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Autore: 204    09/01/2007    1 recensioni
Ciao a tutti... ecco qui la mia prima storia... spero che vi piaccia e spero che mi darete qualche consiglio per migliorare sempre di più... vi ringrazio e vi auguro buona lettura... a presto... ciao ciao... Akira Sendoh aveva appena raggiunto 2 importanti traguardi della sua vita... Per molti nella sua situazione questo sarebbe stato un punto di arrivo, ma per lui il destino aveva in serbo ancora qualcosa... qualcosa che avrebbe fatto stare Akira tra sogno e realtà...
Genere: Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akira Sendoh
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Akira si cambiò con il suo solito fare tranquillo, nonostante morisse dalla voglia di correre a cosa a prepararsi per il viagg

Akira si cambiò con il suo solito fare tranquillo, nonostante morisse dalla voglia di correre a casa a prepararsi per il viaggio.

Uscì con fare calmo dalla palestra e incrociò il signor Williams, che nel frattempo aveva finito le telefonate.

Il signor Williams gli sorrise e gli diede un biglietto con sui scritto orario del volo e il suo numero, in modo che Akira non avesse problemi.

Questi lo ringraziò con fare gentile e un volta salutato prese la bici e partì fischiettando verso casa.

Quel giorno fece la strada verso casa con fare ancora più calmo rispetto al solito, cercando di imprimersi bene in mente ogni particolare, infatti non sapeva quando l’avrebbe percorsa di nuovo e voleva portare quel pezzettino della sua vecchia vita con sé.

Arrivò sotto casa, appoggiò la bicicletta e si avviò verso il suo appartamento.

Una volta aperta la porta, ed entrato in casa, si avviò verso la porta finestra che aprì e usci sul piccolo terrazzo.

Posò il borsone e lo aprì.

Prese le scarpe e le mise appoggiate in un angolo contro il muro, poi toccò hai vestiti, che vennero stesi con cura a prendere un po’ di aria prima di essere lavati.

Akira lasciò anche il borsone a prendere aria e una volta chiusa la porta finestra andò in camera.

Si guardò per un secondo in torno e poi aprì l’armadio.

Diede un occhiata a quello che c’era dentro e cominciò a prendere i vestiti che usava per allenarsi.

Dispose magliette, pantaloncini e fascette ordinatamente sul letto.

“Questi lì metterò nel borsone” mormorò.

Poi guardò di nuovo verso l’armadio e uscì dalla camera.

Ci ritornò un attimo dopo con 2 grandi valige e un trolley che aveva preso dallo sgabuzzino.

Li appoggiò vicino al letto e cominciò a sistemarci ordinatamente tutti gli altri vestiti.

Quando finì lancio un occhiata alla sveglia che aveva sul comodino in parte al letto e si accorse che il pomeriggio era volato ed era quasi ora di cena.

Lanciò un ultima occhiata alle valige e si avviò in cucina, dove cominciò a prepararsi la cena.

“Questa sera e domani preparerò tutto il resto, ne avrò di lavoro ad impacchettare e imballare tutto” mormorò.

Cenò tranquillamente come faceva tutte le sere, anche se questa sera il suo sguardo volava oltre la finestra per fissare il cielo.

Si chiedeva sei i suoi genitori sapessero quello che stava succedendo, ma nel suo cuore gli sentiva e sapeva vicino sentiva e si convinse che gli sarebbero stati vicino.

Accompagnato da questi pensieri si alzò da tavola e sistemò la cucina.

Dopodiché andò in sala , accese lo stereo e riprese i vestiti dalla terrazza per riporli nella cesta vicino alla lavatrice in bagno.

Fatto ciò tornò in camera, sistemò gli ultimi vestiti e se ne andò a dormire sperando che questo bellissimo sogno sarebbe continuato.

Quando si svegliò il mattino seguente , dopo una veloce colazione, si mise subito all’opera per finire di preparare tutto il resto.

Decise che per il momento avrebbe imballato tutta la roba e se la sarebbe fatta spedire un po’ alla volta man mano che si sistemava negli USA.

La giornata trascorse lentamente, all’insegna di scatoloni, nastro adesivo e ricordi.

Akira infatti ricordava qualcosa ogni volta che aveva un oggetto in mano e un ricordo tirava l’altro, allietandogli la giornata.

Alla sera si ritrovò con la casa praticamente vuota, fatta eccezione per i mobili.

Questo gli diede un senso di tristezza e malinconia che lo accompagnò fino al momento di mettersi a letto e che venne cancellato all’istante dal pensiero che domani era il grande giorno.

“Stati Uniti stò arrivando!!” pensò.

E chiuse gli occhi addormentandosi all’istante.

i aria prima di essere lavati.giate in un angolo contro il muro, poi toccò hai vestiti che venero stesi con cura a prendere un

  
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