#ALI’S P.O.V
 
TRE MESI DOPO.
Novembre. L’atmosfera quando cammini per strada è un po’ cupa. Sarà perché tutti sono vestiti di colori scuri e il sole fa fatica a passare attraverso i nuvoloni minacciosi. Sta di fatto che, almeno per noi, non è una brutta giornata.
Johnny compie gli anni e io mi sono incaricata di fargli la festa.
Sono le 6 ed è quasi già tutto pronto, stiamo raggiungendo il pub ma puntualmente la mia testa non riesce a connettere che mi devo divertire.
Si, perché, OVVIAMENTE non potevo non invitare anche Brian.
Scuoto la testa come una rincoglionita: ma perché mi faccio di sti problemi? Perché?
Alla fine io e Brian non abbiamo nulla da dirci, è andata come è andata. Io ora amo Johnny più di ogni altra cosa, è stato lui a restarmi vicino nei momenti peggiori è stato lui che mi era vicino quando il chitarrista, preferiva credere alle balle della sua quasi-moglie. Mi ha lasciato per quella baldracca. Ha lasciato tutto quello che eravamo alle spalle e se n’è fregato.
Basta, Alice, basta che finisci per strozzare il primo che ti capita sotto tiro.
Porto lo sguardo sulla coppietta di fianco a me, formata dalla mia migliore amica e dal migliore amico di quell’essere. Sono abbracciati stretti e ridacchiano.
Io, la terza incomoda. Vedo che Mich mi guarda e le faccio un sorriso seguito da un cenno che sta a significare “tutto ok, signor capitano” e riprendo la mia strada. In mente mi si piazza davanti la possibilità di parlare con Brian.
Ma di cosa? Alla fine lui si, ha mollato Michelle. Per me. Si ma caro,ben svegliato, io non ti aspetto per sempre.
Finisco a terra lunga distesa. Sento un forte dolore alla fronte e vedo Matt e Mich che mi vengono sopra con la faccia preoccupata e mi chiedono come sto.
Mi guardano tutti. Ma perché succede solo a me? Proprio oggi? Dovevo per forza andare addosso al palo di un lampione e finire lunga distesa sul marciapiede?  A quanto pare si. Ma mi rialzo bene e tranquillizzo tutti ignorando le risate di alcuni ragazzi.
“Ma sei sicura di stare bene?” mi chiede Matt e vedo Mich che mi tiene per un braccio. Lancio un sorriso e dico istericamente ridendo “Sto bene” mi sistemo i capelli ed entro nel pub. Johnny arriverà per ultimo, gli ho organizzato pure l’entrata da divo per il suo compleanno. Il locale è già gremito di gente.
Come sempre i Chem non potevano mancare, stanno già facendo casino come loro solito! Poi tutta la band e un po’ di celebrità qua e là, la maggior parte a dire il vero sono imbucate perché non le avevo mai viste, ma basta che non facciano danni.
Vado dietro al bancone vicino al barista e frego un po’ di ghiaccio dal frighetto.
Mi rialzo e mi appoggio al granito nero chiudendo gli occhi e godendomi la sensazione di refrigerio.
“Stai bene?” la testa mi rimbomba come una campana ti prego fa che non sia..
“Brian!” maledico questo mondo.
“Ali…ehm..stai bene?” tenta di vedere sotto al ghiaccio. Mi scosto.
“Ma certo! Sto benissimo” non mi risponde e continua a guardarmi la fronte preoccupato. Sospiro a lungo e vedo le gemelle DiBenedetto aggirarsi intorno a Frank, il barista. Le osservo attentamente, nessuno tocca Frank, il mio amico gay. Brian se ne accorge e mi prende per il polso della mano che sosteneva il ghiaccio sulla mia fronte. Mi tira verso un angolo mentre ripeto insistentemente “ahio” come una ritardata. Mi guarda negli occhi. Eccolo.
Eccolo il Brian con cui sono stata insieme. Sbatto le palpebre un po’ confusa e lo guardo anche io.
“Che vuoi?”
“Dobbiamo parlare”
Taaaac. Esattamente la cosa che volevo evitare caro mio. Alice fuggi! Scappa ora!
“Ascolta sono stati mesi terribili questi..” mi spaventa il tono della sua voce e il suo sguardo disperato che mi trafigge.
Scappa scappa finchè sei in tempo!
“Mi mancavi, mi manchi e l’evitarci continuamente non mi ha fatto bene per niente. Ho lasciato Michelle. Perché è vero, io senza di te non sono niente..” tolgo il ghiaccio dalla fronte mostrando il mio bel livido e vedo lui che rimane un po’ sorpreso dalla botta.
“Ascoltami, anche tu mi sei mancato. Ma cazzo, non mi sei mancato solo in questi tre mesi! Mi sei mancato ogni santo giorno da quando hai deciso di mollarmi e andare da quella. Ma ormai non importa più. Non importa più perché finalmente dopo tre anni che soffrivo, Johnny mi ha dato una ragione per sorridere.”
Che conversazione interessante, lo sapevo che dovevo fuggire prima. Mi avvio verso l’entrata, a momenti sarebbe dovuto arrivare Johnny.
Mi blocca ancora il braccio e mi tira in un abbraccio. Subito cerco di divincolarmi ma poi respiro il suo profumo e mi ricordo com’era stare tra le sue braccia: infinitamente bello.
“Ti amo. So di averti fatto del male e non so se riuscirai mai a perdonarmi. Ma ti prego, odio questa situazione. Non ti chiedo molto. Solo un’amicizia. Mi accontento” le sue parole vengono sussurrate al mio orecchio e a me, inutile dirlo, tra la rabbia e il dolore del lampione vengono le lacrime agli occhi. Le trattengo e lo stringo più che posso.
“Ma certo Brian, di nuovo amici come prima” il ghiaccio che mi si scioglie nella pezza sembra rispecchiare lo stato del mio cuore.
Alla fine, per quanto mi abbia fatto male, è bello essere di nuovo tra le sue braccia.
Il mio sguardo va verso la folla di invitati, verso il mio ragazzo che è già entrato e sta brindando. Penso a quanto tengo a lui e vedendo Matt e Mich che brindano abbracciati, tutti gli amici, Vee con Gena e Arin che parla con Frank il barista, penso che questa sia la più bella famiglia dove io e la mia migliore amica, potessimo capitare.


Nota finale: ed eccoci arrivati alla fine :'3 non preoccupatevi(?) perchè stiamo lavorando al seguito:3
Baciiioni
_Mich&Ali_