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Autore: Ele05    26/06/2012    3 recensioni
Questa è una storia puramente Klaine, perchè per me, loro rappresentano l'amore vero.
Dal Primo capitolo:
Era mattina, ero a scuola, ma non era più un noiosissimo giorno di scuola, perchè avevo conosciuto Blaine, che riusciva a rendere le mie giornate migliori, e così subito dopo esser stato spinto per l'ennesima volta sugli armadietti, il mio telefono vibrò, non era un messaggio lungo, c'era una sola parola
Courage
Ma senza dubbio quella fu la luce che mi permise di andare avanti.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Addio.

 
Non mi sono mai piaciuti gli addii, ci sono lacrime, e dolore, e dire addio implicava lasciare un posto, una persona, qualcosa di sicuro, che ci sarebbe stata anche nei peggiori momenti. Ma probabilmente dovevo farlo.
 
Lo sapevano tutti a scuola, che ero gay, ma sapevano anche che non avevo paura di esserlo, che ne andavo fiero, ma non a tutti andava a genio l'idea. Uno di questi era David, che mi dispiace dirlo, era come me, solo che non lo avrebbe ammesso. Riuscivo bene a capire il perchè, ma sapevo che lo avrebbe solo fatto stare male. Dopo quel disastroso bacio, non riusciva più a colpirmi guardandomi in faccia, e comunque non avrebbe mai fatto un passo falso. Io non lo avrei detto a nessuno, ma lui come poteva saperlo? Sarei potuto essere meschino, urlandolo a tutta la scuola, ma sapevo cosa voleva dire essere spaventati, e nonostante tutto non lo avrei di certo fatto provare a lui. 
 
Il giorno prima, dopo il matrimonio, ero andato in caffetteria con Blaine, che era felicissimo di vedermi. Era bello vedere che nemmeno una settimana di distanza aveva allentato il nostro rapporto, ma avrei dovuto saperlo. Lui era il mio migliore amico. Parlammo di tutto e nulla, ma mi colpì quando disse 
'Come stai? Ti vedo raggiante'
'In effetti sto bene, molto. Sono così felice, che nulla e nessuno potrebbero scalfirmi'
E lui mi spiazzò totalmente dicendo:
'Meno male, era il tuo turno per la felicità. Te la meriti, perchè sei magnifico'
Nel momento esatto in cui finì la frase, colsi una strana luce nei suoi occhi, ma forse era solo felicità, dato che sapeva della mamma, dell'infarto, e del bacio. Era veramente bello quel giorno, aveva il blazer della sua scuola chiuso, e la camicia sotto era leggermente aperta, il tutto fasciava il suo fisico perfettamente, mettendo in evidenza le spalle, e facendo trasparire un pochino di addominali. Ok, forse non avrei dovuto pensarlo, ma era davvero, davvero Sexy e desiderai poter essere nella sua scuola per poterlo vedere ogni giorno, per più tempo. 
 
Quell'ora in cui pranzammo passò velocissima, e io fui costretto a tornare a scuola per le prove delle New Directions, viste le imminenti provinciali. Ci salutammo con un abbraccio, e quando a malincuore ci separammo, fece un sorriso sghembo e mi disse 'Ci sentiamo stasera!'. Purtroppo Blaine non capiva che non era molto facile essere amici, quando lui era così.. Blaine. Non erano pensieri da migliori amici, ma gli amici non si salutano così, specie se tu sei sexy come Blaine e il tuo migliore amico è gay. A quel punto salii in macchina, con un sorriso a trentadue denti, e mi diressi al McKinley. 
 
Appena arrivato fui avvolto da una brutta sensazione, ma mi dissi che era solo lo stress per le provinciali, per dover cantare contro Blaine, oppure semplice stanchezza. 
Ma non andò bene come speravo. Vidi Dave, era davanti a me, e mi si gelò il sangue nelle vene. Mi disse 'Lo hai detto alla tua amichetta?' 
Mi stava facendo innervosire, non doveva parlare di Blaine a quel modo, e dissi 
'Blaine, si chiama così, ma non lo avrei detto a nessun altro. Ero sconvolto e..'
'Bene, perchè se lo dici a qualcuno, GIURO CHE SEI MORTO!
 
L'euforia dei giorni passati era decisamente andata a farsi fottere. Non mi mostrai colpito però, e andai a fare le prove, le peggiori della mia vita credo. E in quel momento ringraziai di non aver ricevuto un assolo. Se avessi cantato avrebbero capito tutti che stavo male, che ero distrutto dalla paura. Ma arrivato a casa, quando mi trovai da solo in camera, iniziai a piangere, e non mi accorsi di aver digitato un numero di telefono finchè non sentii la voce di Blaine al quanto preoccupato 
'Cosa è successo?' Era evidentemente preoccupato, lo mostrava senza problemi, ma io rimasi in silenzio. 
'N-nulla' sussurrai. Era stanco, lui aveva bisogno di dormire, e io pure. Dissi solo 'Incubi', e Blaine, non so se per la stanchezza, o solo per farmi stare meglio disse 'Non sono molto sicuro, ma ne parliamo domani. Pranziamo insieme?' Io annuii e lui, che non poteva avermi visto, non si sa come, mi disse, passo all'una da te. Buonanotte'. Io riuscii a dargli la buonanotte e mi addormentai fra le lacrime. 
 
Non avrei potuto scamparla quel pomeriggio, e durante la mattina immaginai mille scuse per dargli buca, ma all'una spaccata, lo vidi fuori dalla scuola, intento ad armeggiare con dei cd, Indossando i suoi fantastici occhiali da sole rosa, con un sorriso enorme. Quindi mi feci coraggio e mi dissi, magari adesso pensa di esserselo sognato e non mi chiederà nulla!, aprii l'armadietto per posare le mie cose, guardai la foto, e sorrisi. Stavo ancora malissimo, ma Blaine era magico in questi momenti. 
Alla pizzeria* Blaine aveva fatto preparare un tavolo, lui era in attesa, ma io non avrei detto nulla, se non avesse iniziato il discorso. 
'Dimmelo.'
'Cosa?' Cercavo di non fargli capire che ero teso, ma tutti i miei sforzi da attore erano vani con lui e i suoi occhi color nocciola.
'Non lo so Kurt, ieri sera mi sono trattenuto dal venirti a prendere a casa, dimmi cosa è successo. Ti prego. Lo so che stai male, te lo leggo negli occhi, e non è bello.'
Non volevo che mi vedesse così, ma eravamo libri aperti, e d'altronde se lui fosse stato male, avrei voluto sapere che cosa non andava. Cercando di trattenere le lacrime dissi. 
'Ricordi David? -e a sentirlo nominare strinse più forte le posate- Ecco, ieri mi ha parlato. Non proprio in realtà. Ha detto che se lo avessi detto a qualcuno, del bacio, mi avrebbe.. Mi avrebe ucciso.'
Blaine era sconvolto. Era furente. 'L'hai detto a tuo padre?' Feci di no con la testa, e se avesse potuto, mi avrebbe ucciso lui in quell'istante. Sapevo che prima o poi dovevo dirglielo, ma mi vergognavo. E non sapevo cosa fare. Blaine capì, e mi prese la mano in silenzio, come per farmi capire che lui ci sarebbe stato comunque. Allora mi propose la Dalton. Sbaglio o lo avevo sognato la notte scorsa? pensai, e mi uscì un piccolo sorriso, che contagiò anche il mio amico.
 
Non volevo rientrare in quel luogo, che avrebbe portato di nuovo il grigio nella mia giornata, volevo stare con Blaine, ma dovevo affrotare quel luogo. Era solo una scuola no? No. perchè dentro, c'era tutta la mia nuova famiglia che mi aspettava. Mio padre e Finn mi aspettavano perchè avevano qualche notiziona da darmi, ma alle loro spalle passò Karowsky, che mi fece l'occhiolino e io sbancai. Se ne accorsero tutti, e infatti mio padre mi chiese cosa avessi. Subito glielo dissi. Non volevo più tenermi questo peso, e gli dissi della minaccia, non del bacio, solo della minaccia, e mio padre saltò addosso a David, dicendo che non mi poteva minacciare, e io mi accasciai a terra, piangendo. 
 
Dopo una buona mezz'oretta mio padre disse che avrei dovuto cambiare scuola, che non ero al sicuro lì. Quindi chiamò Carol, e disse 'Mi sa che non andremo in viaggio di nozze..'. Mio parde si era quasi calmato e disse. 'Andrai alla Dalton'.
Mi colpì come un fulmine**, perchè sì volevo davvero passare più tempo con Blaine, ma non volevo lasciare il Glee. 
 
Andai alle prove, parecchio triste, non ce la facevo a stare in quella stanza, quindi dopo nemmeno dieci minuti dissi 
'Vi ringrazio per il lavoro che avete fatto per il matrimonio, siete stati grandi. Per questo motivo, mi riesce ancora più difficile dirvi che vi lascio, che cambio scuola. Non posso continuare così, vi voglio bene ragazzi. Addio.'
 
Uscii dalla stanza piangendo. 
Non perchè non li avrei più visti, ma perchè avevo appena fatto quello che più odiavo. Lasciare le persone che amo. 
 
 
___
 
It's Ele time!
*Per me Lima non si limita al McKinley e al Lima Bean
**Piccolissimo riferimento a Struck by Lighting
 
Ok, mi odio per questo capitolo, ma dovevo scriverlo, è il rito di passaggio che poi farà scoppiare la magia. Chiedo ancora perdono.
Grazie a tutti colore che continuano a leggermi. Se avete finito questo capitolo e siete in grado di raccontarlo preparatevi a capitoli molto molto fluffosi, che vi faranno morire di diabete quasi! 
E grazie anche a colei che ha permesso che tutto questo non fosse solo un piccolo sogno ma una storia vera e propria, dato che è lei, che corregge questi lavoretti e li perfeziona, che mi dice che devo continuare. Grazie mille Tallutina! Sei fantastica, e non ti fingrazierò mai abbastanza, sei la mia fonte di ispirazione! :3 
Fatemi sapere cosa pensate della storia, sarebbe molto importante per me. Grazie angeli! <3
  
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