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Autore: eripicturesofyou    02/07/2012    2 recensioni
"Sinceramente, non mi era mai capitato di dover rincorrere una ragazza. Avanti, avete gli occhi, mi vedete. Non ho mai dovuto chiedere per ottenere qualcosa dall'altro sesso. E ora mi ritrovo ad inseguirne una con nessuna voglia di farsi prendere. Risultato? Oh, quello è da scoprire".
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Erika.

L'espressione della signora Hutton non lascia spazio ai dubbi o alle interpretazioni: vai, veloce, e asciugati perchè altrimenti ti do una testata. E' una signora gentile e affabile, ma credo di aver capito che non bisogna osare contraddirla. E' una donna dolce ma che sa arrabbiarsi, se serve. Per cui decido di non fare storie - anche perchè non ho intenzione di farmi odiare già da adesso- e di salire al piano di sopra per rendermi finalmnete presentabile. Oggi in particolare, visto che innaspettatamente sotto il mio stesso si sono riuniti praticamente tutti quelli che per me contano, ad eccezione di un attore che amo da quando sono bambina. Ma non entrerà pure lui, no? E che è, un pub? Che cavolo centrerebbe Robin Williams con la famiglia Hutton? Niente, voglio sperare.
Comunque, stavo dicendo che decido di non disubbidire, così chiedo scusa per tutte le magliette che ho appena inzuppato e corro al piano di sopra e mi fiondo in bagno alla velocità della luce. Ed è solo adesso che mi rendo conto delle mie condizioni, del modo in cui sono scesa giù, a salutare queli che ho poi scoperto essere i One Direction: capelli bagnati, struccata, in pigiama. Piuttosto imbarazzante.
- Oh no..- sussurro, fissando la mia immagine allo specchio. Perchè devo essere sempre così istintiva? Non potevo aspettare tre secondi e rendermi perlomeno presentabile? 
Sbuffo, e decido di darmi finalmente una sistemata, attaccando il phon e asciugandomi i miei capelli corti piuttosto in fretta. 
Nel frattempo penso a loro, alla mia fortuna sfacciata, alle coincidenze che ci sono state solo nella giornata di oggi. Perchè improvvisamente me li ritrovo dovunque vado? Fino a ieri ho passato mesi interi a sognare il giorno in cui avrei potuto vederli anche soltanto per un minuto, e  non solo ho avuto la stra grande fortuna di poterli avere con me per il viaggio in aereo dall'Italia all'Inghilterra, ma anche adesso, a casa Hutton, ho scoperto che vengono piuttosto spesso. E la cosa è quasi surreale, non ci credo ancora. Posso essere davvero così fortunata? La ruota gira anche per me? 
Poso il phon, spento, e con calma cambio stanza, ritornando in corridoio per entrare nella mia camera da letto, accanto a quella di Jim - il nuovo cugino di Ed Sheeran, fra le altre cose- .
E il più grande problema si presenta esattamente qui, davanti all'armadio in legno con i miei abiti sistemati appena due ore e mezza fa. Ancora con il pigiama azzurro addosso, apro le ante del mobile e mi ritrovo con il più grande interrogativo di ogni ragazza: che mi metto? 
La piccola differenza fra me e il resto del genere femminile in questo momento, però, è che mi devo preparare per incontrare delle persone per me importanti, alla quale devo fare una buona impressione perchè altre occasioni per farlo non ne ho. O almeno, conto di non averne più, dopo. Per cui è molto importante come decisione da prendere.
Ma elegante o sportiva?
Penso all'abbigliamento dei ragazzi, penso alle foto di Ed, al suo stile. Magari dovrei adattarmi? O forse dovrei cercare qualcosa di mio, qualcosa di personale e che mi rappresenti? Qualcosa che dica: questa è Erika, prendere o lasciare? O magari puntare su un abito elegante?
Dio, la testa mi sta scoppiando.
Comincio con il togliermi il pigiama, tanto per fare qualcosa nell'attesa, forse, che l'abito perfetto esca magicamente da lì, rimanendo in biancheria intima di fronte all'armadio, scrutandolo con gli occhi e cercando attentamente qualcosa. Osservo dei jeans scuri, che mi sembrano adattabili a qualunque tipo di occasione, che ho portato apposta per le giornate in forse, dove non sai se finirai col vestirti come una principessa o come una ragazza qualsiasi.
Li appoggio delicatamente sul letto, per poi passare ad una possibile maglietta da abbinarci, decidendomi per una a maniche lunghe, ed una normale felpa bu scuro molto larga, abbinata alle scarpe, sempre blu scure e da ginnastica.
Guardo soddisfatta il risultato, incorciando le braccia al petto. E' un possibile modo, no? Potrei benissimo vestirmi così.
Oppure..
Sento un campanello suonare e il mio cuore fa una capriola. Ed Sheeran. Oddio, oddio, oddio. 
Mantieni la calma. Non sei una di quelle fastidiose ragazzine urlanti. 
Riporto la mia attenzione all'armadio e a quello che contiene, cercando, stavolta, qualcosa di più raffinato, di più elegante. E i miei occhi vengono attirati dal bianco assoluto di una maglietta lunga, da abbinare ad una cintura larga marrone, e degli stivali marroni di pelle. Appoggio anche questo possibile abbinamento sul letto, cercando di decidere in fretta e furia quale dei due sarebbe più indicato per la serata che si prospetta. Con uno sbuffo mi spostoun ciuffo di capelli che mi era finito in faccia, oscurandomi la vista, per poi tornare ad analizzare mentalmente i pro e i contro per entrambi.
Quello elegante potrebbe essere una buona scleta, perchè non è eccessivamente elegante e quindi non verrei considerata una deficiente a presentarmi così, semplicemente potrebbero pensare a me come una ragazza raffinata e di buon gusto, magari con maniere raffinate e un buon gusto in vestiti. Tutte belle qualità.
Oppure, guardandomi, potrebbero giudicarmi come una che pensa troppo all'apparenza fisica, e non andrebbe bene. Non giudico mai niente dalla copertina.
La tenuta più sportiva, però, potrebbe farmi ottenere però l'esatto contrario. Di certo non voglio che pensino che sia una sciatta, di quelle che non si curano per niente del proprio aspetto. Effettivamente, potrebbero già essersi fatti un'idea del genere guardando com'ero scesa giù a salutarli, poco fa. E di certo non voglio che un'idea del genere possa venire anche a Ed. 
- Io voto per quello - una voce, inaspettatamente, indica l'abbigliamento più sportivo.
Mi volto, spaventata da quell'intrusione, e ciò che mi trovo davanti è niente meno che Zayn, sorridente.
Lati positivi? Piace a Zayn. E direi che batte tutte le motivazioni possibile che potrebbero venirmi in mente. 
- Non volevo spaventarti- si scusa, rendendo il suo sorriso ancora più dolce - il fatto è che è.. pronto, e vedo che sei ancora in altomare.- 
Mi dà un'occhiata, analizzandomi da capo a piedi, e sorridendo in maniera appena più divertita.
Abbasso lo sguardo e finalmente collego il suo discorso. Finalmente i miei neuroni comprendono la situazione.
Io sono in mutande. E lui è nella mia stanza.
- Oh.. merda.- borbotto, correndo ad afferrare la maglietta che devo indossare, per coprirmi il più possibile - tu che diamine ci fai qui dentro? Esci!- 
mi avvicino e lo spintono verso la porta, ma senza esercitare chissà quale grande forza. Lui, fortunatamente, mi asseconda, e comincia a camminare senza opporre resistenza, sebbene lo stia facendo troppo lentamente.
- Ma è pronta la ...- cerca di lamentarsi lui, mentre si gira.
A quel punto comincio a spingerlo più forte.
- Lo so ho capito, ma sai com'è, tu sei uno sconosciuto, ed io sono in biancheria intima. - gli faccio notare, in caso non sia abbastanza ovvio il motivo per cui lo voglio fuori di qui alla velocità della luce.
- Non sei mica la prima ragazza che vedo in mutande e reggiseno - mi fa notare, sorridendo maliziosamente.
Decido di ignorarlo, e di continuare con il mio discorso - Non hai il diritto di entrare, signorino. Punto - gli faccio notare, tenendo con una mano la maglietta premuta contro il mio petto per coprirmi il più possibile - per cui fuori di qui. - gli dico, una volta arrivati finalmente alla porta della mia stanza - e grazie per l'avviso - 
Mi avvicino, e con l'indice della mano libera gli tocco la punta del naso, in maniera dolce. Sorrido. - Puoi andare- gli intimo.
Lui scoppia a ridere.
- D'accordo, me ne vado, me ne vado - alza le braccia in segno di resa e comincia lentamente a fare dei piccoli passi verso le scale. E sto quasi per chiudere la porta e girarmi di nuovo per indossare il tutto, quando con la coda dell'occhio lo noto improvvisamente fermo, nell'atto di sorridere furbamente e con la chiara intenzione di rigirarsi a sbirciare.
- Zayn, non te lo ripeto un'altra volta, scendi quelle maledette scale!- lo ammonisco, minacciandolo con una ciabatta in mano.
Ride di nuovo, e finalmente sembra essersi deciso a ritornare al piano inferiore. Lo seguo con lo sguardo fino a quando non lo vedo più, segno che ha raggiunto gli altri, e torno in camera, stavolta chiusa a chiave, a infilarmi i vestiti scelti, a sorpresa, da lui. 
Poco più di tre minuti dopo sono pronta, truccata il minimo necessario con capelli e vestiti in ordine. 
Apro la porta e prendendo un grande respiro decido di farmi coraggio, di scendere le scale e raggiiungere gli altri.
Sono agitata. Forse perchè sono troppi, forse perchè sono loro e tutti insieme. 
Forse perchè sono insicura e odio Zayn per aver preferito questi abiti a quelli eleganti, perchè magari mi sarei sentita più sexy, vestendomi in maniera diversa, guadagnando un briciolo di sicurezza in più. O magari no, avrei fatto la figura della ragazza facile e basta.
Oh cielo, che situazione imbarazzante. 
All'improvviso, e senza sapere come, mi ritrovo a scendere l'ultimo scalino, toccando il pavimento del piano terra. Deglutisco a fatica, e raccogliendo tutto il mio coraggio metto un piede davanti all'altro fino ad arrivare in cucina. 
- Era ora, Erika! - la signora Hutton mi rimprovera amorevolmente, passandomi accanto proprio in quel momento per portare l'ennesimo piatto preparato da lei in persona ai ragazzi. 
- Posso aiutarla?- chiedo, in imbarazzo.
Lei mi sorride, affettuosa, e mi indica un piatto con della pizza.
- Puoi prendere quello se vuoi, ma occhio a non metterlo vicino a Niall, perchè altrimenti gli altri neanche la vedono! -
Sorrido. Vedo che lo conosce piuttosto... bene.  


  
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