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Autore: Emilie Hamida    02/07/2012    5 recensioni
Stordito Loki si alzò dal malcapitato intrattenitore travestito da peluche e si guardò attorno.
Non riusciva a capire in che strano posto fosse capitato.
Le persone andavano vestite con pantaloni corti e T-shirt.
Si sentivano grida di terrore da una parte e risate dall'altra e qua e la si ergevano strane costruzioni, alcune delle quali erano addirittura in movimento.
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Loki, Thor
Note: Nonsense, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Arrivati ai piedi di due grosse torri di uguale altezza, Loki e Thor ritrovarono il tesseract smarrito , atterrato sulla schiena di Arturo il Canguro.
Prese le due estremità del cubo cosmico i due fratelli si guardarono negli occhi e Thor girò il manico con cui reggeva la sua parte di tesseract.
Di nuovo la luce blu scaturì dal cubo e li avvolse.
 
L'energia era molto debole, tanto che i loro corpi stavano svanendo molto lentamente.
Loki sbuffò e incominciò a muovere un piede con malcelata impazienza.
<< Appena torniamo a casa il bagno è mio! Devo sistemarmi questi capelli. Ne hanno viste di tutti i colori oggi, sono stressati! >> disse Thor nell'attesa, fissandosi una ciocca di capelli biondi che gli svolazzava davanti agli occhi.
Loki lo fulminò con lo sguardo << Al bagno devo andarci io! >> disse stizzito.
Thor scrollò le spalle.
<< Non agitarti. Se urge anche a te andarci ci andiamo insieme! L'ho sempre detto ai nostri genitori che due bagni sarebbero stati utili in casa. I miei capelli non sono così perfetti per volere divino. Li devo curare con il balsamo e dopo ogni doccia devo mettere la maschera e l'olio per non farli elettrizzare e ... >> mentre Thor blaterava del modo in cui si prendeva cura dei suoi capelli, Loki avrebbe desiderato strangolarlo.
 
Lentamente l'ambiente del parco scomparve e i due fratelli si sentirono trasportare altrove. E questa volta in maniera decisamente più gentile.
Passati pochi attimi qualcosa incominciò a prendere forma attorno a loro.
Con evidente panico negli occhi di Loki, i due dei si resero conto che quel luogo non era Asgard.
 
I loro piedi toccarono una superficie umida e bianca. L'aria era pregna di odori e le pareti erano simili al pavimento.
Un ragazzo vestito di bianco con un grembiule sporco dello stesso colore, portava in mano quattro piatti di spaghetti avanzati durante la giornata di lavoro del ristorante.
Con aria assonnata, il cuoco si avviò ai lavandini per pulire gli ultimi attrezzi e posate, col desiderio di tornare a casa prima che scoccasse la mezzanotte.
Accelerò il passo ma si scontrò contro qualcosa che non aveva previsto di trovare nella cucina e cadde a terra, rovesciando i piatti tutt'attorno.
Lentamente due uomini si alzarono da terra.
 
Uno era piuttosto pallido e aveva i capelli neri tirati all'indietro, l'altro era biondo e decisamente più muscoloso.
Entrambi avevano il capo e il viso sporchi di sugo e alcune manciate di spaghetti sulle spalle e sui capelli.
Loki si scansò lentamente quella roba dal viso, per poi fissare disgustato le sue dita sporche di sugo.
Thor fece lo stesso ed assaggiò qualche spaghetto, emettendo un verso di gradimento.
<< Perché non ha funzionato nemmeno questa volta? >> disse Loki furente,mentre il suo istinto omicida si faceva sempre più acuto.
<< Non ne ho idea >> rispose Thor.
 
Loki si guardò attorno.
Quell'odore gli dava il voltastomaco.
Si chiese come mai si fosse aperto un conflitto così intenso tra lui e il cibo midgardiano, mentre due spaghetti calavano lentamente sul suo occhio.
<< Dov'è finito il cubo?! >> domandò sull'orlo di una crisi di nervi.
Suo fratello si alzò da terra e si rivolse al cuoco, che non aveva smesso un attimo di guardarli.
<< Buon uomo. E' possibile che lei abbia visto un cubo blu molto luminoso scagliarsi da qualche parte qui vicino? >>
Il ragazzo continuò a fissare i due, senza rispondere. Dopo tutte quelle ore di lavoro, il suo cervello non poteva sopportare una cosa del genere. Così restò impalato, con lo sguardo nel vuoto.
<< Ah, capitano tutti a noi i midgardiani più intelligenti! >> esclamò Loki, alzando le mani in segno di rassegnazione.
 
Il dio del male uscì dalla cucina a passo svelto e Thor dovette correre per raggiungerlo.
Nonostante l'ora tarda, molti clienti erano ancora seduti ai tavoli e stavano fissando lo schermo di un grosso televisore.
Appena Loki mise piede nella sala, un boato si levò fra le persone sedute ai tavoli, che si alzarono dalle sedie con le mani in alto quasi nello stesso momento. Un signore sulla cinquantina d'anni corse verso Loki e lo abbracciò gridando << GOOOOOOOAL!!! >> poi si staccò da lui e andò ad abbracciare tutte le persone che gli capitavano a tiro, senza smettere di gridare di gioia. Anche gli altri urlavano e ripetevano in coro << Italia! Italia! >>
 
Loki era sconvolto.
Thor , preso dall'allegria dei midgardiani, si unì a loro e il baccano aumentò.
<< Prendetevi questo, tedeschi di ******** ! >> esclamò un altro cliente.
 
Loki guardò lo schermo.
Vide un grande campo verde e gruppi di midgardiani che indossavano indumenti di colori diversi, intenti a calciare un pallone bianco.
Il dio del male si mise una mano sul viso nel vedere Thor prendere un bicchiere di birra e sbatterlo contro il bicchiere di un midgardiano, ovviamente mandandolo in frantumi.
 
<< Aaah! Perché?! Perché?! >> una voce di donna si udì improvvisamente alle spalle di Loki.
Il dio si voltò e vide una giovane donna avvolta in un abito bianco molto lungo, con lo strascico e un velo trasparente sul capo che arrivava fino alla schiena.
Aveva un fazzoletto bagnato in mano e dagli occhi le colava qualcosa di nero mescolato alle lacrime.
La sconosciuta, palesemente brilla, si rivolse di nuovo a Loki << BASTARDO! VOI UOMINI SIETE TUTTI DEI BASTARDI! >> urlò singhiozzando e prendendo fra le mani la sedia di un tavolo e alzandola sulla propria testa.
Loki spalancò gli occhi e si allontanò << Cosa passa per la tua testa, ottusa creatura!? >> esclamò quando la donna scagliò la sedia verso di lui, mancandolo per un pelo.
Furioso il dio dell'inganno si avvicinò al fratello che era intendo a scolarsi l'ennesimo bicchiere di birra e lo prese per la collotta.
<< Andiamo THOR! >> disse trascinandolo fuori dal locale.
 
Thor, una volta portato da Loki ai parcheggi del locale, prese a ridere senza controllo e a volteggiare in una specie di danza ridicola.
Loki lo bloccò con le mani e lo scrollò << Idiota di un ubriacone, vedi di riprendere coscienza e di ritrovare il tesseract prima che decida di far sprofondare questa penisola nell'abisso! >> disse a pochi centimetri dal viso del fratello, che non smetteva di sorridere con espressione ebete.
 
Loki socchiuse gli occhi e con un ghigno stampato sul viso mollò un potente ceffone a Thor, che quasi cadde a terra.
Il dio del tuono si toccò la guancia dolorante ed emise un debole << Ahu! >>, ma subito dopo tornò a ridere.
<< Di cosa ti preoccupi Loki!? >> gridò riprendendo a volteggiare.
Il dio del male lo prese di nuovo per le spalle e gli tirò altri due schiaffi ben assestati, tanto che Thor rischiò di perdere gli incisivi.
Loki lo atterrò e si mise su di lui a cavalcioni, senza smettere di malmenarlo.
Ad ogni colpo che infliggeva al fratello rideva senza controllo, con una strana eccitazione che aumentava.
<< Non ti difendi Thor? Eh?! >> gridò preso dalle convulsioni, ridendo come un pazzo uscito dal manicomio, con le lacrime agli occhi.
 
Poi un rumore lo costrinse a voltarsi.
Come un battaglione le persone erano tutte uscite dal locale, urlando, cantando e sventolando una bandiera tricolore.
Lo stesso signore di prima corse verso di Loki e lo alzò dal fratello per abbracciarlo, saltando e cantando come un indemionato.
Il dio dell'inganno cercò di liberarsi dalla presa stritolante dell'uomo, ma appena ci riuscì la donna con l'abito da sposa, sbucata di nuovo dal nulla, gli spaccò una bottiglia di birra vuota in testa, gridando << BASTARDO!!! >> prima di riprendere a piangere come una fontana.
 
<< VOI SIETE PAZZI! >> urlò Loki, tastandosi la testa per vedere se uscisse del sangue.
Furente si preparò a colpire la donna a morte, ma sentì qualcuno picchiettare sulla sua spalla.
Loki si voltò e suo fratello lo fece volare lontano qualche metro con un colpo di martello allo stomaco.
<< Torniamo a casa >> disse Thor, col volto contuso per gli schiaffi ricevuti dal fratellino.
Loki si alzò da terra e vide che il fratello stringeva il tesseract nelle mani.
 
Osservando la folla impazzita che sparava fuochi d'artificio in aria e suonavano trombette assordanti, Loki raggiunse il fratello.
Lo guardò e si rese conto di averlo ridotto piuttosto male, ma almeno era riuscito a farlo tornare in se.
Sorridendo sotto i baffi, Loki perse il tesseract dal suo lato e lo azionò.
Di certo non aveva intenzione di tornare ad Asgard senza aver prima conquistato Midgard.
  
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