CAPITOLO 4:
Ormai è notte fonda e piove a
dirotto. Avrei preferito sicuramente scappare per poi rifugiarmi fuori casa, ma
non ho proprio voglia di bagnarmi adesso.
I tuoni illuminano
continuamente la stanza ed io sono stesa sul letto esausta.
Ovviamente io e Alejandro non
abbiamo ancora chiarito la questione nel vicoletto e dopo esserci ancora un po’
insultati per bene, entrambi siamo andati nelle nostre camere infuriati come
pochi.
Sto pensando di andarmene da
casa mia.
Insomma, prima mi fa capire
che gli interesso e poi cosa fa? Eh!? MI DA UN VIOLENTO SCHIAFFONE! BRUTTO
IMBECILLE!
Magari, per fargli avere
ancora di più il rimorso di quello che mi ha fatto, gli scriverò una lettera
d’addio e gli dimostrerò tutto il mio odio e disprezzo nei suoi confronti.
Mi metto seduta sulla sedia
della mia scrivania e comincio a pensare a cosa potrei scrivergli per farlo
sentire in colpa, ma allo stesso tempo, farlo anche arrabbiare…
Passarono diversi minuti e
nonostante mi spremessi con tutte le mie forze le meningi, dalla mia stupida ed
ingenua testolina non esce niente di speciale.
Il mio sguardo si ferma su
una foto lì vicino sulla scrivania. Ah sì, me la ricordo bene. Era della mia
vecchia scuola. Un ragazzo che ho sempre sfruttato di nome Derek ci ha provato
con me, fino a che un giorno decise di dimostrarmi i sentimenti che provava e
supplicandomi di diventare il suo ragazzo addirittura mettendosi in ginocchio
davanti a tutti. Una stupida ed irritante pettegola della classe di fronte
aveva scattato questa foto per vendetta a causa delle mie idee diaboliche
pensate e architettate esclusivamente per lei!
Ma certo! Ora so cosa
scrivere. Mi è stata davvero utile questa orribile foto, ma non so perché l’ho
tenuta… fatto sta che giuro di stracciarla e buttarla nel cestino!
……………. Finalmente ho finito
di scrivere questa dannata lettera.
-Non resta altro da fare che
metterla sul suo cuscino per poi preparare le valigie e fuggire una volta per
tutte. Spero che poi vivrò in una casa solo ed esclusivamente mia! E che nessun
maniaco da strapazzo venga ad abitarci!-
Con in mano la lettera e la
mia valigia, esco dalla porta facendo attenzione a non farla scricchiolare
troppo, la camera di Alejandro dopotutto è solo a pochi passi di fronte alla
mia!
Mi avvicino piano alla sua camera
e afferro il pomello della porta con cautela intanto che il rumore dei tuoni si
fa ascoltare e l’improvviso bagliore dei lampi illumina il corridoio. Sembra
quasi un film dell’orrore: una bellissima stratega sta per entrare nella stanza
più letale dell’orribile mostro. Appoggio la valigia fuori dalla stanza.
Entro e chiudo la porta
lentamente, intanto mi avvicino facendo attenzione soprattutto a non far
scricchiolare il pavimento ad ogni passo che faccio. Lo vedo disteso senza
maglietta sul suo letto che dorme beatamente.
-Mi duole lasciarti. Mpf,
ovviamente sto scherzando!..... Sei comunque molto sexy quando dormi…-
!!!!!!! Mi tappo la bocca. Ma
che caspita ho detto!? Ah, sono impazzita completamente. Andiamo, dai questa
maledetta lettera e finiamola!
Senza pensarci due volte,
avvicino il braccio al cuscino per appoggiarci la lettera… sento però che
Alejandro si sta muovendo e così mi allontano velocemente.
-No cavolo! Non ti azzardare
a svegliarti sai!- Sussurro prepotentemente.
Mi prende per un braccio.
Troppo tardi.
-Ma guarda chi c’è qui…la mia
stratega preferita…-
Dice riferendosi a me. Si
alza in fretta dal letto fermandomi e ci guardiamo, ma dopo alcuni secondi giro
la testa tentando di guardare da un’altra parte.
Lui afferra il mio mento con
il pollice e l’indice e mi invoglia a guardare quei suoi occhi verdi smeraldo
ancora per una volta, ma non cedo al suo volere.
-Hai un mento così
straordinariamente delicato… è dolce e perfetto-
Allontano immediatamente la
sua mano dal mio mento. Non mi incanta con questi suoi trucchetti da Don
Giovanni!
-Riponi le tue sudice mani là
dove devono stare, Alejandro!-
-Ma che prepotenza per una
ragazza che ha detto che ero sexy anche quando dormivo!-
-Cosa!? Io non l’ho mai detto
in tutta la mia vita!-Mento. Ma dopotutto che cavolo dovevo dirgli!? Non certo:
“Sì, quello che ho detto è vero. Sei maledettamente sexy quando dormi!”
-Disse quella che arrossisce
sempre per un complimento…-
-Ma che dici!? E lasciami
diamine!-
-No, non ti permetterò di
scappare- Dice indicando la valigia caduta a terra e ben visibile vicino alla
porta.
-E a te che importa? E’ solo
una strategia-
Lui ridacchia sfoggiando un
mezzo sorrisetto, con lo sguardo diabolico e scuotendo la testa a destra e a
sinistra.
Inizia a stringermi all’improvviso
e mi ritrovo appiccicata al suo petto “rammollito”.
-Vieni qui- Mi chiama con
voce suadente e maliziosa intanto che mi abbassa le spalline della canotta
lasciando le mie spalle scoperte.
Si mette dietro di me e mi
bacia il collo stringendomi con le sue braccia in modo da non farmi scappare.
Tento parecchie volte di liberarmi dalla sua presa ma è tutto inutile, mi tiene
troppo forte.
-Lasciami…!-
-sì, Heather, ti lascerò la
libertà di abbandonarti alla lussuria-
La sua voce è un rimbombo
continuo dentro al mio pensiero. Una vocina approfitta della confusione nella
mia testa e mi sussurra di fare come dice, mentre la mia testa in sé non sa che
fare.
-Ah no!- dico allontanandolo
finalmente –prima, mi mandi dei messaggi molto “calienti”, come diresti tu.
Poi, uno schiaffo… e nella notte, cerchi di sedurmi!? Mi dispiace ma non ci
sto!- Concludo trionfante.
Lui non mi risponde, al
contrario, sta zitto. Lascia che sia il suo corpo a parlare e così facendo
accarezza dolcemente le curve del mio corpo.
Tento comunque di scappare,
ma Alejandro mi attira verso di sé con l’inganno.
Si mette davanti a me e mi fa
indietreggiare facendomi fermare a due millimetri dall’asta del letto a
baldacchino.
-Dormi, mi amor…-
-CHI TI DICE CHE IO VOGLIA…- Alejandro in quel momento schiocca le dita facendomi addormentare all’improvviso. Ma chi sono io!? Owen!?
..............
Sento qualcosa di molto
freddo e bagnato che mi fanno fastidiosamente aprire gli occhi e spaesata non
riesco a capire dove mi trovo. Alla fine realizzo di essere ancora nella sua camera,
la faccia bagnata con alcune gocce che cadono sul pavimento e… LE MIE BRACCIA E
GAMBE LEGATE ALLE DUE ESTREMITA DELL’ASTA DEL LETTO!?
ALEJANDROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!
-BRUTTO IDIOTA CHE COSA HAI FATTO!? Dove sei… DOVE SEIIII!!!!!-
Ho la furia negli occhi e
tento di tirare calci in aria ma non ci riesco. Se le gambe me le avesse
lasciate libere probabilmente, dopo avergli dato un calcio là dove non batte il
sole, SI SAREBBE TROVATO DELLE TRACCIE DI SANGUE NELLE URINE!
-Ci siamo svegliati
finalmente! Eh? La secchiata d’acqua allora è servita a qualcosa…-
-Che cosa mi hai fatto!?-
-Ancora nulla, ma ho
intenzione di prendermi con la forza qualcosa che le tue labbra sanno che mi
appartiene- Mi sorride diabolicamente
-…. Un bacio…- Continua lui
sussurrando
Imbecille! Non avrai MAI un bacio
da me! ...Mmh… ma forse questo è il solo ed unico modo per togliermelo dalle
scatole. So che mi schiaffeggerò da sola dopo averlo permesso… ma non c’è altro
modo per scappare
E allora metto in atto un’altra
delle mie terribili vendette. Vedrai, non ti piacerà!
-Dovrete tentare, signor
Burromuerto-
Dico fingendo una nota di
malizia nella mia voce.
Lui sorride e finalmente mi
bacia. No! Ma che finalmente?? Intendevo dire purtroppo. Sì, purtroppo!
Resta incollato a me per un bel po’ senza nemmeno aver intenzione di riprendere
fiato, io intanto assecondo il suo desiderio e, approfittando della sua
distrazione, tento di slegare il nodo con le dita della mano. Non è così tanto
difficile. Ci sono quasi. Manca poco prima di slegare l’ultimo pezzo di corda e
lui non smette di godersi il bacio. Bleah! Sì! Le mani sono libere! Sapevo che
la mia geniale mente non mi avrebbe abbandonata. Ora che ho fatto, mi prendo la
libertà di mordergli il labbro prepotentemente.
-Aaah! Tú eres el diablo!- (Spero sia giusto! Nda) Lui indietreggia
portandosi le dita al labbro morso.
Mi slego velocemente anche le
gambe e scappo nella mia stanza chiudendola a chiave.
Ora ho il fiatone e scivolo
dall’alto verso il basso della porta finendo seduta sul pavimento.
-E’.. soltanto… strategia-
Dico toccandomi le labbra con la mano.
(POV ALEJANDRO)
-Diablo! Ahhh…- Mi tocco
ancora il labbro ferito. Me la pagherai!
Il mio occhio cade sulla
lettera caduta per terra. Deve essere di Heather.
Strappo velocemente la carta
spinto da una rabbia irrefrenabile.
La leggo.
“Caro Alejandro, ho voluto
scriverti una lettera per poterti dire che sei l’essere più odioso e rivoltante
che io abbia mai conosciuto! Ma non è questa la vera ragione per cui ti ho
scritto. La vera ragione infatti è che ho deciso di andarmene via da questa
casa. Ora mi auguro che tu sia finalmente felice senza di me e con le tue
ochette che starnazzano in giro nude per la casa. Te l’ho detto. Il mio cuore
non ha mai battuto per nessuno e mai per nessuno batterà.
Dimenticami.
Heather.”
-Oh, Mi amor, dopo la notte
che abbiamo passato, non potrò mai dimenticarmi delle tue labbra. Mai-
Weeeiii! :D So di stare
facendo questi capitoli forse un po’ troppo lunghi e se vi dispiace questa
cosa, posso sempre renderli più corti in modo da non annoiarvi troppo! ^_^” Sta
a voi la scelta.
Spero vi sia comunque
piaciuto questo capitolo.
A presto!