Erano
passati due mesi da
quando Blair aveva fatto la sua scelta e aveva preso posto accanto a
Chuck per
aiutarlo a riconquistare il suo impero. Spesso si chiedeva come stesse
Dan e se
provasse odio nei suoi confronti visto il modo in cui si erano lasciati
e visto
che la risposta che aveva in testa non le piaceva, lei preferiva
smettere di
pensarci e con un finto sorriso stampato sulla faccia tornava a
complottare
assieme a Chuck e Jack su come poter riconquistare l’Empire e le
industrie
Bass.
«Blair,
tutto bene?»
«sì,
sono solamente un po’ nervosa per la partenza.
Abbiamo passato dei bei momenti qui a Parigi.»
«è
vero, ma ne passeremo
altri ancora più belli una volta che saremo tornati a New York e che io
avrò di
nuovo le industrie Bass sotto il mio controllo.» Blair fece un sorriso
tirato,
mentre lui le baciò dolcemente una guancia prima di tornare a definire
gli
ultimi dettagli con suo zio Jack. B. ricominciò a fare le valigie
pensando a
tutto quello che l’aspettava. Quando aveva scelto Chuck non aveva perso
Dan
solo come fidanzato, ma anche come amico e confidente e poi c’era
Serena… già,
la sua più vecchia e fidata amica l’aveva tradita e Blair non riusciva
a
trovare alcun modo per perdonarla, ormai, pensò con un po’ d’amarezza,
le
rimaneva solo Chuck e doveva iniziare a farsene una ragione, dopotutto,
questo
significava crescere.
*****
Avvistati,
Chuck e Blair di ritorno dalle vacanze
parigine. I due piccioncini hanno infatti passato l’intera estate
insieme nella
città più romantica del Mondo ed ora si apprestano a riconquistare le
corone di
re e regina del UES, ma non sarà troppo tardi? Sembra infatti che il
piccolo
Bass abbia perso tutti i suoi beni, dopo che il defunto Bart è tornato
dal regno
dei morti. Che questa nuova relazione con la regina B. abbia come scopo
la
riconquista del suo impero? Che la battaglia abbia inizio miei prodi
cavalieri,
ci saranno colpi BASS-i e duelli al ultimo sangue per la riconquista
del regno,
chi sopravvivrà? Xoxo, Gossip Girl
«Dan,
tutto bene?»
«ehm,
sì, certo. Senti
Georgina, ti ringrazio davvero per l’aiuto che mi hai dato quest’estate
a
scrivere il mio libro, ma ora è quasi pronto, devo solo correggerlo e
poi potrò
mandare la mia bozza al editore, per cui, credo sia meglio se la
smettiamo di
vederci.»
«è
questo il modo di parlare
all’unica amica che ti è stata accanto dopo che quel odiosa snob ti ha
mollato
per uno più ricco e diciamocelo… anche più bello di te?!»
«Grazie
Georgina per avermelo
ricordato, ma come ti ho già detto spesso, preferirei rimanere da solo
che
avere te come amica!»
«uh,
che
acidità! Forse Blair non ha avuto tutti i torti a mollarti in quel
modo…»
«Georgina!»
«e
va bene, e va bene, me ne
vado, ma ricordati, se dovessi aver bisogno di me… anche solo per
parlare, sai
dove trovarmi.»
«ti
ringrazio per l’offerta
ma credo che non ne avrò bisogno.»
«Già,
dicevi così anche
quest’estate e poi non la smettevi di lamentarti e di frignare tra le
mie
braccia.» Dan alzò gli occhi al cielo e scosse la testa mentre Georgina
rideva
divertita con la sua solita aria di sufficienza che infastidiva
tremendamente
Dan.
«Io
non ho mai frignato!»
«Come
vuoi, se vuoi mantenere
una parvenza da macho te lo lascerò fare… addio Dan e buona fortuna.
Spero che
il tuo libro esca presto perché ci sarà da divertirsi.» E con un
sorriso
sghembo, Georgina chiuse la porta del loft, lasciandolo da solo. Dan
rilesse di
nuovo il messaggio di Gossip Girl e scuotendo la testa digitò il numero
di
Alessandra Steele, la sua agente, per parlare con lei.
«Ciao,
sono Dan, senti ho
appena finito di scrivere il mio nuovo libro e mi chiedevo se potessi
dargli
un’occhiata e dirmi cosa ne pensi.»
«Ma
certo Dan, infondo è il
mio lavoro. Fammelo avere il prima possibile, sono ansiosa di leggerlo.»
«Ok,
allora faccio le ultime
correzioni e poi te lo porto in ufficio.»
«Fantastico.
A dopo.» Alessandra
chiuse la conversazione e Dan si recò verso il computer per dare gli
ultimi
ritocchi al libro che lo avrebbe reso ancora più solo di quanto già non
fosse.
*****
Blair
stava risistemando i suoi abiti nel armadio quando Serena entrò in
camera sua.
«e
tu che cosa ci fai qui?»
«non
ci vediamo da due mesi e
la prima cosa che mi dici è questa?»
«in
effetti, noi due non
abbiamo proprio nulla da dirci. Dorota!» con un gesto veloce della mano
Blair
ordinò a Dorota di seguirla, ma Serena si mise davanti alla porta della
sua
stanza, sbarrandole la strada. Blair fece un respiro profondo,
sforzandosi di non
mettere le mani addosso a quella stronza ossigenata che le aveva
rovinato la
vita lasciando che Gossip Girl rendesse pubbliche alcune pagine del suo
diario
privato.
«Blair
so che sei arrabbiata
con me per via di quello che è accaduto con Gossip Girl, ma devi
credermi, non
avevo intenzione di ferirti.»
«arrabbiata?
Non è il termine
che userei io, direi invece che mi si addice di più, furiosa. E ora
levati di
mezzo prima che sia costretta a prenderti letteralmente a calci nel
culo.»
Serena sospirò, ma poi si spostò quel tanto che bastava a lasciar
passare la
sua ex migliore amica.
«Dorota
ascolta… parlale tu.
Convincila ad ascoltarmi. Siamo sempre state ottime amiche ed è brutto
rovinare
un’amicizia per una cosa così… soprattutto perché è stato solo un
errore.»
«Sig.na
Serena, io non ho il
potere di far cambiare opinione alla Sig.na Blair, ma anche se ce lo
avessi,
non la aiuterei. Si rende perlomeno conto del danno che ha causato
rendendo
pubbliche quelle pagine?»
«oh
andiamo… le ho
praticamente reso un favore. Stava prendendo in giro Dan e anche se
stessa, lei
non lo amava, è sempre e solo stata innamorata di Chuck.»
«Ne
è davvero sicura?»
«che
vuoi dire?»
«voglio
dire che un tempo le
avrei dato ragione, ma ora… ora è come se si fosse persa da quando ha
lasciato
il ragazzo solitario. È triste, e questo è solamente a causa sua.»
«Dorota!
Ti muovi?» alle
parole di Blair, Dorota rispose subito, correndo fuori dalla porta e
lasciando
Serena sola con i suoi più oscuri pensieri.
*****
Scendendo
dal taxi Serena sbatte addosso ad uomo e con un sorriso si
affrettò a chiedergli scusa, ma la sua faccia cambiò immediatamente
espressione
quando si accorse che quel uomo era Dan.
«Dan,
sei tornato?... Quando
sei tornato dall’Italia?»
Dan
aveva una faccia contrariata. Di tutte le persone che poteva incontrare
in una città grande come New York, lui era riuscito a beccare l’unica
che
detestava con tutto il suo cuore.
«Dan,
ti prego, parlami …
sono appena stata da Blair e nemmeno lei ha voluto parlare con me, ti
prego..
non riesco a sopportare di avervi perso entrambi.» Sentendo il nome di
Blair
l’espressione di Dan cambiò leggermente ma Serena non riusciva comunque
a capire
che cosa gli passasse per la testa.
«senti,
io non posso parlare
per Blair, ma per quanto mi riguarda mi hai perso già da molto tempo …
da molto
prima di quella notte, per cui, ti prego, lasciami in pace.» e con
queste
ultime parole Dan si defilò, lasciando una disperata Serena Van Der
Woodsen in
mezzo al marciapiede a riflettere su come avesse fatto a perdere le due
persone
più importanti della sua vita. A quel punto si affrettò a chiamare
Carter
Baizen per chiedergli di prenotarle un volo, non aveva importanza la
destinazione, l’unica cosa che contava era andarsene immediatamente da
New York
per ricominciare una nuova vita, lontana dalle persone che un tempo
l’avevano
amata ma che ora la disprezzavano.
*****
Quando
Blair ritornò in camera sua si accorse che sul letto c’era una
lettera con sopra scritto il suo nome. La calligrafia la conosceva
molto bene,
era quella di Serena e questo la mandò su tutte le furie. Prese la
lettera in
mano e la gettò nel cestino senza neanche aprirla. Dorota la tirò fuori
facendola infuriare ancora di più.
«Sig.na
Blair so che è
arrabbiata con la Sig.na Serena ma quando è venuta qui sembrava davvero
desolata per l’accaduto.»
«Mi
sembra il minimo, visto
quello che ha combinato.»
«Lo
so, ma forse ora che sta
partendo le ha lasciato un messaggio per chiederle ancora una volta
scusa.»
«che
significa che sta
partendo?» chiese sibilando Blair.
«Gossip
Girl dice che è stata
avvistata al aeroporto e che stava per partire per l’Australia.»
«Per
l’Australia? Serena?
Bene. Non resisterà nemmeno una settimana nella terra dei canguri!»
«ma
Sig.na Blair…»
«Dorota,
lasciami in pace, ho bisogno di stare un po’ da sola.»
«si
Sig.na Blair.» Dorota
mise la lettera sopra al letto prima di uscire dalla camera e chiudendo
lentamente la porta si accertò che Blair la prendesse in mano. B. era
combattuta se leggerla o meno, ma visto che Serena sembrava essere
partita per
una destinazione decisamente poco consona ai suoi standard, pensò che
non c’era
nulla di male nel leggere quanto la sua ex migliore amica ci tenesse ad
essere
perdonata da lei e aspettandosi una lettera piena di scuse iniziò a
leggerla.
Poco dopo averla iniziata però, la sua rabbia salì alle stelle. La
lettera era
sì piena di scuse, ma non per quello che era accaduto con Gossip Girl,
le scuse
riguardavano una cosa che Blair fino a quel momento ignorava e che ora
l’aveva
ferita profondamente.
«Dorota!
Il soprabito, ho
bisogno di uscire a prendere un po’ d’aria, SUBITO!»
*****
Dopo
aver consegnato il libro ad Alessandra, Dan si era ritrovato con Nate
per un caffè, i due passeggiavano tranquilli chiacchierando del nuovo
libro di
Dan e del casino che probabilmente avrebbe scatenato alla sua uscita.
«Senti
amico, non mi importa
se mi hai dipinto come un tipo viziato che va a letto con donne che
hanno il
doppio della sua età, a me interessa solo una cosa… questa volta, ti
sei
ispirato a me e a nessun altro, giusto?» Dan sorrise e gli rispose di
sì. Era bello
per lui sapere di avere ancora un amico sincero a New York, con il
quale poteva
confidarsi.
«Sai,
stamattina ho visto
Serena.»
«Oh,
davvero? E come è
andata?»
«uhm,
male… sì, direi che è
andata male. Non ce l’ho fatta a parlarle e l’ho trattata da schifo…
credo
abbia lasciato New York a causa mia.»
«Senti
Dan, io non mi
preoccuperei per lei… insomma, dopo quello che ha fatto a Lola, a te e
a Blair,
credo che se la sia cercata e poi stiamo parlando di Serena… se la
caverà, ci
riesce sempre.»
«già,
è solo che… forse sono
stato un po’ troppo duro e…» Dan si fermò al improvviso e Nate si girò
per
vedere che cosa lo avesse bloccato. Blair e Dorota stavano camminando
verso la
loro direzione, discutendo animatamente ma quando Blair si accorse di
loro si
fermò. Rimasero tutti a guardarsi, mentre li separavano solo tre metri
di
marciapiede. Dorota e Nate guardarono le reazioni dei loro compagni
mentre Dan
e Blair non smettevano di fissarsi negli occhi con le bocche
leggermente aperte
per lo stupore. Dopo un minuto di totale silenzio, Blair si rianimò e
disse a
Dorota che era meglio cambiare strada, ma appena si girarono una voce
le fece
fermare.
«anche
per me è stato bello
vederti.» disse Dan con una punta d’ironia sulla voce. Blair allora
andò verso
di lui, fermandosi a pochi centimetri dalla sua faccia, furibonda.
«tu!
Ma chi ti credi di
essere?»
«io?
io sono Dan Humphrey, il
ragazzo che un tempo stava con te, ricordi? Sì, prima che lo molassi
senza
nemmeno una spiegazione per tornare da un tipo che ti ha maltrattato
per anni.»
«Hai
un bel coraggio a
parlare di questo visto come ti sei comportato con me!»
«Come
mi sono comportato con
te? Io ti ho sempre trattato come una regina. Ti ho messa su un
piedistallo
preferendo te alla mia carriera di scrittore e tu … è come se avessi
sputato
addosso a tutto questo. Io ti amavo e non avrei mai fatto nulla per
ferirti.»
«oh
davvero? E andare a letto
con Serena come me lo chiami?»
Dan
rimase per un istante sbalordito. Non credeva che Blair sapesse quella
cosa, ne tantomeno che le importasse.
«e
tu… tu come lo sai?»
«me
lo ha detto Serena. Sarà
anche una stronza, ma almeno è stata sincera con me!»
«Sincerità?
È questo che
vuoi? Bene. Ti accontento subito. Sai perché sono andato a letto con
Serena?
Perché ero arrabbiato con te. Io ti amavo e volevo passare l’estate in
Italia
assieme a te, e tu mi avevi fatto credere di provare le stesse cose, ma
poi,
senza neanche dirmi una parola o perché no, senza nemmeno lasciarmi uno
stupido
biglietto, te ne sei andata da Chuck per rimetterti con lui. Come credi
che mi
sia sentito io? Quello che avrai provato tu scoprendo della notte che
avevo
passato con Serena, non è nulla paragonato al dolore che mi hai causato
tu quella
sera!» Blair aveva gli occhi lucidi e voleva piangere, ma trattene le
lacrime
perché non voleva mostrargli quanto quelle parole la ferissero.
«Bene, credo che non abbiamo più nulla da dirci.» gli rispose con la voce che le tremava, asciugandosi subito una lacrima che sfortunatamente le era uscita, contro la sua volontà. «Dorota, andiamo.» Dan sospirò profondamente vedendola andar via e pensò a quanto stupido era stato quella notte. Se non avesse ascoltato Serena e non avesse ceduto ai suoi impulsi primordiali, se avesse letto le mail di Blair prima di eliminarle dal pc, se avesse provato a parlare con lei, forse ora starebbero ancora insieme. Erano più o meno gli stessi interrogativi che si stava ponendo Blair mentre si allontanava da lui, ma la cosa che più la faceva male era pensare : “e se fossi stata onesta con lui e gli avessi detto che lo amavo anch’io, come sarebbero le cose ora?”