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Autore: raawruhl    27/06/2012    0 recensioni
Cloe, quindici anni, appena trasferita a Holmes Chapel. Harry è l'unico ragazzo di cui si innamora veramente, because under the lights he stole his heart.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Riordinammo tutta la casa, per bene. Dopo si fece tardi. Harry tornò a casa e Hannah rimase a dormire da me, ma andammo a letto più tardi perché nessuna delle due aveva sonno.
La mattina dopo, per fortuna ci svegliammo presto. Fecimo colazione e poi andammo a scuola con Gemma e Harry.
Hannah sapeva che doveva starsi zitta, ma ormai già lo sapevano tutti perché la maggior parte, senza che noi ce ne eravamo accorti era lì, a guardarci quando ci stavamo baciando.
 
Quando entrammo mano nella mano tutti ci fecero delle congratulazioni, anche se mi alcuni mi dissero che faceva così con tutte, stavano insieme un po’ di tempo e poi se ne trovava un’altra, ma non gli davo importanza.
Non potevo credere che già era passato mezzo anno che mi ero trasferita a Holmes Chapel e mi trovavo così bene. La mia vita era completamente cambiata da quando ero lì. A Bradford era tutto così diverso, anche alcune usanze, pensieri e comportamenti. Era così bello qui.
Il giorno dopo dovevamo andare in gita, per le vie di Londra, e così i professori ci fecero tutte le raccomandazioni possibili e immaginabili, e poi ci darono alcune mappe su come orientarci.
Dovevamo rimanere tre o quattro giorni, dipendeva dal pullman, dato che non era del tutto disponibile.
I miei non c’erano e quindi dovevo preparare tutto da sola. Per fortuna chiamarono ad Anne e Robin e gli chiesero se potevo stare da loro. Ormai mi trattavano come se fossi una figlia, e quando annunciammo che io ed Harry eravamo fidanzati erano rimasti contenti.
Anne mi disse che l’avrebbe desiderato da quando ero arrivata, e che quando ci eravamo conosciute aveva subito pensato che un giorno tutto questo sarebbe successo. Ero davvero felice che pensavano questo di me.
 
Dopo pranzo andammo in panetteria. Io servivo i gelati insieme ad Harry, Gemma infornava il pane e la pizza ed Anne faceva tutto il resto.
Era bello aiutarli quando non c’era niente da fare, diventò una specie di passatempo lavorare nella loro panetteria. Ogni volta ci divertivamo un sacco.
Tornati a casa iniziai a prendere tutto quello che mi serviva per la gita e andai a fare la spesa perché mancavano alcune cose. Presi bottigliette d’acqua, merendine e altro da bere per il viaggio, dato che comunque ci voleva tempo per arrivare a Londra. Poi tornai a casa di Harry dato che la notte rimanevo lì, e ci svegliammo prestissimo perché dovevamo partire alle sette.
 
Solo per preparare gli zaini ci impiegammo un’ora e si fecero le sei e mezza, così ci avviammo subito per la scuola, senza fare rumore perché gli altri dormivano. Avevamo lasciato un biglietto sul frigorifero dicendo che già eravamo andati a scuola per prendere il pullman.
Cercammo di andare il più veloce possibile per arrivare in tempo, dato che ormai già erano le sette meno un quarto. Arrivammo in tempo per fortuna. Io ed Harry eravamo seduti vicini e davanti a me c’erano Alice e Hannah. Alcuni si addormentarono invece altri non riuscivano a dormire perché c’erano troppe curve e troppi dossi. Io, Hannah ed Harry dormimmo per un po’ perché eravamo davvero stanchi, poi ci svegliò una frenata. Eravamo arrivati.
 
Chiamai i miei e gli dissi che eravamo appena scesi dal pullman e che stavamo andando a fare colazione da Starbucks, erano già le nove.
Presi solo un frappè e poi mangiai quello che mi ero portata per il viaggio. Avevamo una specie di guida turistica, ma non serviva a niente perché la professoressa sapeva già tutto. Arrivammo in hotel e lì ci assegnarono le stanze. Per fortuna la scelta era libera. Ovviamente scelsi di stare con Hannah dato che con lei mi trovavo benissimo.
C’erano due letti sulla stessa fila così li unimmo. L’armadio era grandissimo e da subito iniziammo a disfare le valige, e già la camera era quasi un disastro. Davanti a noi c’era la stanza di Harry che aveva diviso con Matt, poi vicino c’era la stanza di Alice e Eleanor e poi dall’altra parte, più in fondo al corridoio c’era una stanza dove alloggiavano altri turisti.
Volevamo vedere chi erano perché erano certi ragazzi venuti per lo stesso motivo, cioè una gita. Le stanze dei professori per fortuna erano sotto e la notte restavamo sveglie fino alle quattro con Eleanor e Alice a fare le stupide. Avevamo anche un televisore gigante che era nascosto dietro una porta scorrevole che si apriva con un telecomando. Poi scoprimmo che c’era anche una cabina armadio dove si accendevano le luci da sotto ed era gigantesco, tipo da Hannah Montana. Era fighissimo stare lì.
Eravamo sedute dentro la cabina armadio, nel buio più totale, quando ad un certo puntò si aprì la porta e c’erano Matt e Harry con una maschera in faccia. Noi urlammo così forte che si affacciarono alcune dell’altra scuola. Per fortuna al piano di sotto non si era sentito niente.
 
Io e Harry andammo a fare un giro per il corridoio con delle torce, anche loro erano svegli ed erano le due di notte. Bussammo nella stanza delle ragazze, ci fecero entrare e parlammo un po’. Dopo cinque minuti riconobbi Taylor.
Io: “Tay!”
Taylor: “Cloe?”
Io: “Oddio!”
Ci abbracciammo. Lei era la mia migliore amica delle elementari e medie. Era la scuola di Bradford. Non potevo ancora crederci.
Taylor: “Dio quanto ci manchi”
Io: “Anche voi mi siete mancati. E gli altri?”
Taylor: “Dipende da chi cerchi”
Io: “Nicole…”
Taylor: “Nicole è là, nella stanza davanti”
Io: “Grazie, come va, tutto bene?”
Taylor: “Si, a te?”
Io: “Benissimo”
Taylor: “E lui chi è?”
Io: “Harry”
Taylor: “Oh ciao”
Harry: “Ciao. Quindi voi siete della ex scuola di Cloe?”
Taylor: “Si, ma andavamo in classi diverse”
Harry: “Ah, okay”
Taylor: “E tu invece?”
Io: “Lui viene in classe con me, siamo anche vicini di casa”
Harry: “E f…”
Io: “Ssh, stai zitto”
Taylor: “F?”
Harry: “Quasi come fratelli”
Taylor: “Aaah”
Io: “Posso andare da Nicole?”
Taylor: “Hem…si, credo di si, ti conviene bussare prima”
Io: “Okay, allora noi andiamo”
Taylor: “Ciao, ci vediamo per l’hotel”
Harry: “Ciao!”
 
Bussai.
Nicole: “Si? Entra”
Appena entrai rimase scandalizzata, poi di colpo mi abbracciò fortissimo, non respiravo quasi.
 
Nicole: “No, aspetta, dammi un pizzico…anzi no che tu fai male”
*risi*
Nicole: “No, dai, non ci credo”
Io: “Ma se sono qui”
Nicole: “Oddio, oddio, oddio. Cazzo quanto mi sei mancata”
Io: “Anche tu, tantissimo”
Nicole: “No, aspetta…non riesco ancora a crederci. Abbracciami”
La abbracciai.
Mi mancava davvero, dopo tutto quello che era successo senza di lei non riuscirei mai a sopravvivere. Nemmeno io riuscivo a crederci che per pura casualità eravamo lì, nello stesso hotel, stesso piano. Era davvero stupendo.
Feci segno ad Harry di andarsene e tornò in camera mia, dove c’erano gli altri.
Dopo un po’ che parlammo e chiarimmo alcune cose la presentai alle altre, poi tornò in camera perché era stanca.
 
Dato che nella cabina armadio c’era spazio e avevamo trovato un sacco a pelo Eleanor e Alice vennero nella stanza con Hannah, io e Harry andammo nella stanza di El e Ali e invece Matt restò da solo.
Mentre io e Harry ci baciammo si aprì la porta.
  
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