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Autore: xCyanide    27/06/2012    4 recensioni
La storia che sto per raccontarvi vi rattristerà, ne sono consapevole. Vi farà ripensare a quello che le persone intendono per amore e a quello che invece intendevano loro. Vi farà rivalutare la pazzia.
La storia che vi sto per raccontare parla di loro.
Di Gerard e Frank.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Frank/Gerard
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Quando sentimmo suonare alla porta, vidi Frank curvare le spalle e stringersi le braccia al petto. Faceva sempre così quando c’erano altre persone intorno a noi, si chiudeva in sé stesso e non faceva passare nessuno.
-Ehi, stai tranquillo – sussurrai, passandogli accanto per andare ad aprire la porta.
Fece un verso simile a un grugnito e si andò a sedere al tavolo del salone. Accese la televisione e fece finta di fare zapping.
Spinsi la maniglia verso il basso, spalancando la porta principale e ritrovandomi davanti Mikey, la sua ragazza Alicia e Ray con Christa, la sua quasi moglie. Subito dietro di loro c’erano Bert con la fidanzata Celine, Quinn, Jepha e Dan. Avevano tutti un gran sorriso stampato sulla faccia e dei regali in mano.
-Ehi, amico! – esclamò Bert, facendo spostare gli altri e buttandosi addosso a me. L’avevo sentito quel pomeriggio per chiedergli se portava l’attrezzatura per tatuare, ma non vedevo nessun borsone con lui.
Cercai di staccarmelo da dosso, prima che Frankie lo vedesse e lo salutai con una pacca sulla spalla.
Mi feci da parte per farli entrare tutti e mi resi conto solo in quel momento che gli attrezzi per i tatuaggi erano appoggiati al lato della porta. Li presi e li portai in cucina. Mikey già stava sistemando la roba che avremmo dovuto cucinare e Bert si guardava intorno, come se mancasse qualcosa di vitale.
-Carino questo posto – osservò. –Tra quanto lo lascerete?
-Non lo sappiamo ancora, ma comunque rimarremmo per pochissimo tempo: abbiamo paura che ci prendano, sai com’è – tentai di spiegare. Stavo comunque parlando con un spacciatore, perché questo era.
-Ehi, ma dov’è Frankie? – mi chiese Alicia, entrando in cucina e appollaiandosi su una sedia lì vicino ai fornelli… e a Mikey.
-Cinque minuti fa era in salone – risposi, uscendo per andarlo a cercare. Effettivamente in salone non c’era, dove era andato a cacciarsi? –Frankie! – lo chiamai a gran voce. –Dove sei?
Lo vidi uscire dalla camera. Mi guardò con un sorriso storto, quasi forzato e poi passò il suo sguardo alla gente che aveva monopolizzato casa nostra.
-Scusa, Gee, ma da quando sono arrivati SENTO UNA GRAN PUZZA! – urlò con la voce acida, in modo da farsi sentire da Bert.
Quest’ultimo, infatti, ci venne incontro e lo guardò male. –Sarà che la puzza ce l’hai sotto il naso, nano! – ribattè.
-Questo nano può spaccarti la faccia in cinque secondi se vuole! – esclamò Frankie, sempre più alterato. Fortunatamente, li divise Jepha, prima di ritrovarli sul pavimento a prendersi a botte.
-Ehi, ragazzi, per favore, siamo qui per festeggiare. Le litigate lasciatele fuori da questa porta, mmh? – li tranquillizzò Quinn. Bert fece una faccia rassegnata.
-Va bene, va bene – si arrese Frankie, passandomi un braccio attorno al fianco e stringendomi a lui.
Però, c’era una cosa che dovevo dire a Bert, si. Lasciai Franki a parlare con Alicia in cucina di non so cosa e ritornai in salone. Lo chiamai e lui si avvicinò con un sorriso ebete stampato sul volto.
-Si, Gee? – domandò, prontamente. La sua ragazza lo stava guardando male per come lui mi stava fissando. Effettivamente, ora che ci facevo caso, mi stava mangiando con gli occhi. Si, Frankie aveva ragione.
-So che Frankie vuole fare questo nuovo tatuaggio, no? – cominciai. –Beh, glielo devi fare tu e io sono un po’ preoccupato.
-In che senso? – mi chiese, facendo la faccia innocente.
-Mettiamola così: se per puro caso sbagliassi anche solo un tratto del tatuaggio di Frankie, potresti ritrovarti senza occhi, okay?
 
-Sapete qual’era la cosa speciale di Frank? – chiedo, dopo che i due poliziotti sono stati silenziosi per un po’ di tempo. Mi fissano come se fossi una qualche specie di fottuto alieno. Cosa ho di strano?
-Non ci interessa – risponde, cattivo, Carl.
-Oh, si, si vede che non vi interessa sapere come sono andate le cose, allora – li ricatto.
-Tu non puoi fare questi giochetti con noi, ragazzino
-Ragazzino? Ah, mi sono sentito chiamare in tanti modi, ma ragazzino mai – ridacchio. Okay, ho venticinque anni, ma non mi sento un ragazzino.
-Se ti lasciassimo parlare un po’ di Frank, poi ci racconteresti come vi siete incontrati e perché avete fatto quello che avete fatto? – cerca di patteggiare Aaron.
Annuisco, lentamente, quasi soddisfatto di me stesso. –Frank è strano, molto strano. Sapete quei ragazzi che, quando li vedi per la prima volta, ti chiedi se non vengano da qualche mondo parallelo? – li guardo un attimo, poi prendo un respiro profondo. –Mi ha proposto di parlare di Frankie e poi di parlare di quello che è successo, ma se io lo facessi nello stesso momento? – Aaron acconsente con lo sguardo. –Insomma, l’ho visto la prima volta a casa di un’amica che abbiamo in comune. Lei stava male e ero andato a trovarla. Lui era lì che stava facendo la cioccolata calda e me ne ha offerta un po’. Da quel momento non ci siamo più staccati, mai. Io avevo già cominciato a rubare, ma piccole cose. Lui lo ha saputo, ancora non so come di preciso, e ha voluto far parte della mia “squadra”, come la chiamava lui. – faccio un accenno di sorriso. –Gli piace pensare che siamo come Batman e Robin, capite? E io mi sono sempre chiesto come facesse a reggere la nostra vita. Lui ha l’aspetto di un ventitreenne, okay, ma lui è un bambino. Un bambino viziato e iper geloso, che non riesce a stare un attimo zitto e che ti vuole stare attaccato tutto il giorno. Di quei bambini che ami appena li vedi, quelli con gli occhi grandi e con il sorriso dolce. Frankie è speciale, ecco cosa ha di speciale, tutto. Dal fatto che è timido e che arrossisce subito, fino al modo buffo che ha di ripetermi sempre che mi ama – mi faccio triste perché mi manchi, Frankie. Tanto. –E…
-Ti posso fare una domanda? – mi chiede Carl. –Perché parli ancora di lui al presente?
 




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xCyanide's Corner
Non lo so, mi andava di pubblicareH LOL AnySassy, speroc he anche questo capitolo vi sia piaciuto e recensite, mi raccomando C:
Ah, e uso questo spazietto qui all'angolino per fare pubblicità alla nuova traduzione di Hey_Ashes "Against the sun, we're the enemy" perchè lei è bravissima e la storia è molto bella, quindi LEGGETELA e LASCIATE TANTE TANTE TANTE RECENSIONI, perchè le merita tutte è.è
E grazie a tutte per le recensioni *-*

Alla prossima, xCyanide

  
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