Le persone che hanno letto il capitolo precedente, si ricorderanno sicuramente dello scherzo di Daniela al pianoforte di Austria.
Ecco, ho deciso di fare il seguito di quello scherzo :'D
Il punto di vista da cui scriverò sarà quello di Austria, in modo da rendermi le cose più facili.
Buon divertimento ^^
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Mi alzai verso le 8, come ogni mattina.
Alzandomi dal letto, mi stropicciai gli occhi, e presi gli occhiali sul comodino, mettendomeli.
Sbadigliai, ancora un pò stanco, e aprii l'armadio, afferrando la mia divisa, e cambiandomi.
Dopo essere uscito dalla porta, andai a chiamare Ungheria, che dovevo svegliare ogni mattina come accordo.
Non vedevo l'ora di mettermi al pianoforte per suonare, era tutta la notte che aspettavo.
Era un pianoforte molto antico, ma sembrava nuovo. Era nero lucido, con i tasti bianco latte, sembrava appena uscito dalla fabbrica, invece aveva quasi 100
anni.
Ungheria, dopo essersi preparata, scese insieme a me, e raggiungemmo la classe.
Studiai, fecimo tutto, e alla fine, finì la lezione, e finalmente potei tornare al mio amato pianoforte.
"Eccomi qui, piccolino.." Sussurrai io, sedendomi sullo sgabello.
Presi lo spartito, lo posai sul porta-spartito davanti a me, mi schioccai le dita, e le misi sui tasti, quando mi accorsi...
"Was zum Teufel..?!"
C'era della colla sui tasti!
"Il mio pianoforteeeeee... UNGHERIAAAAA!!!" Gridai io piagnucolando.
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Spero vi sia piaciuto :'D Io mentre lo scrivevo ridevo x'D