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Autore: babykit87l    26/06/2012    3 recensioni
La storia si svolge dopo la fine del manga, quando Hanamichi approda al secondo anno e come dice il titolo, sarà tutto diverso.. nuove sensazioni, nuove scoperte... la vita cambia e Hanamichi dovrà fare i conti con tutto ciò! Spero vi piaccia ^__^
ps. ho cambiato nome alla storia perché ho deciso di fare una serie: quest'ultima si chiamerà "Living" mentre questa storia in particolare sarà appunto "Nuovo anno... Nuova vita"... Buona lettura ^^
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Hanamichi Sakuragi, Kaede Rukawa, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Living'
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Note dell'autrice: eccomi qui, come avevo già annunciato, con un nuovo capitolo della storia, a soli due giorni di distanza dall'ultimo aggiornamento, mi meraviglio di me stessa ^___^ Spero vi piaccia e se vi va, come sempre, recensite, sia in positivo che in negativo.

Capitolo 14 – In vino veritas

POV KAEDE
Mi chiudo la porta alle spalle. Mi accascio a terra e poggio la testa sulle ginocchia. Mi sento a pezzi. Ho appena parlato con Hanamichi, lui ha deciso di stare solo e ha troncato i rapporti con me. Gli ho detto che va bene ma non ne sono sicuro. Anzi, non mi va bene per niente, ma ho voluto fare quello maturo che capisce la situazione e l’ho mandato via. Le lacrime iniziano a scendere sul viso, le ho trattenute ogni volta in questi mesi ma ora che è finito tutto, non riesco a fermarle e loro prepotenti sono iniziate e scendere. Come ho fatto a cacciarmi in questa situazione? Dovevo continuare con il mio atteggiamento scostante da ghiacciolo, non sarebbe successo nulla e io ora non starei così male. E invece no, ho voluto fare l’idiota e mostrarmi come un ragazzo “normale” così ho potuto provare le sensazioni più brutte della mia vita. E Sendo deve averci parlato sicuramente e lo ha spinto a lasciarmi. “Insomma per capire chi si è si deve parlare, non scopare, come facciamo noi” è la tipica frase che direbbe Akira, di certo deve avergliela suggerita lui. Perché ha dovuto parlarci? Perché si è immischiato? Era meglio come stavamo prima, almeno avevo un rapporto con lui e invece adesso sono di nuovo solo. Rimango appoggiato alla porta ancora qualche minuto poi mi alzo e mi butto sul divano. Le lacrime sembra non vogliano smettere di uscire ma nemmeno io ho voglia di interrompere il loro cammino sul mio viso.
Rimango sdraiato qui per non so quanto tempo, ormai anche le lacrime si sono fermate, non mi rendo nemmeno conto che è arrivato il pomeriggio e ho saltato persino il pranzo, finché non sento il campanello suonare, così a fatica mi alzo, come avessi un macigno sulle spalle, e mi dirigo davanti alla porta di casa. So già chi è quando apro la porta, mi guarda con il suo solito sorriso, ha ragione Sakuragi quando dice che ha una paresi facciale.
- Ehilà!! Che faccia da funerale, stai male?- Mi chiede.
- Nh- Non mi va neanche di parlare.
- Non mi fai entrare?- Io mi sposto e lo faccio accomodare in casa. Non voglio trattarlo male prima di sapere se davvero è stato lui, non vorrei saltare a conclusioni sbagliate e poi dover chiedere scusa. Io odio chiedere scusa.
- Perché sei qui?- Questo non vuol dire che però non possa essere freddo nel parlare.
- Così, ci sono le vacanze di fine anno e ho pensato che sarebbe stato carino approfittarne per un allenamento tra di noi, per divertimento- Sembra non si sia accorto di nulla. Da questo punto di vista è davvero tonto.
- Nh, non mi va-
- Ma si può sapere che cos’hai? Possibile che debba sempre cavarti le parole di bocca?- Vabbè tanto vale affrontare subito l’argomento, come si dice “tolto il dente, tolto il dolore” no?
- Stamattina Sakuragi è venuto a parlarmi- Il suo sguardo diventa più interessato.
- Mi ha detto che vuole restare da solo. Mi ha mollato- Lui sospira.
- Beh tecnicamente non ti ha mollato, visto che non stavate insieme. Insomma andare a letto insieme non è stare insieme- È così che cerca di consolarmi, sapendo cosa provo per lui?
- Certo detto da uno che si scopava persino i muri se avevano dei buchi è veramente incredibile. E sentiamo da quando sei diventato un esperto di rapporti?- Ovviamente non se l’aspettava e rimane un attimo interdetto.
- Ok capisco che sei deluso e che ci stai male, ma trattare male me non risolve nulla- Non fa trapelare nulla. Bene allora mettiamo tutte le carte in tavola.
- Sai c’è una frase che mi ha detto che continua a ronzarmi nelle orecchie e non vuole andare via. Vuoi sapere qual è?- Akira annuisce- “Per capire chi si è si deve parlare e non scopare”. Ti suona familiare?-
Vediamo se la provocazione sortisce il suo effetto. Akira abbassa la testa, poi chiude gli occhi. Come immaginavo è lui che l’ha convinto. Sento una rabbia crescermi dentro che se fosse di più una testa calda lo ammazzerei di botte.
- Certo che mi suona familiare e ho capito dove vuoi arrivare. Posso spiegarti però-
- Cosa mi devi spiegare? Ti sei intromesso quando ti avevo chiesto di non farlo e per colpa tua ora non ho più un rapporto con lui-
- Ma di quale rapporto parli? L’unica cosa che facevate era scopare e non era salutare soprattutto per te-
- E allora? Me la sarei cavata benissimo-
- Beh io volevo aiutarti, non è colpa mia se Sakuragi è un idiota e invece di capire che doveva parlare con te, si è allontanato. Anzi gli avevo persino detto che tu eri perfetto come ascoltatore-
- A quanto pare non ha funzionato e ora l’ho perso. Sai che c’è, la prossima volta fatti gli affari tuoi, visto che ne hai di casini da risolvere, pensa a quelli e non ai miei-
- Bene allora non c’è nemmeno bisogno che rimanga qui. Quindi me ne vado- Si gira pronto ad andarsene, quando è davanti alla porta di casa, si gira di nuovo.
- So di aver sbagliato, che non avrei dovuto impicciarmi ma l’ho fatto in buona fede. Volevo aiutarti. Pensaci bene prima di rovinare la nostra amicizia-
- Non me ne frega niente- Lui rimane stupito delle mie parole. So che non è così ma ora sono decisamente arrabbiato e non voglio vederlo. Preferisco che se ne vada.
- Se cambi idea mi trovi da Mitsui per la festa di fine anno di stasera. Ci saranno tutti. Fa come vuoi- Adesso esce davvero e si chiude la porta alle spalle.
Mi butto sul divano con la testa schiacciata sul cuscino. Che schifo di giornata. Vorrei dimenticare tutto quanto. Poi mi viene in mente che quando Sakuragi è venuto da me era ubriaco da far paura e il giorno dopo non ricordava quasi niente della sera prima. Forse anche io potrei fare la stessa cosa. Così mi decido e vado ad aprire il mobiletto degli alcolici di mio padre e prendo tutte le bottiglie che trovo. Gin, rum, tequila, vodka, whisky, brandy. Prendo tutto quello che mi capita a tiro. Apro la prima bottiglia e inizio a bere. All’inizio mi fa un po’ schifo, il sapore è fortissimo e mi brucia la gola. In fondo non sono abituato a bere alcolici, sono uno sportivo, e per un momento ci ripenso e sto per posare la bottiglia ma poi mi passano davanti agli occhi tutte le immagini della giornata di oggi e mi scolo un altro sorso. Nel giro di qualche ora ho perso il ragazzo di cui mi sono innamorato e il mio migliore amico. Alzo la bottiglia a mo’ di brindisi e torno a bere. Complimenti Kaede.
 
***
DLIIIIIIING… DLIIIIIIIING…
Il mio dito si appoggia al campanello e continua a suonare aspettando che qualcuno mi apra la porta. Dovrei essere davanti casa di Mitsui, dove c’è una festa a cui sono stato invitato quindi ho tutto il diritto di essere qui, ma allora perché nessuno mi apre la porta?
Lo ammetto, sono totalmente ubriaco e nella follia dell’alcol ho deciso di andare alla festa di Mitsui dove sicuramente ci sono anche Sakuragi e Sendo. Se fossi stato sobrio probabilmente sono sarei venuto ma il miscuglio di alcolici mi ha dato coraggio e ora sono qui.
Suono ancora alla porta e finalmente qualcuno mi apre ed è il padrone di casa.
- Rukawa ciao! Non sapevo saresti venuto- È piuttosto sorpreso di vedermi.
- Già, avevo deciso di non venire, ma poi ho cambiato idea ed eccomi quaaaa. Buon fine anno- dico alzando il braccio in segno di brindisi con una bottiglia in mano che non so nemmeno io cosa contenga.
- Grazie. Sei ubriaco- È chiaramente in imbarazzo nel vedermi in queste condizioni.
- Nooo, solo un pochino. Perché che problema c’è? È una festa no? E allora io bevo- Lo aggredisco biascicando le parole. Ormai sono fuori dal mio controllo e la cosa sinceramente non mi dispiace per niente.
- Ok tranquillo, entra e vieni in salone siamo tutti lì- Io faccio quello che mi dice e appena entro nella stanza vedo che ci sono tutti, persino il gruppo di Hanamichi.
- È arrivato anche Rukawa. Ora siamo al completo- Dice mentre tutti gli altri tornano a fare quello che stavano facendo. Tutti tranne le due persone che mi hanno ridotto in questo pessimo stato, ovvero Sakuragi e Sendo. Quest’ultimo si avvicina a me.
- Sei venuto alla fine- Ancora non si è accorto che sono ubriaco.
- Già perché non dovevo? L’invito ce l’ho-
- Si, cavolo sei totalmente sbronzo. Ma che hai fatto?-
- Visto che è una festa ho deciso che potevo godermela un po’. Perché è vietato?- Mi guarda preoccupato.
- No, però l’alcol non è la soluzione migliore, lo sai questo vero?- Io mi avvicino a lui con uno sguardo che vorrei fosse fulminante ma non sono sicuro sia venuto bene.
- Non me ne frega niente. Fatti gli affari tuoi- Cerco di scandire le parole ma non ci riesco. Devo aver bevuto troppo. Lui mi guarda arrabbiato poi se ne va a parlare con gli altri. Io invece rimango dove sono, mi siedo su una sedia e continuo a bere osservando gli altri. Allo scoccare della mezzanotte tutti si scambiano gli auguri di buon inizio anno e mi rendo conto di quanta falsità c’è in questa stanza. Hanamichi nonostante non parli con il suo gruppo è tranquillo e chiacchera allegramente con Miyagi e Mitsui. Quest’ultimo poi è assurdo, parla e scherza anche con Kogure, che non ha idea del fatto che il suo carissimo ex esce con Sendo. Per non parlare di Mito e di quell’oca della sorella di Akagi che non si filano l’uno con l’altro se non lanciandosi ogni tanto qualche occhiata suadente, sicuramente per non incombere nell’ira del Gorilla. Gli unici più corretti in quest’orda di falsi e ipocriti sono solo Akagi, Ayako e Miyagi, che proprio adesso stanno dicendo a tutti che si sono finalmente messi insieme e tutti stanno facendo loro le congratulazioni. Poi sento Hanamichi parlare e dire loro che lo sapeva che sarebbe successo e che spera di trovare presto anche lui qualcuno come ha fatto Miyagi e quando quest’ultimo gli risponde che avrebbe dovuto cercare una ragazza molto paziente e comprensiva che lo sopporti, il mio cervello va in blocco e senza più pensare alle conseguenze di quello che potrei dire, continuando anche a bere, sbotto.
- Congratulazioni ai piccioncini allora!- Tutti si girano a guardarmi. Io punto gli occhi su Hanamichi e inizio a parlare- Sono veramente contento che tutti abbiano trovato l’anima gemella, Miyagi con Ayako, tra l’altro siete l’unica coppia che mi piace davvero, poi ci sono Mito e quella lì, la Akagi, che coppia assurda lui, tanto intelligente si è fatto ammaliare da un paio di occhi, neanche tanto belli e da un paio di tette, neanche tanto grandi, beh si dice che l’amore è cieco, caspita qui è un detto più che appropriato. Cavolo mi sa che ho rivelato un segreto, ops- Interviene Mitsui cercando di farmi stare zitto.
- Rukawa, dai adesso smettila, vieni a sederti- Cerca di prendermi per un braccio ma io non voglio. Finalmente sto dicendo tutto quello che mi sono tenuto dentro da un anno e voglio continuare.
- Lasciami… Primo non mi toccare, secondo cos’è hai paura che dica a tutti che stai uscendo con Sendo? È questo? Perché hai paura che lo scopra Kogure? Chi se ne frega potevi pensarci prima- Mi giro di nuovo verso Hanamichi che mi guarda tra l’arrabbiato e il dispiaciuto, ed è uno sguardo che non sopporto, soprattutto se rivolto verso di me- Perché mi guardi così? È perché ti sei reso conto che se sto così è colpa tua?- Sento qualcuno, non so chi, chiedere perché colpa sua e io rispondo, non pensando che così lo metto in una situazione decisamente critica e di disagio- Ho fatto finta di stare bene e di fregarmene ma pensa un po’? Non è così. Mi ha fatto male il tuo comportamento. Non si va a letto una persona, farle credere che c’è una speranza e poi mandarla a quel paese perché dopo due mesi ancora non hai capito che sei gay. Perché sei gay, prima o poi dovrai ammetterlo con te stesso, sei gay. E la cosa incredibile e peggiore è che hai una tempistica perfetta, dato che adesso è il mio compleanno. Tanti auguri a voi di buon capodanno e tanti auguri a me- Brindo bevendo ancora un sorso dalla bottiglia alcolica. Tutti rimangono senza parole. L’aria non solo si è fatta tesa ma è carica di un silenzio pensate e pieno di domande da chiarire. Io vorrei ancora dire qualcosa ma Sendo e Mitsui mi prendono e mi portano via da quella stanza, mi portano in una camera da letto e appena poggio la testa sul cuscino, mi addormento, o più precisamente svengo. Ho decisamente bevuto troppo. 

   
 
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