Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
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Autore: Dangerina15    28/06/2012    1 recensioni
E' strano come a volte può presentarsi l'amore! Joe Jonas e Isabel Carter: a prima vista, un caso disperato! Tra di loro non correva affatto buon sangue..finchè un giorno...Spero vi piaccia e recensiate in molti!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Durante buona parte del viaggio verso una delle più importanti città d'America, raccontai a Joe cosa era successo qualche ora prima, quando ero riuscita a salire sull'aereo senza farmi prendere dagli addetti alla sicurezza. Lo feci ridere parecchie volte, anche perchè la storia era davvero comica:” Quindi è stato tuo padre a dirti di venire qui!” disse Joe tenendomi sempre stretta la mano dal momento in cui avevamo preso il volo:” Si...non so davvero come ringraziarlo! Se non fosse stato per lui, non avrei mai tentato di imbarcarmi clandestinamente!” risposi e cominciai a ridere; lui mi seguì a ruota, poi si fermò ad osservarmi sorridendo, con gli occhi fissi su di me che continuavo a parlare e parlare, senza notare che non stava ascoltando quello che stavo dicendo:” E questo è quanto!” finii finalmente il mio lungo discorso e mi poggiai alla sua spalla:” Sono davvero felice che tu sia qui assieme a me!” disse lui accarezzandomi i capelli. Non risposi, rimasi in silenzio a farmi accarezzare da lui, sorridendo di tanto in tanto ma putroppo non avevo considerato che quella era la prima volta che salivo in un aereo e, non essendo abituata, alla prima turbolenza che prendemmo, mi drizzai e strinsi fortissimo la mano a Joe, che cacciò un piccolo urlo per il dolore improvviso:” C-cosa è stato??” chiesi spaventata, respirando velocemente per la paura:” Niente, piccola, stai calma, è stata solo una piccola turbolenza!” disse Joe sorridendo, cercando di farmi calmare:” Oddio, ho paura!” ribattei tenendogli stretta la mano:” Andiamo, sorellina! Finchè ci siamo qui noi, non ti può succedere niente!” disse Kevin divertito dalla scena buffa:” Sono arrivati i paladini della giustizia!” risposi prendendoli in giro quando una nuova turbolenza, un po' più forte della prima, mi fece tremare ancora di più! Non sapevo, inoltre, di soffrire il mal d'aria, così ad un tratto cominciai a sentirmi male:” Joe...” “ Dimmi, piccola!” disse lui:” Credo di non sentirmi molto bene!” dissi velocemente e misi una mano davanti alla bocca, chiudendo gli occhi:” Oh cielo, tieni!!” disse preoccupato prendendo dal sedile di fronte a lui il sacchetto per i casi ecco d'emergenza e porgendomelo, glielo strappai letteralmente dalle mani e... non dico come proseguirono le 2 ore successive! Alla fine, una volta calmato il problema e a solo mezz'ora dall'atterraggio, mi lasciai andare tra le braccia di Joe, esausta per tutto quello che avevo passato per due ore consecutive:” Non chiedermi mai più di salire su un aereo!” dissi sospirando, riprendendo fiato:” Povera piccola...mi dispiace...ma comunque, non ti ho detto io di seguirmi!” rispose Joe accarezzandomi la guancia:” Si, lo so, e comunque non cercare di scaricare tutta la colpa a me anche perchè tu mi hai mentito!” risposi guardandolo negli occhi:”Si, ma l'ho fatto solo per il tuo bene, per non separarti da tuo padre!” rispose lui serio:” A proposito, non l'ho ancora chiamato! Vediamo come se la passano da soli quei due brinconcelli!” risposi sorridendo, presi il telefono e feci il numero di Derek. Mi rispose papà ridendo:” Papà? Sono Isa!” dissi sorridendo:” Oh ciao piccola mia, come stai??” mi chiese lui felice:” Alla grande, tu e Derek?” chiesi:” Io e Sofie stiamo alla grande!” rispose lui ancora più felice:” Sofie? E chi è Sofie?” domandai perplessa:” La domestica che abbiamo chiamato per occuparsi della casa! Credo di essermi innamorato di lei e lei di me!” disse lui: cominciai a ridere:” Ora capisco il perchè della tua voce così felice! E Derek, come sta?” “ Benissimo” rispose papà:” Perfetto, già mi mancate un sacco!” “ Anche a noi bambina, anche a noi!” “ Ci sentiamo presto, un bacio, vi voglio bene!” dissi e chiusi la telefonata. Joe mi accarezzò dolcemente la guancia; sorrisi, chiudendo gli occhi e lasciandomi trascinare da quella leggera carezza. Improvvisamente ci fu detto di allacciare le cinture perchè eravamo arrivati a NY:” Siamo arrivati , finalmente!” disse Kevin eccitato per l'arrivo a NY. L'atterraggio fu eccellente e così applaudimmo il pilota che ci ringraziò; scendemmo in incognito, in modo da evitare l'assalto da parte delle fan che aspettavano da un momento all'altro i Jonas Brothers! Corremmo via veloci, salimmo su una limousine che ci portò diretti in un hotel, vicino la statua della Libertà:” Wow, è tutto così...” “ Magico?” mi interruppe Joe sorridendo:” Stavo per dire grandioso! Ma la tua mi piace di più” risposi sorridendo. Salimmo su nelle camere dopo che Nick andò a ritirare le chiavi delle camere; non sapevo con chi andare in camera, anche perchè essendo una ragazza mi trovavo a disagio tra tre ragazzi, così Joe decise di prendere una stanza per due, io e lui assieme:” No, dai, amore, io mi sistemerò insieme a tua madre e Danielle, sta tranquillo!” “ No, anche perchè Kevin dormirà con Nick e Danielle, i miei genitori da soli, così io e te dormiremo tranquilli da soli!” rispose lui e aprì la porta della nostra camera: uno spettacolo della natura! Letto matrimoniale in ferro battuto, tende blu cielo come la stanza e una bellissima vista verso la Statua della Libertà:” Wow, tesoro, è davvero meravigliosa!” risposi buttandomi sul letto morbidissimo:” Sono contento che ti piaccia, ma adesso non credo sia il momento adatto per riposare!” rispose lui prendendo la mia giacca e lanciandomela dritta in faccia:” Perchè?” risposi:” Dobbiamo farti fare un tour della città!” “ Dobbiamo?” ribattei:” Si, io, Nick e Kevin! Verranno anche loro mentre Danielle e i miei genitori sistemeranno tutto per il concerto di stasera! Anzi, oggi, dopo il giro turistico, dobbiamo andare a provare e tu mi farai da assistente!” “ Io?” “ Si proprio tu, signorina! Andiamo, adesso, se no si fa tardi!” disse Joe, mi prese per mano e mi condusse fuori dalla stanza alla velocità della luce! Wow, quel ragazzo sprizzava allegria ed energia da tutti i pori!
  
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