di più, tanto che riuscivo a sentire il suo profumo forte e penetrante … sicuramente One Milion, pensai.
- Sarebbero sicuramente più simpatici di te, Fra’ –lo presi in giro, scimmiottando il suo nome, cosa che – era palese – lo infastidiva.
E così facendo presi Mic per mano e la trascinai fuori dalla classe.
- Sei stata una grande con Fra’ !!! – esclamò questa non appena fummo in corridoio.
- Beh grazie !!! – sorrisi vittoriosa: quel ragazzo era davvero insopportabile, e metterlo a tacere era una vera e propria scarica di adrenalina.
Stavamo per scendere le scale che conducevano al piano terreno, quando mi ricordai di una cosa.
- Mic ?? – richiamai la sua attenzione.
- Hm … - mi rispose questa fermandosi.
- Ehm , stamattina ho promesso ad una ragazza di andare fuori dalla sua classe all’intervallo.  Non è che mi accompagneresti ??? – le dissi un po’ imbarazzata, dopotutto la conoscevo da poco, ed era troppo pretendere che stesse sempre con me.
- Certo, qual è la classe ?? – mi sorrise lei gentile.
- 3 F – dissi, e poi ci avviammo verso la classe dove Hilary mi aspettava.
Ero impaziente di sapere se le due si conoscessero già, così sarebbe stato più facile crearmi un nuovo gruppo di amiche.
Certo, trovare amici che potessero sostituire quelli che avevo a Firenze sarebbe stato quasi impossibile, ma dopotutto non mi costava nulla provare.
Quando però arrivammo di fronte la classe di Hill, la reazione che le due ebbero fu davvero inaspettata per me.
Mic si voltò verso e quasi implorandomi sussurrò: - Dimmi che non è lei la ragazza che dobbiamo aspettare … -
Sorrisi nervosa.
- Noe, questa ragazzaccia non è mica tua amica ??? – domandò Hilary quasi schifata, con voce da snob con la puzza sotto il naso, che non le si addiceva affatto.
- Ragazzaccia ci chiami tu nonna !! – sbottò Micaela, per poi concludere con – Razza di fatina del Mulino Bianco !!! –
Ok, Mic era un ragazza simpatica, divertente e tutto il resto … ma la pazienza, la gentilezza e la finezza erano per lei qualità aliene.
Hill scosse la testa infastidita, alzando gli occhi al cielo.
- Dovrei forse ricordarti che nel Mulino Bianco non ci sono fate ??? – chiese retorica – Credevo che nella tua testa bacata entrassero almeno queste poche informazioni !! – aggiunse dopo sorridendo .
Hilary al contrario era dolce, comprensiva, fine, educata e tutto il resto, tanto che la si poteva davvero paragonare ad una fata, ma se c’era bisogno di offendere qualcuno, sapeva giocare con i suoi punti deboli.
E l’intelligenza e la memoria dovevano essere proprio quelli di Micaela, visto che l’aria arrogante di prima scomparve velocemente dal suo volto.
Io, dal mio canto, guardavo la scena stranita, mentre milioni di domande si accavallavano nella mia testa.
Si conoscevano ???  Beh, questo ormai ero ovvio.
Come faceva Hill a sapere tutto di Mic ??? 
Ma soprattutto … perché si odiavano ???
- Noe, andiamo non voglio discutere con questa secchiona acida !! – mi prese sottobraccio Mic facendomi avanzare di qualche passo.
Subito Hilary si avvicinò afferrandomi dall’altra parte – Passeremo la ricreazione insieme Noe, basta solo che tu non mi faccia stare a stretto contatto con quella vandala casinista !! – esclamò subito, mentre camminavamo in direzione delle scale.
- Hai detto casinista ??? Il tuo vocabolario potrebbe risentirne !! – la prese in giro Mic, alludendo alla scarsa finezza di quell’aggettivo.
- Meglio di te che non c’è l’hai proprio il vocabolario !!! – sorrise strafottente Hill.
Mic stava per ribattere quando stanca e scocciata dai loro punzecchiamenti me le scrollai entrambe di dosso.
- Adesso basta !! – strillai - Io volevo solo passare l’intervallo con le mie due nuove amiche, ma a quanto pare voi avete altri progetti. – guardai prima l’una, poi l’altra negli occhi, prima di concludere con un secco ciao, e dirigermi verso le macchinette.
Considerando però la mia sbadataggine naturale, aggiungendoci una buona dose di sfortuna, e il fatto che quelle due mi avessero mandato letteralmente in pappa il cervello, andai a sbattere contro qualcuno che, probabilmente per l’ira di qualche divinità a me sconosciuta, stava mantenendo un bicchiere di caffè.
- Ma che cacchio !!! – strillammo all’unisono io e il ragazzo del caffè.
Mi voltai di scatto e solo allora mi accorsi contro chi ero andata a sbattere.
- Allora sei una persecuzione !!!! – sbottò Francesco infastidito.
- Ma sta zitto idiota !!! – abbassai lo sguardo sulla mia maglietta leggera e vidi che era completamente inzuppata di caffè.
- E adesso come cavolo faccio ?? !!! – sbraitai scocciata: la ricreazione era quasi terminata, le uniche due ragazze che avevo conosciuto a momenti si erano presi a capelli, e il ragazzo che più odiavo mi aveva bagnato la maglietta nuova con del caffè … e tutto questo in unico giorno.
- Certo che sei proprio un guaio vivente Guardia !! – constatò Fra’ sorridendo strafottente.
- E tu una scocciatura Livelli !! – sbuffai.
Rimanemmo per un po’ a guardare il pavimento – io – e la mia maglietta che man mano aderiva alla mia pelle – lui, ovviamente – fino a quando sembrò venirgli in mente un’idea.
Mi afferrò per il polso e fece per trascinarmi in una direzione a me sconosciuta.
- Dove andiamo ??? – domandai stranita dal suo slancio improvviso.
- Smettila di parlare e muoviti !! – mi ammonii e stranamente decisi di starlo a sentire.
Camminammo per un po’ fino ad arrivare nel bagno dei ragazzi.
Fra’ si slacciò la felpa con la zip blu dell’Hard Rock di Londra che indossava, restando solamente con una maglietta aderente bianca a maniche corte.
Caspita, dire che aveva un bel fisico era prenderlo in giro: non aveva il corpo di un palestrato, ma i muscoli sul suo braccio erano ben pronunciati, cos’ come la tartaruga sul torace.
Ero così presa a contemplargli il corpo, che non mi accorsi del suo braccio teso verso di me a darmi la felpa.
- Che dovrei farci con quella ??? – alzai un sopracciglio stranita e scocciata da tutta quella situazione: lo odiavo e non potevo fare altro di pensare che bellissimo, nonostante il suo carattere orrendo.
- Se vuoi usarla come cuscino fa pure, poi me la ripaghi … - sospirò divertito, poi tornò serio e aggiunse – L’idea sarebbe che togliessi la seconda pelle che è diventata la tua maglietta e indossassi la mia felpa. –
Cosa ??? Avevo capito male oppure Francesco–odioso–re del mondo-Livelli mi stava dicendo che voleva prestarmi la sua felpa ??
Deglutii, poi afferrai l’indumento con indecisione se indossarlo o meno.
- Muoviti che tra poco abbiamo lezione con la Ricciardi, quella si arrabbia se facciamo tardi. – mi informò con il sopracciglio alzato che gli dava un’aria alquanto scocciata.
Afferrai i lembi della maglietta per sfilarla, ma quando mi accorsi che mi stava guardando, gli  domandai poco garbatamente: - Ti giri ?? –
Sospirò scocciato.
- Suvvia !!! Ho visto molte ragazze senza vestiti, non sei certo la prima !! – sbottò infastidito facendomi cenno di muovermi con la mano.
Sfilai la maglietta con decisione, aprii la felpa e la indossai tirando su la zip lentamente.
Spostai il mio sguardo dall’indumento a Fra’.
Non era certo rimasto a bocca aperta, ma a quanto pare non l’avevo lasciato poi così indifferente … aveva un’espressione quasi interessata, come se avesse voglia di continuare ad osservarmi, e questa cosa stranamente mi faceva piacere.
 
Per fortuna la Ricciardi non era ancora entrata in classe e quando io e Fra’ arrivammo, trovammo ad aspettarci solo i nostri compagni, che come sempre se ne stavano seduti sui banchi.
- Hm hm … - tossì fintamente Dodo – Sbaglio Noe, o quella è la felpa di Fra’ ??? – domandò malizioso alludendo a qualcosa che in realtà non c’era.
Lanciò uno sguardo complice a Ste che continuò per lui quel lancio di battute assurde.
- Magari dopo aver fatto follie in bagno hanno decisi di scambiarsi gli abiti !! – sorrise questo battendo il cinque a Giò.
Francesco sospirò scocciato, prima di ribattere facendo smettere finalmente quei cretini di insinuare stupidaggini: - Siete simpatici quasi quanto il caffè che le ho versato addosso perché mi è sbattuta contro, bagnandosi la maglietta e quindi ho dovuto dargli la mia felpa !! –
Dovuto ??? Lo avevo detto quasi come se si fosse sentito in obbligo di farlo, come se avesse voluto con quel gesto ripagarmi per tutta l’antipatia gratuita che mi aveva regalato nelle ore precedenti.
I suoi amici sembrarono comprendere dal suo tono che non avrebbe accettato repliche, quindi andarono a sedersi tutti insieme, mentre io mi sistemavo nel mio banco accanto a Mic.
- Senti Noe mi dispiace per aver litigato con la fatina – la guardai torva, e lei sembrò riflettere un po’ prima di continuare – di aver litigato con Hilary – si corresse - Davanti a te, tu non centri niente con l’odio tra di noi, e se ti fa piacere posso provare a conviverci per esserti amica. – mi sorrise sincera.
Ero davvero contenta che Micaela facesse un tale sforzo a causa mia, perché si ,era palese che per lei fosse davvero difficile sopportare Hill … il motivo per me era ancora un mistero.
D’istinto la abbracciai e rimanemmo così per un po’, fino a quando lei mi scostò e mi domandò curiosa: - E questa felpa ??? –
Le raccontai la storia del caffè, di Fra’ e del bagno, lasciandola a bocca aperta.
- Quindi tu mi stai dicendo che Francesco Livelli è rimasto a maniche corte ad Ottobre inoltrato per dare la sua felpa a te che conosce appena e che tratta malissimo ??? – domandò stranita alla fine della mia narrazione .
Annuii poco convinta: in effetti la faccenda non quadrava per niente, ma era meglio non pensarci e concentrarmi sulla lezione della professoressa, che era entrata in classe proprio in quell’istante.
La Ricciardi era davvero simpatica, mi domandò qualcosa su di me  e sulla mia vecchia scuola, e acconsentì anche ad utilizzare il mio diminutivo per chiamarmi, invece che il mio nome per esteso.
Alla fine della lezione ci assegnò un compito per il giorno dopo: un tema sul significato del verbo vivere.
Non ero mai stata molto brava a scrivere, però decisi che ci avrei provato e avrei dato il meglio di me per fare buona impressione alla mia nuova professoressa preferita – eh si, appena un giorno e già lo era diventata !!

 
Piccolo Angolo Di Luce:
Hola !!! Innanzitutto grazie a tutte le ragazze che hanno recensito lo scorso capitolo, sono molto contenta che vi sia piaciuto.
Questo capitolo non mi convince molto, prometto che il prossimo lo scriverò meglio.
Comunque, riassumendo:
 Noe ha conosciuto Dodo, Ste e Giò, che sono i migliori amici di Francesco.
Poi c’è il litigio tra Hill e Mic, le sue due nuove amiche, che non si riesce davvero a comprendere il perché si odino tanto.
E infine Fra’ che gli presta la sua felpa.
Che ne pensate ???
Spero lasciate molte recensioni.
Un bacino <3

   
 
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