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Autore: Melmon    30/06/2012    1 recensioni
Dopo quasi due anni (aihme questa serie ha un parto travagliato ...) ecco un altra importante storia.
Tre settimane dopo la rivelazione del loro amore Dean e Alice sono separati da demoni da cacciare e ferite da risanare ma qualcos’altro li aspettava ...
Cambiato rating.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dean Winchester, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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- Questa storia fa parte della serie 'Alice e Dean.'
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Scusate il ritardo!!
Tempo e caldo permettendo a breve un altra storia su Dean e Alice.
Grazie di aver letto la mia ff!

6. Lieto fine.

Risponde e poi gli strappa la lista delle mani, stavolta è lui a correggere i dati aiutato da Sam. Bobby sta parlando al telefono quando glielo porge, Beth è preoccupata perché ha provato a chiamarla senza aver risposta. Cerca rapidamente il cellulare non trovandolo, recuperato al volo il cellulare di Dean ed esce a cercarlo, in una mano il cellulare di Dean, nell’altra il telefono e allegramente spettegola del più e del meno con l’amica. Trova il cellulare dove ho subito l’agguato da parte di Dean, che è raccontato per filo e per segno, poi torno dentro ed eliminare gli altri due nomi della lista.
- Jack e Ron ieri e Don oggi.
Risponde allo sguardo interrogativo di Bobby, poi torna a parlare del colore dello smalto.
- Tu sei strana, uccidi demoni e parli di smalto. Dove trovo un’altra come te?
- Non esistono, io mi sono preso l’unico esemplare.
- Sicuro? La ragazza dall’altro capo del telefono non è molto differente da me sai? Odia essere chiamata bambina o piccola, soprattutto da un idiota che crede che questo non sia lavora da donna e le uscite del genere troppo pericoloso, doloroso, fisicamente inadatto. Hai mai provato a cucinare, a fare da babysitter a una squadra di piccoli guastatori, a camminare con i tacchi, a usare una pinzetta per le sopracciglia, a truccarti mentre guidi, a sembrare interessata a un discorso noioso, a partorire e crescere figli o semplicemente crescere quello che teoricamente dovrebbe essere un adulto? Se possiamo sopravvivere a questo, possiamo anche sterminare demoni nel tempo libero.
- Lo fai nel tempo libero?
- Si. Tu no?
Il tizio si allontana deluso.
- Amore anch’io lo faccio a tempo pieno.
- Certo ma perché tu sei il migliore che io conosco e salvi persone in qualsiasi luogo la tua piccola possa portarti. Tu sei un eroe e bada di restare solo mio.
Gli butta le braccia al collo e lo bacia per poi scappare nell’altra stanza lasciandolo impalato in cucina. I nuovi casi prendono più tempo del dovuto, stilare piani con gente che non la pensa allo stesso modo è difficile, Alice inizia a chiedersi dove Bobby tenga le aspirine.
- Ora basta, degli adulti grandi e grassi che si sbranano per un demone! Perché non passate a pugnalarvi a vicenda cosi gli fate un favore? Ora qui ci penso io e al primo che fiata, scoprirà quando sia vero il detto ”non c’è peggior ira di quella di una donna”.
Senza aspettare repliche, strappa la lista in tante piccole parti, prende un enorme vaso e lo riempie dei foglietti.
- Ora ogni cacciatore ne prenda uno, uno per ogni squadra, armatevi e uccidete il demone che vi è capitato. Siete qui per evitare che questi schifosi uccidono innocenti e nostri colleghi, un cacciatore per loro vale l’altro, ma per voi un demone non vale l’altro, sarà il fato a scegliere la vostra preda. Tu guarda se mi tocca fare la maestra d’asilo!
In silenzio le operazioni sono svolte, nessuno osa fiatare, sembra che al momento provochi più paura lei che un’orda di demoni.
Un sms giunge sul suo cellulare:
Sei terribilmente sexy mentre fai da maestrina, figurati che neanche io oso fiatare anche se l’idea di una punizione … perché domani è cosi lontano?
Come rispondere a questo?
Lei contro il tempo non poteva far nulla e poi anche per loro valeva la predica appena fatta. Alla fine scelse di non rispondere, lui sapeva quando anche lei pensasse la stessa cosa e affermarlo faceva solo male.
Alice rimase l’ultimo foglietto ma prima che potesse leggerlo Bobby glielo strappo di mano.
- Tu non ti muovi da qui, sei stata l’unica a mettere a posto questa banda di scatenati e poi vuoi ridicolizzarli del tutto? Hai già sterminato tre elementi di quella lista lascia qualcuno anche agl’altri!
- Quale altri? Ultimo bigliettino ultima cacciatrice.
- Non preoccuparti di questo, tu mi servi qui. E anche voi restate qui!
Anche il piccolo rettangolo di carta nelle mani di Sam fece la fine del precedente, Bobby lesse entrambi prima di tornare a fissarli negli occhi.
- Non credete che lasci Alice da sola nelle mani di questi animali, vero? Serve qualcuno che badi a lei e che eviti che la mia casa sia distrutta.
- Io volevo andare a caccia, uccidere demoni, ridicolizzare tutti i presuntuosi cacciatori, non voglio certo tenere a bada una banda di scatenati, questi non posso ucciderli!
Picchia i piedi per terra proprio come una bimba.
- Invece farai la babysitter!
- Mai fatto da babysitter?
- No.
- Mai stato il ragazzo di una babysitter?
- Non ricordo, perché?
- E’ un lavoro di responsabilità, noioso e mal pagato e non fammi entrare nei dettagli su ciò che succede quando i bambini, di solito minorenni, dormono e i fidanzati delle babysitter entrano di nascosto ...
- Il tuo lavoro sarà noioso, non pagato e di poca responsabilità perché sono adulti e non dovrai evitare che corrano in casa con le forbici in mano …
- Che importanza ha un paio di forbici quando possiedi una sciabola?
- … e il tuo ragazzo è già in casa.
- Anche tu hai letto quello che letto io tra le righe?
Alice si gira a parlare con Dean con occhi dolci.
- Che hai letto?
- O pappino a cambiato ruolo diventando il tuo o ti ha appena dato un’autorizzazione non molto esplicita a violentare sua figlia, in qualunque dei due casi io casco bene.
- Io sparisco.
- Hai visto che bravo Sam ha già …
Sam è uscito dalla stanza richiudendosi la porta dietro di se, la frase è interrotta da Dean, che a differenza dei suoi colleghi ha dei riflessi ottimi. Il discorso riprende da dove aveva interrotto nel giardino, certo che Dean per certi discorsi è eccezionale!
- Aspetta.
- Cosa c’è?
- Dammi due minuti, ok. Devo sistemare prima i bambini ricordi?
- Sbrigati, non ho nessuna intenzione di rimandare ancora.
- Non rimanderemo a costo di sterminare in prima persona demoni e cacciatori.
Dean resta da solo incapace di decidere se prendere a testate il muro o uscire a fare qualcosa di più utile come pulire armi e preparare un arsenale in caso ad Alice serva aiuto, per lei avrebbe fatto di tutto, per stare con lei peggio.
Passa mezz’ora, un’ora e ancora nulla, Bobby e molti cacciatori sono partiti, Sam si sta occupando dei restanti e di Alice nessuna traccia, l’aveva vista uscire ed entrare un paio di volte sempre diretta alla sua auto ma poi era sparita.
Il suo cellulare vibra:
Amò vieni nella panic room, ora!
Dean un po’ allarmato scende nello scantinato semi buio.
- Dean sei tu?
La voce di Alice con un tono di … preoccupazione? Disagio? Imbarazzo? Non riusciva a capirlo e la cosa lo preoccupo ancora di più, aumentando il passo apre in un sol colpo la porta.
- Chi altri dovrei essere?
- Tu, ovvio, volevo esserne certa. Non volevo accoglierti con il fucile puntato, avrebbe rovinato l’effetto.
- Qualcuno ha avuto quest’accoglienza?
- No, ma diciamocelo chi dei cacciatori di sopra, eliminando Sam e tu per ovvi motivi, entrando e trovandomi cosi sarebbe andato via di sua spontanea volontà?
- Hai pensato che un fucile poteva non bastare?
- Sono in un bunker a prova di demoni, circondata da armi, c’è sempre il piano b …
- Sarebbe?
- Questo.
Lo spettacolo che aveva accolto Dean era unico, nella stanza tutto era nella semioscurità, candele nere erano sparse qua e là per la stanza in posizione strategia, alcune armi erano state spostate dalla scrivania, dove ora c’erano due piatti e una bottiglia, un materasso era sul pavimento coperto da lenzuola candide, il pezzo forte era Alice al centro della stanza con indosso un micro abito nero e tacchi alti, in mano poi il fucile sopra citato.
Ora la dimostrazione del piano b: il vestito di Alice scende lentamente per tutto il suo corpo, Dean segue con gli occhi il tessuto nero che cade hai suoi piedi, il suo sguardo copre ogni centimetro di pelle scoperta.
- Con questa reazione avrei potuto sparare e uccidere almeno dieci volte. Ora che ne dici di chiudere la porta cosi che né uomini né demoni possano disturbarci? Sai è già domani ...
L’orologio, infatti, segna la mezzanotte, inutile dire che Dean sigillò più che volentieri il bunker e che essendo uomini o demoni (non facciamo discriminazioni!) a noi l’accesso è negato.
Lo so, anche voi avreste più che volentieri assistito alla scena romantica di Alice e Dean che per la prima volta si amano, che erano solo loro due e il loro amore, che luogo che lì circonda, con armi e simboli, non è percepito, tutto passa inosservato fin quando nella tarda mattina, molto tarda, quella porta si aprì facendo uscire i nostri due cacciatori innamorati.
Beh è quello che è successo, demoni e umani non possono varcare quella soglia ma io non sono né l’uno né l’altro …
  
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