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Autore: Emilie Hamida    26/06/2012    3 recensioni
Stordito Loki si alzò dal malcapitato intrattenitore travestito da peluche e si guardò attorno.
Non riusciva a capire in che strano posto fosse capitato.
Le persone andavano vestite con pantaloni corti e T-shirt.
Si sentivano grida di terrore da una parte e risate dall'altra e qua e la si ergevano strane costruzioni, alcune delle quali erano addirittura in movimento.
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Loki, Thor
Note: Nonsense, What if? | Avvertimenti: nessuno
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In fondo Loki doveva aspettarselo.
Non essendo abituato al cibo midgardiano, avrebbe dovuto essere più prudente, invece di riempirsi lo stomaco di quella roba dalla consistenza cremosa e dai tanti colori diversi ( che tutti noi midgardiani conosciamo sotto il difficilissimo nome di gelato ) solo per fare un dispetto a quella povera ragazza priva di cervello.
Più veloce di un fulmine percorse il parco di divertimenti in lungo e in largo, a piedi e in volo, fino a quando trovò il tanto bramato cartellino che segnalava la presenza di una toilette a pochi metri da dove si trovava.
 
Zoppicando dal dolore che gli attraversava la pancia ad ogni passo, Loki raggiunse i servizi igienici, ma la fila che si era formata davanti alla porta del bagno riservata agli uomini era talmente lunga da non riuscirne a vedere la fine.
Con un gemito di disperazione, Loki si fece spazio tra la folla a spintonate, scansando le persone come fossero sacchi di farina, ignorando le loro proteste e i loro insulti ( pronunciati in tutti i dialetti possibili ed immaginabili. Probabilmente anche nel tuo ).
Arrivato quasi alla fine della fila, Loki andò a sbattere contro qualcosa di grosso e decisamente più alto di lui.
Irritato cercò di spintonare da parte anche l'ultimo ostacolo, ma il proprietario di quel corpo, ovvero un bestione di due metri per 180 kg, si voltò verso di lui e lo afferrò per i capelli, sollevandolo da terra.
<< Ehi! Stupida creatura! Lasciami stare immediatamente! >> gridò Loki, sospeso a mezz'aria, agitando le gambe. ( Se hai appena avuto un de ja vu è perfettamente comprensibile ).
Avrebbe potuto benissimo eliminare quell'omone, ma il dolore era troppo forte e gli impediva di muoversi come voleva.
 
<< Ehi, ti avverto che sto per ... >>
Dal bagno in quel preciso istante uscì Thor, che non si accorse della presenza di suo fratello che si agitava a pochi centimetri da terra.
<< Thor! >> gridò a malincuore Loki, con un tono di voce inquietante, dato che stava proprio sul punto di rimettere tutto quel maledetto cibo dalla consistenza cremosa e dai tanti colori diversi.
Il dio del tuono individuò finalmente suo fratello Loki, che, senza successo, si dimenava nel tentativo di colpire il bestione.
Thor sospirò.
<< Loki, adesso devi dirmi che razza di deviazione hai? >>
Loki smise di agitarsi e guardò il fratello con aria interrogativa << Cosa? >>
<< Beh! Comincio a sospettare che ti crei qualche strano piacere farti maltrattare da creature di una certa stazza! >> disse, riferendosi indirettamente allo scontro che era avvenuto qualche ora fa tra Hulk e il suo fratellino.
Loki arrossì dall'umiliazione ricordando il modo imbarazzante in cui era riuscito a farsi sconfiggere e incominciò ad imprecare contro Thor per l'insinuazione idiota che aveva appena fatto.
 
Un'altra persona uscì dalla toilette e il bestione lasciò cadere Loki a terra, per raggiungere l'ambito gabinetto.
Thor aiutò il fratello ad alzarsi in piedi e solo in quel momento si accorse del suo viso matido di sudore e più pallido del solito.
<< Tu non stai bene >> disse Thor, senza mollare la presa sul suo braccio.
Loki gli lanciò un'occhiataccia della serie you-don't-say ( se non sai cosa significa, probabilmente non possiedi un account facebook ) e si appoggiò al muro dei servizi igienici, mantenendosi la fronte arrossata a causa della presa energica che il bestione aveva esercitato sui suoi capelli.
Si sentiva in trappola, doveva escogitare qualche stratagemma per riuscire a sfuggire di nuovo a suo fratello.
Un'idea fiacca, ma pur sempre efficace , gli attraversò la mente come una freccia schioccata dall'arco di Legolas.
<< T-Thor >> prese a singhiozzare Loki, tremando.
Suo fratello lo fissò con uno sguardo carico di rimprovero, ma subito la sua espressione si addolcì.
<< Ho tanto freddo, sto tanto male >> continuò a lamentarsi il dio dell'inganno, in perfetto stile piccola fiammiferaia .
Il dio del tuono si intenerì nel vedere il suo fratellino soffrire in quel modo.
 
Si chinò su di lui e gli scansò alcune ciocche di capelli che si erano appiccicate alla sua fronte sudata.
<< Cos'hai combinato questa volta? Non ti avrà mica fatto del male quel bestione? >> chiese Thor preoccupato.
Loki colse al volo l'occasione. Annuì energicamente e continuò a lamentarsi.
Come aveva sperato, Thor si adirò e con aria di sfida aspettò l'omone fuori dalla toilette, facendo roteare minacciosamente il suo martello.
Ed ecco presentarsi l'occasione perfetta.
Thor incominciò a prendere a calci e pugni il bestione tra le urla di terrore e il fuggi fuggi collettivo.
Loki sgattaiolò dall'angolo contro il muro dove si trovava e concentrò tutte le sue energie sulle proprie gambe, correndo più veloce possibile.
Inspiegabilmente si sentiva molto affaticato e infatti non riuscì ad allontanarsi come desiderava.
 
<< LOKI! >> sentì dietro di lui il ruggito di Thor, mentre sfrecciava in direzione di una di quelle strane costruzioni intricate.
Non un salto riuscì ad aggrapparsi ad uno strano veicolo prima che quest'ultimo partisse come un missile su delle rotaie d'acciaio rosso.
 
Loki sentì incordarsi il collo per lo strattone improvviso e mentre il veicolo correva velocissimo si lasciò scappare una bestemmia che riecheggiò per tutta Mirabilandia.
Mentre i midgardiani seduti sull'attrazione gridavano e si mantendevano alle protezioni per paura di cadere, Loki stava rannicchiato su un sedile vuoto, aggrappato come se stesse guidando una moto d'acqua, voltandosi di tanto in tanto per vedere se Thor lo stesse seguendo.
Ma fortunatamente era riuscito un'altra volta a seminarlo.

 
Finito il giro, Loki stava più male di prima.
Con la testa che gli girava, il dio del caos camminava per il parco sbandando e inciampando.
Sembrava che quello strano luogo non avesse ( oltre che un senso per esistere ) un'uscita.
Fulminava con lo sguardo chiunque osasse fissarlo e aveva una terribile voglia di fare fuori ogni singolo midgardiano che camminava in quel parco.
Riprendendosi dallo sconquasso e riacquistando una camminata più dignitosa, Loki superò un cespuglio, dietro il quale, senza preavviso, spuntò Thor.
Il dio del tuono si fiondò alle spalle del fratello e lo atterrò, finendo con tutto il suo peso sul suo corpo già provato.
 
Loki cacciò un grido soffocato e gli occhi diventarono lucidi dal dolore.
I passanti fissavano la scena incuriositi. Un ragazzo li guardava con tanto trasporto da non accorgersi che il gelato che stava leccando, in realtà, si trovava lontano cinque centimetri dalla sua lingua.
<< Ora torniamo a casa! >> fece Thor, senza rialzarsi dal fratellino, che gemeva dal dolore.
<< Thor >> disse Loki con un filo di voce, mentre sentiva sempre più acuti tutti i dolori che si era procurato nel giro di poche ore.
 
Il dio del tuono si alzò dalla schiena del suo fratellino e lo aiutò a rialzarsi da terra.
Nessuno dei due aveva la minima idea di dove fosse finito il tesseract, ma Thor era sicuro che non dovesse trovarsi troppo lontano.
Esausto e tormentato da spasmi di dolore, Loki decise che, dopotutto, valeva davvero la pena ritornare ad Asgard. Qualsiasi fosse stata la decisione della legge asgardiana nei confronti dei suoi delitti, sarebbe stato sicuramente meglio che sopportare di stare in quel posto qualche minuto in più.
 
Anche se cominciava seriamente a pensare che la punizione per lui fosse già iniziata.
  
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