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Autore: Leia Ashtray Myrsky    11/01/2007    7 recensioni
So che come inizio è piuttosto vecchio, stravecchio, letto e riletto, ma al momento altro non mi viene perciò accontentatevi e via.
Il mio nome è Ichigo Shirogane, ho ben DICIASSETTE anni e tredici giorni e mi sono da poco trasferita in giappone….
Una storia tutta strana, ambientata in un altro mondo con i personaggi di YGO, due eroine (che di eroico hanno poco) e degli esseri temibili e malvagi che scoprirete con l'avanzare della storia... Buon divertimento!
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dark/Yami Yuugi, Joey Wheeler/Jounouchi Kazuya, Nuovo personaggio, Seto Kaiba, Yuugi Mouto
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Ichigo Shirogane Production presenta:

Ichigo Shirogane Production presenta:

 

Come diventare una MarySue in 10 lezioni facili

 

Chapter 1

 

 

 

So che come inizio è piuttosto vecchio, stravecchio, letto e riletto, ma al momento altro non mi viene perciò accontentatevi e via.

Il mio nome è Ichigo Shirogane, ho ben DICIASSETTE anni e tredici giorni e mi sono da poco trasferita in giappone….

Non che mi dispiaccia, ovvio.

Solo che io credevo d’esserci vissuta, in giappone.

Bah, i misteri della vita.

Andiamo avanti.

Sono la classica giapponesina, occhi color cioccolato, lunghi e lisci capelli castani, un fisico esile e gracilino e notevolmente sotto l’altezza media.

Certo, questo mi crea parecchi problemi quando vado al cinema a vedere i film vietati ai minori di 14 anni, dove mi sbattono fuori urlando che sono una pervertita e che non ho l’età adatta (il film in questione era TITANIC O.ò)… Ma non importa.

Il mio caro paparino, seguito dalla mamma e da quell’idiota di Yamiz*, il mio fratellino, mi ha scaricato davanti a un’anonima casetta in mattoni rosa e marroni e ha esclamato:

-Io e la mamma andiamo in Egitto a studiare le piramidi, tu rimani qui e fai la brava!-

-Papi, perché ti porti dietro Yamiz?-

-Perchè è ora che cominci a conoscere questo mestiere, perché un giorno, in quanto figlio maggiore, erediterà il nostro lavoro!-

Yamiz si grattò gli attributi, al pensiero di un lavoro tra maledizioni faraoniche e mummie tutankamoniche.

-Papi, sono IO la figlia maggiore.-

-….-

Attimi lunghissimi di silenzio.

-Beh, Ichy-chan, fai la brava! Ci si rivede tra un anno! Bye bye!-

E senza darmi tempo di ribattere, ha inserito la quinta ed è schizzato in fondo alla strada, abbandonandomi qui.

 

 

 

 

Beh, come inizio era stato disastroso, non c’è che dire.

 

 

Così mi sono ritrovata qui, davanti a questa casetta alla Hansel e Gretel, senza sapere a chi ero stata affidata, come comportarmi, cosa avrei fatto d’ora in poi e che diavolo ne sarebbe stato di me.

Bah, al diavolo, genitori del cazzo.

Trascinando gli angoli smussati della mia valigia rosa shocking raggiunsi la porta in metallo laccato di nero e suonai il campanello.

Una volta.

……

Due volte.

……

Tre volte.

…...

-Ho capito, ho capito, arrivo-

Finalmente qualche anima pia si decide a venirmi ad aprire sta stra-cazza di porta!

-Che desidera?-

Mi chiede una voce roca di ragazzo.

Cosa

Diavolo

E’?!

UN ANGELO?!?!

Davanti a me si para un ragazzo alto, capelli castani tagliati irregolari, lunghi sul collo e sugli occhi, un paio di iridi di acciaio e pelle candida, candida! E vellutata anche solo allo sguardo!

-Allora, ragazzina, che vuoi?-

Mi domanda ancora, un po’ sgarbato in effetti.

-Sono Ichigo Shirogane. Dovrei… venire ad abitare qui per un anno.-

Biascico, imbarazzata.

-Ah si? Seto!-

Chiama il moro.

E appare un secondo angelo, identico a lui, con gli occhi azzurri e chiari come un cielo d’estate.

S..Sono in paradiso per puro caso..?!

 

 

-Allora, chi diavolo è questa qua?-

Certo che i miei due angeli non si distinguono per gentilezza.

-Ahem. Sono Ichigo Shirogane, i miei genitori mi hanno lasciata qui, dicendo che avrei vissuto con voi per un anno. Lo sapete almeno?-

Chiedo, fissando i gemelli.

Scuotono la testa.

-C’è vostra madre?-

Scuotono la testa.

-Vostro padre?-

Scuotono la testa.

-Nonni?-

Come sopra.

-Zii…?-

Come sopra.

-E allora come vivete?!?-

Chiedo ancora, esasperata.

-Da soli.-

Mi rispondono, con un’alzata di spalle.

Oh merda.

 

 

 

 

Cioè, i miei genitori, coloro che dovrebbero pensare al mio futuro, e  proteggermi dai maschietti, mi abbandonano per un anno con DUE FIGHI DA PAURA?!?!

 

…..

Evvivaaaaaaa!!! *___*/

 

-Ahem. Posso entrare?-

-Mhf. Certo. Ma prima, un consulto fra gemelli.-

Ah. Sono gemelli.

Borbottano e bisbigliano tra di loro. Ma di che cosa…?

-Okei, puoi rimanere. Per noi sta bene. A patto…-

 

 

Sento puzza di bruciato.

 

-A patto……?-

Chiedo sospettosa.

-A patto che ti occupi tu della casa. Noi non ne capiamo granchè, e stamattina ho rischiato di lavare il parquet con la candeggina e lo sturalavandini.-

……

 

 

-Okei. Fatemi vedere in che condizioni è casa vostra.-

 

 

 

 

 

 

 

 

ARRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRGGGGGHHHHHHHHHH!!!!!

 

NOOOOO!! NON PUO’ ESSERE VERO!!

Hanno ridotto questa casa a un porcile!!! NoOoOoOoOOO!!! Voglio andare via di quiii T^T

-Allora? Accetti?-

-Ma da sola non ce la posso fare!!!-

-Mi dispiace ma i patti erano questi. Allora ciao.-

 

Mi chiudono la porta in faccia.

 

-State scherzando?-

-State scherzando, vero?-

-…Apritemiiiiii ç___ç-

 

Quella stramaledettissima porta non si apre nemmeno dopo un’ora, e disperata mi accingo a dirigermi da qualunque altra parte che sia più accogliente del marciapiede.

 

 

 

Niente!

Nemmeno una fermata dell’autobus, una panchina, un portone, niente di nienteeee!!

Solo asfalto, un gatto e un’auto che si è gentilmente incaricata di docciarmi passando ai 120 KM/h su una pozzanghera.

E si è messo pure a piovere.

Uffaaaaa, non ce la faccio più!

Sono perseguitata dalla iella ecco ç_ç

All’orizzonte appare la stazione.

Ho sentito che ci dormono i barboni là… Mhhç_ç sarà meglio sbrigarsi e trovare una panchina lì ç_ç bhwaaa!! Ç_ç

 

 

 

 

 

 

Sono qui da due-tre ore, la panchina l’ho trovata ma in marmo, pazienza, meglio che niente.

Ho paura ad addormentarmi perché temo che mi freghino la valigia, così mi sono ficcata l’Ipod con la fanfara dei bersaglieri nelle orecchie, a ciclo continuo, e a occhi sbarrati guardo avanti a me senza chiudere le palpebre nemmeno un secondo.

….

-Bambina, c’è posto?-

Gh. Puzza d’alcool.

-Mi siedo qui.-

Non ti ci voglio, ma chi sono per dirti di non sederti? Manco fosse mia la panchina… Ma lo vorrei tanto ç_ç!

-Sei proprio carina, sai?-

E tu sei proprio brutto.

-Hai la pelle morbida morbida…-

Nemmeno me ne sono resa conto, e quel mostro mi stava toccando le gambe nude, coperte solo da un paio di shorts di jeans. Oddio, e che faccio???!!

Annaspo un po’ e urlo con tutto il fiato che ho in corpo, attirando un tizio con l’impermeabile giallo canarino fluorescente.

….

So che sto particolare non vi interessa, ma l’ho trovato inquietante.

 

Beh, il tizio-prode-batman tira un cazzotto sul mascellone dell’ubriaco che cade all’indietro, purtroppo senza farsi troppo male. Come se non fosse successo niente, si rialza ma due guardie arrivate al volo lo agganciano e se lo portano via.

Uff, che spavento…

-Stai bene?-

-Si. La ringrazio, mi ha salvata. Come si chiama? Batman? Clark Kent?-

-Eh?-

Il tipo con l’impermeabile mi fissa dall’incerata gialla.

-Scusi, ma quando si parla con qualcuno si è pregati di guardarla negli occhi.-

-Hai ragione.-

Si abbassa il cappuccio e –TADAN!- è….

Ehm…

Chi è? O.ò?

-Mi chiamo Jono-Uchi, Jono-Uchi Katsuya. Tu?-

-Shirogane, Ichigo Shirogane. Licenza d’uccidere.**-

-Eh?-

-Lascia perdere.-

-Sei una spia tedesca?-

-Si, Ichigo Shirogane è un nome tipicamente teteskio.***-

-Mi stai prendendo per il culo.-

-Per il culo, da tutte le angolazioni possibili e immaginabili.-

-…Ti sto già detestando.-

-Grazie. Faccio lo stesso effetto a molti.-

-Dove abiti?-

-A Osaka, ma mi trovo qui per motivi di lavoro dei miei. Ovvero, sono andati in egitto e m’hanno mollata qui.-

-Beh, insomma, ti devo accompagnare da qualche parte?-

-No, grazie. Torna pure a casa tua. Qui c’è una panchina molto comoda. Buona notte.-

 

 

 

 

 

 

-Ichigo? Ichigo?-

-Che c’è, mamma…?-

-Mamma di tua sorella. Sono Seto, demente.-

-Ah.-

Risveglio rapido mode on. Chi mi passa un espresso?-

-Andiamo, vieni a casa. Ci divideremo i compiti. Ci dispiace di averti chiuso la porta in faccia.-

INIETTATEMELO DIRETTAMENTE NELLE VENE!!! STO SOGNANDO!!!!!

-Scherzi?-

-No, davvero. Io e Cyber siamo dispiaciuti. Abbiamo eliminato già tutta la spazzatura, a te toccano solo i piatti e i pavimenti.-

Oddio parlano sul serio!!

I miei due angeli della discarica hanno fatto VERAMENTE un po’ di ordine!! Piango dalla gioia guardate!!

 

 

 

 

-Ehy, che ci fossero due metri di piatti non era previsto nel contratto!!-

-Zitta e lava!-

-Ma perchèèèè ç_ç??-

 

 

 

 

To be continued

 

 

*Yamiz: è il nome internettiano del mio vero fratellino XD

**Shirogane, Ichigo Shirogane. Licenza d’uccidere: Sta sfottendo Jono che ha parlato tipo James Bond,

senza farlo apposta però, poverino XD Facendolo anche lei, ma apposta XD

***Teteskio: Vuol dire Tedesco *_*v

 

Attendo commentiiii *_____*v

   
 
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