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Autore: LaMusaIspiratrice162    26/06/2012    1 recensioni
Non tutti i fiori fioriscono per essere visti,alcuni sono destinati a disperdere la loro fragranza nel deserto.Finchè qualcuno non li raccoglie e ne apprezza il profumo.
(Northanger Abbey-Jane Austen)
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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La domenica uscii presto di casa. Mentre percorrevo la strada che mi separava dal luogo della mia destinazione, ripensavo alla ragione per cui mi recavo lì. Sentivo nelle mie orecchie il dolce suono delle parole di Pierre,che con gentilezza mi invitava a casa sua.
-E’ l’unico giorno che possiamo trascorrere insieme. Così potrai conoscere anche i miei amici-aveva detto, guardandomi con i suoi dolci occhi.
Ed io avevo finito per accettare, dimenticando tutti i rischi che avrei corso in quella casa.
Così, soggiogata dallo stesso incantesimo, ora mi apprestavo ad avventurarmi nella tana del lupo ripetendomi che sarebbe andato tutto bene.
Bussai alla porta e attesi sulla soglia. La porta si aprì dopo un minuto, lasciando trasparire un ambiente semplice,ma molto accogliente. Entrai e osservai l’arredamento rustico e umile,così diverso da quello della mia casa e ne rimasi colpita. Mi sembrava di essere in una ospitale locanda di Extramondo. Riuscivo persino a sentire l’odore della birra e il calore che quel locale emanava.
Ricordavo che sgattaiolavo sempre dentro quei luoghi quando mi sentivo sola…
-Benvenuta a casa nostra…so che potrebbe sembrare un po’ umile,ma questa è quella di nostro zio. -si scusò Vanilla
-No è perfetta.- dissi io.
-Pierre verrà tra poco.-mi annunciò lei.
-Certo.-dissi e mi sedetti su un grande divano posto al centro della stanza.
Il primo ad arrivare però non fu il mio fidanzato,ma il suo stravagante amico Houx.
Appena mi vide, si sedette accanto a me e cominciò a scrutarmi. Sopportai il suo sguardo indagatore soltanto per pochi secondi, dopo di che gli gridai:-Che cos’hai da guardare?-
-Scusami hai ragione…non è cortese!Ma volevo capire come hai fatto a conquistare Pierre…-
-Non è possibile che lui si sia innamorato e basta?-
-Non offenderti,ma gli hanno fatto la corte ragazze molto più carine di te…e anche meno permalose di te.-
-Houx smettila!-intervenne Vanilla-Io la trovo molto carina e simpatica…mi piace molto!E poi è tremendamente scortese rivolgersi così alle persone-
Il ragazzo si stese sul cuscino del divano e sbuffò.Allora io sorrisi alla dolce ragazza dai capelli biondi e lei lo ricambiò.
Finalmente Pierre arrivò e dopo avermi osservato, si avvicinò a me e mi baciò, felice di vedermi.
Mentre mi abbracciava notò la catenina che circondava il mio collo.
-Che cos’è?-mi chiese prendendo in mano il ciondolo lavorato di quel medaglione.
-Ah sì è stato un regalo della mia tata…-dissi guardando quell’oggetto a me caro.
-Gli eri molto affezionata,vero?Si vede da come osservi questa collana.-
-Sì è stata come una madre per me finché mio padre non l’ha licenziata…-
-E tua madre?-mi chiese Houx curioso.
-E’ morta quando ero piccola…-
-Che storia triste!-sussurrò Vanilla sinceramente toccata da quelle mie parole.
-Oh non lo è…lei è sempre con me,lo so-sussurrai felice.
Pierre continuò ad osservare il ciondolo notando la scritta sopra intagliata.
-Qui c’è scritto “Sii il cambiamento”-
Osservai quella scritta e i miei occhi si fecero lucidi.
-Tutto bene?-
-Si-sussurrai ingoiando il groppo che avevo in gola e spazzando via quei ricordi dalla mia mente.

Trascorsi il resto della giornata in compagnia di quella famiglia e inaspettatamente mi divertii molto. Mi sentivo invasa da un calore che non avevo mai avvertito.
Così quando uscii dalla loro casa e mi incamminai lentamente nella notte fredda, cominciai a sentirmi vuota. Corsi più che potevo e raggiunsi la mia casa, dove dopo aver risposto evasivamente alle domande della servitù e di Saule, riuscii a salire le scale e ad entrare nella mia stanza preferita.
Era un ambiente circolare e piuttosto piccolo che conteneva una biblioteca. I muri erano completamente coperti da scaffali pieni di libri e lasciavano libero solo un piccolo rettangolo.
Qui c’era un grande camino antico e sopra di esso vi era uno splendido ritratto.
Una donna dai capelli corti e viola,gli occhi color nocciola e un aria elegante rappresentavano mia madre.
Mi sedetti sulla grande poltrona barocca che era posizionata vicino al camino acceso e lo osservai con attenzione. Ero, infatti, solita rifugiarmi in quel luogo a parlare con mia madre ogni qual volta mi sentivo triste o avevo bisogno di un consiglio.
-Mamma…ho bisogno di un consiglio…-sussurrai- oggi sono stata a casa di Pierre,lui è il principe di Extramondo e quindi è il mio bersaglio. L’ho sedotto e quando il suo cristallo del cuore sarà rosso, glielo toglierò uccidendolo. Così potrò diventare regina e realizzare il mio sogno!
Ti chiederai quale è il problema…ed ora te lo spiego. Il fatto è che lui mi ama ed io con lui sto bene, oltre al fatto che la sua famiglia è adorabile e mi fa sentire a mio agio,trasmettendomi un amore che qui tra gli Orchi non ho mai avuto. Ho paura che mi mancherebbe molto se lo lasciassi…insomma ho paura di amarlo!E’ vero che gli Orchi non possono amare,vero?E allora perché sono così felice quando mi bacia e mi tratta come se fossi la cosa più preziosa al mondo?Sarà perché questo mio freddo cuore ha bisogno di amore,come questo corpo infreddolito necessita del calore del fuoco?
E allora è giusto spegnere una cosa che ti fa stare così bene?-
Dopo aver concluso il mio monologo, appoggiai la testa sul bracciolo della poltrona e mi addormentai.
  
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