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Autore: GirlOnFire_    24/06/2012    7 recensioni
Taylor è molto scettica riguardo all'amore. Preferirebbe di gran lunga un film horror ad uno romantico e con la sua amica Chloe, la vita le sembra meravigliosa. Ma, cosa farà Taylor quando arriverà l'amore? Lo respingerà? Aprirà il suo cuore?
"Io ci sarò per te, sempre e comunque. Anche con il mare in tempesta, anche quando il mondo ci cadrà addosso. Io ci sarò, perchè ti amo."
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SETTIMO CAPITOLO

THAT CAN’T BE HAPPENING.


Taylor si alzò velocemente da quella stretta presa intorno al suo corpo. Per un istante, un solo fottuto istante, le era parso che Styles … beh, fosse diverso. I suoi occhi le avevano ispirato dolcezza, ma erano solo degli occhi cavolo!  Non era così, non poteva essere. Sul suo volto comparve da subito un’immagine frustata ed indispettita. Harry la guardava confuso, come in attesa di un ringraziamento. “Perché cavolo l’hai fatto?” gli disse alzando il suo normale tono di voce, attirando gli sguardi inquisitori dei passanti e l’attenzione di Chloe e Louis che si trovavano ad uno o due metri di distanza. Styles cambiò del tutto la sua espressione facciale ed istintivamente sentì su di sé lo sguardo dell’amico, sicuro che lo stesse osservando. “Fatto cosa?! Dovresti ringraziare ME per averti evitato di romperti qualche osso!” le rispose, alzando il tono che aveva usato la Collins in precedenza. Altro che qualche sguardo, ormai si era formato un circolo intorno a loro pieno di sconosciuti che li scrutavano attentamente, e naturalmente in “prima fila” si trovavano Chloe e Louis che avevano abbandonato le loro smancerie per concentrarsi sui due amici. “Oddio lo sapevo che non dovevo trascinarla qui, che cosa ho fatto!?” Chloe bisbigliò verso il ragazzo accanto a lei. Louis rispose con un breve risolino. Sembrava trovare tutto così divertente … e doveva ammettere che fosse davvero una cosa comica. Sorrise pensandoci per bene. Nel frattempo, la discussione tra i due andava avanti: “ Sai, avrei preferito rompermi qualcosa, la testa o anche tutte le ossa che ho nel corpo piuttosto che essere aiutata da te!” disse Taylor al rompiscatole davanti a lei. Era arrabbiata, anzi proprio incazzata nera. Come si era azzardato ad aiutarla? Si detestavano, era sempre stato così e data la loro “non-amicizia”, non poteva aiutarla da un momento all’altro … questo si che la mandava in confusione, e lei odiava la confusione. La folla intorno a loro si fece sempre più grande, cosa che lasciava capire ad entrambi di essere un attrazione per chiunque fosse fuori casa quel giorno. Si osservavano con un’espressione corrucciata sul volto, punzecchiandosi e ribattendo ogni cosa dicesse l’altro, tanto che Taylor quasi non si rese conto di sentire un dolore lancinante sul polpaccio. La discussione ormai stava degenerando quindi decise di piantarla con un fievile: “ Okay, adesso basta!”. Si avviò verso la prima panchina che trovò, ed immediatamente posò lo sguardo sul suo polpaccio destro, nel punto che le doleva fortemente. C’era un taglio da cui usciva un po’ di sangue. A Taylor venne ribrezzo. La vista del sangue le aveva da sempre dato alla nausea. Si tappò il naso esprimendo uno sguardo di disgusto, mentre Chloe rideva di gusto. Al suo fianco, Louis era intento spiegarle qualcosa di estremamente divertente a quanto sembrava, così evitò di disturbare ed iniziò a frugare nella sua borsa alla ricerca di un fazzoletto o ancora meglio un piccolo cerotto. Con attenzione scrutava il contenuto della  borsa, concentrata nel trovare ciò che cercava con ardore. Solo quando due scarpe da ginnastica le si presentarono davanti, alzò lo sguardo spazientita. Styles era davanti a lei: i suoi capelli erano tutti scompigliati, il suo sguardo sembrava imbarazzato … oppure era solo confuso, cosa molto più plausibile. Senza che dicesse niente, lui le si sedette accanto porgendole un cerotto tirato fuori da chissà dove. Taylor praticamente glielo strappò di mano con uno dei suoi soliti sorrisi forzati, che però questa volta nascondeva gratitudine e lo applicò sulla ferita. “Grazie.” Disse ad Harry velocemente. Le dava ancora fastidio che Styles l’avesse voluta aiutare, ma non voleva innescare un’altra lite per poi essere squadrata di brutto da ogni passante, quindi si limitò ad accettare con un cenno il “prego” del ragazzo. Si guardò intorno sporgendosi per tener d’occhio Chloe e Louis, ma il suo sguardo sembrava non catturare nessuno dei due. Quando scorse una chioma marrone chiaro subito pensò si trattasse dell’amica, ma appena ella si voltò vide un viso che non le apparteneva affatto. Dato che sembrava essere la sua ancora di salvezza, chiese a Styles se sapeva dove i due si fossero incamminati. Ma quando lui rispose “Li ho persi di vista anche io” , entrambi  si guardarono preoccupati. Nonostante non fossero amici, così come Taylor era ansiosa per Chloe, Harry lo era per Louis. Senza neanche dirsi una parola, si alzarono per andare a cercarli ma appena Taylor provò a fare un passo si contorse in un rumore di dolore. Non riusciva a camminare. Guardò  Harry nello stesso istante in cui lui  si girò verso di lei. “Su, appoggiati a me.” Le disse vedendo le sue condizioni. Taylor lo guardò con aria confusa. Stava per rifiutare, ma decise di tralasciare la cocciutaggine ed il suo orgoglio, notando che ne aveva davvero bisogno. Quindi fece un cenno con il capo verso il ragazzo. Taylor mise il suo braccio sulle spalle di Harry, facendo una smorfia con le labbra. Harry la avvolse attorno alla vita per non farla cadere e così iniziarono a camminare. Era ridicolo per Tay pensare a ciò che stava succedendo, al fatto che le uniche persone che camminavano così attorcigliati erano le coppiette sdolcinate che lei detestava. E naturalmente non stava mica paragonando lei e Styles ad una di quelle coppie, non si sarebbe mai azzardata … almeno credeva. Camminavano molto più lentamente rispetto ai comuni passanti, e già dopo pochi passi Styles aveva ripreso ad essere l’idiota montato che Taylor da sempre conosceva. “Ecco vediamo di trovare Louis e Chloe, perché è Louis che mi ha portato qui. Non voglio tornare a casa a piedi, quando sono stanco inizio a sudare, ed il sudore mi rovina questi meravigliosi capelli che mi ritrovo.” le disse dopo essere passati davanti all’ennesimo albero. La ragazza si voltò verso di lui. “Aspetta, fammi capire. Non troviamo i nostri rispettivi migliori amici, e tu invece di essere preoccupato per ciò che potrebbe essergli successo, pensi a come tornerai a casa?!” gli disse infuriata. Lui la guardò con quel suo sorriso impertinente che Taylor avrebbe tanto voluto cancellargli dal volto, prima di iniziare a ridere come un pazzo. Ma cosa ci trovava da ridere lo sapeva solo lui! “Calmati, calmati gattina! Adesso non iniziarne una delle tue. L’ultima volta che ho controllato tutti erano liberi di esprimere la loro opinione, no?” Le disse Styles ancora sorridendo. Taylor allungò le orecchie per verificare per l’ennesima volta di aver sentito bene. GATTINA. MA CHE SI ERA BEVUTO DEL RUM? O DELLA VODKA FORSE? ANCHE DEL BOURBOUN MAGARI! Decise che era meglio finirla di elencare la lista dei superalcolici acquisita dal lavoro al bar, perché sennò non l’avrebbe finita più. “Prima di tutto Styles, gattina ci chiami tua nonna, o chi cavolo ti pare ma non me, capito?! Poi, si in questo paese c’è ancora la libertà di opinione, ma dovrebbe essere abolita per tutte le stronzate che vengono pronunciate da te, caro mio! Quindi evita di aprire la bocca se devi spararne un’altra delle tue.” Gli rispose tutta d’un fiato, fiera del “discorso” appena compiuto. Harry adesso la guardava con aria perplessa, quasi triste. Abbassò lo sguardo e le rispose: Ehm … come vuoi, ma mia nonna è morta l’anno scorso quindi …” CAZZAROLA. Adesso si sentiva tremendamente in colpa. Tremendamente. “Oh … Mi dispiace davvero tanto Harry, io non volevo. Non lo sapevo. Scusa.” Gli disse stringendogli il braccio con la mano con cui si era appoggiata sulla sua spalla. A quel punto Styles la guardò, sorridendole … ma neanche dopo 5 secondi scoppiò in una fragorosa risata. “AHAHAHAHAH, ci sei cascata in pieno! Allora non sei senza cuore Collins! Dovrò ricredermi.” Le disse sfoderando uno dei suoi fottutissimi sorrisi che stavano iniziando quasi a non essere più un problema per Taylor. Lei lo guardò con sguardo assassino prima di ridere a sua volta. Mentre entrambi continuavano a ridere, non poteva mancare lo “Styles sei proprio un cretino!” di Taylor. Harry lo accolse con divertimento, ed i due iniziarono a camminare con passo leggermente più spedito di quello di una tartaruga.

YOU BLOW MY MIND.

Chloe e Louis correvano per mano il più lontano possibile dai due amici. E naturalmente tra loro non potevano non mancare delle sonore risate ad illuminare ancora di più quella giornata. Erano arrivati ormai al confine del parco, dove erano sicuri Taylor ed Harry non si sarebbero spinti mai. La prima a causa del dolore alla gamba, ed il secondo per il sudore che avrebbe rovinato la sua acconciatura. Il parco era davvero grande e dovunque si voltavano potevano notare alberi e cespugli, panchine e fontanelle. Solo dopo aver fatto qualche passo si resero conto del magnifico posto dove si trovavano. Vicino al confine del parco si trovava una piccola piazzetta con una fontana semplice ma graziosa nel centro. Camminando poterono osservare le incredibili tipologie di fiori che li circondavano: iris, rose, margherite, girasoli, ortensie e garofani. Vicino alla fontana c’era anche una panchina ben decorata, che presentava un’incisione in ferro sul centro. Chloe si avvicinò e la lesse ad alta voce: “L'amore è sempre paziente e gentile, non è mai geloso... L'amore non è mai presuntuoso o pieno di se, non è mai scortese o egoista, non si offende e non porta rancore. L'amore non prova soddisfazione per i peccati degli altri ma si delizia della verità. È sempre pronto a scusare, a dare fiducia, a sperare e a resistere a qualsiasi tempesta.” Non poté fare a meno di sorridere ed emozionarsi a quel discorso così puro e dolce. Poi scorse un’altra incisione e lesse anche quella: “ Per Julie. Sperando che chiunque visiti questo luogo possa amare mai qualcuno quanto io ho amato te.” Louis le si avvicinò per rileggere le frasi. Quel giorno erano gli unici visitatori di quel luogo così speciale e ne erano entrambi grati. “Dovevano amarsi molto.” Disse Chloe con un tono racchiudente sia dolcezza che rimpianto. Si sedettero sulla panchina, onorando i due amati ed immediatamente Louis capì che c’era qualcosa di meraviglioso nello sguardo di Chloe, così pieno di vita ed avventuroso. La ragazza si voltò ad osservarlo, cercando di sorridere. “Cosa succede Chloe?” le disse Louis, vedendola diversa dal solito. Lei si appoggiò con la schiena alla panchina, fece un sospiro e disse: “ Non lo so neanche io. È che a volte penso che non amerò mai nessuno in questo modo, non proverò mai un amore che sarà in grado di consumarmi l’anima ed il cuore, di farmi ridere e piangere. A volte penso solo che non ci sia niente di speciale in me, che sia una specie di scarto, un rimpiazzo. E leggendo tutto questo … non lo so, mi sono rattristata ancora di più.” Louis la cinse tra le sue braccia, abbracciandola forte. Chloe alzò lo sguardo verso di lui, rimanendo incantata dai suoi occhi meravigliosi. Era possibile non riuscire a trovargli neanche un difetto? Era semplicemente perfetto. Louis le accarezzò i capelli con una tale dolcezza che Chloe sarebbe potuta svenire sul colpo. “Non dire sciocchezze ti prego. Per quanto tu possa essere insicura, ti assicuro che troverai l’amore un giorno. Non devi cercarlo, perché lui verrà da te. Improvvisamente, magari neanche l’aspettavi. Ma arriverà. Arriva per tutti, ed è normale che si faccia desiderare. Sei una ragazza fantastica. Sei bellissima, intelligente, divertente, amante di tiramisù. Qualsiasi ragazzo vorrebbe stare con te, vorrebbe amarti e non come scarto, per niente. Perché tu Chloe, tu non sarai mai uno scarto, saresti sprecata così! Devi solo aspettare che l’amore venga da te, ed andrà tutto bene. Nel frattempo goditi la vita, divertiti, perché non vale la pena affliggerti per questo. Mi prometti che non la penserai più così? Promettimelo per favore.” Chloe lo guardò scioccata. Era senza parole. Ciò che le aveva appena detto l’aveva lasciata senza fiato. Completamente senza fiato. E se … e se fosse Louis ciò che stava aspettando? E se fosse Louis il ragazzo da amare? Guardandolo negli occhi non poté fare a meno di sorridere, perché lui era così. Era in grado di tramutare il volto di chiunque in un sorriso anche solo con una parola, anche solo con uno sguardo, anche sono con un sorriso. Era unico. E Chloe non poteva evitare di pensarlo ogni secondo, ogni notte prima di addormentarsi ed ogni mattina appena si alzava. Il suo primo pensiero non era di voler restare a letto, o di spegnere la sveglia,ma LOUIS. Non si era accorta di quanto lui fosse importante per lei fino a quel momento. Era stata così ingenua a considerare la sua una cotta primordiale, così stupida ad essersi svegliata solo adesso. Ed eccola lì tra le sue braccia con il sorriso di un ebete pronunciando le parole: “Te lo prometto Louis. Grazie di tutto. Grazie per esserci stato per me.” Così confortata dalla sue braccia, sarebbe potuto succedere qualsiasi cosa ma era sicura che Louis sarebbe stato lì, con lei e niente avrebbe potuto rovinare quel momento. Per la terza volta in meno di un minuto lo guardò, e bastò uno sguardo per renderla felice come un bambino con il suo primo giocattolo. Ma Louis non era un giocattolo, era tutto ciò che aveva sempre sognato. Senza che se ne rendesse conto i loro volto si avvicinarono sempre più, potevano sentire l’uno il respiro dell’altra ed il battito del cuore di Chloe accelerava sempre più. I loro visi erano ormai a pochi centimetri di distanza. Si presero per mano ancora una volta. Louis stava per premere le sue labbra su quelle di Chloe quando delle urla riportarono i due giovani alla realtà, dove Taylor ed Harry stavano gridando i loro nomi. Quel momento così perfetto era stato interrotto. C’erano sguardi imbarazzati tra i due adesso che quel loro gesto era stato “bloccato” ma riuscirono ad arrivare fino al parcheggio evitando che gli altri si scannassero. Impresa ardua quando si aveva a che fare con Harry Styles e Taylor Collins.


Ciao a tutti! Allora scusate per l'enorme ritardo nel postare il capitolo, ma avevo già da tempo in testa questa storia e volevo svilupparla per bene. Sono 2 settimane che sto scrivendo e riscrivendo il capitolo quindi davvero spero tanto che vi piaccia. Comunque la frase letta da Chloe sulla panchina è presa dal film "I passi dell'amore", così se interessasse a qualcuno ;) e niente, avete visto la partita dell'italia?! VITTORIA :D Comunque niente, spero tanto vi piaccia e per favore lasciate tante recensioni, tante tante. E grazie se mettete la storia tra le preferite o le seguite <3 
Love ya! 
  
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