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Autore: Meryl Stryfe    10/01/2007    4 recensioni
Edward combatte contro Envy, due alchimie si uniscono provocando una frattura tra due mondi. Due alchimisti trascinati nel magico mondo di Harry Potter ai tempi dei Malandrini... La mia prima fic cross-over su Fullmetal Alchemist!!!! Leggete e commentateeeeee!!! Roy/Ed)
Genere: Romantico, Malinconico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Edward Elric, Envy, Roy Mustang
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2

CAPITOLO 2: Primi incontri.

 

Quando Ed riprese i sensi percepì di essere sdraiato su qualcosa di morbido e caldo. Era un tepore incredibilmente piacevole, lo faceva sentire rilassato e protetto come non lo era mai stato. Sentì un battito ritmico e lento premergli contro l’orecchio ed un fresco profumo di dopobarba invadergli piacevolmente le narici… aspettate un momento… DOPOBARBA???

Aprì di scatto un occhio e ciò che vide lo paralizzò dall’imbarazzo: blu… una divisa blu… era steso sopra una divisa blu, gli cadde l’occhio sulle medaglie appese alla divisa… a giudicare dal numero di riconoscimenti militari, il proprietario della divisa doveva essere come minimo colonnello… un pensiero si fece prepotentemente largo nella sua mente con la delicatezza pari ad una martellata; con orrore riconobbe l’ormai familiare profumo del costosissimo dopobarba che era costretto a sorbirsi quotidianamente. Alzò lentamente la testa e quando i suoi occhi d’ambra si incontrarono con quelli antracite del suo superiore, i suoi timori si rivelarono fondati. Annaspando si tirò a sedere di scatto biascicando un piccolo mi scusi e volgendo lo sguardo da tutt’altra parte per far sì che il colonnello Mustang non notasse il leggero rossore di cui le sue guance si erano tinte.

Per tutto il tempo Mustang lo aveva osservato con il suo perenne sorrisetto beffardo dipinto sulle labbra, sorrisetto che si allargò quando notò l’imbarazzo malcelato del piccolo Fullmetal.

<< Mi domandavo per quanto tempo avresti continuato a poltrire addosso a me… >> esordì ridacchiando senza mutare la sua posizione stesa con la schiena a terra.

<< Io… io non… >> balbettò imbarazzato l’Alchimista d’Acciaio torcendosi nervosamente le mani, ma in men che non si dica riacquistò la sua maschera da ragazzino arrogante. << …oh accidenti! Mi spiega come facevo a sapere che ero finito addosso a lei??? Si risparmi la sua ironia da quattro soldi e mi dica piuttosto dove siamo finiti! >> disse lanciando un’occhiata irritata al colonnello.

Mustang ridacchiò nuovamente poi si strinse nelle spalle. << Sono spiacente ma non posso risponderti: neanche io ho la più pallida idea di dove siamo! >> rispose tranquillamente.

Edward lo fissò alcuni istanti con gli occhi sgranati. << C…come non sa dove siamo… io… Envy… la missione… A PROPOSITO! CHE DIAVOLO CI FA LEI QUI???>> esclamò Ed puntandogli un dito contro.

<< Semplice; mi era sopraggiunta una soffiata in cui assicuravano che Scar era da quelle parti, così il Comandante King mi ha ordinato di andare a fare un giro di perlustrazione; io da bravo cagnolino ho ubbidito e stavo per rientrare al quartiere quando ti ho visto combattere con Envy, eri in difficoltà così mi sono detto: “sarà meglio dargli una mano, sennò rischio di perdere il mio galoppino preferito!”; allora ho utilizzato l’alchimia, ma sfortunatamente proprio nel medesimo istante in cui hai provato a scomporlo… poi ci siamo ritrovati qui. >> concluse Mustang sbadigliando e incrociando le braccia dietro alla nuca.

<< vuole dire che questa non è Amestris? >> domandò Ed incredulo.

<< precisamente. >> rispose Roy fissando il soffitto del luogo in cui si trovavano.

Ed si guardò per la prima volta intorno; erano in una specie di sotterraneo polveroso, a giudicare dalle radici degli alberi che pendevano dal soffitto, la stanza era avvolta nella penombra e gli unici mobili presenti erano un vecchio tavolo traballante, un armadio tarlato addossato ad una delle pareti scrostate ed un vecchio letto sfatto; sul pavimento erano sparsi vecchi libri consunti.

<< secondo lei… qui ci vive qualcuno? >> domandò il Fullmetal a bassa voce.

<< a giudicare dalla quantità di polvere presente sul pavimento non direi… >> rispose Roy alzandosi in piedi e scrollandosi la divisa con alcuni movimenti rapidi delle mani.

<< però il letto sembra utilizzato da poco… >> replicò Ed alzandosi a sua volta e dirigendosi verso alcuni dei libri sparsi; lo prese in mano e, dopo aver soffiato via la polvere, lesse il titolo: “GUIDA ALLA DIFESA DELLE ARTI OSCURE - volume 3”.

Rimase interdetto per qualche istante, poi ne raccolse un secondo facendo la stessa cosa, la copertina citava: “MANUALE DEGLI INCANTESIMI – volume 6”.

<< qualcosa non va? >> domandò Mustang notando la faccia confusa di Acciaio.

<< uh… beh… è insolito trovare dei libri di incantesimi e affini, non crede? >> replicò Ed continuando a fissare i titoli dei libri che aveva in mano.

<< libri di… incantesimi? Sicuro di sentirti bene? >> chiese Roy osservando a sua volta i tomi da sopra la spalla dell’alchimista più giovane.

Si fissarono un istante e poi decisero che sarebbe stato meglio andare a dare un’occhiata in giro. Percorsero un angusto corridoio sotto terra per poi andare a sbucare in una botola sotto un gigantesco albero dall’aria molto minacciosa. Ma la cosa che li sorprese maggiormente fu vedere un  gigantesco castello nero che svettava nel cielo terso di quella che pareva essere una mattina di dicembre. Ai piedi del castello vi era un vastissimo parco attorno ad un lago che pareva essere parecchio profondo; alle loro spalle una foresta tetra da cui provenivano inquietanti versi di animali a loro sconosciuti.

<< forse siamo semplicemente finiti a casa di un qualche riccone… andiamo a chiedere informazioni… >> azzardò Roy guardandosi attorno.

<< io non credo che questa sia la casa di un ricco, colonnello… perché se così fosse… ha davvero un numero esagerato di figli! >> ribatté ed indicando i gruppi di ragazzi vestiti di grigio e nero sparsi per il parco.

<< hm… credo che tu abbia ragione… poi sono vestiti tutti uguali… che sia una scuola? >>

<< andiamo a cercare il presunto preside allora… >> propose Ed avviandosi, subito seguito dal colonnello che era rimasto ipnotizzato dai seducenti riflessi della luce del sole sui biondi capelli di Acciaio.

Attraversarono il parco lentamente, sotto lo sguardo alquanto confuso degli studenti, sorpresi di trovare due individui estranei all’interno dei confini di Hogwarts.

Improvvisamente una pallina dorata passò sfrecciando attorno a Roy, che la afferrò prontamente con una mano. << e questo? >> esclamò osservando l’oggettino che dibatteva le sottili ali, imprigionato fra il pollice e l’indice del colonnello.

<< che cos’è? >> domandò Ed a sua volta, osservandolo scioccato. << credi che sia un esperimento alchemico? >>

<< bella presa, amico! Sei anche tu un Cercatore di Quidditch? >> esclamò una voce allegra alle loro spalle. I due alchimisti si voltarono verso un ragazzo dagli arruffati capelli castani e vispi occhi azzurri celati dietro a dei buffi occhialetti dalle lenti tonde.*

<< un… in che? >> balbetto Mustang osservandolo con occhi sgranati mentre il boccino continuava a dimenarsi disperatamente, emettendo un impercettibile ronzio.

<< un cercatore… oh, non mi sono ancora presentato! Io sono James Potter… e quello… >> disse indicando l’oggettino dorato. << …è il mio boccino portafortuna! >>

<< oh, ehm… scusa… >> farfugliò il Flame Alchemist porgendoglielo.

<< fa niente… lascialo pure andare, manderò qualcuno a riacciuffarlo tra un po’. Voi siete agenti del Ministero? Che ci fate qui ad Hogwarts? Un’ispezione immagino… beh, detto tra noi… se faceste licenziare la Cooman ve ne sarei molto grato… è un po’… come dire… fuori, per fare l’insegnante… >>

<< lo terremo a mente. >> tagliò corto Ed affiancando Roy. << come hai detto che si chiama questo posto? >> domandò improvvisamente.

<< come, siete qui e non sapete nemmeno cos’è questa? >> domandò James incredulo.

<< no. >> risposero i due alchimisti all’unisono.

<< questa è Hogwarts, la più grande  scuola di magia e stregoneria di tutta l’Inghilterra! >> esclamò Potter inorgoglito.

<< Inghilterra… >> gemette Edward, disperato. << …siamo finiti in Inghilterra… siamo al di là del Portale! >>

<< mh? Ma si può sapere chi accidenti siete voi due? >> chiese James scrutandoli, solo allora notò le strane divise blu che indossavano.

<< Io sono il Colonnello Roy Mustang e lui è il Maggiore Edward Elric. >> rispose il Flame Alchemist.

<< militari? >> esclamò Potter sorpreso.

<< hey Jamie! Si può sapere che diamine stai combinando? È mezzora che ti stiamo aspettando… e loro chi sono? >> domandò un secondo ragazzo dai lunghi capelli neri e gli occhi color ghiaccio.

<< è proprio quello che sto cercando di capire, Siri! >> borbottò Potter in direzione dell’amico.

<< siamo Alchimisti di Stato, vogliamo solo sapere dove siamo e come andarcene al più presto!>>

 Disse Ed, ormai sull’orlo di una crisi di nervi.

<< Alchi… COSA??? >> esclamò Potter.

<< AL-CHI-MIS-TI! >> scandì Edward puntellando le mani sui fianchi.

<< figo! >> disse solo Sirius osservandoli ammirato.

CONTINUA…

 

*se devo essere sincera non ricordo di che colore fossero gli occhi di James Potter… ho messo azzurri e chiedo scusa se non è così! Se qualcuno fosse così gentile da farmelo sapere verdrò di non commettere più questo errore in futuro! ^^

 

Hola gente! Finalmente ho finito di scrivere il secondo capitolo! Vi assicuro che è stato un parto, l’avrò modificato almeno 500 volte ma alla fine ce l’ho fatta, anche se non è un gran che… =.=’

Vorrei ringraziare particolarmente Sunny, Neko_tensai, Chihiro e Bibi! Inkino inkino!

Meryl Stryfe

  
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