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Autore: keiko86    25/06/2012    10 recensioni
Subito dopo la sconfitta di Loki... Cosa sarebbe successo se gli Avengers non lo avessero subito rispedito ad Asgard?
Ed era davvero lui a manovrare i Chitauri, o era il contrario?
Genere: Angst, Fluff, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Loki, Steve Rogers/Captain America, Thor, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 05 - Bring me to life

Al momento del ritorno dei due fratelli, Steve era allegramente in palestra a distruggere un'altra mezza dozzina di sacchi di sabbia, quindi quando successe tutto il putiferio non ci capì quasi niente, semplicemente si trovò al buio per un paio di minuti, prima che i generatori ripristinassero l'energia elettrica.

Rimase assolutamente sorpreso, dunque, quando una volta risalito nel loft di Stark si ritrovò in cima alle scale Occhio di Falco e Vedova Nera a fare crocchia con Thor, tutti e tre presi dalla conversazione che a giudicare dalle loro espressioni (Incredule e disgustate da un lato, imbarazzata e depressa dall'altro) doveva essere su qualcosa di molto serio.

Continuando a bere avidamente il suo energy drink li sorpassò, inizialmente, decidendo di dar loro una certa privacy. Fece nemmeno 5 passi e si fermò bruscamente.

Un momento. Clint e Natasha. Con Thor. A parlare di qualcosa di grave.

Tempo mezzo secondo e si riappiccicò al gruppetto, facendosi spiegare tutto per filo e per segno. A posteriori forse era meglio rimanere all'oscuro.

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Nel frattempo Bruce aveva accompagnato Loki in infermieria, prendendo atto dello stato indebolito di questi, che man mano cercava di sorreggersi contro di lui sempre di più... Per quando raggiunsero l'entrata lo stava praticamente trascinando.

All'interno, si diresse verso uno dei letti liberi e aiutò il dio a sdraiarsi con attenzione.

Loki si appoggiò con sollievo evidente sul cuscino morbido, chiudendo un momento gli occhi per riprendere fiato, poi si voltò verso lo scenziato, fissandolo con uno sguardo anche troppo espressivo.

"Non lasciarmi!", "Aiutami!" e "Non voglio la tua pietà!"

Sembravano voler dire quegli occhi verdi vitrei e arrossati dal pianto.

Banner non disse nulla, semplicemente prese ad accarezzare leggermente i capelli scuri del Dio dell'Inganno per tranquillizzarlo, mentre afferrato un panno morbido iniziava ad asciugargli le lacrime che uscivano ancora copiose dai suoi occhi, e tamponava nuovamente le orribili ferite alla bocca.

"Stai calmo, va tutto bene! Tony è andato a cercare qualcosa con cui poterti tagliar via quei fili...." Sorrise allo sguardo incredulo che ricevette "Non avrai creduto mica che ti avremmo lasciato in questo stato senza intervenire, vero?"

Ovviamente Loki non poteva rispondere, ma a quelle parole ancora più lacrime iniziarono a cadere.... Bruce si chiese se in quel caso fossero solo per colpa del dolore o no.

Finalmente dopo qualche minuto fece il suo ingresso il miliardario, esibendo trionfante un piccolo paio di tronchesine, agitate in giro come se fossero state un premio di qualche genere:

"Eccole quì! Trovate! Ora..." E si accostò ai due, chinandosi leggermente verso il dio sdraiato "Sei pronto per l'operazione, mio caro?"

Cercò di mantenere un tono allegro, ma non gli sfuggì l'espressione terrificata che immediatamente spuntò sul viso dell'altro.

Istintivamente Loki cercò di rialzarsi, pronto a saltar via dal letto in un secondo non appena le tronchesine si fossero avvicinate troppo alla sua bocca dolorante, Tony se ne accorse e gli poggiò la mano libera su una spalla, sia per trattenerlo giù, sia per calmarlo.

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"E' meglio se resti sdraiato e ti rilassi, Piccolo Cervo! Non ho mai avuto la bocca cucita, ma so per esperienza che dei punti freschi sulla pelle fanno più male tanto più si rimane tesi.... Quindi cerca di non contrarre le labbra e resta immobile, per favore, e finirà tutto più velocemente!"

 Il dio annuì impercettibilmente e lasciò fare i due, stendendosi di nuovo sul letto ed inspirando profondamente per cercare di darsi coraggio. Chiuse gli occhi per non guardare, inghiottendo nervosamente, e alla sensazione del metallo freddo contro il lato delle labbra strinze automaticamente il lenzuolo con entrambe le mani per trattenensi dallo schizzare via nel panico.

*SNAP*

Al primo colpo di tronchesine sussultò visibilmente, con Bruce che continuava a carezzargli i capelli per tranquillizzarlo.

Aprì gli occhi lucidi e li posò prima sullo scenziato, che gli sorrise incerto di rimando, per poi voltarsi verso Stark. Il miliardario non rispose al suo sguardo, troppo concentrato sul compito che stava svolgendo e preoccupato di fare un lavoro ben fatto.

Una volta che ebbe tagliato l'ultimo punto posò le tronchesine sul comodino lì di fianco e presa una pinzetta afferrò uno dei capi del filo, andando solo in quel momento a voltarsi verso il dio, con uno sguardo serio.

"Ascolta," cominciò "Ho tagliato tutti i punti, ma tu non muoverti ancora, va bene? Adesso inizia la parte più difficile, devo tirare via i residui di filo, so che farà male ma se tu ti sposti sarà molto peggio! Quindi cerca di resistere solo un altro po', va bene?"

Loki non rispose, si limitò a guardarlo con gli occhi sgranati e spaventati, poi quando Tony iniziò a tirare il primo filo attraverso la ferita aperta mugolò disperatamente, strizzando nuovamente gli occhi chiusi mentre la fronte gli si imperlava di sudore freddo e qualche lacrima di dolore gli sfuggiva da sotto le ciglia.

Bruce, da parte sua, andava meticolosamente a tamponare con un batuffolo imbevuto di antisettico ogni ferita che veniva liberata, in modo da marginare sia la perdita di sangue che il rischio di infezioni.

Finalmente, dopo quelle che sembrarono ore, il continuo tirare terminò, e Stark si rialzò in piedi sospirando e asciugandosi la fronte con il polso.

"Uuff, ecco fatto! Ti abbiamo tolto tutti i punti, Piccolo Cervo! Come ti senti?"

Loki sollevato riaprì gli occhi, e sperimentalmente provò a muovere la bocca un pochino. Faceva ancora male, pungeva e bruciava, ma si sentiva decisamente meglio di prima! Appena riuscì a sopportare il fastidio fece alcuni respiri profondi con la bocca, quindi si voltò verso i due umani con uno sguardo grato.

"Grazie..." Riuscì a gracchiare fuori a fatica.

Bruce gli sorrise di rimando, mente Tony gli diede una pacca amichevole sulla spalla "Riposa, ora..." gli disse Banner in tono rassicurante, sistemandogli meglio il cuscino e coprendolo col lenzuolo "Cerca di dormire, non preoccuparti e pensa solo a riprendere le forze!"

Il dio annuì, e gli altri due lasciarono l'infermieria spegnendo la luce, mentre Loki si spostava raggomitolandosi in posizione fetale, tirando oltre le spalle il lembo del lenzuolo.

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 Clint Barton, nonostante ancora detestasse sentitamente il Dio dell'Inganno, era rimasto profondamente turbato alla vista di questi, di ritorno da Asgard in un lago del suo sangue e la bocca cucita.

Non appena si congedò con Natasha, si diresse spedito verso l'infermieria, seguendo uno strano senso di inquietudine che lo aveva pervaso, e che non sapeva affatto spiegarsi.

Una volta arrivato preferì non entrare, rimanendo invece dietro la porta ascoltando le voci all'interno.

Malgrado tutto, si sentì trasalire ogni qualvolta da dietro la porta chiusa arrivava un gemito o un lamento di dolore.

Quando Bruce e Tony uscirono, si nascose dietro l'angolo per non farsi vedere, per poi rimanere lì, accovacciato in terra, combattuto se entrare o no... Dopo qualche minuto si decise, e fece il suo ingresso il più silenziosamente possibile.

Lentamente si accostò al letto in penombra, sbirciando la figura rannicchiata fra le coperte con aria combattuta.

 Da un lato il suo risentimento verso il Dio dell’Inganno, che lo aveva manipolato e sfruttato a suo piacimento, era ancora molto forte…

 Dall’altro, una fitta di simpatia che non poteva fare a meno di sentire dentro di sé vedendolo in quello stato…

Di fronte all'arciere Loki sembrava essere profondamente addormentato, gli occhi chiusi ed una leggera traccia umida di lacrime lungo le guance, le ferite lungo le labbra ancora arrossate e gonfie.

Barton sospirò leggermente "E' buffo. Dopo quello che mi hai fatto pensavo di odiarti con tutto me stesso, e che mi sarei sentito meglio solo piantandoti una delle mie frecce in un occhio.... Ma mai avrei pensato ad una tortura del genere." Si sorprese a mormorare "Credevo che vederti punito per i tuoi crimini mi avrebbe portato soddisfazione, o almeno un certo sollievo.... Ora però mi sento solo male... Una cosa così schifosa non potrei augurarla nemmeno a te!" Concluse, scuotendo la testa in disapprovazione.

Detto ciò, se ne uscì rapidamente com'era entrato, lasciandosi dietro l'infermieria silenziosa e buia.

Non si accorse che alle sue spalle un paio di occhi verdi stavano osservando la sua partenza.

Fine capitolo - 05

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