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Autore: bulletproofAliz    26/06/2012    8 recensioni
Nessuno POV particolare, però il taglio che ho dato è diverso da quello delle solite storielle d'amore tra Frank & Gerard.
E' parecchio triste e ispirata a due canzoni.
[ Frank/Gerard & Lily, Cherry, Bandit ]
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Frank/Gerard
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stay together for the kids.

If a stupid poem could fix this home, I'd read it every day.









Chiuse la porta dietro di sè, sbattendola. Poi fece un bel respiro, chiuse gli occhi, si strinse forte lo stomaco con le braccia, e fissò il pavimento. 
Calma, Bandit, andrà tutto bene.
Ma nella stanza non era sola. Una delle altre due figure che la osservavano stranite, trattenne il respiro.
''Lily, tranquilla.'' sussurrò Bandit quasi senza fiato. ''V-va tutto bene.''
Le due gemelle, Lily e Cherry la stavano squadrando da quand'era entrata nella loro cameretta. 
Erano sedute entrambe sul letto di Cherry, un po' assonnate, parecchio spaventate.
''Potete tornare a dormire'' tentò di rassicurarle Bandit, accennando un misero sorriso.
''E' successo ancora.'' disse Cherry. Sembrava la più spaventata delle bambine. Anzi, lo era.
''Che vuoi dire, piccola? Rimettiti sotto le coperte, dai.'' Bandit cercava di essere affettuosa e premurosa verso le gemelle, ormai era come se fossero sorelle per davvero.
''No, so che è successo.'' insisteva, con gli occhi sbarrati e fissi nel vuoto.
Bandit prese fiato, molto lentamente. Si avvicinò a loro e si sedette vicino a Lily, iniziò ad accarezzarle i capelli.
''E' tardi, ne parliamo domani, va bene?''
''Ma non ho sonno!'' protestò Lily, allontanando la mano della quasi sorella maggiore.
Bandit era ormai per le gemelle una sorta di sorella maggiore. Vivevano sempre insieme, erano abituate a condividere ogni momento anche con lei. Era di famiglia.
''Io.. io non dormo, se non la smettono.'' sbottò Cherry.
''Su, piccola, devi provarci invece..''
''No!'' Le gemelle urlarono insieme.
Pochi istanti dopo la porta si spalancò e l'esile figura di Frank apparve sulla soglia, un po' bianco in viso, con gli occhi gonfi.
Sospirò ''bambine..''
Calò il silenzio. Lily prese a singhiozzare. ''Bandit, tesoro, le metti a letto per favore? E' tardi.'' 
La voce di Gerard si sentiva provenire dal corridoio, da dietro le spalle di Frank. 
Bandit rispose di sì, Frank diede la buona notte a tutte e tre, con un'amarezza negli occhi e chiuse la porta, come se quello avesse impedito alle bambine di sentire.
Infatti da sotto le loro lenzuola, Lily, Cherry e Bandit che condividevano la stessa stanza sentirono tutto.
Grida. Di Gerard, contro Frank. E purtroppo persino il forte singhiozzare del padre delle gemelle.
''Bandit.. andrà tutto bene?''
La maggiore non riuscì a distinguere la voce flebile di una delle gemelle, ma in ogni caso tentò di rispondere, trattenendo le lacrime:
''Sì, vedrai. Andrà tutto bene.''


 
 
''E' dura svegliarsi quando le finestre sono state chiuse.
La casa è infestata, è così patetico, non ha nessun senso.
Sono piena di cose da dire, le parole marciscono e scompaiono.
Se una stupida poesia potesse riaggiustare questa casa, la leggerei ogni giorno.''  *
 
 
Bandit infilò la penna nel diario, lo chiuse e lo nascose nel cassetto. Si alzò silenziosamente dal suo letto, le gemelle stavano ancora dormendo, e lasciò la stanza.
La casa in campagna le era sempre piaciuta, lei e le gemelle passavano sempre le vacanze lì, insieme ai loro ''genitori'':
Miles rimaneva sempre in città con mamma Jamia, non riusciva mai a staccarsene; i genitori delle ragazze erano Frank e Gerard.
Lyn-z faceva in modo di lavorare sempre con la sua band durante quelle settimane, così da non dover affrontare il problema del marito che trascorreva amabilmente l'estate con l'amante.
Bandit entrò in cucina e si prese una ciotola di cereali, vi versò dentro del latte e si diresse verso la terrazza; lì nessuno l'avrebbe disturbata.
Fu costretta a vedere -un'altra volta- con i propri occhi l'orrore che cercava di evitare: bottiglie di whisky vuote a terra e Gerard ancora mezzo ubriaco che dormiva sul divano.
Papà... Che stai facendo... Pensò, mentre desiderava con tutta sè stessa di poter sparire da lì, di poter fuggire molto lontano.
Frank era in camera sua, da solo nel grande letto matrimoniale dove anni prima condivideva sogni e sospiri con Gerard.
Mentre masticava lentamente la sua colazione, Bandit si chiese che cosa fosse andato storto, che cosa avesse rovinato il loro rapporto.
Sentiva di più come suoi genitori Gerard e Frank piuttosto che Linsday. Le voleva bene, certo, era pur sempre sua madre, ma con Frank al fianco di suo padre era tutta un'altra cosa, erano felici. Felici come nessuna famiglia è più al giorno d'oggi. Erano, perchè non lo sono più.
Le bambine non erano tenute a sapere cosa succedeva tra i loro ''genitori'', ma capivano perfettamente quando papà Gerard tornava a casa ubriaco, sentivano quando litigava con papà Frank, piangevano silenziosamente nei loro letti sentendoli gridare dal salotto. I bei tempi di quella famiglia erano finiti.

 
La rabbia mi fa male alle orecchie, si è rafforzata per sette anni. Piuttosto che curarsi del problema non lo risolvono mai.
Non ha nessun senso, li vedo ogni giorno, noi andiamo d'accordo, e perchè loro no? 
Se questo è cio che lui vuole, ed è ciò che lui vuole, allora perchè c'è tutto questo dolore? *



 
Gerard aprì gli occhi e realizzò che era tutto vero, quell'incubo stava continuando anche dopo essersi svegliato.
Frank non era con lui, aveva dormito un'altra notte sul divano, e il suo alito gli diceva che stava ancora smaltendo una sbronza forte.
Si sentì in colpa per aver rovinato tutto anche questa volta.
Dopo essersi messo a sedere, aspettò che la testa smettesse di girare.
Sul cellulare aveva sette chiamate perse di Lyn-z. La chiamerò dopo, pensò.
Si alzò, finalmente, e raccolse le bottiglie sparse per terra, sistemò velocemente il salotto e andò a svegliare Frank.
Dormiva senza fare neanche un rumore, sul limite estremo del letto, bastava poco per farlo svegliare e farlo cadere giù.
Aveva gli occhi gonfi e rossi per un'altra notte di pianti soffocati dal cuscino.
Gerard si sedette dall'altro lato del letto, accarezzando con lo sguardo la sua pelle morbida per troppo tempo rigata dalle lacrime.
Frank aveva il sonno troppo leggero per non accorgersi del compagno, perciò si svegliò subito. Non voleva guardarlo, non voleva farsi guardare -un'altra volta- in quello stato.
''Hei...'' sussurrò il maggiore.
Frank tirò un lungo sospiro. ''Buongiorno'' aggiunse.
''Buongiorno Gerard..'' disse voltandosi e mostrando il suo viso stanco.
Gerard azzardò un sorriso. Come sempre, voleva sistemare le cose dopo aver fatto il danno.
''Perchè sorridi?''
Il maggiore scosse la testa.
Frank si passò una mano sugli occhi e si mise a sedere sul letto.
''Non dovevo lasciarti qui da solo, sta notte..'' ma sembrava che Gerard parlasse al vento, Frank non lo guardava e non ascoltò neanche una parola, perchè lo interruppe subito.
''Mi ami ancora?''
Gerard abbassò il capo.
Nuove lacrime iniziarono a scorrere lungo il viso consumato del debole Frank.
''Certo che ti amo...''
''Non mentire! Io.. Io non riesco a far andare sempre bene tutto, capisci? Io voglio che con te vada bene... Almeno con te... 
Io ti amo Gerard... Ma ho paura che dopo un po' che si prova a sistemare tutto, non si riesca più ad aggiustare le cose... ''
''Frankie ti prego non dire così...''
''Gerard... Tu per me eri la cosa più importante, e ora sei solo un ricordo...'' *
Anche Gerard iniziò a singhiozzare, forse perchè era stanco di vedere il viso di Frank sempre triste, sempre in lacrime, forse perchè si sentiva troppo in colpa per aver rovinato il loro rapporto. ''Ma noi possiamo ancora sistemare tutto! Frank ti prego...''
''...Avevo paura di cambiare, perchè ho costruito la mia vita attorno a te.. 
Ma il tempo rende più coraggiosi, le bambine stanno crescendo, e sto crescendo anche io...*
Ma sai qual è il problema? Nonostante tutto io non riesco a vedere la mia vita senza di te. Senza di te... Non c'è niente... ''
La porta si aprì di neanche un millimetro, un soffio. Lily e Cherry si erano svegliate, e avevano sentito tutto. E si erano anche fatte scoprire.
Una delle due aprì la porta di qualche centimetro di più, giusto per farsi vedere dai due papà.
Frank, più che disperato, vedendo i visi tristi delle gemelle, prese una mano a Gerard e la strinse: ''Ho bisogno di un motivo per restare!''
''Forse è meglio.. Stare insieme per le bambine..''





 
So here's your holiday, 
hope you enjoy it this time, you gave it all away. 
It was mine, so when your dead and gone, 
will you remember this night, twenty years now lost, 
it's not right. 






The end.

Okay eccoci qui con una nuova Frerard! E' da Aprile che non ne pubblico, mi sembra, anche se qualcosa l'ho scritto, giuro XD
come vi sembra questa? E' triste, lo so.
Spiego due cose e poi vi lascio alle recensioni che DOVETE lasciare qui sotto u_u 
-in corsivo ci sono pensieri dei personaggi (you don't say)
-gli asterischi li ho inseriti di fianco alle citazioni di canzoni, anche queste in corsivo.
 Le canzoni citate sono: Stay together for the kids - Blink-182 (mi pare ovvio, da' anche il titolo alla storia.)
                                           In the mourning+Landslide (vi consiglio di aprire youtube e di guardarvi il live dei Paramore di queste due canzoni stupende)
-Lily, Cherry e Bandit sono un po' cresciute, mi pare ovvio XD
-Non è la solita frerard e non ha nè capo nè coda (?) in pratica. Volevo solo descrivere una situazione familiare difficile in cui tanti si rispecchiano sicuramente. L'idea è partita dalla canzone dei Blink(che per altro vedrò tra SETTE GIORNI SKDFJHDJS)

{Un saluto a Susan, ciao tesoro, sei stupenda.}


Spero vi sia piaciuta, fatemi sapere che ne pensate :)

a presto!


bulletproof


 
  
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