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Autore: Queen_Dair    30/06/2012    5 recensioni
Dan & Blair due mesi dopo la rottura del loro rapporto cercano di andare avanti con le loro vite, dedicandosi chi al lavoro e chi al aiutare l'attuale compagno. Come se la caveranno? e cosa accadrebbe se si trovassero per caso, senza aver mai chiarito le dinamiche di quello che accadde quella notte?
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blair Waldorf, Dan Humphrey | Coppie: Blair Waldorf/Dan Humphrey
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Erano passati due mesi da quando Blair aveva fatto la sua scelta e aveva preso posto accanto a Chuck per aiutarlo a riconquistare il suo impero. Spesso si chiedeva come stesse Dan e se provasse odio nei suoi confronti visto il modo in cui si erano lasciati e visto che la risposta che aveva in testa non le piaceva, lei preferiva smettere di pensarci e con un finto sorriso stampato sulla faccia tornava a complottare assieme a Chuck e Jack su come poter riconquistare l’Empire e le industrie Bass.

«Blair, tutto bene?»

«sì, sono solamente un po’ nervosa per la partenza. Abbiamo passato dei bei momenti qui a Parigi.»

«è vero, ma ne passeremo altri ancora più belli una volta che saremo tornati a New York e che io avrò di nuovo le industrie Bass sotto il mio controllo.» Blair fece un sorriso tirato, mentre lui le baciò dolcemente una guancia prima di tornare a definire gli ultimi dettagli con suo zio Jack. B. ricominciò a fare le valigie pensando a tutto quello che l’aspettava. Quando aveva scelto Chuck non aveva perso Dan solo come fidanzato, ma anche come amico e confidente e poi c’era Serena… già, la sua più vecchia e fidata amica l’aveva tradita e Blair non riusciva a trovare alcun modo per perdonarla, ormai, pensò con un po’ d’amarezza, le rimaneva solo Chuck e doveva iniziare a farsene una ragione, dopotutto, questo significava crescere.

*****

Avvistati, Chuck e Blair di ritorno dalle vacanze parigine. I due piccioncini hanno infatti passato l’intera estate insieme nella città più romantica del Mondo ed ora si apprestano a riconquistare le corone di re e regina del UES, ma non sarà troppo tardi? Sembra infatti che il piccolo Bass abbia perso tutti i suoi beni, dopo che il defunto Bart è tornato dal regno dei morti. Che questa nuova relazione con la regina B. abbia come scopo la riconquista del suo impero? Che la battaglia abbia inizio miei prodi cavalieri, ci saranno colpi BASS-i e duelli al ultimo sangue per la riconquista del regno, chi sopravvivrà? Xoxo, Gossip Girl

«Dan, tutto bene?»

«ehm, sì, certo. Senti Georgina, ti ringrazio davvero per l’aiuto che mi hai dato quest’estate a scrivere il mio libro, ma ora è quasi pronto, devo solo correggerlo e poi potrò mandare la mia bozza al editore, per cui, credo sia meglio se la smettiamo di vederci.»

«è questo il modo di parlare all’unica amica che ti è stata accanto dopo che quel odiosa snob ti ha mollato per uno più ricco e diciamocelo… anche più bello di te?!»

«Grazie Georgina per avermelo ricordato, ma come ti ho già detto spesso, preferirei rimanere da solo che avere te come amica!»

«uh, che acidità! Forse Blair non ha avuto tutti i torti a mollarti in quel modo…»

«Georgina!»

«e va bene, e va bene, me ne vado, ma ricordati, se dovessi aver bisogno di me… anche solo per parlare, sai dove trovarmi.»

«ti ringrazio per l’offerta ma credo che non ne avrò bisogno.»

«Già, dicevi così anche quest’estate e poi non la smettevi di lamentarti e di frignare tra le mie braccia.» Dan alzò gli occhi al cielo e scosse la testa mentre Georgina rideva divertita con la sua solita aria di sufficienza che infastidiva tremendamente Dan.

«Io non ho mai frignato!»

«Come vuoi, se vuoi mantenere una parvenza da macho te lo lascerò fare… addio Dan e buona fortuna. Spero che il tuo libro esca presto perché ci sarà da divertirsi.» E con un sorriso sghembo, Georgina chiuse la porta del loft, lasciandolo da solo. Dan rilesse di nuovo il messaggio di Gossip Girl e scuotendo la testa digitò il numero di Alessandra Steele, la sua agente, per parlare con lei.

«Ciao, sono Dan, senti ho appena finito di scrivere il mio nuovo libro e mi chiedevo se potessi dargli un’occhiata e dirmi cosa ne pensi.»

«Ma certo Dan, infondo è il mio lavoro. Fammelo avere il prima possibile, sono ansiosa di leggerlo.»

«Ok, allora faccio le ultime correzioni e poi te lo porto in ufficio.»

«Fantastico. A dopo.» Alessandra chiuse la conversazione e Dan si recò verso il computer per dare gli ultimi ritocchi al libro che lo avrebbe reso ancora più solo di quanto già non fosse.

*****

Blair stava risistemando i suoi abiti nel armadio quando Serena entrò in camera sua.

«e tu che cosa ci fai qui?»

«non ci vediamo da due mesi e la prima cosa che mi dici è questa?»

«in effetti, noi due non abbiamo proprio nulla da dirci. Dorota!» con un gesto veloce della mano Blair ordinò a Dorota di seguirla, ma Serena si mise davanti alla porta della sua stanza, sbarrandole la strada. Blair fece un respiro profondo, sforzandosi di non mettere le mani addosso a quella stronza ossigenata che le aveva rovinato la vita lasciando che Gossip Girl rendesse pubbliche alcune pagine del suo diario privato.

«Blair so che sei arrabbiata con me per via di quello che è accaduto con Gossip Girl, ma devi credermi, non avevo intenzione di ferirti.»

«arrabbiata? Non è il termine che userei io, direi invece che mi si addice di più, furiosa. E ora levati di mezzo prima che sia costretta a prenderti letteralmente a calci nel culo.» Serena sospirò, ma poi si spostò quel tanto che bastava a lasciar passare la sua ex migliore amica.

«Dorota ascolta… parlale tu. Convincila ad ascoltarmi. Siamo sempre state ottime amiche ed è brutto rovinare un’amicizia per una cosa così… soprattutto perché è stato solo un errore.»

«Sig.na Serena, io non ho il potere di far cambiare opinione alla Sig.na Blair, ma anche se ce lo avessi, non la aiuterei. Si rende perlomeno conto del danno che ha causato rendendo pubbliche quelle pagine?»

«oh andiamo… le ho praticamente reso un favore. Stava prendendo in giro Dan e anche se stessa, lei non lo amava, è sempre e solo stata innamorata di Chuck.»

«Ne è davvero sicura?»

«che vuoi dire?»

«voglio dire che un tempo le avrei dato ragione, ma ora… ora è come se si fosse persa da quando ha lasciato il ragazzo solitario. È triste, e questo è solamente a causa sua.»

«Dorota! Ti muovi?» alle parole di Blair, Dorota rispose subito, correndo fuori dalla porta e lasciando Serena sola con i suoi più oscuri pensieri.

*****

Scendendo dal taxi Serena sbatte addosso ad uomo e con un sorriso si affrettò a chiedergli scusa, ma la sua faccia cambiò immediatamente espressione quando si accorse che quel uomo era Dan.

«Dan, sei tornato?... Quando sei tornato dall’Italia?»

Dan aveva una faccia contrariata. Di tutte le persone che poteva incontrare in una città grande come New York, lui era riuscito a beccare l’unica che detestava con tutto il suo cuore.

«Dan, ti prego, parlami … sono appena stata da Blair e nemmeno lei ha voluto parlare con me, ti prego.. non riesco a sopportare di avervi perso entrambi.» Sentendo il nome di Blair l’espressione di Dan cambiò leggermente ma Serena non riusciva comunque a capire che cosa gli passasse per la testa.

«senti, io non posso parlare per Blair, ma per quanto mi riguarda mi hai perso già da molto tempo … da molto prima di quella notte, per cui, ti prego, lasciami in pace.» e con queste ultime parole Dan si defilò, lasciando una disperata Serena Van Der Woodsen in mezzo al marciapiede a riflettere su come avesse fatto a perdere le due persone più importanti della sua vita. A quel punto si affrettò a chiamare Carter Baizen per chiedergli di prenotarle un volo, non aveva importanza la destinazione, l’unica cosa che contava era andarsene immediatamente da New York per ricominciare una nuova vita, lontana dalle persone che un tempo l’avevano amata ma che ora la disprezzavano.

*****

Quando Blair ritornò in camera sua si accorse che sul letto c’era una lettera con sopra scritto il suo nome. La calligrafia la conosceva molto bene, era quella di Serena e questo la mandò su tutte le furie. Prese la lettera in mano e la gettò nel cestino senza neanche aprirla. Dorota la tirò fuori facendola infuriare ancora di più.

«Sig.na Blair so che è arrabbiata con la Sig.na Serena ma quando è venuta qui sembrava davvero desolata per l’accaduto.»

«Mi sembra il minimo, visto quello che ha combinato.»

«Lo so, ma forse ora che sta partendo le ha lasciato un messaggio per chiederle ancora una volta scusa.»

«che significa che sta partendo?» chiese sibilando Blair.

«Gossip Girl dice che è stata avvistata al aeroporto e che stava per partire per l’Australia.»

«Per l’Australia? Serena? Bene. Non resisterà nemmeno una settimana nella terra dei canguri!»

«ma Sig.na Blair…»

«Dorota, lasciami in pace, ho bisogno di stare un po’ da sola.»

«si Sig.na Blair.» Dorota mise la lettera sopra al letto prima di uscire dalla camera e chiudendo lentamente la porta si accertò che Blair la prendesse in mano. B. era combattuta se leggerla o meno, ma visto che Serena sembrava essere partita per una destinazione decisamente poco consona ai suoi standard, pensò che non c’era nulla di male nel leggere quanto la sua ex migliore amica ci tenesse ad essere perdonata da lei e aspettandosi una lettera piena di scuse iniziò a leggerla. Poco dopo averla iniziata però, la sua rabbia salì alle stelle. La lettera era sì piena di scuse, ma non per quello che era accaduto con Gossip Girl, le scuse riguardavano una cosa che Blair fino a quel momento ignorava e che ora l’aveva ferita profondamente.

«Dorota! Il soprabito, ho bisogno di uscire a prendere un po’ d’aria, SUBITO!»

*****

Dopo aver consegnato il libro ad Alessandra, Dan si era ritrovato con Nate per un caffè, i due passeggiavano tranquilli chiacchierando del nuovo libro di Dan e del casino che probabilmente avrebbe scatenato alla sua uscita.

«Senti amico, non mi importa se mi hai dipinto come un tipo viziato che va a letto con donne che hanno il doppio della sua età, a me interessa solo una cosa… questa volta, ti sei ispirato a me e a nessun altro, giusto?» Dan sorrise e gli rispose di sì. Era bello per lui sapere di avere ancora un amico sincero a New York, con il quale poteva confidarsi.

«Sai, stamattina ho visto Serena.»

«Oh, davvero? E come è andata?»

«uhm, male… sì, direi che è andata male. Non ce l’ho fatta a parlarle e l’ho trattata da schifo… credo abbia lasciato New York a causa mia.»

«Senti Dan, io non mi preoccuperei per lei… insomma, dopo quello che ha fatto a Lola, a te e a Blair, credo che se la sia cercata e poi stiamo parlando di Serena… se la caverà, ci riesce sempre.»

«già, è solo che… forse sono stato un po’ troppo duro e…» Dan si fermò al improvviso e Nate si girò per vedere che cosa lo avesse bloccato. Blair e Dorota stavano camminando verso la loro direzione, discutendo animatamente ma quando Blair si accorse di loro si fermò. Rimasero tutti a guardarsi, mentre li separavano solo tre metri di marciapiede. Dorota e Nate guardarono le reazioni dei loro compagni mentre Dan e Blair non smettevano di fissarsi negli occhi con le bocche leggermente aperte per lo stupore. Dopo un minuto di totale silenzio, Blair si rianimò e disse a Dorota che era meglio cambiare strada, ma appena si girarono una voce le fece fermare.

«anche per me è stato bello vederti.» disse Dan con una punta d’ironia sulla voce. Blair allora andò verso di lui, fermandosi a pochi centimetri dalla sua faccia, furibonda.

«tu! Ma chi ti credi di essere?»

«io? io sono Dan Humphrey, il ragazzo che un tempo stava con te, ricordi? Sì, prima che lo molassi senza nemmeno una spiegazione per tornare da un tipo che ti ha maltrattato per anni.»

«Hai un bel coraggio a parlare di questo visto come ti sei comportato con me!»

«Come mi sono comportato con te? Io ti ho sempre trattato come una regina. Ti ho messa su un piedistallo preferendo te alla mia carriera di scrittore e tu … è come se avessi sputato addosso a tutto questo. Io ti amavo e non avrei mai fatto nulla per ferirti.»

«oh davvero? E andare a letto con Serena come me lo chiami?»

Dan rimase per un istante sbalordito. Non credeva che Blair sapesse quella cosa, ne tantomeno che le importasse.

«e tu… tu come lo sai?»

«me lo ha detto Serena. Sarà anche una stronza, ma almeno è stata sincera con me!»

«Sincerità? È questo che vuoi? Bene. Ti accontento subito. Sai perché sono andato a letto con Serena? Perché ero arrabbiato con te. Io ti amavo e volevo passare l’estate in Italia assieme a te, e tu mi avevi fatto credere di provare le stesse cose, ma poi, senza neanche dirmi una parola o perché no, senza nemmeno lasciarmi uno stupido biglietto, te ne sei andata da Chuck per rimetterti con lui. Come credi che mi sia sentito io? Quello che avrai provato tu scoprendo della notte che avevo passato con Serena, non è nulla paragonato al dolore che mi hai causato tu quella sera!» Blair aveva gli occhi lucidi e voleva piangere, ma trattene le lacrime perché non voleva mostrargli quanto quelle parole la ferissero.

«Bene, credo che non abbiamo più nulla da dirci.» gli rispose con la voce che le tremava, asciugandosi subito una lacrima che sfortunatamente le era uscita, contro la sua volontà. «Dorota, andiamo.» Dan sospirò profondamente vedendola andar via e pensò a quanto stupido era stato quella notte. Se non avesse ascoltato Serena e non avesse ceduto ai suoi impulsi primordiali, se avesse letto le mail di Blair prima di eliminarle dal pc, se avesse provato a parlare con lei, forse ora starebbero ancora insieme. Erano più o meno gli stessi interrogativi che si stava ponendo Blair mentre si allontanava da lui, ma la cosa che più la faceva male era pensare : “e se fossi stata onesta con lui e gli avessi detto che lo amavo anch’io, come sarebbero le cose ora?”

   
 
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