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Autore: _YeongWonhi_    25/06/2012    4 recensioni
"Prendete due gruppi famosi con due generi musicali completamente differenti e metteteli sul palco degli Mtv World Stage Malaysia. Da una parte i Thirty Seconds To Mars e dall’altra i Beast. Vi chiederete cosa mai potrà esserci che li accomuna… e se fosse una ragazza? Non una ragazza e basta,ma la sorella adottiva dei fratelli Leto, grande amante del ballo hip-hop che si troverà a dover fare una scelta che le cambierà completamente la vita. E,come se non bastasse, si troverà a fare i conti anche con qualcosa che non si può scegliere… l’amore."
Se non conoscete i "Thirty Seconds To Mars" non è un problema,loro sono solo dei personaggi marginali che sostituiscono una potenziale famiglia per la protagonista. La vicenda,invece,coinvolge in primis i Beast. Premetto che questa è la mia prima fan fiction su di Loro, spero che possa essere di vostro gradimento!
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 14: “Discussion”

_Evelyn

Ero ancora nella camera di Jong-Hyun quando sentii la porta dell’ingresso aprirsi e richiudersi, seguita subito dopo da un lieve vociare, segno che erano rientrati tutti. Così uscii velocemente dalla stanza, ricevendo un breve abbraccio di incoraggiamento da parte del rapper.

Quando raggiunsi il salone li trovai tutti già seduti sul divano, pronti a non far niente. Yo-Seob, però, si alzò non appena mi vide, e mi venne incontro per stritolarmi in un abbraccio, mentre gli altri mi stavano salutando.

-“Allora, ti è piaciuta la sorpresa?” mi domandò, indicando tutti i fiori ancora sparsi in qua e là.

-“Certo! Però sarà meglio metterli tutti da una parte, altrimenti rischiamo di inciamparci.” risposi, mentre il mio sguardo cercava Gi-Kwang.

-“È un peccato che non vi siete potuti godere la giornata. Comunque Jun stava davvero male al ristorante, era tutto bianchiccio e sembrava sul punto di svenire da un momento all’altro.”

Perfetto! Allora stava male sul serio all’inizio e nessuno sapeva la verità, meglio così. Poi Seobie si accorse della mia irrequietezza.

-“Uff! Speravo che mi considerassi un po’ di più.” scherzò “Se stai cercando Kiki è nella “nostra” camera.”

Senza aspettare altro tempo, mi avviai subito verso la stanza. Non bussai nemmeno, ero talmente agitata che me ne dimenticai. Una volta dentro volli diventare invisibile.

Gi-Kwang aveva solo i boxer addosso e stava per mettersi una tuta. Probabilmente la mia bocca si spalancò, dato che improvvisamente non riuscivo più a respirare e necessitavo di più aria possibile.

-“Eve…?” disse imbarazzato.

-“I- io… scusami, mi sono scordata di bussare.” feci un passo indietro, dirigendomi nuovamente verso la porta, con l’intento di tornare più tardi, ma lui non era dello stesso avviso.

-“Aspetta, mi vesto velocemente.” afferrò i pantaloni dalla sedia e se li infilò, poi fece la stessa cosa con la maglietta.

Almeno ora potevo ricominciare a respirare regolarmente, altrimenti avrei rischiato che il mio cervello andasse in fumo. Una volta pronto mi si avvicinò.

-“Ci hai parlato?” mi chiese, con lo sguardo leggermente preoccupato.

Io abbassai il mio, non riuscendo a sostenere l’intensità con cui mi guardava, mentre il rimorso si stava facendo nuovamente largo tra le mie sensazioni.

-“Si.” mi uscì un solo monosillabo. Ero diventata anche incapace di parlare.

-“Com’è andata?” ora la preoccupazione si poteva intuire facilmente anche nel suo tono di voce. Forse si immaginava che fosse accaduto qualcosa, poiché cercavo di evitare di guardarlo negli occhi.

-“Ha confessato, per così dire. Ha detto che gli dispiace averci interrotto, ma non è riuscito a controllarsi.” la mia voce era piatta.

-“Come immaginavo.” sospirò. “C’è altro, vero?”

-“Ha detto che mi ama, e che vuole farsi da parte perché ti vuole bene e non vuole portare discordia nella band.” mantenni  sempre lo sguardo basso.

-“T- ti ama?” domandò. “N- non credevo che fosse così…preso da te.”

-“Nemmeno io lo pensavo.” sussurrai, e stavolta la mia voce assunse un’incrinatura spezzata.

-“Lyn… ti prego, dimmi la verità. Cos’altro è successo?” mi afferrò il mento con due dita per incatenare il suo sguardo al mio.

Era così intuibile che ci fossero altre cose da dire?

-“M- mi ha baciata.” soffiai fuori quelle tre parole con estrema difficoltà.

-“Ti ha baciata???!!” sbraitò. “Come ha osato?”

Nel frattempo si era allontanato da me per incamminarsi verso la porta. Stava per aprirla quando io lo afferrai per un braccio, costringendolo a fermarsi.

-“Io non mi sono ritratta come avrei dovuto fare. Mi sono lasciata baciare.”

Per la seconda volta in quel giorno, Gi-Kwang si sottrasse bruscamente dalla mia presa, ma stavolta sembrò farlo quasi con disgusto. Il suo sguardo era sbalordito e sembrava chiedere una spiegazione.

-“Credo di aver sentito male. Cosa hai detto?” ormai era a un metro di distanza e non voleva credere alle mie parole.

-“Ho detto che non mi sono tirata indietro.” solo dopo aver parlato mi resi conto che detto in quel modo sembrava che lo avessi fatto perché mi andava di farlo.

Sul suo volto si fece largo un’espressione arrabbiata e addolorata allo stesso tempo. Come potevo aver pensato, anche solo un attimo, che lui fosse interessato a me solo fisicamente? La sua reazione diceva che era l’esatto contrario di ciò che avevo dubitato.

-“Non ci voglio credere… perché?” mi urlò contro tutta la sua rabbia.

-“Perché tu non hai mai detto di amarmi, non hai mai detto neanche di volermi bene.” le lacrime cominciarono a rigarmi le guance, ancora una volta, mentre il mio corpo veniva scosso dai singhiozzi. “Ho pensato che avendo baciato un ragazzo che mi ama avrei capito cosa provi te per me…  poiché ho pensato che potevo interessarti solo fisicamente.”

-“Davvero hai creduto che mi interessasse solo il tuo corpo?” la sua voce rifletteva perfettamente la sua incredulità. “Credo di averti dimostrato più volte di provare qualcosa per te che andasse aldilà della fisicità.”

Quelle parole furono come uno schiaffo in pieno volto, e mi portai istintivamente una mano alla guancia, nonostante non vi fosse stata nessuna violenza su di essa.

-“Io non volevo, te lo giuro. Ma stavo male…stavo male per te. È stata la paura a spingermi a farlo, so che ciò non mi giustifica, ma, ti prego, perdonami.”

Mi avvicinai a lui e posai le mani sul suo petto, per sentirlo più vicino.

-“Non… toccarmi” sibilò, separandosi ancora una volta. “Ho bisogno di tempo per riflettere, non sono più così sicuro che tu voglia stare davvero con me.”

Era già sulla soglia, pronto a varcarla definitivamente.

-“Ti prego.” insistetti ancora. Non mi piaceva implorare le persone, ma con lui era diverso.

-“Devo riflettere se ne vale ancora la pena.” furono le ultime parole che udii, prima che uscisse dalla stanza sbattendo la porta.

 

_Gi-Kwang

Uscii dalla stanza furioso. Anche se non capivo se ciò che provavo era rabbia o altro, molto probabilmente si trattava anche di… dolore. Si, era il dolore che mi stava togliendo il respiro in quel momento.

Percorsi il corridoio, senza voltarmi indietro per vedere se mi stava seguendo. Non la volevo guardare in faccia, sarebbe stato troppo difficile sopportarlo.

Passai accanto alla camera di Jun-Hyung senza quasi accorgermene, poi feci un passo indietro, tentato di entrare, ma la buona ragione mi spinse a lasciar perdere. Così raggiunsi il salone e presi le chiavi di casa dal mobiletto accanto alla porta.

-“Kiki, dove vai?” mi chiese Hyun-Seung.

-“A prendere una boccata d’aria.” la mia voce risultò secca.

Poi uscii dall’appartamento, sbattendo la porta ancora una volta, ormai non riuscivo più a contenere le mie emozioni.

Quando raggiunsi l’esterno cercai di fare un pieno d’aria, inspirando più ossigeno possibile.

Ma, invece di farmi stare meglio, mi sentii mancare il respiro, come se qualcosa me lo avesse strappato con forza.

Tossii più volte, cercando di riassumere il controllo delle mie reazioni, ma mi ci volle più tempo del previsto. Poi, con qualche difficoltà, mi appoggiai al muro dell’edificio, socchiudendo appena gli occhi. Le parole che mi aveva detto Evelyn mi stavano ancora massacrando letteralmente il cranio, e il cuore.

Cosa mi stava succedendo? Perché mi sentivo così…debole?

Ricominciai a respirare lentamente, cercando di regolare anche il mio battito cardiaco, ma la sensazione di oppressione che sentivo all’altezza del petto sembrava non volermi abbandonare affatto.

Dovevo  riordinare bene i pensieri, dovevo fare chiarezza su tutta la faccenda. Così ripercorsi mentalmente la discussione che avevo appena avuto con Evelyn.

In poche parole lui l’aveva baciata e lei non si era tirata indietro come avrebbe dovuto. Jun aveva sbagliato, sapeva che lei era mia, cazzo! E invece le aveva rubato un bacio. Ero arrabbiato con lui, ma provai comunque a mettermi nei suoi panni, forse anche io avrei fatto la stessa cosa. In fondo si era anche scusato e le aveva detto che mi voleva bene quindi si sarebbe fatto da parte.

“Peccato non l’avesse capito prima  di baciarla che doveva farsi da parte” pensai sarcasticamente.

Di conseguenza, vedevo lei nel torto. Stava con me, no? Eppure dalle sue azioni recenti sembrava quasi essersene dimenticata. Era rimasta completamente impassibile a quel bacio, lo aveva lasciato fare.

Mi rifiutavo di crederci, non volevo… era troppo doloroso.

Era anche vero che lo aveva fatto per capire se anche io la amavo, ma avrebbe fatto prima a chiedermelo, giusto? Come poteva capirlo baciando un altro? Io non me ne capacitavo.

Certo, forse si era lasciata prendere dalla paura, appunto, e aveva reagito senza pensarci.

Ma se faceva così ogni volta che aveva paura, cosa sarebbe rimasto di noi?

Pensavo di averle dimostrato in più occasioni che io…si, insomma, io la amavo. E mi sembrava abbastanza evidente. Perché lei non se n’era accorta? Mi conosceva davvero?

I dubbi mi assalirono come un’unica ondata, provocandomi un lieve mal di testa. D’istinto chiusi gli occhi ancora una volta, ma fu un grave errore.

Mi immaginai il momento del bacio tra lei e Jun-Hyung.

Vidi le loro labbra che coincidevano… i loro occhi socchiusi per la magia che stavano vivendo… la mano di lui che le accarezzava una guancia. No! Era troppo!

 Sapevo che era la mia immaginazione a farmi vedere proprio ciò che non volevo vedere, ma non riuscivo a togliermi quell’immagine dalla mente.

Cominciai a sentirmi sempre più debole, la vista mi si annebbiò del tutto, le gambe tremarono appena e alla fine cedettero, facendomi cadere a terra. Poi sentii i sensi abbandonarmi uno alla volta.

Il primo a lasciarmi fu la vista, impedendomi così di vedere quell’immagine dolorosa che si era ormai focalizzata nella mia mente con tanto di radici.

Quella reazione era, probabilmente, un autodifesa di cui il mio corpo necessitava, ma soprattutto ne aveva bisogno il mio cuore.

L’ultimo senso ad abbandonarmi fu l’udito, e, di conseguenza, non sentii la voce che mi stava chiamando preoccupata.

 

_Evelyn

Quando avevo sentito la porta sbattere non ero riuscita a trattenermi e, dopo qualche attimo, avevo deciso di seguirlo fuori, per provare a parlarci di nuovo.

Uscii sotto gli sguardi sorpresi degli altri, che ormai avevano intuito gran parte della situazione, e, fortunatamente, mi lasciarono andare senza fare domande.

Non presi l’ascensore, preferii fare le scale di corsa, rischiando più volte di rovinare a terra.

Ero al portone d’ingresso quando lo vidi. Se ne stava addossato ad una delle pareti dell’edificio, immobile e con lo sguardo fisso davanti a sé, perso nel vuoto, tranne un paio di volte in cui chiuse gli occhi.

Ero incerta sul da farsi, così rimasi qualche minuto dentro, sperando di trovare il coraggio necessario per affrontarlo nuovamente.

Stavo per aprire il portone una volta per tutte, quando lo vidi accasciarsi a terra, quasi privo di sensi. Allora mi precipitai fuori, raggiungendolo a passo svelto mentre lo chiamavo a gran voce. Non mi interessava se disturbavo i pochi passanti che stavano passando, appunto, da quella parte; erano la mia preoccupazione minore, nonostante sapevo che sarebbero potute passare anche delle fan.

-“Kikwang!” ripetei il suo nome non so quante volte, mentre lo schiaffeggiavo piano.

Fu questione di un paio di minuti e i suoi occhi si spalancarono, quasi spaventati, e, quando incontrarono i miei, vi lessi solo sofferenza.

Stava così per colpa mia. Ed io che avevo addirittura pensato che non ci tenesse a me. Ero stata una stupida…e, forse, era troppo tardi per rimediare.

Mi allontanai, permettendogli di rialzarsi lentamente.

-“Dovresti andare da un medico per un controllo di precauzione.” gli dissi.

-“Non è niente, sono solo svenuto.” replicò lui, indifferente.

-“Solo svenuto? E ti sembra poco, scusa? Potresti avere la pressione bassa, hai comunque perso i sensi per qualche minuto!” esclamai.

-“Allora ti interessa ancora qualcosa di me.” faceva anche del sarcasmo!

Rimasi a bocca aperta per quelle parole. A questo punto anche lui stava cominciando a dare i numeri.

Avevo fatto una cazzata, e ne ero consapevole. Mi sentivo tremendamente in colpa, le mie lacrime e il mio dolore lo avevano dimostrato, ed erano state anche il segno dell’amore che provavo per lui. Possibile che non lo capisse?

-“Stai scherzando, vero?” sbottai. “Sono allibita.”

-“Tu eh! E io che dovrei dire allora? Se non sbaglio sei stata te a baciare un altro! Comunque sia non ho voglia di parlarne ora. Ti ho già detto e ripetuto che ho bisogno di tempo.” rientrò nell’edificio, senza degnarmi di altre attenzioni.

Aveva ragione…ero stata io.

Sarei riuscita a farmi perdonare?



Sono una scema, sarà una settimana che ho questo capitolo pronto, ma scrivendo anche il quindicesimo pensavo di averlo già postato, e invece... Comunque salve a tutti! u.U Spero perdonerete questa mia dimenticanza assurda -.-" Allora, stavolta comincio subito con l'angolo domande *-* : 1. Voi sareste riuscite a dirgli del bacio? O il suo magnifico fisico vi avrebbe distratto? Io opto per la seconda opzione *Q*   2. Che dite...sarà innamorato?? Piccolo, è addirittura svenuto per Evelyn (=stronza u.U)  3. Cosa succederà! Ta da da dan... Alla prossima carissime! Kisses, Alice..

RINGRAZIAMENTI: Quante volte vi avrò ringraziate??!! Io penso che non sia mai abbastanza, quindi continuo a ringraziare davvero tanto chi segue questa fan fiction... E, con sempre più looovveee, dico grazie a lil_monkey,  Emma Min Ki Tomlinson,  macky_love  e  Ace_B2uty95 per avermi recensito! *-* Spero che la storia continui a piacervi!
   
 
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