29/06/2012
1 recensioniCapitolo 2.
Quando vide la macchina della madre ad aspettarla le corse incontro ulrando: “Mamma,Justin torna a Milano!” ottenendo occhiatacce dai passanti. La madre le ordinò così di calmarsi poi cominciarono ad avviarsi verso casa,parlando continuamente di quel sabato in cui sarebbe arrivato il suo idolo. Aurora non ci poteva ancora credere,prese il telefono e chiamò l’amica:“Pronto Ali?”
“Ciao Giulia,hai sentito del ritorno di Justin?Io sono appena tornata a casa e non ci sto capendo niente!” disse scherzando Aurora. Giulia era una sua compagna di classe conosciuta l’anno prima,parlando avevano scoperto di essere due Beliebers e da subito ci fu un’intesa.
“Si ho sentito,ma purtroppo sarà tutto ad estrazione,e sinceramente con la sfortuna che ho in questo periodo ho paura che non vincerò nulla.”
“Ma dai,dobbiamo ancora partecipare e già ti butti giù in questo modo?Proviamoci almeno. Ma esattamente,cosa bisognerebbe fare?”
“Dovresti fare il pre-ordine del suo ultimo cd così otterresti un codice che se sarà estratto potrai vederlo cantare all’Alcatraz di Milano o all’Arena di Verona.”
"Noi proviamoci e vediamo come andranno le cose. Andiamo domani insieme a fare il pre-ordine?”
"Va bene,allora alle tre e mezza di vediamo davanti alla fermata del tram. A domani!”
“Okay,a domani.” Disse Aurora concludendo la chiamata.
L’idea dell’estrazione ad Aurora non piaceva molto,non le sembrava giusto che ci doveva essere un numero limitato di persone che potevano realizzare il loro sogno,però voleva provarci. Never say never.
-Una settimana dopo.
Oggi sarebbero usciti i codici vincenti per sentire cantare Justin Bieber. Aurora accese di fretta il computer tenendo le dita incrociate e il codice del Cd vicino a lei,aveva tanta paura ma non smetteva di crederci. Le si aprì davanti a lei una pagina piena di codici,il cuore batteva più del solito,cercava di calmarsi ma man mano che il mouse scorreva sempre più in fondo il cuore accelerava. Era arrivata alla fine. Non aveva ancora urlato dalla gioia. Sentì gli occhi bruciare,le mani sudare. “Aurora la pasta è pronta,vieni dai!” sentì la voce della sorella dalla cucina e lentamente si alzò dalla sedia allontanandosi dal pc e si diresse nell’altra stanza.
“Ehi,che hai?” chiese Marta sedendosi accanto a lei.
“Niente.” Gli occhi di Aurora però non andarono d’accordo con la risposta. Sentì una lacrima scivolare sulla sua guancia,poi un’altra,e …”Non ho vinto,cazzo. Ha vinto mezza Italia,io no,capisci? Ci ho creduto troppo.”
"Auri,lo vedrai meglio in concerto,perché ti disperi?Non è la fine del mondo.”
“Sai da quanto aspetto di risentire la sua voce?Un anno. Ma cosa se vuoi saperne tu che non hai mai avuto un idolo,eh?”
Aurora si alzò sbattendo la porta della cucina dietro di sé e si ritrovò in camera a piangere sul cuscino. Non si voleva arrendere,lei ci sarebbe andata lo stesso.
La notte non riuscì a dormire continuava a pensare a un modo per incontrare quel ragazzo,perché era sicura che anche se non possedeva il pass un modo c’era. Sui social network dicevano che sarebbe atterrato in tre aeroporti diversi e Aurora non essendo sicura di quale fosse quello giusto,non provò neanche a chiedere a suo padre di portarla dato che ci voleva un’ora e mezza per arrivarci. Si convinse quindi che l’unico modo era di andare alla discoteca dove si sarebbe tenuto l’evento,e per questo bisognava trovare qualcuno che l’accompagnasse.