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Autore: sberio    26/06/2012    5 recensioni
Una Bella fisioterapista ed un Edward suo paziente alle prese con un problema di amnesia. Riuscira' lui a ricordare la loro breve ma intensa storia d'amore?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Bella si precipito’ in ospedale nel vero senso letterale.

Indosso’ la prima cosa che le capito’ sottomano, prese le chiavi della macchina e usci’ di casa in gran fretta.
Dopo circa 20 minuti arrivo’ in ospedale e subito si accorse della folla di giornalisti e curiosi che si trovavano nei pressi dell’ingresso.
Fortunatamente riusci’ ad entrare senza problemi, visto che era un dipendente, e si reco’ immediatamente al reparto di neurologia per chiedere informazioni all’ infermiera dell’accettazione.
Conosceva bene o male quasi tutto il personale dell’ospedale e in tale modo pote’ fare apparire la sua richiesta di informazioni come frutto di una mera curiosita’ senza alcun scopo in particolare.
L’infermiera con cui parlo’ le disse che non si sapeva ancora molto, erano in corso i vari accertamenti e che il riserbo era considerato di vitale importanza dalla famiglia Masen.
Edward era stato sistemato ovviamente in una camera singola e al suo esterno, una guardia giurata controllava che nessun curioso avesse la infelice idea di intrufolarsi.
Bella capi’ che non sarebbe stato facile avere ulteriori notizie....a meno che...certo! Doveva provare a telefonare ad Alice.
Compose il numero del suo cellulare ed Alice rispose al terzo squillo.
“Bella!”
“Alice.”
“Hai saputo immagino...”
“Si, ho sentito la notizia alla tv...ma come sta Edward adesso?”
“Non ha ancora ripreso conoscenza...ma gli hanno appena fatto una tac e fortunatamente e’ risultato tutto negativo. Stando a quanto dicono i medici dovrebbe essere fuori pericolo e dovrebbe risvegliarsi presto”
“Oh Alice, come sono felice di sentirlo...quando ho sentito la tv ho pensato subito al peggio!”
“Immagina tutti noi quando siamo stati svegliati all’alba dalla polizia che ci informava della cosa....non c’eravamo neanche accorti che Edward non fosse ancora rientrato”
“Alice senti....credi che possa vederlo? anche solo per un momento?”
“Be’ si...non credo ci siano problemi, solo che dovresti avvisarmi appena arrivi. Qui e’ tutto un gran macello, tra giornalisti e curiosi siamo del tutto assediati”
“Veramente....sono gia’ in ospedale”
“Oh....allora che ne dici se ci troviamo giu’ al bar? Avrei proprio bisogno di un caffe’“
“Certo ti aspetto giu’” rispose Bella e chiuse la telefonata.
Scese giu’al bar e si sedette ad un tavolino ad aspettare. Dopo circa dieci minuti vide Alice comparire all’ingresso, Bella si alzo’ e le ando’ incontro.
Alice appena si accorse di lei, l’abbraccio’, aveva un’aspressione sfinita sul volto.
“Oh Bella” esclamo’ “che bello vedere una faccia amica....non sai che inferno e’ stato fino ad adesso”
“Alice su calmati” le disse Bella cercando di rincuorarla mentre l’accompagnava ad un tavolo un po’ in disparte “raccontami tutto”
“Come ti accennavo prima, stamattina all’alba la polizia ci ha telefonato per dirci che Edward era stato aggredito all’ingresso della metropolitana e che era stato portato in ospedale privo di conoscenza. In un primo momento nessuno di noi si stava capacitando di cosa fosse successo...da quanto ne sapevamo, Edward era con Tanya all’inaugurazione del museo cittadino e nessuno si era accorto del fatto che non fosse ancora rientrato” prese un po’ di fiato e poi continuo’ “Mio padre come prima cosa ha chiamato Tanya, buttandola letteralmente giu’ dal letto. Lei non ci ha saputo dire molto, a parte il fatto che era furiosa con Edward perche’ l’aveva piantata nel bel mezzo della serata ed era sparito spegnendo il cellulare e rendendosi irragiungibile. Io e papa’ allora abbiamo preso l’auto e siamo venuti subito qui. Appena arrivati ci siamo resi conto che la notizia era gia’ trapelata, infatti abbiamo trovato i primi giornalisti e fotografi ad attenderci. Puoi immaginare come la cosa abbia fatto infuriare mio padre...Abbiamo parlato con i medici i quali ci hanno riferito di voler mantenere la prognosi riservata fino al completamento di tutti gli esami di controllo. Mio padre si e’ trovato costretto ad informarli sulle attuali condizioni di Edward, cioe’ il fatto che sofrisse gia’ di una forma di amnesia....ovviamente ha ‘concordato’ con loro il massimo riserbo su questa storia. Dopo di che, in attesa dei risultati degli esami, si e’ recato nel suo ufficio per concordare con il suo staff la versione ufficiale da fornire alla stampa”
“Ma” la interrompe Bella “tu sei rimasta sola qui? e il resto della famiglia?”
“Emmett e mia madre sono fuori citta’, il primo in ritiro con la squadra l’altra ad un meeting della sua associazione, dovrebbero rientrare appena possibile. Ho chiamato Jasper ma era di turno in caserma, appena smonta mi raggiungera’ in ospedale. Comunque, a parte questo, come ti accennavo al telefono, abbiamo avuto i risultati della tac da pochissimo...tutto negativo e i medici escludono qualsiasi tipo di complicazione...dobbiamo solo aspettare che si svegli”
“Che sollievo....” sospiro’ Bella “avevo veramente temuto per il peggio....ma scusa...e Tanya? Come mai non e’ qui?” le chiese temendone la risposta.
“Credo che verra’ piu’ tardi...ma, lasciamo perdere, non mi parlare di lei....ha detto che se Edward non ha ripreso conoscenza e’ inutile che si precipiti qui...” rispose Alice con una smorfia di disgusto sul viso.
“Alice, l’importante e’ che Edward stai bene...il resto non conta”
“Si, hai perfettamente ragione. L’unica cosa che non capisco e’ che ci facesse all’alba alla stazione della metro....e sopratutto perche’ e’ sparito dal gala’ di ieri sera...dove e’ stato per tutta la notte?”
Bella avrebbe voluto raccontare ad Alice la verita’ ... ma considerando il fatto che Edward era ormai fuori pericolo, penso’ che sarebbe stato meglio aspettare il suo risveglio. Edward sicuramente avrebbe voluto lui stesso informare la sua famiglia di quanto fosse successo. Tenere questo segreto con Alice pero’ le costava parecchio.
Alice fini’ di bere il caffe’ e propose a Bella di venire su con lei in camera per vedere se nel frattempo fosse accaduto qualcosa di nuovo.
Bella accetto’ immeditamente, era impaziente di vedere Edward.
Risalirono fino al reparto di neurologia ed una volta arrivate davanti alla stanza, Alice rassicuro’ la guardia sul conto di Bella, aveva il permesso della famiglia Masen di poter accedere.
Non appena furono entrate, Bella si avvicino’ al letto e trattenne il respiro vedendo Edward cosi’ placidamente addormentato.
Aveva un cerotto in fronte per le escoriazioni riportate durante la caduta, ma a parte questo sembrava essere tutto a posto.
Bella guardandolo, non pote’ fare a meno di ripensare a quanto fosse accaduto tra loro solo poche ore prima e si ritrovo’ a rivivere tutti quei momenti per l’ennesima volta.
- Amore mio – pensava – non vedo l’ora di rivedere il verde dei tuoi occhi...e di sentire ancora la tua voce...vorrei poter restare qui a fianco a te per tutto il tempo, in modo che quando ti deciderai a risvegliarti, tu possa vedermi qui accanto a te.
“Vuoi molto bene a mio fratello vero?” le chiese di punto in bianco Alice distogliendola dai suoi pensieri.
“Io? be’ si...siamo diventati...amici..credo. Sai, a causa della riabilitazione abbiamo passato molto tempo insieme e..” rispose Bella alquanto imbarazzata.
“Bella non devi cercare di giustificarti con me. Gli vuoi bene punto. Non c’e’ niente di male in questo....anche perche’ lui ne vuole altrettanto a te...te lo posso assicurare. Io l’ho sempre pensato che, nonostante tutto, credo siate perfetti l’uno perl’altra”
“Nonostante tutto?”
“Si, nonostante le differenze sociali tra voi....ma chi se ne importa di questo? la cosa importante e’ che siate felici insieme”
“Alice, ammesso e concesso...non credo che il resto della tua famiglia la pensi a questo modo, specie tuo padre”
“Mio padre si ostina a vedere Edward come il suo clone. Crede di sapere tutto di lui, invece non ha capito un bel niente...Edward e’ diverso da lui....molto diverso. Edward ama i sentimenti veri....quelli dettati dal cuore e non dagli affari o dai risvolti politico-economici.
Edward vuole molto bene a nostro padre e a volte pur di accontentarlo sarebbe capace di mettere in gioco tutta la sua vita. Si ostina a tenersi come fidanzata quella Tanya, scelta ovviamente da mio padre, interessata sopratutto alla sua posizione sociale ed economica che a lui.” Poi Alice si avvicino’ a Bella e le mise le mani sulle spalle “per questo motivo sono stata cosi’ contenta del tuo arrivo....ho cerduto finalmente che grazie a te mio fratello riuscisse a capire cosa e’ veramente importante nella vita...che finalmente riuscisse ad aprire gli occhi..”
“Alice?” la interruppe Bella
“Si?”
“Credo che le tue preghiere siano state esaudite”
“Come?”
“Guarda....credo che Edward stia riaprendo gli occhi” le sorrise Bella indicandole il letto
Entrambe le ragazze si voltarono e videro Edward che muoveva leggermente il capo e le mani: si stava svegliando.
Rimasero per un attimo in silenzio, come paralizzate dalla paura che un qualsiasi loro gesto o rumore potesse in qualche modo farlo ripiombare nel sonno.
Poi Alice prese coraggio “Edward, Edward...mi senti? sono io, sono Alice...”
Edward pian piano apri’ gli occhi, fisso’ il soffitto per un attimo, poi volse lo sguardo e incontro’ i volti di Alice e di Bella.
Le fisso’ senza dire nulla, prima l’una e poi l’altra, alternandosi a guardarle piu’ di una volta. Alla fine torno’ con lo sguardo su Alice e parlo’ “Alice....ma, dove sono? cosa e’ successo?”
Alice gli rispose prontamente “Edward, sei in ospedale...hai avuto un piccolo incidente...ma ora e’ tutto a posto, puoi stare tranquillo...ho parlato con i medici e...”
“Incidente? che tipo di incidente?” la interruppe lui
“Sei caduto e hai sbattuto la testa...non ricordi niente?”
Lui ci penso’ un attimo “si... credo di si...e’ tutto molto confuso ma...credo di ricordare qualcosa. Sono caduto, ho battuto la testa....ricordo un gran dolore e delle voci intorno a me...poi il buio, credo di essere svenuto”
“Si, sei svenuto...ma l’importante e’ che adesso stai bene...”
“Dove sono gli altri?” chiese Edward “papa’, la mamma, Emmett...”
“La mamma ed Emmett sono fuori citta’ ma rientreranno appena possibile, papa’ dovrebbe tornare a momenti...”
Bella si senti’ esclusa da quella loro conversazione. Edward da quando si era sveglaito non aveva fatto altro che parlare con Alice, l’aveva guardata solo per un attimo prima di distogliere lo sguardo da lei e tornare da Alice...forse era arrabbiato per averla trovata li’? Forse non voleva che lei si esponesse in quel modo facendo capire a tutti che tra loro era successo qualcosa?
Edward riprese a parlare “Alice...come sta Flash?”
“Flash?” chiese Alice stupendosi della domanda
“Si, come sta? ha subito gravi danni? adesso comincio a ricordare....e’ sbucato un serpente da un cespuglio e lui si e’ imbizzarrito e mi ha disarcionato facendomi cadere a terra...”
“Edward ma...di cosa stai parlando?”
“Dell’incidente, sono caduto da cavallo e ho sbattuto la testa...”
“Ma questo e’ successo un bel po’ di mesi fa...”
“Vuoi dire che e’ da allora che sono rimasto incosciente?”
“No...io mi riferivo a qullo che e’ successo ieri sera...”
“ieri sera? come ieri sera? ‘ si stava cominciando ad agitare
“Calmati Edward” disse Alice preoccupata “la caduta da cavallo e’ successa circa sei mesi fa, sei svenuto anche allora e quando hai ripreso conoscenza non ricordavi piu’ niente di niente..”
“Come? vuoi dire che...”
“Si Edward, voglio dire che quella caduta ti ha fatto perdere la memoria, oltre che rimediare una gamba rotta.”
Edward istintivamente si guardo’ le gambe ed Alice preciso’ “Tranquillo, la gamba e’ perfettamente guarita...”
“Ma allora perche’ mi trovo ancora in opsedale?”
“Te l’ho detto, ieri sera eri ad una cena di gala con Tanya, ad un tratto sei sparito e questa mattina all’alba la polizia ci ha avvistai che eri stato aggredito da due malviventi alla fermata della metro. Ti hanno spinto giu’ dalle scale, sei caduto battendo nuovamente la testa e sei stato portato qui. Non ricordi nulla?”
Edward rimase ad ascoltare le parole di Alice e poi disse “L’ultima cosa che ricordo e’ che ero a cavallo quando sono caduto....”
“Edward, credo che sia il caso che vada a chiamare il medico...ti lascio con Bella”
“Chi?”
“Bella” disse Alice indicandola “non la riconosci?”
Edward la guardo’ancora una volta e poi torno’ da Alice “ma ...lei non e’ l’infermiera che si occupa di me? indossa il camice...”
“No Edward, Bella non e’ un’infermiera, ha il camice perche’ lavora qui. E’ stata la tua fisioterapista in tutti questi mesi per la riabilitazione della tua gamba..”
Edward torno’ a guardarla e poi aggiunse “mi dispiace....non ricordo assolutamente nulla di tutto cio’”
 “Credo che sia proprio il caso di chiamare il medico..” disse Alice sempre piu’ nervosamente
“OK” rispose lui “Alice aspetta....potresti darmi il tuo cellulare per favore?”
“Si, certo ma a che ti serve?”
“Vorrei chiamare Tanya, immagino che sia preoccupata per me.”
Bella non riusci’ ad ascoltare altro, si era resa conto di cosa stava avvenendo e senti’ l’urgenza di uscire subito da quella stanza “Alice io...sara’ meglio che vada...” disse e usci’ di corsa senza dare modo ad Alice di rispondere.
 
 

  
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