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Autore: Kekkafox    24/06/2012    1 recensioni
Kurt e Blaine sono molto innamorati, ma uno dei due ha un segreto oscuro che lo spaventa e che non riesce a confidare all'altro.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note: questo capitolo è raccontato dai personaggi stessi. La parte scritta in corsivo blu è la parte raccontata da Kurt, mentre quella in corsivo nero è la parte raccontata da Blaine.
Ci vediamo a fine capitolo.

 

Mi guardò con quegli occhi pieni di paura e dolore e sentì il mio cuore frantumarsi. Non riuscivo a immaginare, che qualcuno potesse far del male a un ragazzo dolce e gentile come Blaine. Lo abbracciai per un bel po’ e poi lo lasciai accoccolare su di me. Sentivo il cuore battere forte. Gli accarezzai i suoi capelli ricci e morbidi e sentivo che lo amavo. Che era l’uomo della mia vita, la mia ragione di vita, il motivo per cui ogni mattina mi alzavo dal letto e affrontavo questo mondo così crudele. E non riuscivo a sopportare che qualcuno avesse osato far del male a Blaine e chiunque fosse quel qualcuno l’avrebbe pagata cara. Gli diedi un bacio tra i capelli e potevo sentire il suo cuore battere più forte. Rimanemmo in quella posizione per un bel po’, fino a quando non sentii il respiro di Blaine sul mio braccio che lo avvolgeva. Portai la testa un po’ più in avanti per guardarlo. Aveva gli occhi chiusi e un dolce sorriso che mi fece intenerire. Era un angelo quando dormiva. Mi concessi quella vista per qualche minuto, prima di addormentarmi anch’io con un sorriso.

Lo guardai nei suoi occhi azzurri e riuscii a leggere la preoccupazione nei suoi occhi. Mi dispiaceva. Lo stavo facendo soffrire ed io non volevo che soffrisse. Un angelo bello come lui non poteva soffrire. Mi abbracciò dolcemente e poi mi accoccolai su di lui. Potevo sentire il suo cuore battere più forte. Mi stava accarezzando i capelli e sentivo che lo amavo. Non potevo permettere che gli facesse del male. Poteva anche far del male a me – ormai era un’abitudine – ma non potevo permettere che facesse del male a Kurt. Lui era l’amore della mia vita. La persona che aveva stravolto la mia vita, rendendola più bella. Mi diede un bacio tra i capelli e mi fece scappare un sorriso. Avevo sempre sognato che qualcuno mi stringesse e mi coccolasse come se fossi un orsacchiotto. Senza neanche accorgermene, mi addormentai con un sorriso sulle labbra.

Ma quel sorriso scomparve presto, perché ebbi un incubo – uno dei tanti – ma questo era l’incubo più brutto che potessi avere: stavo camminando con Kurt, mano nella mano, senza far caso a tutte quelle persone che ci guardavano male. Eravamo felici e nessuno avrebbe mai potuto rovinare quel momento. Anche se, mi sentivo osservato. Mi voltai diverse volte, ma non vedevo mai nessuno e mi convinsi che era solo un’impressione. Continuammo a camminare raccontandoci di cos’avevamo fatto prima di incontrarci. A un tratto, sentii l’istinto di baciarlo ed io, essendo un tipo un po’ impulsivo, lo fermai e mi tuffai sulle sue labbra. Erano dolci e morbide, come sempre. Amavo baciarle. Mi sentivo una persona diversa, una persona felice. All’inizio, lui rimase un po’ scosso, ma poi ricambiò. Non m’importava delle persone che ci guardavano con disgusto e disprezzo. Io amavo Kurt e non m’importava del giudizio degli altri. Ci staccammo dopo qualche minuto, per riprendere fiato. Ci guardammo negli occhi con la stessa dolcezza di sempre. Mi persi nell’azzurro dei suoi occhi e gli diedi un ultimo bacio, prima di ritornare a camminare.

- Non me lo aspettavo un bacio così. – commentò Kurt ridacchiando, chiaro segno che gli era piaciuto. Sentì un rumore di foglie, ma il vento non c’era. Mi voltai, ma, come al solito, non c’era nessuno.

- Blaine? Stai bene? – diedi un’ultima occhiata, poi mi voltai verso Kurt. Gli sorrisi, annuendo e gli diedi un bacio appena accennato.

Finalmente, arrivammo al parco e ci sedemmo su una delle panchine. Continuai a guardarmi intorno.

- Blaine, sei sicuro di stare bene? – mi voltai di scatto verso Kurt. Avevo visto qualcosa, anzi qualcuno. Una donna. No, non poteva essere lei
Non potevamo restare lì, dovevamo scappare. Strinsi di più la mano a Kurt e mi alzai, trascinandolo con me. All’inizio protestò un po’, ma poi mi seguì senza dire niente. Quando capii di averla seminata, mi fermai dietro un albero.

- Blaine, che succede? – avrei voluto raccontare tutto a Kurt, la l’avrei solo spaventato. Mi sporsi un po’, per vedere se ci aveva seguito. A un tratto, Kurt mi lasciò la mano e sentii un lamento. Mi girai e vidi Kurt che si accasciava a terra, mentre lei era lì che se la sghignazzava. Mi abbassai su Kurt, per proteggerlo, anche se era troppo tardi.

- Cosa gli hai fatto?! – provai a urlare, ma la mia voce era debole. Non riuscivo a urlare. Avrei voluto piangere, ma la rabbia, in quel momento, era più forte della paura.

- Ora tocca anche a te. – questa fu la sua risposta ed io iniziai a piangere. Mi prese per il colletto della camicia e mi fece alzare. Mi rise in faccia e mi diede un pugno nello stomaco. Mi accasciai a terra, anch’io, mentre lei fece alzare Kurt. Riuscii ad alzarmi in tempo e mi misi davanti a Kurt, per difenderlo. Lei, però, mi diede un altro pugno ed io caddi di nuovo, mentre Kurt urlava il mio nome.

- Cosa vuole da noi?! – sentii Kurt urlare. Volevo fare qualcosa, ma non riuscivo ad alzarmi. Cavolo! Facevo parte del fight club della Dalton, perché non riuscivo a difendere Kurt? Lo vidi che si accasciava vicino a me, mentre quella bastarda lo prendeva a calci. Cercai di rialzarmi, ma lei mi prese a calci. Sentivo un dolore fortissimo. Continuavo a piangere e lei mi prendeva in giro. Diceva che ero un rifiuto umano, uno sbaglio di Dio. Quelle parole non mi facevano più male ormai, ma quando iniziò a insultare Kurt, non ci vidi più dalla rabbia. Diceva che Kurt non meritava di vivere, come me. Diceva che Kurt era solo un frocio a cui piaceva averlo nel culo. Riuscii ad alzarmi in piedi con le poche forze che avevo e cercai di darle un pugno, ma lei lo scansò. Mi schiantò contro l’albero e iniziò a soffocarmi. Non riusciva più a respirare, ma ciò che mi fece più male fu vedere Kurt piangere e urlare il mio nome. A un tratto, caddi a terra, senza più fiato. Non respiravo. Vedevo tutto nero davanti a me. Poi mi svegliai. Ero sudato e anche Kurt.

- Hai fatto anche tu quel sogno?

- Si. Blaine, quella era- -

- Era mia madre.

 

Spazio dell’autrice

Ecco il nuovo capitolo!!! Vi prego, non uccidetemi per il ritardo. Ma ho avuto parecchi impegni. L’esame di mia cugina si avvicina e mi ha chiesto un aiuto extra. Poi c’è stata la piscina, la pizza con le mie amiche. Un vero divertimento. Ok, scusatemi troppo.
Beh, anche se questo capitolo è più corto, ci sono molte informazioni con cui spero di farmi perdonare. Kurt fa lo stesso sogno di Blaine, dove c’è questa donna fa del male a entrambi.
Spero di rivedervi al prossimo aggiornamento, martedì credo. Vi prometto che sarò puntuale ed io mantengo sempre le promesse.
Come sempre, ringrazio chi segue, preferisce, recensisce e chi legge in silenzio.
Grazie a tutti.
Baci
Kekka Fox :)

   
 
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