In fondo, l'avevamo sempre saputo

Alle 19 persone che, immotivatamente, seguono la storia.

Alle 5 persone che la ricordano.

Alle 3 persone che la preferiscono.

E a risa, dany, Giuly, pucci 1989 e Alex_J che hanno recensito.

Grazie.

Perchè se non mi fossi sentita così incoraggiata non avrei mai continuato.

Premessa: questo capitolo ha potuto raggiungere il mio cervello solo grazie a Lullaby dei Nickelback. Ascoltatela, mentre leggete. Per dissetare il cuore. E per capire meglio quello che mi passava per la testa.

Ormai ho perso il conto di tutte le volte che sono stato qui a Grimmauld Place. È una bella casa: è cupa quasi quanto il Manor, ma Ginny Weasley in Potter sa fare miracoli, oltre che prodigiose fatture Orcovolanti. Ha decisamente steso James, prima.

Non ho voglia di tornare in camera, preferisco addentrarmi nei tanti corridoi in cui raramente vedo i Potter mettere piede. C'è un odore strano.

Passi.

Lils, che cazzo fai? Ho pensato ad alta voce. No, non può essere vero. Non lei, non proprio tu.

Non la Lily Luna di cui sono diventato il migliore amico. No. Non puoi avere veramente una... com'è che la chiamano? Canna?

Mi guardi, mi guardi con quegli occhi che non ho il coraggio di dirtelo, li sogno tutte le notti.

-Lily...

Ti metti a piangere. Sei stravolta, ma ancora lucida. Non avevi ancora cominciato a farti, meno male.

Senza neanche pensare ti abbraccio, e butto dalla finestra quel mostro. Buffo, vero Harry? Questa casa ha una quantità di incantesimi di protezione mastodontica, ma non sono serviti a proteggere tua figlia.

Apro una porta a caso. Bandiere, sciarpe e tutto quello che si può immaginare. Rosso e oro. Nell'antica e rispettabile dimora dei Black?... Deve essere la camera del padrino di Harry. Il Black Grifondoro. Quello che ha cominciato la sua storia come me, incontrando un Potter sull'espresso, ma non ha incontrato una Lily Potter. Quella Lily Potter che dopo aver incontrato Lysander Scamandro e i suoi amichetti ha incontrato la droga, e che adesso mi tocca rimettere in sesto.

Ti prendo in braccio, e per poco non ti faccio cadere dall'orrore: pesi pochissimo. Da quando sei entrata in questo inferno?

Scendi da sola, ti stendi sul letto e ti asciughi le lacrime. Mi stendo a fianco a te.

Sarò la mano che ti tirerà su, anche solo per avere la tua mano tra le mie. In cambio ti voglio rivedere felice come prima. Piccolo giglio blu.

Dio. Non posso avere di nuovo pensato ad alta voce. Dio. Dio. Dio.

Hai ancora una lacrima tra le ciglia. Sei bellissima. Sei bellissima, e... Ti sto baciando. Ci stiamo baciando.

In fondo, l'avevamo sempre saputo che sarebbe finita così.

Note:

ta-daaaaaaaan!!!!!

Ce l'ho fatta!!!!! :) questo capitolo è stato il secondo a prendere forma. Il primo è stato quello che spero (per voi) di pubblicare il prima possibile, visto che da domani sera passerò le giornate rincorrendo bambini al campo estivo dove sono amìnimatrice.

Niente, arrivare fin qui è stata una faticaccia immane. Ormai stiamo finendo: altri 4 capitoli e avrò completato per la prima volta una long. È un traguardo. Ma non pensate di liberarvi di me: nella mia cartella di documenti sta ristagnando una nuova raccolta pronta già da un bel po'...

Non dico nient'altro :D alla prossima :)

Bia