Mi alzo lentamente dal letto, è mattino, mi guado in torno, la camera spoglia e poco vissuta mi mette un po’ di angoscia, do uno sguardo all’orario, sono le 10, scendo le scale assonnata, quasi cado mi dirigo in cucina, per fare colazione “Giorno ma” è già in cucina a preparare il pranzo, afferro la tazza e ci verso dentro il latte, un cucchiaio di cacao e via in microonde mi siedo su uno sgabello sull’isolotto della cucina, dio che sonno! “allora, dove andrai oggi?” chiede con aria curiosa mia mamma, io la guardo con aria, ma di che sta parlando? Oggi? Ma che..? “con il ragazzo della Gelateria!!” esclama gelateria? ODDIO è VERO! Il timer del microonde scatta proprio mentre mi alzo, si va beh dopo la colazione!
Finito di mangiare salgo di nuovo in camera e inizio a disfare i bagagli, tiro fuori un vestito alla volta pensando a quello che sarebbe giusto per un primo mezzo appuntamento, opto per una maglietta di Batman si... dovrebbe andare bene, un paio di shorts in jeans e per le scarpe le Converse nere vanno bene, i vestiti sono a posto, ora tocca agli scatoloni, dentro sopramobili medaglie e robe varie, ma soprattutto tutte le mie foto, inizio ad attaccarle sopra il mio letto in ordine, una accanto all’altra lasciando lo spazio per appendere il quadro, una foto di me lisa e guglia, le tre moschettiere, ognuna si prende cura delle altre, finito, ora la camera, è più mia, manca un piccolo dettaglio, scendo le scale di corsa e vado a recuperare il grande borsone nero, lo porto su con un po’ di fatica, lo poggio sul letto e lo apro, eccola, la mia pianola, la mia amata pianola, la collego subito ad una presa elettrica le attacco le cuffie per non infastidire gli altri, e inizio a suonare, quanto mi piace, non sarà un gran coda, ma…sempre meglio di niente, la musica mi riempie la testa, inizio a viaggiare, per il mondo, ora sono a San Francisco, ora a NY no ,è cambiato, adesso è un piccolo paesino, il mio, si siamo in Italia, ma lo scenario cambia ancora, ora siamo a mosca, Shanghai Tokyo Pechino Sydney ,si la musica mi fa fare viaggi immensi, ho vistato miliardi di posti senza mai esserci stata, solo grazie alla musica, ma qualcosa mi distrae, è mio fratello che entra, “Peste quante volte ti ho detto che non devi entrare in camera mia!!” gli urlo contro, forse sono stata un po’ dura, ma mi irrita quando qualcuno mi interrompe durante la mia musica “Mamma dice che è pronto!” cosa pronto di già? Guardo l’orario, 12 e 30 dio come è volato il tempo! Scendo le scale dietro mo fratello mi siedo e mangio, pranzo con i fiocchi, come sempre, finito di sparecchiare torno su, è l’una ormai, mi vado a fare una doccia, esco e mi risiedo sul letto, davanti al pc, lo accendo, e mi connetto su TW a quanto pare nessuna novità lo lascio acceso e inizio a vestirmi, tra un po’ arriva Drake.
Sono quasi le tre, a momenti arriva, ma si un po’ di musica non fa male a nessuno, mi siedo e incomincio a suonare, come sempre la musica mi fa viaggiare, ma questa volta non per molto, arriva mia mamma “ E’ qui!” è così eccitata dall’idea che ho già conosciuto qualcuno, scendo le scale, “Hei!” saluto Drake afferro la tracolla ed esco.
“allora dove si va?” beh a Londra ovviamente che domanda stupida!
”beh prima di tutto…a prendere il treno, non ci vorrai andare a piedi spero!” giusto, gli sorrido e lo seguo sto in silenzio, non so casa dire, “Allora, come ti sembra qui!” mi chiede, finalmente non sopportavo più quel silenzio “beh si è carino in fondo, ma è tutto diverso da dove abitavo prima!”
“Eccoci!” eravamo arrivati alla stazione, saliamo sul treno e via per Londra!
Abbiamo visitato un sacco di posti, fino a quando non ci siamo fermati per un gelato
“Prendi un tavolo! Io vado a prendere il gelato…tu cocco?” mi fa indicandomi un tavolo è una gelateria poco affollata, in una via secondaria, “Esatto” rispondo avviandomi al tavolino, mi siedo, sono sola a parte due ragazzi seduti ad un paio di tavolini di distanza, afferro il cellulare come faccio sempre per passare il tempo e inizio a rileggere i vecchi messaggi, sono quasi tutti di Lits dio quanto scrive quella! Sorrido e proprio in quel momento arriva Drake con i due gelati e mi porge il mio “Grazie” sorrido e inizio a mangiare, il silenzio inquietante ritorna su d i noi, mi sento un po’ a disagio, “sei proprio bella!” mi dice con un’aria strana, gli occhi fissi su di me di certo non trasmettono felicità, anzi mi trasmettono insicurezza e timore “G-G-razie” balbetto agitata, “posso fare una cosa?” mi chiede avvicinandosi, ma che fa? Oddio “No dai!” cerco di allontanarlo ma lui si avvicina sempre di più e cerca di baciarmi “Dai vai via…non ora!” cerco sempre con più forza di allontanarlo ma lui non mi sente “BASTA HO DETTO NO!” alzo la voce, e con tutta la mia forza cerco di allontanarlo, non riesco “smettila! Ha detto che non vuole! Non l’hai sentita!” sento la voce di un ragazzo, una voce profonda, questo allontana Drake da me e mi prende la mano, sposto lo sguardo dal vuoto e lo fisso è il ragazzo che era seduto all’altro tavolo, indossa degli occhiali, un cappello e una sciarpa, ma non avrà caldo? “Grazie” un lieve sussurro esce dalla mia bocca “Dai vieni con noi, ti riaccompagniamo a casa se vuoi!” mi fa il ragazzo, annuisco, e mi alzo, “io sono Liam e Lei Danielle!” indica la ragazza vicino a lui “io sono Lia” intanto mi incammino, Drake era li che ci guardava, ma io non volevo vederlo più
// colpo di scena!! LoL o forse no..va beh...si Drake è un cattivo ragazzo e l'eroico Liam salva la situazione...ma Lia lo riconoscera camuffato com'è...beh leggete il terzo capitolo ;D