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Autore: Fiery    14/01/2007    6 recensioni
Ma in fondo cosa c’era di male nella sua idea? Aveva solamente pensato, e messo in pratica anche senza il loro consenso, una soluzione alle loro carenze scolastiche. Non c’era niente di male a… [...]
Buona lettura e recensite in tanti come al solito!! ^^
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Chad Danforth, Gabriella Montez, Taylor McKessie, Troy Bolton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Convivenza Recupero Debiti'
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Capitolo 3:

Nota iniziale: In questo capitolo è presente la canzone “Why Wait” tratta dalla colonna sonora di Cheetah Girls 2. Chi ha la canzone, potrà capire meglio un pezzo del capitolo ascoltandola come sottofondo nel momento in cui la uso! Buona lettura!! ^^

 

Capitolo 3: Buste antipatiche

 

Domenica, ore 13.00.

 

Erano passati già diversi giorni da quando avevano incominciato a convivere e i fatti non erano dei migliori.

Andavano avanti a pizza, patitine e popcorn. Il telefono di casa era occupato costantemente da Troy, che parlava con le sue fiamme. Oltre ad essere uno sfacciato, sosteneva Gabriella, era pure un Don Giovanni!

Taylor sentì il campanello suonare e andò alla porta. Riconobbe il postino che aveva visto mille volte alla domenica sulla soglia di casa sua.

In quella cittadina la posta arrivava in quel giorno festivo.

Facendo un sorriso al ragazzo, visto che aveva circa venti anni, si fece dare la posta.

-Allora abiti qui ora.- disse Eric, questo era il suo nome, guardando la villetta con i suoi occhi celesti.

-Le voci girano in fretta, scommetto che è stata quella spia di mia sorella a raccontarti tutto.- disse la ragazza firmando la ricevuta di un pacco che gli era stato recapitato.

-In effetti, sì.- disse ridendo il ragazzo.- Non mi impazzire, mi raccomando. Tua sorella mi ha anche detto che i ragazzi con cui convivi sono odiosi.

-Già. Meno male che c’è Gabriella con me, altrimenti potrei prenderli a schiaffi tutto il giorno. Non che lei sia da meno, sia chiaro.- disse dando la ricevuta al ragazzo sorridendogli.

Dopo essersi salutati, la mora chiuse la porta di casa e, dirigendosi verso il salotto, aprì alcune buste, accigliata.

 

-A RAPPORTO!!

 

Il grido disumano di Taylor fece scendere immediatamente Gabriella che, con espressione preoccupata, guardò l’amica.

-È successo qualcosa, Taylor?

La mora, per tutta risposta, le mostrò le varie buste che aveva aperto e anche una busta gialla.

-Perfetto. Ci mancava solo questo.- commentò ironica la ragazza, quando ebbe finito di leggere, sollevando lo sguardo verso il soffitto bianco dell’atrio della villetta.

-I due festaioli? Sono ancora reduci della loro solita festa del sabato sera?- chiese scocciata Taylor.

-Secondo te?- chiese in risposta l’amica come se la risposta fosse ovvia.

Le due si scambiarono un’occhiata esasperata, per poi salire le scale. Ognuna delle due si fece coraggio e aprirono in contemporanea le porte delle stanze dei due ragazzi.

 

§§§§§§§§§§§§

 

Stanza di Troy Bolton

 

-Troy Bolton! Alzati immediatamente e onoraci della tua presenza!- esclamò Gabriella calcando sulla parola onoraci ed entrando nella stanza del ragazzo.

Aprì le tende rosse facendo entrare la luce del sole. Non era mai entrata nella stanza del ragazzo, e il fatto che essa fosse piena di foto sue con la squadra e che i colori predominanti fossero quelli dei Wildcats, ossia il rosso e il bianco, non la fece stupire più di tanto.

Il ragazzo mugugnò qualcosa in risposta.

-No… mamma… voglio rimanere a dormire…

La ragazza alzò un sopraciglio scettica, ma non demorse. Si avvicinò al letto del ragazzo e scostò tutte le coperte bianche e rosse.

-Non sono tua madre, stupido. Non voglio neanche pensare a come faccia a sopportarti tutte le domeniche quando torni dalle tue stupide fe- si bloccò quando vide che il ragazzo indossava solo un paio di boxer rossi.

Diventando rossa in viso, vide che il castano stava aprendo gli occhi.

Ci volle qualche secondo prima che Troy capisse cosa stava succedendo, guardò Gabriella e poi sé stesso solo con i boxer. Spalancò gli occhi e prese in fretta una maglietta bianca da sopra la poltrona. Nel frattempo Gabriella aveva assunto un colorito roseo.

-Guarda che se volevi vedermi in boxer bastava dirlo.- disse ironico il ragazzo girandosi verso la ragazza.

A differenza sua indossava una tuta nera e una canottiera a spalle larghe pesca. Per una volta non indossava qualcosa di azzurro, e vedendola in abiti informali e con le guance rosse dall’imbarazzo le fece un po’ tenerezza.

 

*Tenerezza?? Troy! Hai bevuto troppe birre ieri sera!*, pensò convinto.

 

-Cosa volevi?- chiese guardandola.

-Riunione.- disse semplicemente Gabriella. Guardandosi intorno vide il caos che sovrastava.

-Cosa? Tu mi svegli per una sciocchezza del genere? Per una stupida riunione?- chiese Troy come se la ragazza davanti a lui fosse un’aliena.

-Sì.- rispose semplicemente la mora. Si avvicinò alla porta spalancata rimanendo sulla soglia, -Mettiti qualcosa di decente e scendi.

Detto questo si chiuse la porta alle spalle.

Troy aveva il desiderio di rimettersi a letto, ma capendo che non sarebbe più riuscito a prendere sonno, incominciò a vestirsi.

 

§§§§§§§§§§§§

 

Stanza di Chad Danforth

 

Taylor aprì la porta e scostò direttamente le tende bianche senza dire niente.

La luce filtrò nella stanza e la ragazza notò che le pareti erano di un bianco acceso e che i poster padroneggianti erano di gruppi musicali che non conosceva e di star del basket di cui non le importava il nome.

Le coperte e i tappeti erano, ovviamente, rossi e bianchi.

-Sveglia, Danforth. Ti aspetta una riunione.- disse semplicemente la ragazza appoggiandosi alla scrivania del ragazzo.

Non notò nessun cenno di Chad e così si avvicinò al letto.

-Danforth! Non ho voglia di perdere tempo, con te! Vedi di alzarti e anche subito!- esclamò ad alta voce la ragazza.

La sua voce alta e acuta, per via dell’ira che stava crescendo dentro di lei, svegliò il castano. Chad la guardò per qualche secondo.

-Buonanotte.- disse infine, dopo aver squadrato per bene la ragazza.

Questa parola fece arrabbiare decisamente Taylor. Con un gesto freddo e deciso scostò le lenzuola dal corpo di Chad, notando che indossava un paio di pantaloncini neri e una canotta bianca.

Il ragazzo si alzò di scatto e la guardò. Si accorse che la ragazza indossava dei jeans strappati nel fondo e una maglietta nera. Se fosse venuta vestita tutti i giorni così, forse non sarebbe stata riconosciuta come una secchiona. Ma il suo carattere lo ricordava in continuazione.

-Si può sapere cosa hai da rompere?- chiese alterato.

-Cosa ho da rompere? Te lo dirò dopo insieme al tuo amico, quando ti deciderai a scendere in salotto!

-Quante storie.- disse annoiato e sbadigliando.

-Ti aspetto di sotto.- disse la ragazza avvicinandosi alla porta.

Chad si rimise sotto le coperte, con la convinzione che la ragazza non avrebbe guardato indietro. Ma sarebbe stato troppo bello per essere vero.

Taylor notò che il ragazzo si era rimesso a dormire e guardò in giro per la stanza. Sorrise maligna vedendo lo stereo del ragazzo e mise la frequenza su una stazione radio, dopodichè alzò il volume.

Le note di Gwen Stefani rimbombarono per tutta la stanza, facendo sobbalzare Chad. Il volume della musica era tale e quale a quello della festa della sera prima.

Si mise due mani sopra alle orecchie, chiaramente infastidito e guardò Taylor con sguardo minaccioso. Si avvicinò allo stereo e lo spense.

-Si po’ sapere che accidenti che vuoi??- chiese parandosi davanti a lei.

-Voglio che tu scenda e non che ti rimetta a dormire!

-Io faccio quello che mi pare.- sibilò Chad.

-Tu non fai proprio niente, razza di cretino ossessionata dal basket.- esclamò Taylor guardandolo.

-Non rompere, secchiona.- disse lui di rimando.

-Rompo quanto ho voglia, in particolar modo se l’oggetto di tale rottura è una cosa che riguarda tutti.

Chad la fissò e incominciò a frugare tra le varie magliette lasciate sulla poltrona. Taylor sorrise vittoriosa e se ne andò senza dire una parola.

Chad sospirò pesantemente. Ce l’avrebbe fatta a sopravvivere un intero anno con quella iena??

 

§§§§§§§§§§§§

 

I quattro conviventi si ritrovarono in salotto qualche minuto dopo. Taylor prese le buste che erano state recapitate e le mostrò ai due ragazzi, che sbadigliavano assonnati.

-Poco fa sono arrivate queste buste bianche, dentro ci sono le bollette.- disse semplicemente Taylor.

I due la guardarono come se avesse appena detto di essere una skeater.

-Tu… ci hai svegliato per dirci che sono arrivate le bollette??- chiese scandendo bene le parole Chad.

-Sì. Come notate sono molto salate, in particolar modo quella del telefono.- e qui guardò Troy con uno sguardo furioso,- Inoltre c’era allegata una lettera in una busta gialla. Ve la leggo.

 

Cari Troy, Gabriella, Chad e Taylor…

 

Siamo riuniti qui, corpo docenti e i vostri genitori, e scriviamo questa lettera per informarvi di alcuni dettagli di cui è bene che voi veniate a conoscenza.

Le bollette che riceverete non sono pagate e non le pagheremo di certo noi. Per fare in modo che voi prendiate seriamente quello che sta succedendo, abbiamo deciso di farvi fare qualche lavoretto part-time. Con i soldi che guadagnerete potrete pagare le bollette e le eventuali spese, tra cui il vitto.

Non prendetela male, è un modo come un altro per farvi prendere le vostre responsabilità. Vi consigliamo di incominciare a cercare qualche lavoro.

 

Distinti Saluti

 

Il Preside, il corpo docenti, e i vostri genitori

 

-Ma come facciamo noi due?- chiese Troy scandalizzato rileggendo il contenuto della lettera, che aveva afferrato dalla mano di Taylor,- Abbiamo il basket. Non possiamo perdere tempo a lavorare.

Chad annuì, sostenendo la versione dell’amico.

-Io ho il coro della chiesa.- disse Gabriella preoccupata.

-Sono l’unica che non ha niente da fare?- chiese Taylor sbarrando gli occhi.

-Se non ti interessi di niente, non è colpa nostra.- disse annoiato Chad guardandola.

-Mi interessa poco del tuo giudizio, Danforth. Dobbiamo tutti, e quando dico tutti intendo tutti e quattro, cercarci un lavoro e conciliare i nostri impegni. All’inizio non sarà semplice…

-…ma ce la possiamo fare.- finì la frase Gabriella, sorridendo all’amica.

-Inoltre, credo sia giunto il momento di stilare quelle regole di cui vi ho parlato il primo giorno.- continuò Taylor.

I ragazzi non ebbero niente da obbiettare, anche se la cosa rodeva sapevano che aveva ragione.

La ragazza prese un quaderno blu, appoggiato sul comodino accanto a uno dei due telefoni di casa, e una penna e incominciò a stilare una lista.

Quando finì la passò agli altri tre coinquilini e, dopo le loro modifiche, strappò via il foglio dal quaderno. Si recò in cucina e prese una spilla magnetica. Infine attaccò la lista sul frigorifero.

-Ora me ne torno a dormire.- disse Chad che aveva seguito ogni mossa della ragazza.

-Ti seguo.- concordò Troy.

Insieme salirono le scale, diretti verso le proprie stanze, sbadigliando.

Le due ragazze, invece, decisero che era ora di mettere a posto la casa. Armandosi di aspirapolvere e strofinaccio, si accordarono in modo che Gabriella sistemasse il piano superiore e Taylor il piano terra.

Gabriella, appena fu al secondo piano, andò nella propria camera, decisa ad iniziare a pulire da quel punto.

Accese lo stereo e varie canzoni incominciarono a risuonare per la casa. Era un disco che aveva inciso grazie all’aiuto di sua cugina. C’erano tutte le sue canzoni preferite. Poco le importava se la musica avrebbe svegliato i ragazzi. Era ora che aiutassero anche loro a mantenere l’ordine in casa.

Incominciò a spolverare i vari ripiani con i libri e le sue cose, fino a passare al pavimento.

Andò nel corridoio e una nuova canzone cominciò a diffondersi per la casa. La ragazza incominciò a cantare, mentre dava una lucidata ai mobili presenti nel corridoio.

 

Picture it perfect

Don't hesitate to live your dreams!!

It's more than worth it

If you know what you wanna be!!

 

La voce di una ragazza che cantava, fece svegliare Troy. Si alzò dal proprio letto e aprì lentamente la porta, per non farsi sentire. In mezzo al corridoio stava Gabriella, con uno strofinaccio in mano, gli stessi vestiti di prima e le note di una canzone che intonava perfettamente. La canzone, però, non era lenta e noiosa. Si stupì nel sentirla cantare una melodia diversa dalle solite.

 

Why Wait

When now is the right time

Today

Could just pass you by

Why Wait

It’s your tourn, It’s your Life

The future is the what we make

So why wait!!

 

Gabriella fece un giro su stessa, cantando ancora. Troy rimase a guardarla, chiedendosi dove trovava tutta quella voce e quella grinta che non aveva mai visto in lei durante le lezioni di Canto.

 

You've gotta reach out

and see the world is in your hands!!

I know you know how

just gotta go for it take a chance!!

 

Why Wait

When now is the right time

Today

Could just pass you by

Why Wait

It’s your tourn, It’s your Life

The future is the what we make

So why wait!!

 

Gabriella prese una sedia e ci salì sopra, per poter spolverare anche le bacheca in alto. Nel frattempo la voce non si era ancora fermata e la canzone non era ancora finita.

 

Ohh...Aqui estas conmingo

Para vivir y cumplir tus suenos

Y luchar por lo que has querido

Encuentra tu luz......Sigue, vive

Sin miedo!!

 

La strofa in spagnolo non lasciò molto sorpreso Troy. Gabriella era di origini spagnole, quindi non era una novità che sapesse quella lingua a lui sconosciuta. Quello che lo stupì era il fatto che in quella strofa aveva messo ancora più energia.

 

Why Wait...You’re ready to do this

No way...you can ever be stopped…

 

Why Wait

When now is the right time

Today

Could just pass you by

Why Wait

It’s your tourn, It’s your Life

The future is the what we make

So Why Wait!!

 

Troy si richiuse in camera non appena la canzone finì. Gabriella era senz’altro brava a cantare, questo lo doveva ammettere, ma non gli importava più di tanto in quel momento.

Si rimise sotto le lenzuola e sorrise al ricordo delle sue guance arrossate nel momento in cui la mora l’aveva visto in boxer. Era più timida di quanto pensasse.

 

************

Oooook!! Questo capitolo è decisamente lunghino, ma solo per la canzone credo ^^ Per quanto riguarda la canzone, chi ha letto il capitolo senza non fa niente. Era solo per far capire quanta determinazione traspare!! ^^

Sto trattando molto Troy&Gabriella o.o tranquilli, Taylor&Chad *-* arriveranno prima o poi e con loro ne succederanno delle belle, almeno secondo i miei piani XD

 

Passo ai ringraziamenti:

 

carillon: ecco qui il continuo XD grazie e dimmi cosa ne pensi!

Herm90: grazie!! ^^ dimmi che te ne pare di questo chappy!! ^^

evanescense88: grazie!!!!! ^^ recensisci ancora!!

diavoletta_verde: sisi ho già scritto altri due capitoli! Bene, allora sei come me se sei maniacale nelle ficcy! XD grazie e commenta ancora!!

Marty92: Sii guerra!! XD grazie e recensisci ancora!!

Vivy93: sii troy l’ho voluto stonato XD comunque combatto anch’io per stare in casa con loro!! Unisciti! XD grazie e recensisci ancora.

 

Lasciatemi come sempre qualche bel commento!! Ho già il quarto capitolo pronto!! Devo solo trovare il modo di venire su internet e pubblicarlo, come al solito. Non so quando pubblicherò, credo settimana prossima! ^^

 

Tanti kiss

By Titty90^^

  
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