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Autore: _only me_    28/06/2012    3 recensioni
...“Mi ami?”
Silenzio
“Allora mi vuoi rispondere?! Ti ho chiesto se mi ami o stavi solo giocando?”
Gli presi il viso tra le mani
“Abbi almeno il coraggio di guardarmi negli occhi”
Le lacrime rigavano il mio viso ma continuavo a fissarlo negli occhi aspettando una sua risposta. Alzò finalmente lo sguardo e mi guardò dritto negli occhi; quante volte mi ero immersa in quelle iridi nocciola, perdendomi in quello sguardo innamorato, o almeno credevo lo fosse.
“Mi dispiace”
Se ne andò. Due parole che segnano la fine di una storia; due parole che spezzano un cuore, il MIO...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciauuu! Scusate per il ritardo e per il capitolo corto corto ma non potevo aggiungere altro ;)
Una recensioncina please?!?! :)
Bacione V.


“Dai ancora due minuti ti prego!”


“Muoviti o per colpa tua faremo tardi come al solito!”

Odiavo alzarmi presto al mattino, e ancor di più odiavo essere svegliata da qualcuno. Misi la testa sotto il cuscino come una bambina capricciosa, non sarebbe stato facile buttarmi giù dal letto.

Non sentivo più la voce di Matt pensai che avesse rinunciato a svegliarmi e tolsi la testa da sotto il cuscino; mi guardai intorno e non lo vidi. Cercai di tornare a dormire. Era ormai un mese che io e Matt stavamo insieme e non mi ero mai sentita così felice, tutto andava per il meglio, non potevo chiedere di più.
Mi ero appena riaddormentata quando rabbrividii e scattai in piedi al contatto con l’acqua gelida: quell’imbecille del mio ragazzo mi aveva buttato una secchiata d’acqua addosso per farmi svegliare

“Ma sei scemo o cosa?!”

“Amore mio l’ho fatto per non farti fare tardi!”

“Bastava un bacio! Sarebbe stato un risveglio migliore! Sappi che sono ufficialmente arrabbiata!”

Misi il muso e andai ad asciugarmi, sapevo che non sarebbe durata molto la mia arrabbiatura e lo sapeva anche lui.
Mi arrivò da dietro e mi abbracciò

“So che non sei arrabbiata!”

“Ah si?! E come fai a saperlo genio?!”

“Perché mi ami!”

Mi guardò dritto negli occhi, riuscivo a leggere tutto il suo amore in quelle iridi nocciola. Mi baciò, e come ogni volta che lo faceva il mio stomaco fece una capriola e io mi sciolsi completamente.

Arrivammo a scuola come sempre, puntuali, mano nella mano, stavamo parlottando tranquillamente; sentii una strana sensazione e mi guardai attorno, due occhi infuocati ci stavano fissando, mi stavano fissando. Ashley era in piedi accanto all’entrata, mi guardava con odio, certamente se uno sguardo potesse uccidere io sarei già morta e sepolta.
Matt non sembrava essersene accorto e io non glielo feci notare.
Matt mi aveva raccontato che Ashley non aveva reagito molto bene alla rottura, era andata su tutte le furie, sembrava impazzita, per non parlare di quando aveva scoperto che l’aveva lasciata per stare con me, odio puro.

La mattinata passò tranquilla, alla pausa uscii dall’aula per raggiungere Matt in giardino come al solito. Avevo appena girato l’angolo quando una voce mi raggiunse

“Ciao stronzetta dove credi di andare?!”

Ashley mi stava aspettando. Mi girai con calma, non avevo intenzione di assecondarla

“Ciao Ashley!”

“E’ inutile che fai la gentile, tanto resti sempre una vipera!”

“Senti mi dispiace per quello che è successo, ma è giusto che le cose andassero così!”

“Non sarebbero andate così se tu te ne stavi al tuo posto, se tu non ti immischiavi nella mia relazione. Io amo Matt”!

“Bhè peccato perché è evidente che lui invece ama me!”

Il suo sguardo si fece ancora più cattivo se possibile. Mi si avvicinò

“Non sai in che guai ti sei cacciata troietta! Stai attenta!”

Era completamente pazza, la guardai andarsene e scrollai la testa. Ero indecisa se dire o no a Matt quello che era successo, ma poi pensai che non fosse il caso. Inutile allarmarlo per niente.
Rimasi però turbata dall’accaduto e Matt se ne accorse, non riuscivo a fingere con lui e così gli raccontai l’accaduto. Sembrava arrabbiato, mi disse un secco “torno subito” e se ne andò.
Non chiesi dove fosse andato, pensai fosse andato a parlare con Ashley per chiarire le cose una volta per tutte.

Passarono i giorni e di Ashley non vidi neanche l’ombra, nemmeno a scuola. Non me ne preoccupai più di tanto, anzi mi sentii quasi sollevata dalla sua assenza.

Avevo passato la serata da Matt, aveva insistito per farmi rimanere da lui, ma mio padre sarebbe arrivato di lì a poco e volevo arrivare prima di lui. Uscii da casa sua, come sempre mi guardava dalla finestra, mi girai verso di lui per mandargli un bacio; non mi accorsi che stava arrivando una macchina, non mi accorsi dello sguardo carico d’odio della persona alla guida, sentii solo un dolore lancinante in tutto il corpo e un grido, un grido di dolore, era la voce di Matt. E poi tutto divenne buio.
  
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