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Autore: Toya    30/06/2012    3 recensioni
E se a Hogwarts circolassero dei veri e proprio "gossippari" che lasciassero ogni mattina, nello stesso luogo, un nuovo gossip?
E chi se no potrebbe assumere questo ruolo se non Parvati Patil?
Tutto sembra andare a gonfie vele quando "qualcuno" sembra prossimo a scoprire l'identità di MrsUnknown.
Spero che vi piaccia! (:
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Calì Patil, Theodore Nott
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Il corridoio del settimo piano era deserto, l’unico rumore che si udiva erano i passi di Parvati che, con un sorriso fiero, ritornava verso la sua Sala Comune. Si sentiva potente ora che era riuscita ad azzittire Nott. Era presa troppo da quella sensazione di vittoria quando all’improvviso si sentì presa per il braccio e senza potersi liberare da quella presa, si ritrovò trascinata in un’aula vuota e buia. Parvati, scossa, si voltò verso il suo sequestratore non appena egli chiuse forte la porta dell’aula e digrignò i denti nel riconoscere la figura.
-Nott!-
Theodore si scaraventò verso la Grifondoro, sbattendola contro la parete opposta, e senza darle il tempo di reagire, le strinse i polsi alla parete, bloccandola con il suo stesso corpo. –Oh, che sorpresa Mrs Unknown, eri per caso di fretta?- le chiese in un sussurro all’orecchio, con tono che non nascondeva la rabbia che provava nei confronti della ragazza. –Hai provato ad ingannarmi, ora te ne pentirai! Ora il tuo segreto non sarà poi così al sicuro!-
Parvati cercò di opporsi a quella pressione, cercando di spingerlo via ma il ragazzo era troppo forte. In lei iniziava a crescere la paura, infondo erano da soli, in un’aula in disuso, senza che nessuno potesse sentirli. Era pur sempre un Serpeverde, doveva aspettarsi di tutto da lui, era quello il pensiero che preoccupava di più la Grifondoro che tese il collo più lontano dalle labbra gelide di Theodore. –Non hai nessuna prova, Nott! Non puoi dire che tu sai chi è la vera Miss Unknown!   A chi darebbero poi ragione? Ad un Serpeverde come te oppure ad un’innocente Grifondoro come me, eh?- Parvati ribattè con superbia, guardando il ragazzo negli occhi. Era troppo orgogliosa per lasciare che lui andasse a sventolare la notizia, preferiva cento volte subire una sua punizione che perdere contro di lui.
-Ah, tu dici?- Chiese Theodore con finto stupore per poi fare una smorfia. –Che paura che mi hai fatto avere, Patil! E ora che farò? Oh povero me, sono fregato..Eppure.. questo vuol dire che potrei farti di tutto e nessuno mi crederebbe..- Continuò il ragazzo, sfoderando poi un sorriso sghembo alle sue ultime parole, lasciando che la ragazza comprenda.
Parvati sgranò gli occhi dallo stupore di quelle parole e senza accorgersene quasi osservò il ragazzo con terrore. Tutta la sicurezza che aveva all’improvviso scomparve. Sotto gli occhi di Theodore non ci fu più la Patil orgogliosa e quasi frivola che tanto odiava, ma una Patil piccola e tremante, che con i suoi occhi gli chiedeva pietà. Il ragazzo rimase per qualche istante a fissarla, stupito di quel cambiamento improvviso. Che le era successo? E soprattutto che gli stava succedendo? Perché si era fermato?
-Puoi anche smetterla di tremare, Patil, non sono così disperato da soddisfare i miei bisogni con una lurida mezzosangue come te- Si limitò a dire Theodore con finto disgusto, lasciando la presa sulla ragazza e indietreggiando di qualche passo, si sedette su di un banco, ancora incredulo per quello che aveva appena fatto. Parvati stessa rimase ferma a guardare Theodore con stupore. Che gli era preso? Parvati non ci pensò due volte e a passi svelti si affrettò a raggiungere l’uscita per allontanarsi da lui. Non appena si avvicinò alla porta, Theodore con un colpo di bacchetta spostò un banchetto davanti alla porta per impedirle di uscire. -Ti ho lasciata andare, mica ti ho detto che non te l’avrei fatta pagare.- Le disse con tono distaccato, e dalla sua sacca le buttò ai piedi dei quaderni. –Voglio che da ora in poi farai i miei compiti, regolarmente.-
Parvati fissò prima quei quaderni per terra e poi il ragazzo ancora assiso su quel banchetto. –Che c’è? Non li sai fare da solo? Oppure necessiti di buoni voti così mammina non ti tirerà le orecchie?- chiese infastidita la Grifondoro, dando un calcio al vuoto per sfogare la sua rabbia di essere la schiavetta di Nott.
-Mia madre è morta. E’ morta quando avevo solo 5 anni.-
A quelle parole, Parvati alzò lo sguardo turbata verso il ragazzo, non riuscendo a spiccicare nemmeno una sillaba. Non sapeva nulla della vita di Theodore, non sapeva nemmeno della morte di sua madre. Si ricordò subito della notizia che MrsUnknown aveva lasciato su di lui, e la parola “mammina” iniziò a tormentarla. Comprese solo in quel momento il perché della rabbia del ragazzo ma non aveva il coraggio di dirgli che le dispiaceva.
-La prossima volta.. non provare a prendermi in giro mettendo in ballo mia madre, chiaro?-
 
“Gelosia in casa Tassorosso. Dopo che si è scoperta la grande cotta di Hannah Abbott nei confronti del Grifondoro Neville Longbottom, pare che il suo grande amico Ernie Macmillan non abbia per niente digerito la situazione. Che per caso sia segretamente innamorato anche lui della innocente Tassorosso?
                                                                                                                                                                                                                        La vostra reporter, MrsUnknown.
 
Ps: Mi scuso per l’ultimo bigliettino lasciato.. Non credo esistano persone peggiori in una graduatoria.. Ognuno di noi ha qualcosa che lo rende speciale, lo rende migliore.. Bisogna solo cercarlo.”
  
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