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Autore: lady hawke    10/01/2007    2 recensioni
Povero, povero Peter: ma che cosa dobbiamo fare con te? Purtroppo non abbiamo tante soluzioni al tuo problema. Storia di una missione impossibile non voluta, storia di una trasformazione completa che scardinerà ogni certezza che avevamo sul mondo di Harry Potter. Sto esagerando? Magari...qui siamo pieni di guai!
Genere: Commedia, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio, Peter Minus
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo sei: Questione di fashion


- Grazie – mormorò Tonks arrossendo per l’ennesima battuta di Remus. C’erano volte in cui l’avrebbe volentieri schiantato, ma era così dolce tutto il resto del tempo!
- Bene, Peter. Ora sarà facile creare un nuovo look apposta per te, sei pronto? – domandò Demetra allegra.
- Ehm, si ma… posso fidarmi?
- Ma certo Codaliscia! Mia cugina non è mica un Auror qualsiasi!
- Ho capito, ma visto quello che mi è successo prima… - tentò di spiegare Peter riferendosi all’inciampo clamoroso della ragazza sulla lavagna.
- Spiritosone! – esclamò Tonks prima di mettere mano alla bacchetta e pronunciare uno strano incantesimo.
Per un attimo nessuno parlò: tutti erano rimasti sconvolti da ciò che era successo.
- Questo era proprio quello a cui mi riferivo – borbottò Codaliscia irritato.
- Che c’è? Non stai mica male.
- Piantala Tonks, sembro un maiale! – urlò rosso in volto.
E come dargli torto? Il vestito era sì elegante, ma le sfumature del tessuto andavano dal rosa pallido della camicia e dei calzini al fucsia della giacca; dal rosa antico dei pantaloni al viola elettrico della cravatta.
- Diciamo che il rosa non è il tuo colore – ammise Remus ridacchiando in direzione di Ninphadora; amava alla follia quella strega.
“Frase perfetta” memorizzo Demetra.
- Finite incantatem – disse Lily provando un briciolo di compassione per quel mago decisamente sfortunato.
- Grazie.
- Cugina mia, il vestito andava bene, ma un colore meno Glamour sarebbe meglio.
- Ma se era fantastico, Sirius!
- Tonks? Per favore, oltretutto è un Mangiamorte, non può sembrare la fata Pan di Zucchero.
- Va bene, va bene, va bene – mormorò la giovane Auror seccata agitando la bacchetta.
Al secondo tentativo Peter chiuse gli occhi terrorizzato, ma non fu un disastro come lui temeva. E’ vero, sembrava uno dei “Men in black” senza occhiali, però l’insieme non era così male.
- Così mi piaci Codaliscia, quasi non ti riconosco più – ammise James – una vera sciccheria.
Peter si osservò allo specchio, in effetti si piaceva vestito così.
- Bene, il mio compito è finito, posso andare? – chiese Tonks rivolgendosi a Demetra.
- Certo.
- Mano male, perché ho una cena dai miei e non voglio assolutamente fare tardi: Remus, naturalmente sei invitato. – concluse sparendo senza dare al mannaro alcuna possibilità di replica.
- Sei fregato – ammise James. – Coraggio vecchio mio, ci siamo passati tutti. “All’inizio è come affrontare un ungano spinato, ma poi… “
- “E’ come affrontare un gigante pazzo”, ci hai deliziato con questa massima per un anno – interruppe bruscamente Lily.
- Ve lo avevo già raccontato?
- Quelle venti o trenta volte Ramoso, non di più – scherzò Sirius – Coraggio Remus, c’è di peggio nella vita.
- Ad esempio dei suoceri o dei cognati insulsi, ma non mi sembra il tuo caso.
- Già, poteva andarti decisamente peggio considerando che tua suocera è una Black. – convenne Lily soprappensiero. - Lily! – esclamarono James e Sirius in contemporanea, seppur per diversi motivi.
- Non osare offendere i Black! Alcuni sono veramente in gamba – declamò Felpato auto-indicandosi.
- Da quando parli male dei tuoi?
- Non fare lo stupido Potter, sai bene che mi riferivo a Vernon e poi…
- Allora lo ammetti dunque?
- Che cosa?
- Che Vernon è quanto di peggio possa esistere. Una biliosa palla di lardo che non meriterebbe nemmeno di essere abbandonata in un cesto dei panni sporchi?
- Ma perché vuoi mettermi in bocca certe parole?
- Dai…
- Oh, uffa. Io non sopporto Vernon e detto questo da me non sentirai altro!
- Mi basta – rispose lui sghignazzando.
- Sono morto. – sospirò Remus coprendosi il volto con la mano glissando sulla sconvolgente caduta di stile causata dal dialogo fra i signori Potter.
- Bene – disse Demetra nel tentativo di riprendere il controllo della situazione. – Credo di poter dire che abbiamo concluso il nostro lavoro. Sei un uomo libero Peter; puoi andare e far furore. - Davvero?
- Potrei mai mentirti? – rispose lei con voce leziosa.
- Allora io vado.
- Buona fortuna – dissero in coro.
- Grazie, grazie tante – rispose Peter felice uscendo dall’ombra.

Avrebbe avuto un nuovo ruolo nella storia; sarebbe stato un grande, sarebbe stato amato e, finalmente, sarebbe stato un vincente.
- Meno male che se ne è andato, non lo sopportavo più.
- Concordo Felpato, è il peggior piantagrane della storia. Speriamo che Voldemort lo polverizzi alla prima occasione utile.
- Dai James, non esagerare. – replicò Demetra, dura. Potter alzò gli occhi al cielo, nervoso. - Vuoi davvero scrivere una storia con lui conciato così? Sembra un pinguino inamidato. E poi Codaliscia è sempre lui, il solito viscido Peter.
- Gli ho forse detto che l’avrei descritto così? – chiese angelicamente Demetra cominciando a ridere smodatamente.
- Hai mentito!
- No, Sirius, non ho mai promesso nulla. Parlerò di lui nella storia, ma lo farò a modo mio. - Oh mia dea! – esclamò Felpato estasiato baciandola sulla guancia.
- Grazie – disse lei arrossendo. – Mi dispiace solo avervi fatto perdere un sacco di tempo.
- Non preoccuparti: messa così è molto più divertente – sghignazzò Remus rivelando la sua natura malandrina.
- Ora dovrei andare, ho molto lavoro da fare. – disse Demetra sorridendo con malignità.
- Un brindisi alla nostra eroina! – urlò James facendo comparire dello champagne d’annata.


“Driiiin… Driiiin!
- Pronto?
- Ciao Ciccio! Ti volevo chiedere se domani sei libero, ho bisogno di te per la partita di Baseball.
- Mi vuoi come Lanciatore???
- No, mi serve che tu venda Pop-corn al pubblico.
***
- E’ stato terribile fratello. Ho sentito la tua faccia crollare dall’altra stanza.
Dal genio Schultz


Ringraziamenti:
Alektos: Spero che tu voglia goderti questo capitolo, lo farai, non è vero? XD

Avviso: questo è l'ultimo capitolo, a breve posterò anche l'epilogo finale. Liberi di commentare e darmi le vostre impressioni, mi raccomando!^^
  
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