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Autore: _itsnickymine    30/06/2012    7 recensioni
Nicholas Jerry Jonas non è il più figo della scuola ma l’esatto opposto lo sfigato che non ha amici, ama la musica e odia le persone egocentriche e arroganti. Si ritrova però a vivere con una delle più popolari della scuola, stronza, egocentrica, presuntuosa e altezzosa. [..] “Sai qual è il problema? Tu, sei tu il problema. Credi di essere il centro del mondo, invece non lo sei, credi di essere forte solo perché hai tutta la scuola ai tuoi piedi, ma non è così! Sei solo una viziata figlia di papà, con un cuore di ghiaccio, insensibile, diffidente e fredda che alla fine rimarrà sola!”
Nicholas pronunciò quelle parole guardandola negli occhi,e proprio in quel momento la ‘regina di ghiaccio’ pianse per la prima volta davanti a qualcuno che non fosse il suo specchio. Cosa succederà tra i due?! Spero di avervi incuriosito,fatemi sapere cosa ne pensate!baci,vale!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nick Jonas
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Capitolo 19

 
 

“io la troverò, sarà l’ultima cosa che faccio, ma la troverò” disse il ragazzo mentre beveva un po’ d’acqua in cucina con Joe.
Erano passati due giorni da quando Jessica era partita, nessuno sapeva più niente di lei, era come se si fosse volatilizzata nel nulla.
“dove intendi trovarla Nick? E’ come cercare un ago in un pagliaio.. non abbiamo nessun indizio, niente di niente” spaparanzato sul divano
“una cosa però l’abbiamo” disse Nick
“cosa?” chiese Joe
“potremmo andare al negozio di Andrew e vedere se sanno dove è andato” disse Nick
“non credo ce lo diranno” disse Joe
“allora li ricattiamo”
“oh sei diventato davvero una bad boy, nicholas” disse Joe ridendo
Nick lo guardò male
“io esco” disse Nick prendendo il suo cappellino blu
“dove vai?”  chiese Joe
“a fare un giro” disse il ragazzo mentendo, non voleva che Joe andasse con lui.
“okay” disse Joe
Joe ovviamente si accorse che Nick stava mentendo così lo seguì.
 Nick infatti era diretto al negozio di tatuaggi di Andrew. In pochi minuti arrivò lì ed entrò.
“ciao, sto cercando Andrew” disse Nick avvicinandosi ad un ragazzo dietro al bancone
“mi dispiace ma Andrew è partito, non so quando torna, puoi dire a me se vuoi” disse il ragazzo
“no, è che doveva finirmi un tatuaggio” disse Nick inventandosi la prima cosa che gli veniva in mente
“se vuoi te lo finisco io” disse il ragazzo
“no” disse Nicholas velocemente “po..potresti darmi il suo numero? Magari lo chiamo?”
Il ragazzo ci pensò un po’ prima di sorridere
“certo, eccolo” disse per poi dargli un biglietto bianco con il numero di Andrew
“grazie” disse il riccio prendendo il numero e andando via..
Una volta che Nick partì, Joe entrò nel negozio dei tatuaggi..
“ciao” disse alò ragazzo dietro al bancone
“ciao” disse il ragazzo stranito
“ehm.. c..cosa voleva il ragazzo riccio che è appena uscito?” chiese Joe avvicinandosi al bancone..
“cercava Andrew, ma purtroppo è  partito” disse il ragazzo
“ah capisco e niente più?” chiese Joe
“no, niente” disse il ragazzo “perché?”
“senti, io ho bisogno del tuo aiuto, devo trovare una ragazza, è partita oggi assieme ad Andrew e devi dirmi dove sono diretti” disse Joe quasi supplicandolo
“mi dispiace ma Andrew non dice mai dove va, quindi non so proprio dove sia diretto” disse il ragazzo
“oggi Andrew non è proprio venuto qui?” chiese Joe
“si, solo che poi è andato via in una limousine” disse il ragazzo
“limousine?” chiese Joe
Il ragazzo annuì
“okay, grazie lo stesso, ciao!” disse Joe per poi uscire..
“perché mi hai seguito?” chiese una voce dietro di lui, Nick in tutta la sua bellezza era appoggiato al muro fuori il negozio di tatuaggi..
Joe rise
“è davvero difficile fregarti, sai?” disse Joe
Nick rise..
“che ti ha detto?” chiese poi
“che Andrew è partito” disse Joe
“anche a me” disse Nick
“senti che ne dici se troviamo Jessica assieme e poi dopo lasciamo a lei la scelta? Una volta che le sceglierà nessuno si metterà più in mezzo. Ci stai?” chiese Joe
“ci sto” disse Nick ù, si strinsero la mano e si guardarono soddisfatti..
“bene bene.. Come la troviamo?” chiese Joe
“io ho il numero di Andrew, sto provando a chiamarlo ma è sempre spento” disse Nick
“il ragazzo mi ha detto che Andrew se n’è andato in limousine.. in città solo una persona possiede limousine” disse Joe
“Chuck Bass” dissero entrambi all’unisono
“è un amico di Jessica quindi potrebbero essere partiti con lui” disse Nick
“già” disse Joe
“andiamo a casa sua?” chiese Nick
“non so dove abita” disse Joe
“nemmeno io” disse Nick
Entrambi sbuffarono..
Altri due giorni ma di Jessica nemmeno l’ombra.
Come ogni giorno Nick stava provando a chiamare Andrew, ma il suo telefono era sempre spento..
“spento?” chiese Joe che era seduto sul divano del salotto con i piedi sul tavolino e stava guardando un film..
Nick annuì
“io..sto scoppiando, non ce la faccio più. Devo trovarla” disse Nick “secondo te perché è andata via? Senza dirci niente?”
“non lo so, so solo che in questi ultimi tempi è sempre stata con me, ero l’unico a sapere del bambino e quindi non usciva quasi mai senza di me e mi manca” disse Joe
“certo che siamo davvero fortunati, due fratelli interessati alla stessa ragazza” disse Nick sarcastico
“già” rispose Joe ridendo
“secondo te la troviamo, prima o poi?” chiese Nick
“certo, anche se non riusciamo a trovarla, questa è la sua città sua madre è qui quindi tornerà, forse, un giorno” disse Joe
Nick si morse un labbro e ricompose il numero di Andrew, e cavolo bussava..
“oh cazzo Joe è accesso, sta squillando” disse Nick
“cosa?oh mio dio” disse Joe
“si?” rispose un ragazzo dall’altro capo del telefono, doveva essere Andrew
“Andrew?” chiese Nick
“si, sono io.. chi sei tu?” chiese Andrew
“sono nick Andrew, l’amico di Jessica” disse Nick
“nick? Chi ti ha dato il mio numero, per favore non devi chiamarmi se Jessica scopre che stiamo parlando ora, mi uccide” disse Andrew
“Andrew per favore dimmi dove siete, io..io devo vederla, devo parlare, è andata via senza salutarmi, non ci parliamo da una vita e forse me ne sono accorto troppo tardi lo so, ma lei.. lei mi  manca.. per favore Andrew, ti scongiuro” disse Nick quasi supplicandolo
Andrew sospirò guardandosi intorno,vedendo se Jessica era nei paraggi..
“d’accordo, ma mi raccomando non dire a lei che ti ho detto dove siamo okay?” disse il ragazzo
“si si , quello che vuoi Andrew, ma dove siete?” chiese Nick
“siamo a Sydney in Australia, nel hotel di Chuck Bass, lo trovi subito perché è l’unico in tutta Sydney.. Ora devo andare ma mi raccomando Nick non fare stronzate” disse Andrew
“non preoccuparti” disse Nick per poi riattaccare
“allora?” chiese Joe
“sono in Australia” disse Nick
“Australia? Oh mio dio, ma come cazzo ci sono arrivati?” chiese Joe
“non lo so, ma devo andare lì” disse Nick correndo in camera sua
“cosa fai?” chiese Joe seguendolo
Nick entrò in camera sua e prese  il portafogli ed il suo cellulare
“io vado a Sydney, saluta mamma da parte mia, prendo il primo volo” disse Nick
“cosa? Vengo anche io con te”
Nick sbuffò per poi scendere giù, prese le chiavi della sua macchina e ci salì, ma prima di partire Joe salì in macchina
“perché vieni? Per te Jessica è solo una delle tante, una con cui passarci un po’ di tempo, per me no.. Io non sono come te” disse Nick accelerando
“che cavolo ne sai tu? Guarda che fino ad ora è stata con me, non con te” disse Joe
“vi siete baciati? L’avete fatto?” chiese Nick stringendo il manubrio fortemente
“no” rispose Joe
Nick tirò un sospiro di sollievo
“sei contento?” chiese Joe
“ovvio che si, mi darebbe un fastidio tremendo sapere che tu hai baciato la mia ragazza” disse Nick
“tecnicamente non è la tua ragazza e poi può anche essere che arriviamo lì e lei sta già con un altro” disse Joe
“naah..” disse Nick
Arrivarono all’aeroporto e mentre Nick faceva i biglietti, Joe chiamò Denise per avvertirla del loro viaggio improvviso.
Nick finì di fare la fila e si andò a sedere su alcune sedie, il loro volo partiva tra due ore..
“fatto i biglietti?” chiese Joe sedendosi accanto a lui
Nick annuì
“secondo te la troviamo? Sydney è grande” disse Joe
“certo che la troviamo, non me ne andrò di lì fin quando non ci avrò parlato” disse
“perché vuoi parlarle? Per due mesi l’hai evitata e trattata una merda. Ora vuoi parlarle?” chiese
“ho sbagliato lo so, ma avevo le mie ragioni” disse Nick
“quali?” chiese Joe
“in un rapporto la sincerità e la fiducia sono fondamentali” disse Nick
“nick, voi non stavate insieme” disse Joe
“ancora con questa storia? È vero tecnicamente non stavamo assieme ma praticamente stavamo appiccicati come due cozze e poi beh si vedeva, io le piacevo e anche lei piaceva a me” disse il riccio
“se ti piaceva perché ci hai litigato?”  chiese Joe
“perché mi ha mentito” disse Nick
“lei non ti ha mentito” la giustificò Joe
“si che l’ha fatto, ha baciato quel ragazzo per vedere una mia reazione, abbiamo nascosto la nostra presunta relazione per mesi, io non sono così, a lei importava solo di se stessa, della sua reputazione e delle sue amiche false, a me no” disse Nick
“non credo, visto che per colpa tua ha perso tutte le sue amiche, il posto nella squadra delle cheerleader e a scuola la trattano come prima trattavano te” disse Joe
 
 
 
 
 
 
“come ti senti?” chiese Andrew seduto sulla poltrona accanto al letto dove Jessica era sdraiata..
“un po’ meglio” disse Jessica con la voce ancora impastata dal sonno..
“ il medico ha detto che anche se stai bene, non dovrai lo stesso affaticarti troppo e sforzarti” disse Andrew
Jessica annuì, sedendosi meglio sul letto appoggiando la schiena contro la testiera del letto…
“vuoi qualcosa? Acqua?” chiese Andrew
“no, sono a posto” disse Jessica
“allora quando tornerai a casa?” chiese Andrew
“non ora, io.. io non sono pronta” disse la bionda
“pronta per cosa?” chiese Andrew
“per cosa? Se torno dovrò litigare praticamente con tutti”
“che fine ha fatto la Jessica che ama litigare sempre con tutti?” chiese Andrew ridendo
“non riuscirei a litigare con Nick, non dopo che ho combinato quest’altro casino” disse Jessica
“hai sbagliato ad andare via Jess, io credo che lui poteva aiutarti, è un bravo ragazzo” disse Andrew
“tu non hai visto com’è diventato, io mi sono innamorata del ragazzo che ho portato a fare il tatuaggio con me mesi fa, non di quel ragazzo che non fa altro che urlarmi contro e guardarmi come se volesse uccidermi” disse Jessica
“mi hai detto che in ospedale c’era, forse voleva parlarti” disse il ragazzo
“si voleva parlarmi, per litigare, Joe gli avrà detto sicuramente del bambino e quindi chissà quante me ne avrebbe dette” disse la bionda
“questo lo pensi tu, Jess. Non per forza doveva andare così” disse Andrew
“Andrew è la mia vita, okay?”
“io voglio solo aiutarti, non ce la farai da sola”
“invece ce la farò, i..io sono forte” disse Jessica
“non lo sei abbastanza, Jess” disse Andrew
“Andrew per favore, basta! Non voglio parlarne” disse la bionda stizzita alzandosi dal letto e dirigendosi verso il bagno.
Non voleva pensare più a nessuno, in fondo però sapeva benissimo che Andrew aveva ragione. Si era messa in un bel guaio, forse troppo grande per lei..
Si guarfdò allo specchio, era pallida e due profonde occhiaie si erano formate sotto i suoi occhi, non dormiva da giorni e mangiava pochissimo.. Decise du fare una doccia veloce per poi uscire un po’. Non ne poteva più di stare chiusa in quel hotel..
Una volta vestita uscì dal bagno dove Andrew era seduto sul letto con il suo portatile sulle gambe
“io esco” disse Jessica prendendo la sua borsa
“dove vai?”
“a farmi un giro, non ne posso più di stare qui!”
“vuoi che ti accompagni? È pericoloso fuori e non siamo a Los Angeles, non conosci bene le strade” disse Andrew
“non mi allontanerò molto, solo un piccolo giretto” disse sorridendo e uscendo fuori
Uscì dall’hotel e cominciò a camminare per le strade di Sydney, tutto sommato era un bel posto per crescere un figlio da sola..
Ripensò al suo bambino, era un miracolo, era un segno da parte di Liz.
Dopo il suo incidente non era morto, ma era vivo e cresceva sano e salvo dentro di lei.
 Ripensò alla mega palla che aveva detto al medico per far si che dicesse a Nick e Joe che quel bambino non c’era più.
Nick e Joe erano persone adorabili e meravigliose non meritavano di avere una vita rovinata a causa sua.
Entrò in un negozio di caramelle, ne aveva proprio bisogno.
Indossò i suoi occhiali da sole e si mise il cappello della felpa in testa, non voleva che qualcuno la riconoscesse.
 
 
 
“già sei arrivato?” chiese Andrew incredulo a Nick , che si trovava davanti la porta della sua camera d’albergo con Joe.
“ho preso il primo volo per Sydney, dov’è lei?” chiese Nick
“ehm.. bhe.. ora non c’è” disse Andrew
“dov’è andata? Ha subito un forte incidente e ha perso il bambino, non dovresti farla uscire da sola” disse Nick
Andrew ripensò alla bugia che Jessica si era inventata, povero Nick, non meritava tutto questo.
“è solo uscita a farsi un giro, è nei paraggi.. la aspettate qui? Oppure la cercate?” chiese Andrew
“non lo so” disse Nick
“Jessica mi ucciderà” disse Andrew
“beh pensa che se non me lo dicevi ti uccidevo io” disse Nick sarcastico
I tre entrarono e si sedettero sui divanetti..
“perché è venuta qui? Con te?” chiese Joe
“non lo so, capire Jessica a volte per me è un’impresa. Posso solo capire dai suoi occhi che ha paura” disse Andrew
“paura di cosa?” chiese Nick
“non lo so” disse Andrew
Nick si alzò velocemente
“io vado a cercarla” disse per poi uscire fuori velocemente
Andrew sorrise a Joe
“non dirmi che anche tu provi qualcosa per Jessica?
Joe annuì
“e tu n on vai a cercarla con Nick
Joe scosse la testa
“quello che c’è tra Nick e Jessica, tra me e lei no c’è. Credo che dovrei comportarmi maturamente per una volta e lasciare che il destino compia la sua strada. Nick e Jessica sono destinati a stare assieme” disse Joe per poi sorridere dispiaciuto ad Andrew
 
 
Uno volta uscito dall’hotel Nick cominciò a cercare tra le strade di Sydney, ma era come cercare un ago in un pagliaio. Le strade erano affollatissime, i negozi anche.
Erano le otto e mezza e cominciava a diventare buio.
Nick arrivò in una grande piazza piena di gente, c’era un enorme palco e una band si stava esibendo.
Era impossibile trovarla tra tutta quella gente.
A Nick venne in mente un’idea.
‘Devo Farlo’ disse fra sé avvicinandosi al palco pieno di bodyguard.
“scusate, dovete farmi salire sul palco” disse ad uno dei bodyguard sicuro di sé facendolo ridere.


Sssalve :3 Scusate per il ritardo ma non avevo ispirazione >.<
Questo capitolo fa pena, e mi scuso çç
Grazie per le bellissime recensioni che mi lasciate, vi amo. TUTTE♥
Anyway forse il prossimo sarà l'ultimo çç
Lasciatemi tante tante recensioni e fooorse renderò la storia più lunga, baci baci♥
  
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