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Autore: Kiarachu    25/06/2012    2 recensioni
Un'altra AU: E se qualcosa fosse andato storto al Museo di Metro Man, quando Megamind voleva distruggere la statua? Megamind dovrà fare una scelta che cambierà la sua vita: in bene, o in male? Dramma e angst all'inizio, ma poi conforto in futuri capitoli.
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi
Note: AU, Movieverse | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Fortunatamente c’erano tutte le guardie nella prigione, e Gordon fece due gruppi di dieci guardie ciascuno, dicendo loro di andare nell’Aula Didattica.
Era una stanza dove le guardie imparavano come fare certe procedure al Carcere per Criminali Dotati.
 
Il primo gruppo si radunò nella stanza, e si sedettero sulle sedie.
C’erano pure le due guardie che stavano all’entrata della prigione.
 
Una di loro sussurrò all’altra, “Hei, guarda, c’è quel sosia di Metro Man!”
 
L’altro roteò gli occhi, e sussurrò di rimando, “Vuoi dire l’avvocato. Ascolta, facciamo una scommessa: se hai ragione, ti pago venti dollari, ma se hai torto, dovrai pagare quella somma a me. D’accordo?”
 
Il primo annuì, e si scambiarono una stretta di mano.
Wayne ridacchiò mentalmente, avendo sentito la loro conversazione con il superudito.
Il direttore si schiarì la voce, per avere la loro attenzione.
 
“Ok, cominciamo. Tutti voi sapete che Megamind è venuto di sua spontanea volontà qui in carcere, e son sicuro che tutti voi abbiate letto quel che è successo al Museo di Metro Man.”
 
Si fermò per vedere se qualcuno non aveva letto la notizia, ma tutti loro stavano annuendo.
 
“Molto bene, è una buona cosa. In ogni modo è venuto qua perché è confuso a proposito del suo…destino. Ha salvato Miss Ritchi e Mister Smith, facendo qualcosa di, beh, molto eroico, secondo me. Anche se era in ogni caso colpa sua. Gli ho parlato, e mi ha detto che non vuole più essere un criminale, così parlerò col Governo e le autorità locali per fare di lui il difensore di questa città.”
 
“So che alcuni di voi non crederanno nel suo cambiamento, ma conosco quel ragazzo, ed era sincero, e voglio dargli un'altra possibilità. Alcuni di voi conoscono molto bene il suo passato, e il perché abbia deciso di diventare un criminale, e quindi sapete anche che c’è del buono in lui. In più c’è qualcuno che vuole parlarvi”, lui finì, facendo un gesto a Wayne di dire la sua versione della storia.
 
Lui annuì, e cominciò a parlare, “Sapete chi sono?” chiese al gruppo d’uomini.
 
Lo guardarono perplessi, e tutti scossero la testa
 
Wayne sogghignò, e continuò, “Cercate di immaginarmi senza barba, e…capelli più pettinati”, lui continuò, indicandocon la testa verso un poster dei suoi giorni da eroe, che era nella stanza.
 
Tutti strizzarono gli occhi, e per un attimo sembrò che non avessero idea, poi la guardia che era convinta che lui era un sosia di Metro Man parlò con tono shockato, “O mio Dio! Tu sei Metro Man! Non sei un sosia, tu sei quello vero! Ma…ma…tu dovresti essere MORTO!”
 
Tutte le guardie stavano parlando insieme, facendo congetture e altro.
Minion sbatté una delle sue mani robotiche sul tavolo, facendoli smettere.
 
“Scusate, ma penso che Mister Scott voglia dirvi perché è ancora vivo. Potete fare le vostre speculazioni dopo che ha parlato”, disse educatamente, facendo il gesto di proseguire a Wayne.
 
L’alieno muscoloso chinò il capo al pesce spaziale.
 
“Grazie, Minion. Ed ha ragione, voglio dirvi perché son ancora vivo. Il giorno che son morto, ho usato il Raggio della Morte di Megamind per fingere la mia morte, perché avevo notato che i miei poteri stavano andando e venendo, e volevo proteggere i cittadini di Metro City da me stesso.”
 
“So che ho fatto una cosa orribile e molto egoista, ma era l’unica cosa che potevo fare. Son veramente dispiaciuto, e voglio anche dirvi che Megamind è diventato un cattivo per colpa mia, per quelli che non conoscono l’intera storia”, lui disse, e cominciò a raccontare loro che era successo a scuola.

Dopo la sua chiacchierata, tutti parlarono di lui e dell’alieno blu.
Qualcuno di loro aveva fiducia in Megamind, ed erano felici di questi avvenimenti.
Ed alcuni invece pensarono che era uno dei suoi elaborati piani per conquistare la città.
 
I due giocatori d’azzardo discutevano della scommessa, e alla fine il primo ricevette i suoi soldi.
Dopo che ebbero finito di discutere la faccenda, guardarono il direttore, aspettando che terminasse il discorso.
 
“Adesso, mi raccomando di non parlare di questo all’altro gruppo, e finché tutto ciò non sarà di dominio pubblico. Così dovrete aspettare che io parli con le autorità locali e Governo. Domani farò quella chiacchierata, e penso che lo annunceranno pubblicamente il giorno dopo o qualcosa del genere. Potete andare, e ricordatevi: non una parola!”
 
Lui proferì questo discorso con tono autoritario, che non ammetteva repliche.
Le guardie annuirono, ed uscirono dalla stanza per fare spazio all’altro gruppo.
Poi il direttore e il muscoloso alieno tennero lo stesso discorso alle altre guardie, che ebbero la stessa reazione del primo gruppo.
 
Quando ebbero finito, Wayne sospirò e disse, “È stato strano! Non pensavo che una barba e capelli spettinati potessero nascondere la mia identità. In ogni caso è una buona cosa, penso. Adesso andrò al Metro Hospital, per vegliare su Bernard. Penso che domani sarà fuori da quel coma indotto…o almeno lo spero.”
 
Il direttore disse loro che sarebbe andato a parlare con Megamind, e Minion disse che sarebbe andato anche lui all’ospedale, per badare a Roxanne e dirle le cose accadute, e quello che il suo protetto gli aveva detto.
 
Gordon chiese a Wayne a proposito della risatina fatta entrando nella prigione, e lui spiegò delle due guardie, anche la scommessa che avevano fatto nell’Aula Didattica.
Il direttore si accigliò un pochino, ma poi risero allegramente.
 
Quindi l’acquatico seguace e Wayne andarono verso il Metro Hospital nella macchina invisibile, e parlarono un pochino.
 
“Ho visto che hai pulito la città e rimesso tutte le cose rubate dove andavano. Era una tua idea, Minion, o un’istruzione di Megamind?” l’alieno muscoloso chiese curiosamente. 
 
Minion sorrise orgogliosamente, e disse, “È stata un’idea di Signore. Quando era all’ospedale, vegliando su Miss Ritchi, ha pensato a molte cose, ed ha deciso di ripulire la città, perché stava già pensando di rinunciare ad essere un criminale. Ero così orgoglioso di lui in quel momento!” disse con un tono molto materno.
 
L’ex eroe lo guardò perplesso, e chiese, “So che magari sono un po’ indiscreto, ma in questi anni ho avuto l’impressione che tu non fossi così malvagio. Che diamine, nemmeno Megamind era così malvagio, con tutte quelle trappole mortali, e nessuno è mai stato ferito. In ogni modo, volevo chiederti che tipo di rapporto hai con lui, e perché adesso sei così felice.”
 
Minion rispose così, “Oh, non è indiscreto, Mister Scott. Io ho avuto un difficile rapporto con il Signore. Avrei dovuto proteggerlo, interamente, soprattutto nei sentimenti. La sua razza è molto emozionale, ed era molto facile per lui passare da un momento eccitante ad uno deprimente. Specialmente nel periodo scolastico.”
 
“Per mantenerlo felice dovevo seguire le sue idee e…destino, anche se non ero così convinto che era destinato ad essere un supercattivo. So che ha fatto molte cose sbagliate, ma voleva solo essere notato, amato, ed io lo seguivo interamente.” 
 
“Così è per questo che son così felice dal suo cambio d’idea. So che le cose potevano finire terribilmente sbagliate, e tremo a questo pensiero, ma siccome son andate abbastanza bene, son felice che abbia finalmente realizzato dove sta il suo cuore”, lui finì sorridendo orgogliosamente.

Wayne annuì, e disse, “Pensavo che era una cosa del genere. E son anche molto dispiaciuto per il mio comportamento a scuola. Son felice per il suo cambiamento d’idea, e farò qualsiasi cosa sia in mio potere per aiutarlo a seguire quella strada, e magari un giorno potremmo essere amici. Voglio veramente fare ammenda di tutti quegli anni di stupide ed inutili battaglie tra noi”, lui finì sinceramente.
 
Minion sorrise ed annuì. “Il Signore è un po’ un testone, ed è molto orgoglioso, così penso che sarà un po’ difficile per lei diventare suo amico, ma con un po’ di perseveranza penso che potrebbe raggiungere il suo obiettivo!” finì sorridendo a tutti denti.
 
Il muscoloso alieno rise, e rispose, “Ci avevo pensato, e penso di poter affermare che pure io son un testone. Non preoccuparti, Minion, cercherò d’essere paziente e continuerò la mia missione”, disse con il suo vecchio tono da eroe.
 
Quindi arrivarono al Metro Hospital, e Wayne andò a parlare col dottore, mentre Minion andò verso Roxanne.
 
L’uomo facoltoso disse al Dottor Travis, “Per favore, possiamo parlare in privato, tipo nel suo ufficio o qualcosa del genere. Penso che lei meriti di sapere chi sono”, gli disse in maniera cospiratoria.
 
Il dottore aveva una vaga idea di chi fosse, ma voleva dissipare tutti i dubbi, così gli fece il gesto di andare nel suo ufficio.
 
Wayne si sedette su una sedia, di fronte alla scrivania del dottore, quindi si schiarì la voce e cominciò a parlare, “Adesso, le chiederò di non divulgare quest’informazione che andrò a dirle, fino a che non sarà di pubblico dominio. Le spiegherò anche quello…” 
 
Il dottore annuì, ed ebbe l’impressione che aveva ragionesul suosospetto.
Quindi l’alieno superdotato gli spiegò le stesse cose che aveva detto alle guardie al Carcere per Criminali Dotati, aggiungendo il pezzo a proposito del suo orientamento sessuale, e la cosa con le autorità locali.
Non voleva dirgli la verità, anche se aveva l’impressione di conoscere quell’uomo.
 
Il Dottor Travis annuì, e gli disse, “Ero consapevole d’averla vista da qualche parte, ma con quella barba e capelli selvaggi non l’avevo riconosciuta. A proposito, io ero il dottore della scuola, non so se si ricorda di me. Così lei era insieme a Mister Smith, prima di fingere la sua morte?”
 
“Penso che abbia bisogno di lei, siccome i suoi genitori son morti, e non ha nessuno qui a Metro City. Lei è stato il suo primo ed unico visitatore, in questi giorni. Terrò queste informazioni per me, fino a che non saranno di dominio pubblico. E le suggerisco di dire ai cittadini di questa città il suo orientamento sessuale. Così potrà uscire con Mister Smith senza preoccuparsi troppo”, lui finì, sorridendo all’ex eroe.
 
Wayne ci pensò. Era rischioso, ma pensò che fosse una buon’idea.
 
“Ci penserò, e spero che Bernard voglia essere nuovamente il mio ragazzo. Non son sicuro che vorrà di nuovo stare con me, dopo che scoprirà la mia bugia. In ogni modo, adesso vorrei stare con lui, fino a che non si sveglierà, se le va bene”, l’alieno chiese al dottore.
 
Il Dottor Travis annuì, e l’ex eroe andò verso la stanza di Bernard, per vegliarlo.
 
Mentre Wayne stava parlando col medico, Minion era nella stanza di Roxanne, spiegandole gli ultimi eventi.
 
Lei era raggiante. “È fantastico! E la piccola bugia di Wayne è un colpo di genio. Domani, quando sarò rilasciata dall’ospedale, voglio andare a parlargli. Ho così tante cose da dire a Megamind, e anche molte domande.”
 
Il pesce spaziale era molto felice di sentire questo, e parlarono un po’, prima che un gruppo di medici venne a darle un’occhiata, e dichiarare che l’indomani sarebbe stata dimessa da là.
 
Quindi andarono a dormire, con Minion andando giù nel suo “petto”, e Wayne sedendo in una sedia vicino al suo amore, tenendogli la mano, proprio come Megamind aveva fatto nei giorni precedenti con Roxanne.
  
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