Fanfic su artisti musicali > SHINee
Ricorda la storia  |       
Autore: FeIdEn91    26/06/2012    1 recensioni
Ok tranquille non sono pazza……non del tutto almeno! Le fan più attente sapranno benissimo che Jonghyun non ha alcuna nipote, tanto meno una giovane donna come me. Effettivamente tra me e lui non c’è alcuna parentela di sangue eppure io sono comunque sua nipote, anzi a dirla tutta io sono la nipote degli SHINee!
Credete che non sia possibile? Vi sbagliate, è possibile eccome…esiste una spiegazione logica…tutto ebbe inizio 19 anni fa circa.
CURIOSI?? LEGGETE!! ^^
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Quasi tutti, Sorpresa
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CHE FATICA

 


CAPITOLO 1

Era notte inoltrata quando Jonghyun tornò ubriaco fradicio nel suo appartamento. Era stato ad una festa con Onew, Minho, Taemin e Key, organizzatagli da tutti i loro amici coreani per festeggiare la fine di un tour dal successo strepitoso, e come ogni buona festa che si rispetti l’alcol era sceso a fiumi e Jonghyun, nemmeno a dirlo, non si era fatto pregare troppo nell’assumerlo in quantità industriale.
Per tutta la sera aveva dato spettacolo, come del resto era suo solito fare ogni volta che si ubriacava, e ad ogni suo show era di rutin riprenderlo con la telecamera per poi prenderlo per il culo (che poi era la parte più divertente) e mentre saliva i gradini del palazzo a 4 zampe, ovviamente, da buon amico quale era, Key riprendeva tutto con cura…

- Queste sono le migliori riprese che io abbia mai fatto!!!!!!!! - disse agli altri mentre se la rideva di gusto - Domani sono cavoli suoi!!! Ahahahah!! -.

Dopo una lunga lotta nel salire le scale, si trovò finalmente davanti alla tanto sospirata porta di casa sua. Dovette litigare con la toppa della serratura almeno 10 minuti e riuscire ad infilare le chiavi si stava rivelando più difficile dell’impresa precedente. Quando alla fine ci riuscì, tirò un lungo sospiro di sollievo, ma una volta dentro, nonostante gli sforzi e la buona volontà, non riuscì a trovare l’interruttore della luce. Decise che non era necessario vedere dove metteva i piedi, tanto era casa sua, la conosceva alla perfezione e, impavido come un cavaliere d’altri tempi, si fregò altamente dell’oscurità e iniziò a togliersi man mano tutti gli indumenti per risparmiare tempo, non intimorito dal fatto che in quelle condizioni avrebbe di sicuro sofferto come un cane. Già faticava a trovare la luce del suo appartamento, figuriamoci camminare e spogliarsi insieme!
Sbottonò la giacca lasciandola cadere a terra, poi si sfilò uno scarpone barcollando pericolosamente e lo tirò in aria con forza lasciandolo volteggiare assolutamente privo di controllo, il quale provocò di sicuro danni ingenti dal momento che all’atterraggio seguì una sonorissima melodia del tutto poco rassicurante, quasi come un servizio intero di bicchieri di cristallo che si frantuma, (tanto per intenderci). 
Per nulla infastidito fece volare anche il secondo e tese l’orecchio, rimanendo impalato per almeno un minuto abbondante, per sentire che rumore divertente facesse questo, ma stranamente a quello non seguì alcun suono.
- Che sstranno…deue esssersii tracformatto in suppermmen ich! – disse, scuotendo la testa. Riprese a camminare e nell’arduo tentativo di togliersi la maglia, rimase intrappolato.
- Oh oh sfoffoco!!! - disse iniziando a piroettare su se stesso tipo un cane che tenta di mordersi la coda - Ma porca… - continuò cadendo e rialzandosi e sbattendo più volte sullo stesso muro.
Quando finalmente riuscì a sfilare anche questa, dovette superare un ostacolo inaspettato, inciampando e cadendo di nuovo rovinosamente a terra come un sacco di patate.
- Cazzo, ma da quando ich ho messo un mobbille qui ich proprio non me lo ricordavo!!! – si maledisse, massaggiandosi il punto in si era fatto male.

Arrivò nella camera da letto nudo come un verme, completamente rincoglionito e puzzolente di alcol talmente tanto da far impallidire uno scaricatore di porto. Si buttò sul letto, si girò e rigirò tirando le coperte, scansandole, per poi rimetterle di nuovo a posto. Si rialzò in piedi, guardò il letto che a occhio e croce aveva una forma strana, ma poi pensò che era ubriaco e ci si ributtò sopra cadendo in uno stato comatoso in un lampo.

Quando il pomeriggio seguente Jonghyun si risvegliò, era ridotto uno straccio, con le borse sotto gli occhi grandi come valige, la lingua felpata e un vispissimo color verde acido. Si alzò dal letto, si stopicciò gli occhi con i pugni nel disperato tentativo di riuscire ad aprirli e, nel pieno della sua virilità, si grattò soddisfatto il suo……più caro amico. Andò in bagno ancora in trans e si lavò la faccia.

- Ho bisogno di un caffè…mi sento uno schifo, ieri sera ho bevuto troppo e poi ho quasi la sensazione di aver fatto qualcosa di cui mi pentirò a vita, l’ultima volta ho tentato di violentare il cane di Hyuk Jae…e continuano a prendermi per il culo per questo -  si rivolse allo specchio con una faccia schifata.

Uscendo dal bagno prese in pieno l’angolo della porta con l’alluce del piede sinistro, iniziando a saltellare con le palle al vento, urlando imprecazioni e tenendosi il piede tra le mani disperato e in preda al dolore. Ritornò in camera zoppicando, con le lacrime agli occhi e si ributtò di nuovo sul letto.
Solo a quel punto si rese conto che non doveva aver dormito da solo dato che accanto a lui c’era qualcuno coperto fino alla testa che si muoveva. Si rialzò di scatto e gli si piazzò davanti.

- Cavolo!!! Sarà questo il danno che ho fatto??? Mio dio almeno spero che si tratti di una donna!-
- Ma insomma si può sapere che hai da urlare tanto? Mi hai tenuta sveglia tutta la notte, almeno fammi dormire adesso!!! – disse la ragazza, svegliata da tutto quel movimento. Poi si girò scoprendosi e aprendo gli occhi.

Jonghyun ora era sveglio e incredulo…aspettò che il cervello analizzasse il tutto e poi capì che forse aveva fatto una stronzata terribile. Diede voce ai suoi pensieri, stravolto come mai lo era stato prima d’ora…

- NOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!! BAMBINA MIA CHE HO FATTO????? MIO DIO SONO UN MAIALE, UNO SCHIFOSO BASTARDO!!!! Bambina mia perdonami ti prego!!! Che ti ho fatto, povero me!!! -.

 
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > SHINee / Vai alla pagina dell'autore: FeIdEn91