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Autore: corysvoice    28/06/2012    2 recensioni
Questa storia è basata su uno scambio di lettere tra Liam ed una sua fidanzata del passato, prima che lui diventasse famoso. Lui è ancora innamorato di lei e pentito del modo per cui l'ha lasciata, se dopo questi scambi di lettere si dovessero rincontrare?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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For you from me- Capitolo 3. Good Bye

Sguardi, mille risatine e sbagli, le prove erano state belle, ma vedere Liam così vicino a me è stato difficile, mi faceva ricordare tutti i bei momenti passati insieme.

Ero in camerino, il profumo di rose era sparito. Il mio tavolino era sparso di trucco e cipria. I miei vestiti erano posati in ordine sulla sedia. Mi misi i jeans e la maglietta bianca con il segno della pace. Mi guardai allo specchio, il mio viso era sudato. Andai verso il bagno, aprii il lavandino, uscii un po' d'acqua, era così bella e pura, misi le mie mani sotto di essa e si riempirono di liquido che mi buttai sul volto, era gelida, mi vennero i brividi. Presi un asciugamano che assorbì tutto il bagnato. Tornai davanti allo specchio, ora mi mancava solo un po' di trucco, presi il lucida labbra rosso e lo misi. Ora ero perfetta.

Uscii dal camerino con la giacca di pelle, il capello e la sciarpa, volevo andare via in fretta, ma ecco che sentii delle persone che parlavano rumorosamente. Continuai a camminare per non fare brutte figure e fu inutile, il riccioletto, Harry venne accanto a me e mi chiese a mò di bambino piccolo.

"Ti va di cenare con noi?" era completamente sudato, ripugnante, vedevo germi da qualsiasi parte, mi degnai solo ad offrirgli un fazzoletto bagnato e continuai ad andare verso la benedetta porta, ma ecco che Niall, il biondino con la faccia da cucciolo, mi disse:

"Dai Elise, andiamo da Nandos, vieni con noi..." fece gli occhi dolci "guarda che non mordiamo, non siamo come Liam"

Lo guardai e risi timidamente, lui si stava coprendo dalla vergogna, durante le prove avevamo discusso per tutto il tempo, appena iniziavo a parlare con qualcun altro che non era lui interveniva inventandosele di belle e brutte.

Misi dietro all'orecchio una ciocca di capelli e feci cenno di sì. Infondo per una cena non sarei morta. Louis, il ragazzo alto che indossava sempre una maglia a righe urlò:

"Forza, andiamo tutti da Nandos!"

Risi. Erano così pieni di energia, Zayn mi sembrava quello più misterioso, stava per conto suo e quando doveva parlare lo faceva, ma non oltre.

Arrivammo da Nandos, era un luogo strano, si mangiavano solo Hamburgher ed altre sporcherie, io non ero abituata a tutto ciò, io mangiavo solo cibo sano grazie alla dura educazione di mia madre. Mi sedetti accanto ad Harry ed al muro, di fronte a me avevo Niall. Il tavolo era sporco di olio e quel posto puzzava di fritto, feci una faccia schifata.

Presi il fazzoletto e lo posai sulle gambe. Arrivò la cameriera con un taccuino in mano e chiese:

"Buonasera, ogni giorno qui,eh? Che prendete?"

Niall alzò la testa e disse con tono felice ed affamato.

"Il solito per noi cinque..." si girò verso di me "e per te?"

Alzai la testa dal menù, c'erano solo schifezze.

"Avete qualcosa di sano e genuino, non so un minestone di verdure o un insalata?"

I ragazzi risero e Liam scelse per me:

"Anche per lei lo stesso che prendiamo sempre." la cameriera se ne andò.

Mi girai verso di lui, misi i gomiti sul tavolo e gli dissi con aria di sfida.

"Sai, so anche ordinare del cibo da sola, non ho bisogno di un badante e soprattutto se quello sei tu!"

Si sentirono degli oooh dai quattro ragazzi, Liam posò la felpa sulla sedia e ricambiò lo sguardo da sfida.

"Poverina, crede di poter fare tutto da sola ed è solo una bambina indifesa..."

Tutto ciò mi fece scattare la rabbia, mi sembrò che mi stesse rinfacciando il fatto che mi aveva lasciata in malo modo. Mi alzai, andai accanto a lui, strinsi i pugni e gli diedi uno schiaffo, tutti si girarono verso il nostro tavolo, scattavano foto e bisbigliavano fra loro.

"Non ti azzardare più a dirlo, perché è anche colpa tua, ti devo ricordare come mi hai trattato?!" presi la borsa, il mio capello "ti odio!" e me ne andai.

Era completamente buio, c'erano solo macchine, semafori che si accendevano ed io che piangevo. Iniziai a correre verso casa e mi scontrai con una ragazza. Aveva il cappuccio, le occhiaia, i capelli neri e lo sguardo triste. La guardai meglio, per qualche minuto e capii chi era, Allison, la mia migliore amica fino al liceo, dopo ci eravamo perse di vista.

"Allison!" le dissi mentre se ne stava andando. Lei si girò di scatto.

"Che cosa vuoi Elise?!"

Andai verso la mia amica e cercai di abbracciarla, lei adorava gli abbracci, ma si tirò indietro. La guardai in modo strano. Lei si accese una sigaretta.

"Ma come ti sei ridotta?"

Mi guardò per qualche istante, fumò la sigaretta e mi rispose.

"Non sono affari nè affari tuoi e ne di Eugenia, dovete smetterla di chiedervi cosa mi è successo"

Mi prese un colpo quando disse Euge, lei era l'altra mia migliore amica, non pensavo che potesse succedere tutto ciò, noi tre ognuna lontana dall'altra.

"Ma... ma, Alli, io non ho più visto Euge."

"Basta! Io ho da fare, ho una vita migliore ora e le persone che frequento mi accettano per come sono!"

Allison se ne andò ed io continuai la mia strada verso casa, oggi non me ne capitava una giusta.


  
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