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Autore: HakunaMatata_3    29/06/2012    4 recensioni
Dal Capitolo 1:
"Vado a cambiarmi" dico a Rose, intenta a leggere un libro. "Scorpius dovrebbe essere già qui…"
"Fa’ in fretta" mi risponde lei, girando una pagina molto rumorosamente, per sottolineare, in modo abbastanza superfluo, il fatto che non gradisce l’idea di trascorrere il viaggio verso Hogwarts (l’ultimo viaggio verso Hogwarts) in compagnia di Scorpius, come l’anno prima. E quello prima, e quello prima ancora e ancora… come tutti gli anni, insomma.
Alzo gli occhi al cielo e, divisa sotto braccio, mi avvio verso la metà del treno, dove ci sono i bagni.
-
Salve a tutti, ecco la mia prima Fanfiction. È una Rose/Scorpius, ma troverete molti altri personaggi come Albus Potter, Roxanne e Louis Weasley, i fratelli Scamandro e altri ancora...
Spero possa piacervi =)
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Louis Weasley, Lysander Scamandro, Roxanne Weasley | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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Capitolo 16:
Scontri e incontri - La prima Strillettera di Rose Weasley

***(Rose Weasley)
<< El? >>
<< Scusami, Rose, ma… mi vedo con Louis, sai… >>
<< Oh, giusto. Hugo? >>
<< Aggiuggo opo, osse >> risponde mio fratello a bocca piena.
<< Che ha detto? >> mi chiede Helena disgustata.
<< Che forse mi raggiunge dopo. Ma a questo punto credo che rimarrò al Castello >>
<< Sei impazzita? >> si intromette Roxanne. << Perché? >>
Inarco un sopracciglio nella sua direzione. Lei sbuffa e si alza da tavola per raggiungere Lysander.
<< Ci vediamo dopo >> trilla Lily.
<< Lily? Dove vai? >> chiedo alla mia ultima speranza.
<< In giro con Carl >>
Ah.
<< Rose… io credo che dovresti uscire comunque >> inizia Helena. << Potresti fermarti da Scrivenshaft e pranzare insieme a tutti noi. Ci diamo appuntamento ai Tre Manici di Scopa >>
<< Non preoccuparti, El. Scrivenshaft è un’ottima idea, ma torno al Castello per pranzo >> le sorrido e le scompiglio i capelli, poi mi avvio al dormitorio attraverso i passaggi segreti che conosco, ormai, come le mie tasche.
<< Palla di pelo >> dico alla Signora Grassa, poi mi chiudo in camera.
Prendo una borsa e vi metto dentro la giacca, il portamonete Mokessino che mi ha regalato zio Harry non so quanto Natali fa e la bacchetta. Mi guardo allo specchio: anonima come sempre.
Appunto la Spilla da Caposcuola al maglione (la McGranitt vuole che la portiamo sempre) e mi lego i capelli. Sono pronta per uscire, ma guardo il letto con desiderio.
Che senso ha uscire da sola? Tutti i miei parenti e amici sono in coppia, tanto vale che resti qui.
Ma Scrivenshaft è una valida alternativa alla noia di un 10 febbraio da trascorrere tra i corridoi del Castello. Potrei trovare qualche testo integrativo di Pozioni per organizzare la mia prima lezione. O meglio, la nostra prima lezione, dato che la Byrer ha, da lunedì scorso, due assistenti.
Lunedì scorso… Cinque giorni fa, Scorpius mi ha baciata.
Credevo fosse frutto della mia fantasia, un sogno, magari. Ma il martedì a colazione, Scorpius aveva ancora le mie dita stampate sulla guancia.
Decisamente, non si era trattato di un sogno. La cosa peggiore, però, è questa: sogno o realtà che sia, non ho la minima idea di cosa abbia voluto dire.
<< Perché mi hai baciata, Malfoy, sei impazzito? >> urlo spingendolo contro la parete di pietra.
<< R-Rose? >>
<< Non chiamarmi Rose. Perché l’hai fatto? >>
<< I-io… non lo so. Cioè, lo so, ma… >> deglutisce. << T-tu mi pia… >>
SCIAFFF.
Il suono del mio schiaffo mi rimbomba nelle orecchie e mi scuote da quel ricordo.
Gli piaccio.Io gli piaccio. Io, Rose, piaccio a lui, Scorpius.
Ma non può essere vero. Io gli piaccio, o meglio, piacevo per finta. Quando dovevamo stare insieme per non dire agli altri quello che era successo.
E allora perché non si è limitato a leggere quello stupido fascicolo?
Forse perché qualcuno -mi suggerisce la mia testa- è stato per due minuti buoni a guardarlo prima di sussurrare il suo nome.
<< Non ha comunque senso! >> urlo frustrata alla mia immagine riflessa allo specchio.
Mi guardo negli occhi, infuriata, per non so quanto tempo.
Joel, il gufo di Dominique, mi riporta alla realtà. Mi tende una lettera dove Rose Weasley, torre Grifondoro, Hogwarts è scritto con la calligrafia di James. Chissà dove si sono rifugiati penso mentre osservo vagamente il colore rosso della busta che contiene la missiva. La apro e una voce esplode nella mia camera.
<< Rose Weasley, hai superato il limite. Ho degli allenamenti cui sottopormi io, mentre lei ha un articolo da preparare. È quasi un mese che mandi Remus avanti e indietro… Sembra un segugio, non un uccello, per Merlino! Questa è l’ultima lettera che ti mando, Rose. Non sto scherzando, lasciaci in pace. Stiamo insieme, e allora? Non sono affari tuoi, limitati a mantenere il segreto. E a lasciare quel pennuto su alla Guferia >>.
Guardo sbalordita la Strillettera di mio cugino (la mia prima Strillettera) che prende fuoco davanti ai miei occhi.
Joel schiocca il becco e mi affretto a dargli qualche Biscottino Gufico che ho nel cassetto della scrivania. Prima che parta di nuovo, gli lego alla zampa un pezzetto di pergamena con su scritto semplicemente scusa.
 
***(Scorpius Malfoy)
<< Io odio l’uscita prima di San Valentino >> sbotta Amber incrociando le braccia al petto. << Tutti che corrono di qua e di là per comprare regali e altre sciocchezze... >>
<< La odii solo perché non hai nessuno a cui fare “regali e altre sciocchezze” >> ribatte David irritato.
<< San Valentino è solo un’occasione per sperperare Galeoni. Non ci tengo né a ricevere né a fare alcun tipo di regalo >>. David sta per ribattere, ma viene interrotto da Mike.
<< Dave, dalle tregua. Amb, nessuno ti obbliga a uscire. Scorp, hai programmi? >>
<< Vado da Scrivenshaft >> dico cercando di suonare tranquillo.
<< Ottimo. Ho finito l’inchio-… >>
<< No, Mike. Io vado da Scrivenshaft. Posso prendertelo io, l’inchiostro >> mi affretto a rispondere. Mike mi guarda interrogativo, così come David e Amber. Sento i loro occhi puntati su di me mentre esco dalla Sala Grande.
<< Ehi, Scorp! >> urla una voce allegra alle mie spalle. La stessa voce che sto cercando di evitare da cinque giorni.
<< Ciao, Lou >> saluto depresso: tanto non riuscirò a nasconderglielo ancora per molto.
<< Cos’hai? >> chiede sospettoso. Gli indico con il capo le scale alla mia sinistra. Lui annuisce e ci avviamo verso i Sotterranei.
<< Corno di Bicorno >> sussurro alla lastra di pietra. Questa si fa da parte per lasciarci passare e subito punto alla mia stanza.
<< Mi fa sempre strano venire qui>> dice Louis. << Non l’avrei mai immaginata così… >>
<< Così…? >>
<< Così normale >> ghigna. Sorrido di rimando, poi mi getto di peso sul letto. Louis si siede sulla scrivania e incrocia le braccia al petto.
<< Allora? >> mi chiede.
<< Ho accettato di fare da assistente alla Byrer, lunedì scorso >> sospiro. << Dopo aver baciato Rose >>.
Chiudo gli occhi e li tengo serrati così forte che potrebbero rientrarmi nel cranio. Dopo un paio di minuti di silenzio azzardo un’occhiata alla scrivania.
Louis è ancora seduto lì, la bocca spalanca in una perfetta “O”, gli occhi sgranati, le braccia molli lungo i fianchi. Mi alzo e gli agito una mano davanti agli occhi, sembra riprendersi. Scende con cautela dalla scrivania e si siede sul letto.
<< E lei? >> chiede con una voce da piccola Tassorosso tredicenne in vena di confidenze con l’amica.
<< E lei ha ricambiato! >> esclamo frustrato. << L’ho baciata e ha ricambiato! Per i corridoi le ho preso la mano. Ha iniziato a urlare isterica chiedendomi perché l’ho fatto. Stavo per dirle che mi piace, ma lei mi interrompe e SCIAFF, mi da uno schiaffo >>.
Mi siedo sul letto prendendomi la testa fra le mani >>
<< Si è lasciata baciare? >>
<< Sei sordo, Louis? SÌ! >> lo attacco. Lui mi ignora.
<< Be’, allora vuol dire che è confusa >> risponde scrollando le spalle. << Ne parlo con Helena, ti va? Così riusciamo a capire cos'ha mia cugina in testa >>
<< Di certo non il cervello che tutti gli insegnanti decantano >> borbotto.
 
***(Albus Potter)
<< Ho preso appuntamento con Lysander per una Burrobirra ai Tre Manici di Scopa con lui e Roxanne. Ti spiace? >>
<< No >> rispondo leggermente irritato. << È tanto che non vedo mia cugina >>
<< Al, la metà degli studenti di Hogwarts della nostra età è imparentata con te >> dice pazientemente Christina.
<< Lo so, ma potremmo vederci con qualcun altro >>
<< Ad esempio? >> chiede scettica.
<< Ad esempio Mike, o David, o… CARL JACKSON, GIÙ LE MANI DA MIA SORELLA! >>.
Sento Christina che sbuffa battendosi la fronte con una mano, tutti gli studenti che passeggiano per High Street sono voltati verso di me. Lily mi fissa con sguardo omicida mentre Jackson sogghigna.
<< Fatti gli affari tuoi, Al >> mi intima mia sorella.
<< Ti stava baciando! >> esclamo. Sento che non sarà una semplice lite alla Potter.
<< È questo che fanno i fidanzati, oltre a passeggiare mano nella mano, sai? >> ribatte indicando le mie dita intrecciate a quelle di Chris.
<< Andiamo Lily, non ne vale la pena >> dice Jackson poggiando una mano alla base del collo di mia sorella, il sorriso beffardo ancora al suo posto.
<< GIÙ LE MANI DA MIA SORELLA! >> ripeto di nuovo.
<< Altrimenti, Potter? >> mi chiede.
<< Altrimenti ti ritrovi un Vermicolo nei pantaloni >> dico estraendo la bacchetta.
<< Albus >> sussurra Christina << ci sono i Prefe-… >>
<< POTTER >> tuona una voce familiare. << Cosa stai facendo? Trenta punti in meno per Serpeverde. E voialtri circolate. Lo spettacolo è finito >>
<< Ma Rose… Perché a lui non hai tolto neanche un punto? >>. Sono scandalizzato.
<< Perché, tecnicamente, non ti ha fatto niente. Tu, Al, hai urlato come un matto rendendo partecipe tutta Hogsmeade della tua disapprovazione per Carl Jackson, hai fatto infuriare Lily e stavi per trasfigurare in un Vermicolo l’aggeggio del suo fidanza-… >>
<< Non… dirlo… >> sibilo.
<< Be’, le cose stanno così. Nemmeno io sopporto Jackson, Al, ma la devi lasciare in pace. Non puoi strepitare nel bel mezzo di Hogsmeade, e dire che ti ho sentito dalla soglia di Scrivenshaft. Ora devo anche riempire quelle dannate scartoffie >>
<< Quali scartoffie? >> mi informo.
<< La McGranitt vuole che le vengano segnalati al momento tutti i comportamenti impropri al di fuori delle mura del Castello >>
<< N-non puoi, Rose! Mi punirà e… >>
<< E farà bene >> interviene Chris, che ha taciuto fino a questo momento. << Scusaci, Rose. Andiamo >>.
Lo sguardo desolato di Rose mi accompagna per tutta High Street finché, trascinato da Christina, non mi chiudo la porta di Mondomago alle spalle.

***(Rose Weasley)
<< Buongiorno, in cosa posso esserle utile? >> mi chiede un’impiegata sorridente.
<< Rapporto alla Preside >> le dico indicandomi la spilla da Caposcuola.
<< Prego >> mi porge un blocco di fogli. << Può usare un gufo espresso per sette Falci >>
<< La ringrazio >> rispondo avvilita.
Mi poggio a uno dei tavolini a muro e inizio a compilare in tutte le loro parti non so quanti fogli. Un quarto d’ora e sette Falci dopo esco dall’Ufficio Postale. Mi incammino verso Scrivenshaft quando Scorpius mi passa d’avanti senza nemmeno guardarmi. Mi giro di scatto, continuando a camminare, e mi rendo conto che non è lui, ma solo una biondina Corvonero. Poi vado a sbattere contro qualcuno.
<< Oh, mi scusi io… >>
<< Santo cielo, Rosie, sta’ più attenta! >>
<< Papà? >>
<< Chi ti sembro, Merlino? >>
<< Merlino si sarebbe scusato >> bofonchio abbracciandolo. << Che ci fai qui? È successo qualcosa? >>
<< No, non preoccuparti. Sai dov’è Hugo? >>
<< Non ne ho idea. È successo qualcosa? >> ripeto.
<< No, Rose >> ripete paziente. << Sarà meglio che vada, ho un appuntamento con la McGranitt >>
<< Oh. Anche la mamma è qui? >>
<< La… la mamma? Certo che no, no. Anzi >> sembra a disagio. << sarebbe meglio che non le dicessi che sono venuto qui >>
<< Papà! >>
<< Oh, andiamo Rosie. Sono cose private. Ti vengo a salutare dopo, ok? >>
Guardo mio padre che si dirige verso il Castello e non posso fare a meno di chiedermi cosa ci faccia qui. Scrollo le spalle e mi incammino verso Scrivenshaft, sperando vivamente di evitare altri contrattempi.
 
Scorro con l’indice i titoli del reparto Pozioni. Ne ho già trovato qualcuno interessante (Intrugli e brodaglie e Come evitare che le vostre miscele si rivelino veleni), ma non riesco a trovare un libro che mi spieghi come affrontare una classe vera che pende dalle mie labbra.
Guida pratica all’aspirante pozionista… promette bene.
Mi avvio alla cassa con i libri sotto braccio, ma non c’è ombra di un commesso. Da sotto la tenda tirata dietro il bancone filtra la luce tremula di una candela. Mi avvicino per scostare il pesante tendaggio color cremisi, quando una voce fa fermare la mia mano a mezz’aria.
<< Questo sono gli unici libri babbani sull’argomento che abbiamo trovato, signor Malfoy >> cinguetta una voce femminile.
<< Cos’è questo? >> chiede Scorpius. << Non ci sono cenni sulla filosofia >>
<< Oh. Be’, ecco… io… >> balbetta la strega.
<< Non importa >> taglia corto lui. Sento i loro passi venire verso di me, così mi affretto a mettermi davanti al bancone.
<< Buongiorno >> mi saluta la strega in uniforme.
<< R-Rose… che ci fai qui? >>
<< Compro, Scorpius. E anche tu, a quanto pare >>
<< Ventisette Galeoni, sedici Falci e nove Zellini >> si intromette la commessa.
Le porgo i soldi e riprendo i libri. Mi avvio alla soglia, ma Scorpius mi ferma.
<< Rose, ti va una Burrobirra? >>. Mi giro verso di lui. È arrossito e fissa insistentemente una delle sue scarpe. La commessa tossisce, vistosamente irritata.
<< Trentasei Galeoni e quindici Falci, signor Malfoy >>
<< Oh, prendo anche questa >> dice indicando una boccetta d’inchiostro.
<< Trentasei Galeoni e venti Falci >>
Usciamo insieme nel vento.
<< Vieni >>
<< Scorp, e gli altri? Penserebbero che ci stiamo riprovando >>
<< Perché no? >>.
Hai appena posto una domanda da un milione di Galeoni, “signor Malfoy”.
 
***(Louis Weasley)
<< La so, giuro che la so! >>. Qual’era?
<< Il punto è che non dovresti saperla, Louis >>
<< Non dovrei, appunto. Sei dalla mia o no, El? >>
<< Sì, sì, ma sbrigati. La cena sta per finire >>
<< Ehm, allora… Oh, sicuro! Corno di Bicorno >>. La parete di pietra della Sala Comune dei Serpeverde scivola sotto i nostri occhi.
Una vocina nella mia testa continua a ripetere Non dovrei essere qui.
<< Sbrigati, Lou. Credo di aver sentito qualcosa fuori >>. Non dovrei assolutamente essere qui.
La parete di pietra scorre di nuovo, le dita di Helena si intrecciano alle mie mentre mi trascina giù ai dormitori dei ragazzi, infondo al corridoio, nella camera di Scorpius.
<< Sei una lumaca >> afferma sostenuta, poi un cuscino mi piove in faccia.
<< Ehi! >> esclamo indignato. Rendo imperturbabile la porta, poi rispondo all’attacco. Qualche minuto dopo, la porta si apre. Scorpius è sulla soglia con un’espressione incredula.
<< Scusate… devo aver aperto la porta sul passato* >>. Entra nella stanza e si getta di peso sul letto, come questa mattina.
<< Ho fatto come mi hai detto, El >> inizia.
<< Splendido. E lei? >> chiedo curioso.
<< Ha detto di riflettere sul fatto che, vedendoci insieme, qualcuno avrebbe potuto pensare che ci stessimo riprovando >> sospira. << Quindi io le chiedo “Perché no?” >>.
Helena continua a guardare Scorpius con così tanta intensità che inizio a infastidirmi.
<< Non ha accettato, vero? >> chiede. Scorp scuote la testa.
<< Be’, io vado a letto >>. Helena si alza e si incammina furiosa verso la porta. Sembra ricordarsi di me perché torna indietro, mi lascia un bacio sulle labbra e se ne va.
<< Che le prende? >>
<< Non ne ho idea. Ad ogni modo, Scorp, posso chiederti una cosa? >>
<< Spara >>
<< Cosa farai dopo Hogwarts? >>
<< P-perché? >> mi chiede agitato.
<< Poniamo il caso che tu e Rose torniate insieme. Se la tua futura professione ti impedisse di stare con lei, cosa faresti? >>
<< Impedisse come? >>
<< Costringendovi a… stare lontani >>
<< Quanto lontani? >>
<< Non lo so >>
<< Louis, dove vai? >> domanda allarmato.
<< Vorrei diventare Indicibile, mi hanno mandato una domanda per un colloquio in Francia >>
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
*Scusate… devo aver aperto la porta sul passato: chiaramente riferita al comportamento infantile di Louis e Helena. L’ho letta da qualche parte, ma non ricordo dove.

  
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