Salve a tutti!!! Dopo un po’ di assenza eccomi qua di
ritorno!!!! Chapter cortino e in pieno delirio mentale, ma….il prossimo capitolo
non tarderà ad arrivare (questa volta davvero -___-), anche perché assisteremo
alla coppia Draco-Bella alle prese con…
Vabbè, ma
perché anticipare??
Un bacione a
tutti quanti! A chi commenta e chi no!!!^*^
Buona
lettura!!
Tess
Capitolo
19
The
Bothwells
Incredibile a
dirsi: Bella non vedeva l’ora di tornare a scuola.
Ed era solo il
26 di dicembre.
Durante le
vacanze sua madre l’aveva deliziosamente rimpinzata di manicaretti, quasi
l’avesse presa per un tacchino ripieno.
Suo padre
l’aveva messa sotto torchio con gli interrogatori a sorpresa sul “presunto
ragazzo che aveva fatto capire di voler relazionarsi con lei in un modo che
andava oltre l’amicizia”.
Flashback
-Casa di
appartenenza?
-Serpeverde
pa', Serpeverde.
-E chi è?
-Draco Malfoy,
pa’.
-Il figlio
di…?
-Il figlio di
Lucius Malfoy e Narcissa Black, pa’.
Apriti cielo.
La bocca aveva
subito una mezza paresi nell’atto di spalancarsi per fagocitare una cucchiaiata
di porridge.
-E perché…?? E
come…? Ma dove…??
Calma e sangue
freddo.
Patetico.
-Vuoi sapere
anche quanto è lunga la sua bacchetta, pa’? Ecco,
quella non ho ancora avuto l’onore di misurarla e…no pa’, neanche quell’altra di
bacchetta.
A
una frase del genere un padre sarebbe dovuto esplodere di ira funesta.
Un
padre normale, in una famiglia normale… ma qui si sta parlando del
genitore di Bella Bothwell…e ci sarà un motivo se la ragazza è venuta su come è
venuta su.
Il
signor Bothwell era scoppiato in una fragorosa risata, quasi strozzandosi con il
porridge.
Per consolarsi
Bella aveva ripiegato su un metodo infallibile, ma deleterio: la torta al
cioccolato nocciolato di sette strati pendenti che aveva preparato la prozia
ottantenne Estella-mi sento-una-giovincella.
Fine
flashback
E suo fratello?
Il caro Will non si era lasciato sfuggire l’occasione di tediarla con le mille e
più battutine del suo repertorio. Quel ragazzo aveva una fantasia incredibile. O
forse era solamente il suo lato Serpeverde che tornava a farsi sentire ad anni
di distanza dalla fine della scuola.
Fatto sta che
Bella, per risollevarsi il morale, si era strafogata con il Tirami-sempre-più-su
che nonna Irma aveva gentilmente preparato per la famiglia in quantità
industriale, sorda a qualsiasi tipo di lamentela, e anche a tutto il resto.
Ma non è
tutto.
La disgrazia
delle disgrazie era avvenuta la mattina del giorno di Natale.
La mamma di
Bella, con il sospetto di un possibile deperimento da parte del soggetto in
questione Draco Malfoy (“è un po’
magrolino, no Bella?”), aveva deciso di inviargli uno dei suoi rinomati
pacchetti regalo da pasticceria ripieni di cannoncini alla crema e tortine alla
vaniglia.
Senza dire
niente alla figlia.
Flashback
-CANNONCINI
ALLA CREMA E TORTINE ALLA VANIGLIA????????!!!!!!!??????
-Sì, cara,
nello stesso vassoietto, un po’ di questi, un po’ di quelli. Con un bel fiocco
rosso. Via Gufo Express. Ho mandato Spiumato. È vecchiotto, ma ha una certa
esperienza ed è ancora robusto.
-Spiumato? Quel
gufo orrendo???? Ma sembra un pollo spennato!!!! E comunque: a DRACO
MALFOY?????????????????!!!!!
-Sì, tesoro, a
Draco.
-Mamma non
chiamarlo Draco.
-Ma stellina,
si chiama così.
-No,
mamma.
-E come dovrei
chiamarlo?
-Non chiamarlo
e basta.
-Ma
Bella-
-Ma un corno
Ma’.
Fine
flashback
La storia quasi
sentimentale e ancora non ben definita di Bella stava cominciando in modo molto
anomalo e sotto una stella poco magnanima, per colpa della sua famiglia.
A Draco lei
aveva regalato una copia del Quidditch
attraverso i secoli in edizione quasi introvabile, rilegata in pelle di
drago verde con le scritte in argento. Tramite le conoscenze di suo fratello era
riuscita ad averlo a un prezzo stracciatissimo. Era sicura che a lui sarebbe
piaciuta tantissimo. Ovviamente la sua sicurezza era data da anni e anni di
conversazioni origliate e di mosse spiate da vicino.
Ciò che non si
aspettava era di aprire il pacchettino che lui le aveva fatto trovare sul letto
insieme al biglietto dell’appuntamento sotto al vischio (biglietto riposto con
cura nel baule dei tesori di Bella, corredato di un Incantesimo
anti-invecchiamento-ingiallimento-incendio-furto-e-quant’altro), e di trovarci
dentro beh, quello che ci aveva trovato.
Una catenina e
un piccolo ciondolo in argento con un le sue iniziali:
B.B.
Niente di
impegnativo. Draco era pur sempre un Malfoy. Un regalo del genere per lui era
all’ordine del giorno.
Ma nel momento
in cui l’aveva indossata, dopo un attimo di religioso silenzio, era diventata
color peperone alla griglia.
Bersagliata
dalle frecciatine e dalle prese in giro della sua famiglia, zii e cugini
rompipalle compresi.
Non si era più
ripresa.
Fino alle
undici di quella fredda mattina del 26 dicembre, almeno.
Quando, oltre
ad aver scoperto l’atto criminale di sua madre, era venuta a sapere, con sommo
orrore, che suo fratello, il suo
carissimo fratello maggiore, aveva intercettato Spiumato prima che spiccasse
il volo e aveva…no.
No.
Doveva esserci
un errore.
Will aveva
aggiunto un misero, piccolo biglietto al pacco regalo.
Un
insignificante biglietto in cui, in
cui, invitava
Draco.Malfoy.a.casa.Bothwell.per.il.pranzo.
Lo stesso Draco
Malfoy che aveva risposto all’invito quasi immediatamente.
Affacciata alla
porta della grande cucina di casa sua che, quel giorno era invasa dal profumo
delle pietanze che cuocevano in mille e più pentole, pentolini e pentolone sui
fornelli, Bella ebbe un attimo di smarrimento.
-Il
pranzo?
-Già.
Suo fratello
entrò in quel momento, infreddolito e scrollandosi la neve dal mantello e dai
capelli.
-Quale
pranzo?
La sua
voce tradì un tremito, mentre fissava senza capire la sua famigliola che si
indaffarava tra la cucina e la sala.
-Quale pranzo??? – il tremito si era
trasformato in uno squittìo lievemente isterico.
Bum.
Il cuore di
Bella mancò un battito.
-Il camino in
sala! Vai tu Will?- trillò sua madre, mezza infilata nel
forno.
In pigiama, con
i capelli scarmigliati, le occhiaie fino al mento e i segni del cuscino ancora
ben visibili sul viso, Bella si voltò verso la sala, seguendo i movimenti di suo
fratello come a rallentatore.
Si rese conto della gravità della situazione solo quando scorse, con un po’ di fuliggine sul lindo mantello, la perfezione in persona che era Draco Malfoy, uscire dal camino di casa sua.