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Autore: perfectbjeber    27/06/2012    8 recensioni
And when you smile,
The whole world stops and stares for a while.
'Cause girl you're amazing,
Just The Way You Are.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                What asshole

Cominciai a piastrarmi i capelli attenta a non bruciarli,mentre Niall continuava a girare per casa in cerca di qualcosa di commestibile da ingurgitare.
-Niall apri quel cazzo di armadio e prendi quei cazzo di pancake e non rompere più il cazzo.- gli gridai quando entrò in camera per cercare del cibo anche sotto il letto. Detto questo alzò lo sguardo verso di me ed incontrai quei suoi occhi azzurri come il cielo pieni di tristezza,poi uscì dalla stanza scoraggiato. Ero sempre così acida con lui e scatenavo il mio nervosismo contro lui,che dopotutto non c'entrava nulla. Subito sentii il rimorso di ciò che gli avevo detto,anzi urlato. Lui non lo meritava,mi voleva tanto bene e con me non si sarebbe mai comportato così,poi sorridendo presi la rincorsa e mi aggrappai sulla sua schiena per poi lasciargli un bacio a stampo sulla guancia. Che ricambiò per poi lanciarsi in un abbraccio da orso. Lo adoravo.
Scendendo le scale,notai che Liam dormiva ancora e,senza pensarci due volte,gli lanciai un bicchiere d’acqua ghiacciata sul viso. –Svegliati dormiglione,il signor Jefferson di certo non ti aspetterà e ci metterà meno di cinque secondi a licenziarti.-                         
Non riuscivo a capire come quella grande testa di carciofo di mio fratello,riuscisse ad avere ancora un lavoro,ritardato com’era.                                                                                                                                                             
Si svegliò di sobbalzo cominciando ad imprecare ed urlarmi qualche parolaccia,anche se non era nel suo genere. E dopo essersi preparato,prese le chiavi della macchina e uscì,chiudendosi dietro la porta senza salutare nessuno e lasciando Hope demoralizzata.
Pronti,vestiti e pettinati,ci incamminammo al bar per la gioia di grandi,piccini e quel maiale di Niall.                               
Quattro cornetti alla nutella (due soltanto per Niall),due cappuccini e un caffè espresso per il mio nervosismo. Niall ingurgitò tutto in circa trenta minuti e accompagnò il tutto da un leggiadro ed elegante 'rutto' nel suo stile. Scoppiammo a ridere tutti e tre,poi la cameriera ci portò il contro. L'irlandese insistette per offrirci la colazione,ma ognuno pagò per sè,anche perchè non poteva rimetterci sempre lui.
Mentre uscivamo dal locale,decidemmo di andare a fare un giro al centro commerciale per comprare gli abiti per il ballo di fine anno. Dopo aver girato e rigirato quell'immensa distesa di abiti e accessori,avvistammo un paio di vestiti perfetti per quell'occasione e nel nostro genere. Io ne comprai uno con una sola spallina,corto e di colore panna; Hope,invece,bianco perlato ,corto fin sopra il ginocchio. Niall infine un smoking color grigio perla e una cravatta nera,era fantastico.
Pagammo gli abiti con la carta di credito dei nostri genitori,e ci affrettammo ad uscire dal negozio che ormai ci provocava un gran mal di testa. Riuscimmo a prendere una boccata d'aria fresca,quando il blackberry cominciò a squillare, ‘Liam’.             
Quel ritardato probabilmente aveva dimenticato di indossare le mutande e voleva che gliele portassi,per i miei gusti poteva continuare a sperare. Così,afferrai il cellulare dalla borsa e risposi con una nota di nervosismo nella voce.
Mi disse che quella sera,lui e i suoi amici,avrebbero fatto un falò sulla spiaggia e arrostito marshmallow e noi eravamo tutti invitati.                                                                                                                                                            
–Non so fratellone,ci saranno dei fighi assurdi?.-  chiesi indecisa,con l'intento di farlo incazzare. Era geloso di me e non voleva che frequentassi altri ragazzi oltre a lui e Horan.                                                                                                           
–Abbeeeey!-  mi rispose irritato,alzando il tono di voce.                                                                 
–Okay fratellone,calma,stavo solo scherzando.- chiusi la chiamata e diedi la notizia a Niall e Hope,alla quale le si illuminarono gli occhi al solo pensiero che avrebbe rivisto mio fratello.

Comprate le pochette e gli accessori da abbinare al vestito,tornammo alle nostre dimore tutti soddisfatti.                        
Niall tornò a casa sua,così da potersi preparare, mentre Hope restò a casa mia e cominciammo a vestirci e truccarci assieme.                                                                                                                                                                             
Lei indossò un paio di jeans attillati con una canotta elegante color rosa pesca,un paio di ballerine ed una borsa dello stesso colore, infine un paio di ray-ban. Io invece optai per un vestitino corto con un motivo a fiori rosa e sfondo bianco,con un paio di stivaletti color cuoio,abbinati alla cintura che allacciai in vita ed una giacca di jeans. Un velo di trucco e senza accorgercene arrivò Niall a prenderci con la sua volvo metallizzata,dalla serie ‘sono meglio di Edward Cullen,YO.’                                                                                                     
Dopo averci squadrate dalla testa ai piedi,restando a bocca aperta e con un po’ di saliva agli angoli della bocca,ci salutò con uno dei suoi abbracci da 'panda coccoloso',mi divertivo a chiamarlo così anche perchè arrossiva sempre,e salimmo sull’auto.                                                                                                                                                          
La spiaggia non distava molto e riuscimmo a trovare facilmente la nostra comitiva che ci aspettava seduta intorno ad una sottospecie di falò.                                                              
Ma lo spettacolo non fu piacevole,almeno non per Hope che sperava tanto in un complimento da parte di Liam o di un suo piccolo sguardo.

Lo trovammo abbracciato ad una ragazza mentre passeggiavano avanti e dietro sulla sabbia,la mora non riuscì a resistere dallo scoppiare in lacrime e si voltò per andarsene mimando con le labbra un ’il solito stronzo’.                                                                                                                                                                                   
Così le dissi di aspettare accanto a Niall e tutta incazzata mi diressi da lui.                                                                                 

–Sei un grandissimo bastardo. E tu vedi di sparire dalla circolazione e scollarti da mio fratello,che non è ora di mangiare spaghetti e ‘cozze’. Okay non era una delle mie metafore migliori ma la rossa,intimidita e irritata allo stesso momento,arrossì e andò a sedersi accanto ad un ragazzo alto e dai capelli color biondo cenere,che gli sfoggiò un sorriso a trentanove denti.                                                                                                         
–Hei calma sorellina,non stavamo facendo niente di che,non è la mia ragazza. Dovevo presentarla a Louis. Non sapevo fossi gelosa di me.. – mi disse con un sorrisetto malizioso e mi indicò il ragazzo accanto alla cozza . –dove sono Hope e l’irlandese?-. continuò.                                                                                                                    
–Aspetta qui e vado a chiamarli.- così feci cenno ad Hope di avvicinarsi,rassicurandola e dicendole che fosse tutto okay.
Dopo averle raccontato tutto,si rasserenò e le asciugai le lacrime che ormai le ricoprivano il viso,fortunatamente avevo optato per un trucco impermeabile,non si sa mai. Poi andammo a salutare mio fratello che ci presentò i suoi amici figoni.                                            
Liam alla sola vista della mora,restò a bocca aperta ed ebbe la stessa reazione del biondo,poi la salutò con un ‘ciao Hope,sei fantastica’. Inutile dire che subito le si illuminarono gli occhi ed io le feci l’occhiolino.                                                                     
Poi ci presentò gli altri: Harry,che già conoscevo,il cascamorto dai capelli ricci scuri del mio istituto,che a mensa ci provava con me e la mora. Ci salutò baciandoci la mano e non appena mi vide,i suoi occhi color verde smeraldo precipitarono nella mia scollatura,sotto lo sguardo infuriato di Liam.                                                                                                
Gli avrei mollato volentieri un ceffone,ma cercai di non arrabbiarmi,almeno per quella serata. -Hey riccio,allontanati o ti castro.- lo minacciai acida per poi ricevere un suo sguardo malizioso. Sbuffai.
Poi ci presentò Louis,solo all’ora notai i suoi occhi sul verde/azzurro,e quasi ci sprofondai dentro. Anche lui  dipendente del signor Jefferson e migliore amico di mio fratello. Poi mi presentò la rossa,si chiamava Ashley,era poco più bassa del ragazzo,magrolina,ed indossava uno stupendo completo con una maglia panna con scollo a barca,una gonna grigia che scendeva a balze e una cintura di cuoio. Molto carina e alquanto simpatica.
Infine mi presentò un ragazzo moro dall’aria misteriosa. Era rimasto in un angolo,senza parlare con nessuno,con lo sguardo fisso nel vuoto,a prima vista mi sembrò  uno che amava stare per conto proprio e non amava la compagnia.                                                                                                                                                            
Mi avvicinai un po’ timorosa di non essere apprezzata,avevo paura di cominciare a parlare,magari avrei disturbato i suoi pensieri,per lui sicuramente sarei stata ‘la sorellina del suo migliore amico’.                                   
Quando alzò il capo per guardarmi, restai  per circa dieci minuti a fissarlo.                                                              
Credevo di essermi persa nei suoi profondi occhi color cioccolato,era bellissimo,un dio. Era alto e portava la cresta alta,perfetta. Si morse il labbro e mi tese la mano con un sorrisetto malizioso e alquanto bastardo,per poi stringerla e salutarmi con un ‘ciao,io sono  Zayn’. Cominciai a balbettare,non riuscii a spiccicare nemmeno una misera sillaba,credevo di collassare davanti a lui,che figura di merda. –C-ciao,io sono Abbey.- risposi per poi andarmi a sedere accanto al biondo che mi porse un marshmallow abbrustolito.                                                                                                                                                                            
Quello strano ragazzo aveva catturato la mia attenzione e in privato domandai a Liam qualcosa sul suo conto.
Mi rispose che non era il caso di frequentarmi con lui,amava far soffrire le ragazze,ci passava una notte e poi le mollava come se fossero stracci,e che si era fatto metà Regno Unito.
Insomma il solito cazzone che si crede figo.
Avevo esperienza con ragazzi così,ed era proprio per soggetti come lui che avevo chiuso con l’altro sesso.                                                                                                                                                                                    
No Abbey,non puo’ interessarti,non lo conosci neanche e smettila di fissarlo.                                                                                                                                                            
Non era possibile,io,la ragazza che aveva chiuso con i ragazzi.                                                                                                          
La ragazza che riteneva tutte le persone dell’altro sesso,delle grandissimi bastardi senza cuore.                                                
La ragazza che non era mai stata innamorata seriamente e non amava le storie fisse.                                                                
Colei che non credeva nell’amore a prima vista,credeva di poter cambiare idea in una sola serata,soltanto per aver guardato negli occhi un perfetto sconosciuto.                                                                                                           
Continuai a guardarlo durante tutta la serata,spesso incrociando il suo sguardo,spesso avendo l’impressione di essere osservata,con l’impressione di aver perso la testa per un perfetto sconosciuto.                                                                                                                                                                     

Più tardi la festa cominciò ad annoiarmi,ormai il quadretto era il solito:                                                                        
Styles limonava con una perfetta sconosciuta ormai ubriachi fradici;
Louis ed Ashley continuavano a fare le solite cose che fanno le coppiette sdolcinate;
Liam che cercava di insegnare a suonare qualche accordo con la chitarra ad Hope (sorrisi);
Niall continuava a flirtare con un marshmallow abbrustolito
e infine quel ragazzo strano..Mayn,Shayn,Milk,..quello insomma,continuava a messaggiare con il suo Iphone senza dar conto a nessuno.                                                                                                                                                                                        

Quel genere di serate mi annoiava,avevo bisogno di alcool,così afferrai un bicchiere di birra e mi misi a sedere in riva al mare,mi tolsi le scarpe che mi provocavano un dolore lancinante al tallone e cominciai a buttar giù un sorso dopo l’altro,poi poggiai il bicchiere accanto a me e continuai a pensare.                                                                                                            
Dovevo scordare quel ragazzo,ma purtroppo non sarei riuscita a dimenticarlo facilmente,probabilmente la sua stronzaggine mi aveva colpito,ma non potevo perderci tempo,non poteva ferirmi,non lo avrei sopportato di nuovo.                                                                                                                                                                                     
Cercai di riprendere il bicchiere,ma mi scivolò dalle mani,versando tutto il contenuto sulla sabbia.                                                    
–Dannazione..- sibilai tra i denti,non mi andava di alzarmi e prenderne un’altra,ma ne avevo voglia.                                                          
Quando qualcuno mi porse una bottiglia di vetro davanti agli occhi e senza guardare di chi fosse,l’afferrai e scolai il contenuto.                                                                                                                                                                 
- Hei ragazzina vacci piano.-  mi disse una voce alquanto bassa e..sexy. Prontamente la collegai a quel ragazzo,e l’unica cosa che riuscii a sibilare fu un ‘coglione’,quando sentii una risatina,la sua.                                
Poi si sedette accanto a me e mi sentii osservata. – Non ti ho mica invitato a sederti.- gli dissi con tono acido,senza degnarlo neanche di uno sguardo e fissando le onde del mare che si infrangevano sulla battigia.                                          
– Non ho bisogno del tuo permesso e poi,ammettilo,desideravi lo facessi,tutte pagherebbero per starmi accanto.- mi rispose sicuro di sé,con il solito sorrisetto da coglione.
- Beh di certo non io,e non accomunarmi a quelle putt… ‘donne di facili costumi’,che ti porti a letto.-  sibilai di nuovo innervosita.                Come al solito sfoggiò il suo sorrisetto malizioso,peccato che eravamo seduti altrimenti un calcio in culo non glielo avrebbe tolto nessuno.                                                                                                                                                              
Ma ad un tratto la nostra dolce conversazione fu interrotta da un grido di Styles,che in boxer si era lanciato in acqua,urlando – Hey ragazzi,che ne dite di fare un bagno?.- pazzo,fu la prima cosa che mi venne in mente.
Poi il pakistano,così lo chiamavano nel gruppo e poi non ricordavo il suo nome,mi fece cenno con il capo di aggregarci al riccio, - Che ne dici,ci uniamo a loro?.- mi sussurrò con la sua classica voce sexy.                                
- Sei pazzo? E’ tardi,siamo tutti ubriachi e l’acqua è gelida.- sbuffò,per poi tornare a guardarmi,alzando un folto sopracciglio.
- O vieni,o ti ci porto  con la forza.- mi minacciò.
- Hei calmo terrorista,chi ti dà tutta questa confidenza? E poi mi rovinerei il vestito.- e riecco il sorrisetto malizioso.
- Per me puoi anche togliertelo.- mi sussurrò avvicinando le labbra al mio collo e squadrandomi dalla testa ai piedi.                                         
- Sei pazzo.- gli risposi allontanandomi lentamente e continuando a guardarlo negli occhi.
Può darsi.- tornò a sussurrarmi e un brivido mi percorse la schiena,quando il suo caldo respiro sfiorò la mia pelle. - Andiamo,non farti pregare.- mi voltai verso gli altri e vidi che erano già tutti in acqua,comprese Hope ed Ashley.
Poi si alzò lentamente e mi porse una mano per aiutarmi ad alzare,feci un salto e mi ritrovai a dieci centimetri dal suo viso. – Coso ti ho già detto  che non mi va di fare il bagno di mezzanotte.- gli sussurrai sulle labbra e cominciai ad allontanarmi. Alzò di nuovo un sopracciglio e scoppiai a ridere guardando la sua smorfia di sfida,era ridicolo,così cominciai a correre. La sabbia rendeva tutto più difficile,lui continuava a seguirmi ridendo fragorosamente,ma inciampai come al solito e crollai a terra con lui sopra di me.                           
Mi ritrovai i suoi occhi color cioccolato che mi fissavano,e la distanza tra i nostri visi che lentamente diminuiva. Arrossii all’improvviso,non mi piaceva quella situazione e voltai lo sguardo verso destra alzandomi,mentre lui mi accarezzava una guancia.                                                                                                                                                                                   
–E’ tardi,devo rientrare.- gli dissi prima di salutarlo con la mano e avviarmi verso gli altri,che intanto si stavano asciugando.  Ma mentre camminavo qualcuno mi afferrò per il polso e mi girò verso sé,era ancora lui,non volevo si illudesse di qualcosa. Poi mi baciò una guancia e mi salutò con un –Buonanotte,Abbey.- 

  
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