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Autore: Caramell_    25/06/2012    2 recensioni
10° - Attesa
Chizu non aveva mai pensato all’amore. Quasi mai. Non lo riteneva una parte fondamentale della sua vita. Avrebbe trovato qualcuno, certo e, anche se non ne era convinta, non si disperava. Aspettava, paziente quel dolce sfarfallio alla bocca dello stomaco e il rossore colorarle le guance. Aveva degli amici, ora, questo era l’importante. Rimuginava su questo, quando gli si avvicinò Ryu, il sacco del pranzo nella mano destra e un sorrisetto sardonico negli occhi. E, proprio mentre non se lo aspettava, così forte da farla tremare, lo sfarfallio gli occupò lo stomaco e le guance le si colorarono di rosso.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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L'abbraccio morbido dei miei jeans
Dieci passi anche per loro

kimi ga suki de kimi ga suki de
nemurenai yoru demo ii asa ga kunakute mo ii
nando demo tsutaetai kimi ni todoke


11° - Idiota
Ryu era un idiota. Chizu l’aveva sempre sospettato, ma ora ne era assolutamente convinta. Come poteva averlo fatto? Era stato alla fine della sesta ora, quando il cielo ormai cominciava ad imbrunire, che l’aveva perso di vista. Era stato un momento. Era riuscita a trovarlo solo dopo dieci minuti buoni passati a girovagare per le aule e il corridoio. C’era una ragazza con lui – oca giuliva – che insistente gli pizzicava il braccio in una desiderata, muta proposta. Ryu era un idiota. Ormai lo sapeva tutta la scuola perché, per contenere la rabbia e quel pizzico di frustrazione che gli aveva raggiunto il cervello, l’aveva urlato tanto forte da far tremare le montagne.

12° - Fidanzato
Lei non aveva un ragazzo. Era questo ciò che diceva quando le compagne di classe, i genitori o i parenti glielo chiedevano. Lei non aveva il ragazzo, eppure nel rispondere non riusciva ad evitare di pensare – sconsideratamente – al volto del suo più caro amico d’infanzia.

13° - Filosofia
La filosofia di Ryu era facile da comprendere. Lavorare in silenzio, ecco ciò che pensava e che – da ormai una vita – ciecamente seguiva.

14° - Vicinanza
Non erano mai stati così vicini. Almeno stando ai suoi ricordi. Non si erano mai ritrovati così: le braccia a contatto, i petti vicini e i respiri mescolati. Non era mai successo eppure entrambi – i visi vicini, occhi negli occhi – si ritrovarono a sperare che continuasse per sempre.

15° - Imbarazzo
Quello era stato imbarazzante. Davvero, davvero imbarazzante. Va bene che si piacevano, va bene che forse nessuno dei due ne era pienamente consapevole, che erano dei codardi attanagliati dalla paura di perdere qualcosa di estremamente prezioso, ma non sarebbe più successo. Era troppo. Il cuore di Chizu non avrebbe retto un altro, singolo, abbraccio così.

16° - Amici
Sarebbe stato estremamente più semplice rimanere semplici amici. Tornare ad essere comuni amici d’infanzia li avrebbe riportati all’inizio, senza che nella sua testa si affollassero pensieri poco opportuni simili a quello che era appena passato. Come, per esempio, il voler rimanere lì, tra le sue braccia, per assaporare, lentamente, quel calore dolce che gli circondava il corpo.

17° - Fuga
Yano non avrebbe mai pensato di vedere Chizu arrossire. Non era da lei, soprattutto farlo per la presenza di Ryu. Insomma, amici d’infanzia,eh…? Sogghignò. All’ora di pranzo non se la sarebbe lasciata scappare, poco ma sicuro.

18° - Confessione
Chizu non si era mai confidata con nessuno. O almeno, non su problemi di cuore. Eppure ora era lì e Yano-chi non faceva altro che squadrarla con quel suo sguardo indagatore. Si guardò intorno, cercando di alleggerire quel nodo doloroso che le chiudeva la gola e la bocca dello stomaco. Sawako-chan era vicino a lei e la fissava con quegli occhi sognanti e adoranti che la mettevano a disagio. Rassegnata, incassando la testa nelle spalle e chiedendosi come faceva ad avere amiche così, fissò gli occhi davanti a sé e, mentre un calore bruciante gli intorpidiva le membra, ammise, forse un po’ riluttante, di amare davvero Ryu da molto tempo.

19° - Silenzio
Ryu era stato sempre estremamente silenzioso e taciturno. In quel periodo però, con estremo disappunto di Kazehaya, lo era diventato ancora di più e questo cominciava a preoccuparlo. Gli aveva chiesto il motivo allora, in un pomeriggio d’estate, il sole negli occhi e il cappellino da baseball abbassato e il suo amico, nella sua schiettezza, aveva solo risposto, stiracchiando le labbra in un mesto sorriso: “Credo che mi piaccia Chizu”. Realizzata la cosa, Kazehaya era sbiancato e – quasi senza accorgersene – si era ritrovato la mascella sotto le scarpe.

20° - Preghiera
Quella sera stessa, afferrati da una strana inquietudine, Yano, Sawako e perfino Kazehaya si erano ritrovati alla finestra e, nel guardare la luna e le luci che la circondavano avevano pregato e sperato che quei due stupidi alla fine finissero insieme perché, ogni volta che li guardavano e li vedevano insieme, non potevano evitare di scorgere la sottile felicità che li circondava. 
  
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