Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: _FollowYourDreams_    26/06/2012    2 recensioni
Lei è Ronnie, Ronnie Cooper.
Una ragazza vittima di bullismo da parte di un gruppo di giocatori di football. E' bella? No, tutti la vedono come la classica sfigata: brutta, grassa, con l'apparecchio e la voglio di studiare. Una secchiona, una nerd.
Lei, però, non sa di essere segretamente innamorata di Justin, il "boss" della squadra di football, nonchè uno dei bulli che la perseguitano. Non sa, che i brividi che le percorrono la schiena quando lo vede non sono solo per la paura.
Con gli occhi color ghiaccio e i capelli mori, la sua bellezza si nascondeva dietra la maschera che tutti le avevano impostato.
La classica Nerd che tutti prendevano in giro, finita la scuola, subirà un cambiamento radicale.
Cosa succederà, tra lei e Justin?
Scoprirà ili segreto che lui, da anni ormai, nasconde?
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2.
3 MESI DOPO.

Era il primo giorno di scuola, e Ronnie camminava senza timore nei corridoi della scuola, l'estate l'aveva cambiata.
Il suo corpo era diventato perfetto, slanciato e con le giuste forme. L'apparecchio aveva lasciato spazio a una fila di denti bianchissimi. I suoi capelli mori e mossi erano rasati da un lato e lasciati lunghi dall'altro, i suoi occhi color ghiaccio avevano una nuova luce. Era una nuova Ronnie Cooper.
- Ro! - da lontano, la sua compagna di banco, Chanel, richiamò la sua attenzione.
- Ehilà, Cha. - la ragazza si avvicinò correndo verso di lei, la abbracciò, e lei potè sentire il profumo dei suoi lunghi capelli biondi invaderle le narici, sapeva di vaniglia.
- Mi sei mancata questa estate, ma..wow. - si fermò e la osservò.
- Sei davvero tu? - le chiese sbalordita, facendole fare una giravolta su se stessa.
- Visto? Ero stufa di essere trattata come la solita sfigata, mi sono rinnovata. Ti piacciono i capelli? Io li trovo fighi cosi. - e si atteggiò da modella facendoli ondeggiare.
- Bellissimi! Davvero alla moda ahahah. - le due ragazze si misero a ridere e si avviarono insieme verso la classe, prima di entrare però Ronnie diede un ultimo sguardo al corridoio ormai vuoto, non c'era traccia del diavolo biondo.
E non sa per quale assurdo motivo, le dispiacesse questa cosa. Forse, voleva solo che la vedesse cambiata, che la smettesse di insultarla, o forse..no.
Le ore passarono velocemente: Diritto, storia, matematica, e biologia.
Quando finalmente la giornata scolastica terminò, Ronnie si ritrovò a cercare nel corridoio gli occhi del ragazzo, ma di Bieber ancora nessuna traccia.
i suoi seguaci, però, la guardavano di sottecchi.
- Che hanno da guardare i seguaci di Bieber? - chiese Ronnie sussurrando all'amica. Chanel si voltò impercettibilmente verso di loro.
- Secondo me sono rimasta scioccati, sei cambiata un casino! - e detto questo, la lasciò li davanti all'armadietto per raggiungere il suo ragazzo, Joe, con cui ormai stava da piu di un anno.
“Come stanno bene insieme, vorrei anche io avere un fidanzato cosi..”  Ronnie si ritrovò a fantasticare sul ragazzo perfetto per lei.
- Ehi bella, possiamo sapere il tuo nome? Sei nuova? - Ronnie si girò, riconoscendo la voce del ragazzo che le aveva parlato: Chaz.
Affianco a lui, Christian, Lucas e Ryan sorridevano beffardi.
- Ciao, Chaz. - ghignò lei, con il tono più freddo e calmo che potesse mantenere. Sul volto di Chaz comparve un espressione indecifrabile.
- COOPER?! - Gli altri imbecilli, accanto a lui, la osservavano con la bocca aperta.
- Esatto, Ronnie Cooper, la ragazzina che avete perseguitato e che ora dovete lasciare stare, perchè è cambiata. Addio. - fece tre passi, poi si voltò, consapevole che si sarebbe pentita subito di quello che avrebbe chiesto a poco.
- Il vostro “boss”, Bieber? - Chaz la guardò male. - Non ti riguarda, è a scuola, ma non ti conviene sapere dove. - dopo di che, si allontanarono ridacchiando.
Stava per uscire dall'edificio, quando un tonfo improvviso attirò la sua attenzione: un gruppo di polizziotti, fece capolinea nella scuola, sotto gli occhi increduli di Ronnie.
- Dobbiamo evaquare la scuola, è stata rilevata la presenza di una bomba all'interno dell'edificio. - gridò al megafono uno dei polizziotti che teneva al guinzaglio un cane lupo. Ronnie venne presa dal panico, come tutto il resto della scula dopottutto.
Prof che correvano, alunni disperati, tutti che si affrettavano a uscire al più presto dalla scuola. Ronnie non si riusciva a muovere, era rimasta pietrificata, fino a quando non arrivò Chanel che la tirò per un braccio e la trascinò fuori, lasciando che il libro di biologia cadesse pesante per terra. Arrivata in giardino, si allontanarono tutti immediatamente. I seguaci di Bieber erano spaventati, e Ronnie era la prima volta che li vedeva deboli: nei loro occhi, c'era una luce diversa, estranea..
Trafficavano agitati con i cellulari, urlavano il nome di..BIEBER!
Ronnie si accorse improvvisamente che all'appello mancava lui, il diavolo biondo. Le prese una sorta di attacco di panico.
Metà scuola, saltò in aria. Scoppiò il finimondo.
Ronnie prese a correre verso la scuola, non sa perchè ne come ci fosse riuscita, sembrava che qualcosa la stesse chiamando. Sembrava che dovesse tornare li, doveva farlo..
- ELEONORE ELIZABETH COOPER, TORNI IMMEDIATAMENTE QUA! -
- RONNIE! FERMA! E' PERICOLOSO! - Le voci disperate della professoressa e di Chanel le entravano da un orecchio e le uscivano dall'altro. Doveva tornare in quella scuola, doveva trovare il diavolo biondo. LEI SAPEVA, CHE NON ERA SALTATO IN ARIA INSIEME ALL'ALA DESTRA DELLA SCUOLA. Era li, da qualche parte, e la stava chiamando.
- Signorina che diamine sta facendo?! CI SONO DELLE BOMBE IN QUESTA SCUOLA, NON SI AZZARDI A ENTRARE! -

Ma Ronnie aveva appena aperto il portone della scuola, era piu forte di lei, il pensiero che Justin fosse..no, non poteva pensarci. Eppure lui l'aveva sempre trattata male, lei aveva sempre provato PAURA nei suoi confronti, vero? Beh, non c'era tempo per pensarci.
Si ritrovò a osservare la scuola spezzata in due, dall'interno. Qualche fuoco, qua e la, faceva alzare un fumo che le offuscava la vista.
- BIEBER! - Chiamò, ma niente. Entrò dentro l'aula di scienze, inglese, biologia, storia..ancora niente.
Dopo un pò le venne un lampo di genio: la segreteria.
Prese a correre, scese le scale, anche se sapeva che era la cosa assolutamente più sconsigliata da fare, ma non le importava.
Lei doveva trovare il diavolo biondo, l'artefice di tutti i suoi dolori e le sue lacrime.
Cercò invana di aprire la porta della segreteria, ma era chiusa a chiave.
- JUSTIN! - Urlò, per quella poca aria che aveva ancora in corpo.
- Sono qua! La porta non si apre! Chi sei? - provò una gioia immensa nel sentire la sua voce, sapere che stava bene e che non era saltato in aria.
- Non ha importanza, ci sono delle bombe nella scuola, devi uscire di li! -
- Non pensi che se avessi potuto farlo, l'avrei già fatto?! - la voce del diavolo biondo era spezzata, dalla paura, dal terrore.
Ronnie si guardò attorno, una trave caduta le sembrò la cosa migliore per sfondare la porta. L'afferrò, riempendosi le mani di scheggie e facendole sanguinare, ma non le importava. La tirò su con tutta la forza che le rimaneva.
- Bieber, levati dalla porta! - non seguì risposta, ma Ronnie pregò che si fosse spostato, perchè sfondò la porta con la trave.
Lo trovò li, a osservarla, con gli occhi pieni di lacrime. Vedere Justin Bieber, il ragazzo più popolare della scuola, il bullo che la perseguitava da anni, cosi debole ai suoi occhi, glielo fece vedere sotto un'altra luce.
Justin non perse tempo e usci da quella porta, prese per mano Ronnie, e nemmeno il tempo di muovere tre passi, che accanto a loro saltò in aria un altro pezzo della scuola. Istintivamente Justin l'attirò a se proteggendola nel petto, e lei provò una strana sensazione, si sarebbe voluta fermare cosi..tra le sue braccia. Tossì, ormai stava perdendo le forze, la scuola ormai era in fiamme e la maggior parte era saltata in aria. Sarebbero mai usciti di li?
Si guardarono per un secondo negli occhi, ancora stretti l'uno nell'altra, sul volto di Bieber fece capolinea la stessa espriossione di Chaz.
- Non è po..- un altro boato. Ronnie cominciò a correre, ormai le lacrime scendevano a fiumi, aveva paura. Paura di non uscire di li.
In un secondo, chissà come, si ritrovò fuori dall'edificio, per mano a Bieber. Tutti li guardavano dire STUPITI era dire poco.
Il diavolo biondo la trascinò via dalla scuola, e andarono il più lontano possibile. La guardò.
- Ronnie..sei tu? - ma lei non ebbe il tempo di rispondere che le cedettero le gambe, e fece appena in tempo a sentire due braccia cingerle  fianchi impedendole di cadere, prima di vedere il BUIO.

  
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