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Autore: nicksbreath_    26/06/2012    0 recensioni
‘Sono un fottuto coglione, devo smetterla di registrare messaggi incompleti.’ si rimproverò ad alta voce. Posò il telefono sul letto, perfettamente rifatto dopo la sua dormita pomeridiana, e ci si sedette accanto.
‘Mi manchi.’ disse fissando il telefono e sospirando subito dopo.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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No happy ending.

‘perché avevamo tante occasioni, ma poco, pochissimo tempo.’

October, 2010.
Posò il bicchiere sul tavolo e girò lo sguardo, soffermandosi sul panorama che si poteva ammirare da quel balcone.
‘Cosa hai fatto oggi, Abbey?’ chiese, senza voltarsi.
‘Ho aspettato che tornassi, ecco cosa ho fatto.’ rispose, sospirando subito dopo. Il biondino si girò a guardarla, prese un lungo sospiro e riafferrò il bicchiere di vetro.
‘Sai che non ti fa bene bere tutto questo alcool Niall.’ gli disse, torturandosi le mani. Il ragazzo non fece caso alle sue parole e tirò giù un altro sorso, svuotando il bicchiere fino a metà. Alzò lo sguardo al cielo stellato e si girò a guardarla, abbassando lo sguardo dopo qualche secondo.
‘Insomma, vuoi dirmi cosa c’è che non va?’ gli domandò, sbuffando nervosamente. L’irlandese si alzò in piedi e si fermò davanti alla sua sedia, la guardò e le sfiorò una guancia con la mano leggermente rovinata dal freddo e dal ghiaccio.
‘Mentre ero via ho capito che ti amo.’ pronunciò, per poi entrare nella stanza e scomparire dietro il muro.

 

 

**

 

June, 2012.
Giocherellò con la lattina fra le mani, poi la riposò sul tavolo.
‘Sai non credo che tutto questo mi basti.’ confessò, puntando gli occhi nei suoi verdi.
‘Oh, insomma di cosa ti lamenti Niall?’ gli domandò il riccio, stanco delle sue lamentele quotidiane. Si passò una mano fra i capelli biondi e fece entrare un po’ d’aria nei polmoni, un po’ a corto d’ossigeno in quel camerino troppo grande per sole cinque persone.
‘Di averla abbandonata Harry, di non aver mantenuto quella dannata promessa.’ spiegò, quasi maledicendosi per aver preso una scelta che prevedeva progetti per il suo futuro così diversi da quelli vecchi. Il riccio sospirò, roteando gli occhi e posò una mano sulla sua coscia. Erano l’uno di fronte all’altro, seduti su quelle poltroncine in velluto bordeaux da quasi un’ora e come sempre passavano il tempo a dar sfogo ai loro pensieri.
‘Sai credo che tu sia davvero un coglione amico.’ pronunciò il riccio, guardandolo dritto nelle sue iridi azzurre.
‘Perché Harry? Per non esserle stato accanto mentre ero con voi cinque a spassarmela grazie al nostro successo?’ domandò con tono incazzato. Harry si alzò di scatto e gli si puntò davanti, con l’indice che spingeva sul suo petto.
‘Perché sapevi cosa comportava la tua decisione, sapevi a cosa saresti andato in contro. Niall, sapevi che l’avresti persa prima o poi.’ gli spiegò il riccio, sbattendogli in faccia la verità, quella che Niall aveva sempre cercato di evitare per trovare la solita scusa del ‘doveva succedere’. Niall lo guardò e affranto portò il viso fra le mani, scompigliandosi i capelli.

**

December, 2011.
‘Sorridi!’ le urlò, puntandole l’obbiettivo della macchina fotografica davanti al viso. La ragazza  sorrise e scostò i suoi capelli castani su una sola spalla, facendoli scendere sul vestito color panna. Il biondino scattò la prima foto, poi un’altra e un’altra ancora non riuscendo a smettere di immortalare la sua bellezza in quegli scatti.
‘Oh dai Niall, smettila di fotografarmi. Sai che odio trovarmi di fronte ad un obbiettivo.’ lo spronò la ragazza allungando il braccio in avanti e tentando di appropriarsi della macchinetta. Niall scostò il braccio e cominciò a correre per il giardino con lei al seguito che tentava di afferrarlo dalla giacca nera. All’improvviso cadde a terra e lei su di lui, e scoppiarono a ridere dopo essersi guardati. Niall schiacciò il tasto play, la guardò per un attimo e poi si girò verso la macchinetta.
‘Okay, questi siamo noi due appena caduti sul prato dopo una corsa per il giardino di casa Horan, la sera del ballo di fine anno. Credo che dopo questo la qui presente signorina Cook dovrà cambiare vestito perché sarà completamente verde.’ disse per poi scoppiare a ridere nuovamente. La risata del biondo scatenò anche quella della sua compagna, che cominciò a toccarsi la pancia per le troppe risate. Afferrò la macchinetta dalle mani dell’irlandese e puntò l’obbiettivo in modo tale che si vedessero entrambi.
‘Questi siamo noi, a qualche mese dal nostro primo incontro. Quando il signor Horan qui presente mi ha confessato di aver trovato l’amore della sua vita.’ disse lei, per poi sorridergli e baciargli le labbra. Il biondino le tolse la macchinetta dalle mani, la spense e rimase seduto a fissarla.
‘Non l’ho mai detto, non sei tu l’amore della mia vita.’

**

June, 2012.
*bip*
‘Ciao Abbey, mmh.. Sono Niall, sì, beh, sono sempre io ultimamente. – sospirò – Vorrei che tu potessi ascoltare tutti questi messaggi noiosi con cui mi sto intasando la memoria del telefono, però, vorrei che tu sapessi che- fece un lungo respiro e chiuse la registrazione, lasciando la frase in sospeso.
‘Sono un fottuto coglione, devo smetterla di registrare messaggi incompleti.’ si rimproverò ad alta voce. Posò il telefono sul letto, perfettamente rifatto dopo la sua dormita pomeridiana, e ci si sedette accanto.
‘Mi manchi.’ disse fissando il telefono e sospirando subito dopo.

**

October, 2010.
Abbey corse e lo afferrò dal polso, così il biondino fu costretto a voltarsi. Lui la guardò, non l’aveva mai vista così, con il viso percorso dalle lacrime, gli occhi rossi e il mascara colato sotto gli occhi e a linee imperfette lungo le guance.
‘Perché Niall, perché?’ gli urlò contro, sbattendo i pugni contro il suo petto e sforzandosi di fargli male.
‘Non si può decidere di chi innamorarsi e non potevo far altro che ammetterlo Abbey.’ spiegò, sospirando. Rimase di fronte a lei, mentre lo guardava e piangeva ininterrottamente, le carezzò una guancia umida con il dorso di un dito e le sorrise malinconicamente.
‘Non capisco, perché dirlo proprio ora? Perché adesso?’ gli chiese con lo sguardo basso, fisso sulle sue ballerine color pesca. Sollevò la testa e riprese a guardarlo, forse come mai aveva fatto in sedici anni di amicizia.
‘Perché Abbey, cosa sarebbe cambiato se te lo avessi detto due, tre anni fa?’ le domandò affranto.
‘Il tempo, ci sarebbe stato più tempo.’ gli rispose freddamente, spostando lo sguardo sulle sue mani che torturava da qualche minuto.
‘Perché? Abbiamo tutta la vita davanti ancora. Abbiamo tutto  il tempo di cui parli o di cui hai bisogno Abbey.’ disse, cercando di rassicurarla. Abbey tirò su con il naso per qualche secondo e poi con un movimento veloce, abbandonò le braccia lungo i fianchi. Alzò il viso e lo guardò, nelle sue meravigliose iridi azzurre.
‘Ho il cancro Niall.’













 

-Vas Happenin?
*siasciugalelacrimeconunfazzoletto*
okay, questa OS è fresca di giornata
e per scriverla ci ho impiegato due orette
abbondanti. Mi piace molto e spero sia
piaciuta anche a voi, recensite e fatemelo
sapere okay? c:
Beh, grazie tante a tutte.
Come sempre vi voglio bene,
ciau :*
-Frà.

  
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